Foto Coraggio – archivio Asaps (ASAPS) - Roma, 18 febbraio 2011 - Dati nuovi e positivi sul fronte della sicurezza stradale. Nei grandi Comuni italiani le morti causate da incidenti stradali nel 2010 sono calate del 22% rispetto al 2007. E’ il dato che spicca da un’indagine presentata IL 17 febbraio da Anci, Upi e Osservatorio nazionale Sicurezza stradale nel corso di una conferenza stampa a Roma. Al centro dell’attenzione, oltre la presentazione dei dati 2010 sugli incidenti mortali, i principali obiettivi del 2011 che Anci e Upi si prefiggono in materia di viabilità sicura, tra cui l’Adesione alla Carta europea della Sicurezza stradale. Presenti alla conferenza il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, il responsabile nazionale dell’Upi per la Sicurezza stradale, il delegato Anci alla Mobilità, Guido Castelli, il presidente della Commissione Trasporti Anci, Wladimiro Boccali e Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Tra i dati più significativi su cui ci si è soffermati nel corso dell’incontro, è emerso che il fenomeno delle ’’stragi del sabato sera’’ nelle grandi città è molto meno significativo che sulle strade extraurbane e sulle autostrade; ’’nelle città metropolitane i picchi di pericolosità con il maggior numero di morti per incidenti stradali si hanno nei giorni feriali e non nel weekend. Nel 2010 il 71% degli incidenti mortali nelle grandi città è avvenuto tra il lunedì e il venerdì’’. ’’Si registrano progressi, dunque, che portano l’Italia ad avvicinarsi all’obiettivo EU di ridurre del 50% i decessi con una riduzione dal 2001 del 40,3%’’. ’’Tra le azioni da mettere in campo per rafforzare ulteriormente l’impegno - ha affermato Wladimiro Boccali – il monitoraggio dei comuni e delle province soprattutto in termini di gestione del traffico, semplificazione degli incroci e sistema dei semafori’’. Parole sante anche secondo l’Asaps. Il presidente Valducci si è dichiarato soddisfatto dei dati raggiunti ma ha sottolineato che ’’c’è ancora molto altro da fare, puntando in particolare sul miglioramento civico, attraverso la formazione dei cittadini, e sul miglioramento delle infrastrutture’’. Sì quest’ultimo aspetto ci sembra da molto tempo sofferente. Lo stato delle strade sta diventando sempre più spesso causa o concausa di incidenti o comunque della loro gravità. Sarebbe il caso che una parte dei tanti euro versati dagli automobilisti fra imposte, tasse e accise, (si parla di circa 60 miliardi l’anno), venisse reimpiegato per il miglioramento delle strade. Anche quelle comunali. (Asaps) |
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