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Rassegna alcol e guida del 12 settembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (Treviso) 
LA NOVITA’ Vino al bando al bar che verrà presto inaugurato dentro Porta San Tommaso
Rucolino o caffè nel bar senza alcol
Il titolare: «Nessuna contrapposizione ma solo un’alternativa al consueto rito dello spritz»
Domenica 12 Settembre 2010 - Primo bar «alcol free» nel centro storico di Treviso. Per principio non servirà spritz né vino né altri alcolici. Verrà inaugurato tra un paio di settimane dentro Porta San Tommaso, a due passi da alcuni noti locali dove i giovani si ritrovano per il rito serale dell’aperitivo. Ma gli intenti non sono polemici. «Vogliamo dar vita ad un locale alternativo dove si possa sorseggiare un caffè di qualità, leggere un buon libro e ascoltare musica chiacchierando in relax» spiega Fabio D’Aguanno, titolare insieme ai gestori della Spiga d’oro del nuovo locale che si chiamerà «Indimenticabile». La sinergia comprende un esperto di caffè, che fino a qualche giorno fa si vedeva dietro al banco della poco lontana caffetteria Kiribiri e il supermarket del biologico più noto di Treviso, da oltre 20 anni impegnato a diffondere prodotti alimentari, indumenti, detersivi naturali, erboristeria. Le innovazioni sono tante, a partire dalla scelta di non somministrare alcol e non solo ai minori. Convinti che si possano sorseggiare bevande gustose utilizzando prodotti inconsueti, i gestori lanceranno il «Rucolino», aperitivo a base di frutta e verdura, che già si è meritato la segnalazione nella nota guida «Il gambero rosso». Sono previste inoltre collaborazione con Slow food, corsi di formazione per baristi e gestori di caffetterie, serate culturali di musica e poesia. Perché un’altra delle caratteristiche del locale, già presente in embrione al Kiribiri, è la possibilità per i clienti di fermarsi a leggere grazie alla biblioteca interna che accoglierà oltre 5 mila libri. Nel locale sarà inoltre ricavata una «sala di decompressione» dove potersi rifugiare per ricaricare le batterie all’interno di una giornata di lavoro frenetica. Infine una chicca per donne e uomini in perenne lotta contro il tempo: il personal shopper. Chi non ha tempo di fare la spesa può lasciare il mattino a Fabio, Sara o Roberta dietro il banco del caffè la lista di ciò che serve e nel pomeriggio troverà ad aspettare le borse piene. Di alimenti però rigorosamente biologici acquistati alla Spiga d’oro. Non mancherà naturalmente il prodotto tradizionale caro a D’Aguanno ovvero il caffè, rigorosamente mono-origine, di qualità, garantito da Pura Vida di Codroipo: sette diverse tipologie non miscelate, riconoscibili per provenienza e sapore. Un’ultima precisazione: i titolari hanno in mente di creare un focus group con i clienti più affezionati per ottenere consigli e migliorare il servizio in corso d’opera. «Speriamo - precisa d’Aguanno - di creare con l’aiuto di tutti una fabbrica di talenti con cui rianimare un centro storico che si sta svuotando».



IL TIRRENO
Sangria Party con il rugby 
 LIVORNO. Grande festa per il Rugby Etruschi stasera dalle ore 20 a Stagno presso la Pista Ivo Mancini nell’area dedicata alle feste e sagre.
 Un Sangria Party sarà infatti organizzato dalle due Società della palla ovale per festeggiare il quindicesimo compleanno del Rugby Etruschi Livorno e il debutto del Rugby Etruschi Collesalvetti nel campionato nazionale di C2.
 La festa di oggi sarà aperta a tutti con ingresso libero; saranno accolti a braccia aperte anche i non addetti ai lavori.
 Fiumi di birra e sangria, panini con salsicce e wurstel e musica disco dagli anni 70 ai giorni nostri con DJ Tore per festeggiare il movimento rugbystico in continua crescita sul nostro territorio. (*)

(*) Nota di Aldo Fabbri: Fiumi di birra e sangria; festa aperta a tutti. Notoriamente il rugby è uno sport praticato da molti ragazzi, spero che chi ha scritto l’articolo si sia lasciato prendere la mano e abbia enfatizzato il concetto, altrimenti gli organizzatori dovrebbero riflettere bene.


LA NAZIONE
domenica 12 settembre 2010
PRIMO PIANO
L’ITALIA BEVE MENO, MA IL VINO BRINDA CON LO STRANIERO
Consumi interni in picchiata. I produttori guardano all’estero. Le stime degli esperti: quantità e qualità stabili.
Di Lorenzo Frassoldati
Roma - LA BARBERA a 30 centesimi al litro ha fatto scendere in piazza i produttori dell’Astigiano che hanno riempito gratis le taniche dei cittadini. Nelle cantine piemontesi ci sono oggi 220 mila ettolitri di vino in giacenza, soprattutto Barbera, Dolcetto e Brachetto. Situazione per tanti versi analoga per il sangiovese in Romagna e Toscana, per il Montepulciano d’Abruzzo nel centro Italia. (*)
Le previsioni SULLA VENDEMMIA 2010, ELABORATE DA ASSO ENOLOGI a fine agosto, danno quantità stabili rispetto al 2009 (circa 45,5 milioni di ettolitri) mentre la qualità “si prospetta buona con diverse punte di ottimo”, dice sempre Assoenologi. Questo rito delle previsioni va comunque preso con beneficio d’inventario. “Se serve a concentrare l’attenzione su un comparto che è un pilastro del made in Italy, va bene. Però attenzione al ‘tanto rumore per nulla di shakespiriana memoria’”, dice Alessandro Regoli, direttori di winenews.it, sito di riferimento per l’informazione di settore.
”A LUGLIO la Coldiretti parlava di vendemmia da record prevedendo 47,5 milioni di ettolitri. Adesso Assoenologi scende a 45,5 milioni, quando, allo stato attuale, meno del 10% delle uve è stato effettivamente raccolto. Ma dove sono finiti due milioni tondi di prodotto?”.
In sostanza, “come insegnano i vignaioli, di una vendemmia si può parlare con certezza soltanto quando tutta l’uva è in cantina. E della qualità, soltanto all’epoca della prima svinatura, più o meno a novembre, tanto per intenderci.” insiste Regoli. Comunque, se il dibattito sulle previsioni è aperto – e le condizioni meteo climatiche di settembre faranno la differenza – meno dubbi ci sono sui temi che assillano i produttori: il mercato, i prezzi, i consumi, l’export. I consumi interni sono in picchiata: 43 litri pro capite contro i 50 dell’inizio millennio (erano 120 negli anni ’70). La produzione negli ultimi 20 anni si è progressivamente ridotta (stava sui 60 milioni di ettolitri) ma non ancora a sufficienza, decine di milioni di ettolitri di prodotto non hanno mercato. E contribuiscono ad abbassare ai minimi termini i prezzi all’ingrosso delle uve. (**)
LE CANTINE cooperative ogni anno tornano a chiedere distillazioni straordinarie per smaltire il prodotto e sostenere i loro bilanci. Angelo Gaja, a nome dei produttori-artigiani di alta gamma, dice che i fondi dati alle cantine cooperative sono per la metà sprecati e “le cantine sociali continuano a vendere il vino sottocosto”. Su una cosa sono tutti d’accordo, l’unica via d’uscita è l’export che dopo un difficile 2009 ha ripreso a correre. “Bisogna far tesoro delle risorse messe a disposizione dall’Unione europea (48 milioni solo nel 2011, ndr) per la promozione sui mercati extra Ue, e valorizzare mosse importanti come l’apertura di Eataly a New York”, insiste Regoli. “La crisi ha portato incertezza ed è difficile fare previsioni o programmi – aggiunge Marco Pallanti, presidente del Consorzio Chianti Classico – ma dall’estero arrivano segnali positivi”. “Il mercato italiano è assolutamente piatto – conferma Filippo Mazzei (Fonterutoli) – ma all’estero c’è un risveglio generalizzato. Direi un +10% con la Russia in testa e la Germania in netta ripresa”.
SITUAZIONE a macchia di leopardo in Veneto dove, secondo Fabio Poggi, numero uno della Federazione vitivinicola di Confagricoltura, “tengono, e bene, solo le grandi denominazioni che hanno un mercato affermato all’estero, Prosecco in primis, ma anche l’Amarone e il Valpolicella, che hanno ancora abbondanti margini. Soffrono tutti gli altri, Soave in testa, che ha grandi difficoltà”. “Niente ferma l’avanzata del Prosecco – aggiunge Gianluca Bisol, grande produttore- . Nonostante quest’anno siano entrati in produzione molti nuovi ettari, i prezzi delle uve hanno avuto un aumento del 10% nella Docg e del 5% nella Doc”.

(*)   Nota: 30 centesimi al litro significa che un ettaro di vigna procura un reddito di 2.500/3.000 euro. Coltivare un ettaro di vigna non può costare meno di 4.000 euro. 

(**) Nota: nei dibattiti, proteste e richieste che girano attorno alle difficoltà dei produttori di vino non si sente mai parlare di previsioni di consumi futuri, quelli cioè che determineranno il reddito dei vignaioli. Non è difficile immaginare che nei prossimi anni il consumo di vino diminuirà ancora. Ci sono buone possibilità che in dieci/quindici anni possa ancora dimezzare.


CORRIERE ADRIATICO
Felici: ecco le disposizioni da rispettare
Alcol test obbligatorio in tutti i locali pubblici
Porto San Giorgio “I pubblici esercizi, dal prossimo 13 novembre, saranno obbligati a tenere nelle loro attività un alcol test e le tabelle sugli effetti delle assunzioni di alcolici”. Lo comunica il presidente dei pubblici esercizi della Confcommercio, Paolo Felici. Ma la Confcommercio metterà a disposizione degli operatori una convenzione per l’acquisto degli alcol test a prezzi vantaggiosi: “Per contrastare, però, il fenomeno delle vittime degli incidenti stradali non basta l’alcol test. Bisogna piuttosto lavorare sulla prevenzione, sull’informazione più capillare del cittadino e soprattutto bisogna rilanciare l’idea del dispositivo blocca-motore quando il conducente è in uno stato psicofisico alterato. Questo dispositivo, che negli Stati Uniti è già legge, faciliterebbe il lavoro delle forze dell’ordine, facendo risparmiare soldi alla pubblica amministrazione”. Felici puntualizza che i pubblici esercizi si confermano anche nel nostro territorio ad un ruolo decisivo nel mercato turistico: “Sia dal punto di vista economico che per l’attrazione dei turisti. Da un’indagine in Confcommercio è emerso che tra i principali motivi di soddisfazione della vacanza a Porto San Giorgio è stato indicato, insieme al patrimonio spiaggia-mare, proprio la ristorazione. La prossima sfida sarà quella di adattarsi al nuovo codice della strada. Già alcune cose sono cambiate dal 13 agosto, quando il nuovo codice della strada è entrato in vigore: il divieto per i pubblici esercizi posti in autostrada e nelle strade classificate di tipo A (ad alta densità) di vendere superalcolici dalle ore 22 alle ore 6, di somministrare superalcolici dalle ore 0 alle 24 e di somministrare alcolici dalle ore 2 alle ore 6. Tutti i pubblici esercizi, invece, non possono somministrare più alcolici e superalcolici dalle 3 alle 6”.


GOMARCHE
Civitanova Marche: controlli nel week end, sette patenti ritirate e un veicolo sequestrato
Domenica 12 Settembre 2010 - Controllo delle strade per i carabinieri di Civitanova. Il bilancio è di sette patenti ritirate ed un veicolo posto sotto sequestro.   I militari del radiomobile hanno fermato circa 120 veicoli sottoponendole all’etilometro tutti i conducenti. 7 di loro sono risultati in stato di ebrezza alcolica ma con tassi alcolemici che hanno fatto diverse sanzioni.
In due casi le sanzioni sono scattate a seguito di un incidente, il più grave proprio a Civitanova, sulla Statale dove un bosniaco è stato trovato con un tasso di oltre 2,5 g/l di alcol nel sangue. Immediato il sequestro. Altro incidente altro ubriaco. Questa volta a Porto Recanati ma sempre lungo la statale dove un uomo ha perso il controllo del veicolo finendo fuori strada. Il tasso alcolemico costatato era di 2 g/l, quanto basta per far scattare le sanzioni previste dal Codice della Strada.
Ma non finisce qui. I carabinieri hanno infatti ritirato la patente anche ad un maceratese, un monteluponese e un potentino, con tassi che si aggiravano attorno a un g/l. Infine hanno evitato la denuncia ma sono stati contravvenzionati con la sanzione amministrativa di 500 euro, una ragazza ed un ragazzo del maceratese. In tutto sono 7 la patenti di guida ritirate.


IL GAZZETTINO (Padova)
Automobilisti ubriachi denunciati dai carabinieri
Domenica 12 Settembre 2010 - (M.C.) Continua l’attività di prevenzione dei carabinieri in materia di sicurezza stradale.
Nella notte tra venerdì e sabato i carabinieri della stazione di Carmignano di Brenta hanno fermato M.A., 24 anni. A bordo della sua Volkswagen Golf guidava a «zig zag». Nonostante numerosi tentativi non riusciva a soffiare sufficientemente per la validazione del test. Accompagnato all’ospedale di Cittadella, nel sangue è stato rilevato un tasso alcoolemico di 3,18 (sei volte oltre il limite). Autovettura sequestrata e denuncia all’Autorità giudiziaria. A.C., 28 anni veronese, a bordo di un’Audi A3 è stato trovato con un tasso alcoolico di 1,79. Macchina sequestrata e denuncia mentre A.Z., 34 anni residente a romano d’Ezzelino, a bordo della sua Mercedes C200, poiché nella macchina venivano trovate lievi tracce di marijuana, è stato sottoposto al prelievo delle urine dal quale emergeva la positività ai cannabinoidi. Vettura sequestrata.
Il Nucleo operativo e radiomobile di Cittadella ha controllato E.C., 30 anni di Curtarolo, guidava una Fiat Bravo sprovvisto di patente di guida, revocata circa un anno fa dopo una sospensione per guida in stato di ebbrezza. Già sorpreso alla guida senza patente ha rifiutato di sottoporsi al test alcoolemico ed è stato denunciato e l’auto sequestrata.
E.B., 21 anni di Massanzago, guidava una Fiat Bravo con tasso alcoolemico di 1,17. Auto sequestrata.


IL TIRRENO
I CONTROLLI 
Diminuiscono gli automobilisti in stato di ebbrezza 
 LUCCA. Continua l’attività di controllo notturno condotta in via straordinaria dalla polizia municipale, grazie al progetto “Notti sicure”, realizzato dal Comune e attuato come parte integrante del Patto sulla sicurezza che il sindaco Mauro Favilla ha sottoscritto con il ministro degli interni, Roberto Maroni.
 Infatti, dall’inizio di giugno e fino alla fine di settembre il venerdì ed il sabato sera i controlli della polizia municipale seguono l’orario esteso fino alle 5 del mattino, mentre la domenica si estendono fino alle 3.
 Nel weekend tra il 3 e il 5 settembre dei veicoli sottoposti al pretest alcol solo due persone sono state sorprese alla guide in stato di ebbrezza ed è stato effettuato un fermo amministrativo, in lieve calo, quindi, coloro che sono stati pizzicati alticci al volante.
 Contestate anche 42 violazioni nel centro storico, rilevato un sinistro stradale e controllati 2 pubblici esercizi.
 Il 4 settembre le violazioni contestate nel centro storico sono state 17, i pubblici esercizi controllati due e sono stati effettuati numerosi controlli a seguito di esposti per disturbo della quiete in altre zone del territorio, soprattutto in periferia.
 I controlli sull’osservanza dell’orario di chiusura dei locali pubblici nel centro storico sono proseguiti anche domenica scorsa.


IL TIRRENO
DOMENICA, 29 AGOSTO 2010
Controlli anti-alcol anche in barca 
 VIAREGGIO. Presto anche i conducenti di mezzi nautici (dal gozzo al superyacht) saranno controllati per evitare che “guidino” in stato di ebbrezza. Lo annuncia la Guardia costiera, che ricorda come il codice della nautica preveda anche per chi naviga divieti di abuso di alcol o stupefacenti analoghi a quelli stabiliti dal codice della strada e con pene altrettanto severe.
 Intanto, gli “uomini in bianco”, nella notte appena trascorsa hanno impegnato due pattuglie nella vigilanza della viabilità portuale: insieme al 118, hanno effettuato un posto di blocco per il controllo del tasso alcolico dei guidatori.


VIRGILIO NOTIZIE
Genova, ubriaco accoltella figlia di 3 anni: la bimba è grave
Due fendenti all’addome, polacco arrestato per tentato omicidio
Ubriaco ha accoltellato la figlia di tre anni sferrandole due fendenti all’addome: la bimba è stata operata ed è in gravi condizioni, l’uomo, 27enne polacco è stato arrestato per tentato omicidio. La tragedia è avvenuta questa notte intorno alle 2 in un appartamento in Valbisagno, Genova. L’uomo - spiega la questura del capoluogo ligure - era ubriaco e in stato confusionale quando è stato arrestato. Il 27enne, era solo in casa con la figlia, la madre, sua convivente, un’italiana, non era nell’appartamento, lavora in un ristorante e a Genova si stava svolgendo la Notte bianca. Secondo la ricostruzione degli agenti il 27enne aveva bevuto molto, ha sferrato due coltellate alla figlia, colpendola all’addome, poi è sceso in strada con la piccola in braccio, semi nudo e urlando frasi sconnesse, ’Ti ho ucciso, hai le budella di fuori’. Nel frattempo i vicini sentendo le grida e i lamenti della bambina e le urla del padre hanno allertato i soccorsi e la polizia. Così quando il 118 è arrivato sul posto, in strada, il giovane urlando ha letteralmente lanciato al medico che si stava avvicinando la piccola che aveva in braccio. Poi è fuggito. Poco distante è stato bloccato dalle volanti, e il 27enne ha aggredito a calci e pugni gli agenti, ferendo un poliziotto, e danneggiando anche l’auto della polizia. Arrestato con l’accusa di tentato omicidio, violenza e resistenza pubblico ufficiale, danneggiamento, è ora nel carcere Marassi. La bimba è stata operata d’urgenza all’ospedale Gaslini, è in gravi condizioni.


CORRIERE ADRIATICO
L’incidente avvenuto in via Rattizzi
Investita da un’auto Ciclista all’ospedale
Senigallia Ciclista investita ieri mattina in via Rattazzi, è la terza in una settimana. Si tratta di una 58enne senigalliese, E.P., piombata sul cofano di una Audi A6, guidata da un 50enne, C.M., anche lui senigalliese. L’incidente è avvenuto poco dopo le 12.
Nell’impatto la donna ha battuto la testa contro il vetro della macchina, fino a romperlo, perdendo coscienza per alcuni istanti.
L’automobilista, sotto choc, è stato il primo a tentare di soccorrerla e a chiamare un’ambulanza anche se ormai era convinto che la donna fosse morta. Si è poi ripresa, stordita, ed è stata ricoverata in ospedale per un trauma cranico commotivo. Nel pomeriggio è stata sottoposta ad una tac e trattenuta in osservazione.
La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia municipale. La donna rischia una multa perché circolava contromano. Nel frattempo è uscito dall’ospedale il 70enne investito lungo la Statale all’incrocio con via Traversa Cesano. Per lui 40 giorni di prognosi a causa del bacino rotto. E’ andata decisamente meglio al primo ciclista investito della settimana. Lo stesso non può dire il suo investitore.
Il senigalliese che lo ha travolto, mentre attraversava le strisce pedonali in sella alla bici, è risultato positivo al test dell’etilometro ed i vigili gli hanno ritirato la patente.


IL GAZZETTINO (Padova)
Devono essere stati i fumi dell’alcool…
Domenica 12 Settembre 2010,  (St.M.) Devono essere stati i fumi dell’alcool a scatenare il parapiglia l’altra notte fuori del bar «Da Toni» a Codevigo.
Era l’una e mezza della notte quando due avventori del locale, tra l’altro già chiuso, sono venuti alle mani.
Un italiano e un extracomunitario se le sono date di santa ragione dopo un diverbio scaturito, molto probabilmente, dal troppo alcool in corpo. Fatto sta che alcuni passanti, e altri clienti del bar che se ne stavano ancora seduti fuori, hanno preso paura dalla foga dei due e hanno chiesto l’intervento dei carabinieri.
A nulla, infatti, era falso il tentativo di dividerli. Ci hanno pensato gli uomini dell’Arma. Intervenuti sul posto li hanno calmati e poi identificati. Per il momento nessuno dei due ha sporto denuncia nei confronti dell’altro. 


CORRIERE ADRIATICO
Zuffa tra cubiste dopo il night
Paura a Torrette, spunta un coltello: ferita una giovane romena
Anconaalberto bignami
Una lite tra due cubiste romene del night club J’Adore, scaturita sotto i fumi dell’alcol, a causa di un uomo conteso. Questo sarebbe il motivo a seguito del quale, ieri mattina intorno alle 6.30, due ragazze di 26 e 31 anni, residenti in un appartamento di un condominio al civico 6 di via Ete, a Torrette, sono arrivate alle mani. Una delle due giovani ha ferito la rivale alle braccia con un coltellino. Una vicenda ancora poco chiara su cui stanno indagando gli agenti delle Volanti intervenuti sul posto.
Schiaffi, graffi e unghiate
La lite è iniziata sulla via del ritorno a casa ed è proseguita nell’appartamento a suon di capelli tirati e strappati, schiaffi, graffi e unghiate. La zuffa si è accesa così fino a quando la ragazza di 31 anni si è armata di un coltellino. Sono stati attimi molto concitati nei quali poi la ragazza è arrivata a scagliarsi contro la collega, con la quale divide l’appartamento, colpendola con il coltello a un braccio e procurandole per fortuna lievi ferite.
L’allarme delle coinquiline
A dare l’allarme al 113 sono state altre due ragazze, anch’esse romene, che vivono nello stesso appartamento delle due cubiste. Impaurite, hanno chiesto l’intervento della polizia. Segnalazioni sono arrivate anche dagli altri condomini che sentendo i rumori si sono preoccupati. Sul posto è tempestivamente giunta una Volante della questura. Gli agenti hanno bloccato le due donne che ancora si stavano strattonando tra loro e chiamato un’ambulanza del 118. Il personale sanitario, giunto sul luogo, ha provveduto a prestare le cure alla ragazza romena e ad accompagnarla al vicino ospedale regionale per i successivi accertamenti medici dai quali non è emerso nulla di preoccupante. La donna ha riportato lesioni guaribili con pochi giorni di prognosi.
Denunciata la trentunenne
La trentunenne è stata denunciata dagli agenti di polizia per il reato di minaccia e di lesioni aggravate. L’episodio si è concluso quando, intorno alle 7, la furiosa lite si è finalmente spenta e sono stati smaltiti anche gli effetti dell’alcol. Il coltellino è stato sequestrato parte dagli uomini delle Volanti.


IL SECOLO XIX
Beve un bicchiere di birra, gli tolgono la patente
Prima patente di guida ritirata in Val di Magra ad un neo patentato di 23 anni perché aveva bevuto un bicchiere di birra prima di mettersi alla guida.
11 settembre 2010  Silva Collecchia - Il primato spetta ad uno studente carrarese fermato dai carabinieri venerdì notte a Marinella lungo la Litoranea. Non solo. Il giovane che si trovava alla guida della Fiat Cinquecento di proprietà della madre, quando ha visto la pattuglia alzare la paletta intima dogli di fermarsi, ha tirato dritto. I carabinieri l’hanno inseguito e fermato poco dopo invitandolo alla prova dell’alcol test che è risultato positivo.
Il ragazzo avrebbe riferito di non essersi fermato allo stop intimato dagli uomini dell’Arma in quanto era buio e non si era accorto della loro presenza. Appreso il risultato del test ed aver capito di essersi messo nei guai per una bravata, il giovane apuano è caduto dalle nuvole. Infatti ai carabinieri ha riferendo di aver bevuto un solo bicchiere di birra alcune ore prima in pizzeria.
Circostanza confermata dall’alcol test che ha evidenziato 0,85 grammi/litro di alcol nel sangue del giovane. Ma la legge non fa sconti. Infatti il giro di vite per chi guida è scattato dal luglio scorso quando il Senato ha dato il via libera alla riforma del codice della strada che prevede appunto la “tolleranza zero” per i neo patentati e i giovani fino a 21 anni che per mettersi al volante non devono bere neppure un sorso di sostanze che contengono alcol.
E il carrarese che aveva conseguito la patente il 13 agosto scorso (era venerdì) è finito in un mare di guai. Oltre revoca dalla patente (dovrà sostenere un nuovo esame, ma non prima di un anno) infatti, con le nuove norme, rischia l’arresto fino a 10 mesi e una multa che può superare i 5 mila euro.
Naturalmente, per essere stato denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato d’ebbrezza, sarà sottoposto ad un processo penale. S’è “salvata” l’auto che, intestata alla madre non è stata confiscata.
Sarà ben difficile che lo studente varchi la soglia del carcere in quanto non ha mai avuto problemi di alcun tipo e la sua sola “colpa” è stata quella di aver bevuto un bicchiere di birra in compagnia prima di mettersi al volante.
La Fiat Cinquecento è stata con segnata alla ragazza che si trovava in auto con lo studente al momento del controllo dei carabinieri che l’ha ricondotto a casa.

IL TIRRENO
domenica 12 settembre 2010
PRIMO PIANO
INTERVISTA: la denuncia di Giuseppe Martelli (Assoenologi)
”OCCHIO ALLA MODA DEI CALICI. COSTA CINQUE VOLTE IL DOVUTO”
-MILANO-
IL VINO al bicchiere? Sembrava un modo intelligente per rialzare i consumi al ristorante o al wine-bar. Ma occhio alle truffe. “Un bicchiere di vino può arrivare a costare, al ristorante, anche cinque volte in più di quello che viene pagato in cantina. In pratica si arriva a far pagare un calice di vino quanto un’intera bottiglia”.
La denuncia parte da fonte autorevole, il direttore di Assoenologi Giuseppe Martelli. “Ricordiamoci che il vino all’ingrosso nella scorsa campagna ha spuntato prezzi da acqua minerale”.
Allora, facciamo i conti. Un calidce da 6-8 euro….
”Il calcolo è presto fatto. Una bottiglia (0,75 litri) di ottimo vino a Denominazione di origine controllata viene venduta in cantina all’ingrosso mediamente intorno ai 6 euro. Da una bottiglia si ricavano mediamente almeno quattro calici, che venduti a 6-8 euro portano un ricavo di 24-32 euro, pari a circa il 400% in più”.
Scendendo di categoria?
”Le cose vanno ancora peggio. Una bottiglia di ottimo vino a Indicazione geografica tipica (Igt) viene commercializzata in cantina all’ingrosso mediamente tra i 3 ed i 4 euro. Considerando il prezzo del bicchiere (6-8 euro) si può finire a pagare un bicchiere quasi come due intere bottiglie di vino”.
Quindi?
”Sei-otto euro al calice sono il corrispettivo di una grande bottiglia, di una riserva o di una selezione di grande annata. Altrimenti per un buon vino doc non si dovrebbero superare i 3-4 euro a calice”.
Che fare?
”Grande attenzione. Alle manifestazioni gastronomiche tipiche del periodo estivo vengono spesso associati spettacoli o degustazioni di cibi, che in qualche misura possono compensare il prezzo del vino. Ma lo stesso non si può dire per ristoranti, dove il vino spesso subisce aumenti stellari, tanto che Assoenologi, in occasione del congresso nazionale 2010, ha affermato che ‘in certi esercizi la cantina rende più della cucina’”.
Lorenzo Frassoldati


SICURAUTO
Bastano 1600 euro per aggiudicarsi all’asta un’auto sequestrata per infrazioni al codice
Meno di 40 mila euro per 39 tra moto e auto: è il bottino incassato dall’Agenzia del demanio nell’ultima vendita all’asta dei mezzi confiscati in seguito a violazioni del codice della strada. Per l’esattezza la filiale ligure dell’Agenzia, con sede a Genova, ha racimolato 36.250 euro dalla vendita di automobili, scooter e moto di grossa cilindrata. Erano 61 i beni mobili messi all’asta nel bando scaduto qualche giorno fa: 11 sono stati richiesti dalle pubbliche amministrazioni e forze dell’ordine - per cui è previsto il riscatto a uso gratuito - e 11 sono andati invenduti.
Il totale della base d’asta era circa la metà (18.350 euro) rispetto a quanto incassato. L’asta era pubblica, quindi aperta a tutti. Per gli scooter il prezzo di base oscillava tra i 100 e i 500 euro a seconda dello stato e della data di immatricolazione. Dai 550 ai 1.300 euro per moto con cilindrata superiore ai 150 cc. Prezzi stracciati anche per le auto: dai 300 euro di una Fiat 500 del 2000 ai 1600 di una Golf del 2001. Le cifre di base d’asta risultavano molto basse perché le condizioni dei mezzi lasciavano a desiderare e, in molti casi, i veicoli non avevano né chiavi né documenti.
Tra il 2008 e il 2010, secondo i dati dell’Agenzia del demanio e del ministero dell’Interno, in Liguria sono stati sequestrati 2.291 veicoli dalla Polizia stradale e Carabinieri. Due le principali cause del provvedimento: la violazione del codice della strada all’articolo 186, guida sotto l’influenza dell’alcol, e 187, guida sotto l’effetto di stupefacenti. Negli ultimi due anni, da quando il Dl 92/08 ha imposto un giro di vite sugli illeciti alla guida, il sequestro amministrativo del mezzo è stato applicato con maggiore rigore con il risultato di ampliare il parco dei mezzi confiscati e messi all’asta.
Solo nell’ultimo mese, con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada che prevede misure ancora più restrittive per la guida in stato di ebbrezza, le carte di circolazione ritirate su strade e autostrade dalla Polstrada sono 4.676 in tutta Italia.
A causa dell’inasprimento delle regole sulla sicurezza sulla strada, in due anni, dal 2007 al 2009, in Italia, i veicoli confiscati sono passati dai 35 mila del 2007 ai 54 mila del 2009. In aumento anche la percentuale dei veicoli messi all’asta: l’84,5% (1.937) di quelli sequestrati.
Ma quanto costa allo Stato un veicolo sequestrato? Per auto e moto poco più di 3 euro al giorno. Per i mezzi pesanti più di 10 euro. Per ridurre le spese, la
custodia dei veicoli posti sotto sequestro da parte delle forze dell’ordine è affidata direttamente al proprietario. Solo se è assente o rifiuta la custodia, se è minorenne e i genitori sono irreperibili e nel caso non abbia i requisiti psicofisici per tenere in custodia il veicolo, questo è affidato a un custode-acquirente, cioè a un’officina autorizzata.
Una volta pubblicato il bando dall’Agenzia del demanio, il custode-acquirente può partecipare alla gara e comprare il mezzo. Tra la confisca del mezzo e la sua messa all’asta passano in media appena 10 giorni.

Lunedì, 13 Settembre 2010
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