RICEVIAMO DA LUC THIBAULT E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
http://www.epicentro.iss.it/alcol/OmsGsr2011.asp Alcol e salute: dall’Oms, il Global status report 2011 Revisione a cura di Emanuele Scafato - direttore Osservatorio nazionale alcol, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità 17 febbraio 2011 - L’uso dannoso di alcol provoca ogni anno a livello mondiale la morte di 2,5 milioni di persone, è causa malattie e incidenti e colpisce sempre più le giovani generazioni e i bevitori nei Paesi in via di sviluppo. Lo riferisce il Global status report on alcohol and health 2011 (pdf 1,8 Mb) pubblicato dall’Oms che analizza le evidenze disponibili sul consumo di alcol, sulle conseguenze e le politiche di intervento a livello globale, regionale e nazionale. L’uso dannoso si alcol ha molte implicazioni sulla salute pubblica: quasi il 4% di tutti i decessi sono alcol-correlati (incidenti, tumori, malattie cardiovascolari, cirrosi epatiche) globalmente, il 6,2% di tutte le morti maschili e l’1,1% di quelle femminili sono collegabili all’uso di alcol a livello mondiale, 320 mila giovani tra i 15 e i 29 anni muore ogni anno per cause direttamente legate all’alcol (il 9% di tutti i decessi in questo gruppo di età). Sono ancora troppo pochi i Paesi che hanno politiche efficaci contro il consumo di alcol. Dal 1999, quando l’Oms ha cominciato a riferire su questo tipo di interventi, almeno 34 Paesi hanno adottato qualche strategia politica formale per ridurre l’uso dannoso di alcol. Le restrizioni sulle pubblicità agli alcolici o sulla guida in stato di ebbrezza sono aumentate ma non sono ancora chiari i trend sulle misure preventive maggiori. Sono poi ancora troppi i Paesi con politiche anti-alcol poco sviluppate. La Strategia globale Oms per la riduzione dell’uso dannoso di alcol, appoggiata dagli Stati membri nel 2010, promuove numerose misure efficaci per ridurre i danni alcol-correlati: tassazione sugli alcolici, riduzione della disponibilità di luoghi dove è possibile acquistarli, innalzamento dei limiti di età, interventi sul codice della strada, campagne informative e educative a supporto di queste strategie. Il rapporto fornisce anche i dati sul consumo di alcol in oltre 100 Paesi, con schede dedicate. Per l’Italia (pdf 360 kb), il consumo alcolico per la popolazione adulta (più di 15 anni) sembra stabile tra il 2001 e il 2005, con il 73% che consuma vino, il 22% birra e il 5% super alcolici. Ciò a testimonianza delle evidenze (pdf 7,9 Mb) da anni indicate anche dall’Osservatorio nazionale alcol, Centro Oms per la ricerca sull’alcol, che aveva sottolineato nel corso del 2010 il raggiungimento di un plateau di difficile, ulteriore abbattimento, come invece auspicato dalla strategia Health for All che stabilisce come obiettivo per il 2015 un consumo medio pro-capite di 6 litri di alcol puro, ben lontano quindi dagli oltre 10 litri registrati. Secondo il rapporto “European Status Report on Alcohol and Health 2010” (pdf 3,4 Mb), in Italia i forti bevitori episodici, i cosidetti binge drinker di età compresa tra 18 e 64 anni rappresentano la considerevole quota dell’11,1% dei maschi e l’8,5% delle femmine con costi sociali stimati per l’Italia di 11 milioni di dollari, con poco più di 2 milioni di dollari di costi sanitari diretti e 5 milioni di costi indiretti. Ragioni emblematiche e urgenti per attuare strategie di prevenzione che privilegino programmi di identificazione precoce e di intervento breve ancora poco avviati in Italia nonostante l’impegno già garantito dai corsi Ipib dell’Istituto superiore di sanità, mirati all’integrazione nelle attività quotidiane svolte nei contesti di primary health care degli strumenti standardizzati (Audit) (pdf 376 kb) validati dall’Osservatorio nazionale alcol e delle “Linee guida cliniche per l’identificazione precoce e l’intervento breve” prodotte in italiano dall’Ossevatorio nazionale alcol del Cnesps.
ANCORA DI LUC THIBAULT
http://www.progettouomo.net/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=212&Itemid=219 "Precariato adolescenziale e droga" Sul problema droga, alcol e violenza collegata, ho l’impressione che non si voglia inquadrare in maniera comprensibile il massacro cui vanno soggetti soprattutto i più giovani. Esiste un tentativo piuttosto timido di indicare un certo precariato sociale, quella parte di collettività che rimane fuori dal mercato del lavoro, mentre sul precariato inteso come mondo adolescenziale e giovane adulto è calata una cappa, costringendoli all’indietro, come a voler nascondere i cedimenti che hanno prodotto un futuro che sembra non attenderli più. Qualcuno sostiene che ci sono due milioni di ragazzi che non frequentano la scuola, non vanno al lavoro, non fanno volontariato, non svolgono nulla che non sia un girovagare sotto vuoto spinto, due milioni di nomadi in una comunità assente, costretta a guardare da un’altra parte, a pensare a se stessa e poco agli altri, tanto meno ai propri figli che domani ne prenderanno il posto di educatori. Si tratta di una degenerazione che non è riconducibile ai guasti di una globalizzazione usata male, dalle leggi del mercato mondiale oppresso dall’ appetito cannibalico in preda all’ansia di guadagno. C’è qualcosa di più a fare da ponte a questo scollamento di valori e solidarietà che integra le differenze. Giovani dislocati qua e là, in città e in periferia, a volte ritardano, altre si perdono, in qualche occasione non tornano più, e mentre tutto questo si cristallizza intorno a noi, l’opinione diffusa è che la maggioranza dei giovani è stanca di stare a guardare, di rimanere all’angolo con la faccia al muro per colpe non sempre riconducibili alla loro immaturità. I pensieri assumono riflessi contrastanti, sono curve che dapprima accecano, poi addormentano, infine rendono il presente una sequela di domani sfornati in serie dalla noia e dalla disistima. La fascinazione delle droghe, tante, variopinte, nascoste e in bella mostra, al costo accettabile, sempre più accessibile, in centro si comprano e qualche volta si vendono, fuori dalle mura urbane ognuno ha la sua merce, ciascuno possiede l’illusione pregiata per ogni circostanza, per chi non fatica sui banchi di scuola, nei campi da arare, per chi non sa sudare e per chi non sa accompagnare chi è in avaria. Società dei valori da re-inventare, una collettività per un verso intontita e per l’altro in bilico, al punto da non saper riconoscere quei valori di cui parla, che già ci sono, lì, semiassiderati dal freddo dell’indifferenza. Una società da bere, da sniffare, da fumare, che persiste a debordare sulle irresponsabilità assunte a giustificazioni dai contendenti ubriachi di adrenalina a basso costo. Eppure tutto questo non deve metterci knock down, o farci sentire indegni e sprofondare nell’abulia, occorre diventare protagonisti attivi a tal punto da assumere in prima persona questo ruolo, ciò per tentare di spostare l’asse di coordinamento sociale, basata per lo più su un’accettazione di illegalità diffusa. Ora più che mai è necessario richiamare tutte le energie interiori rimaste per fare adultità, ma farlo significa non rimanere nei rifugi disposti a misura, ma affondare le braccia fino ai gomiti nel male e nell’ingiusto, nei sacrifici e nelle rinunce, senza paura di sporcarsele, e non accettarci più supinamente per quello che siamo diventati. di Vincenzo Andraous
PUBBLICHIAMO QUESTO INVITO. PER SAPERNE DI PIU’ CLICCATE SUL SITO
www.menoalcolpiugusto.it CONVEGNO"10 anni di meno alcol PIU’ GUSTO" - 30 MARZO 2011 - 9.00 - 16.30 Istituto Missioni di Monte Berico Via Cialdini, 2 - VICENZA L’ANGOLO DELLE RICERCHE
IL TIRRENO I nostri giovani, insicuri e insoddisfatti 17 febbraio 2011 — pagina 06 sezione: Viareggio VIAREGGIO. Per alcune cose sono cambiati (in peggio: più alcol, più droghe e meno fiducia nel futuro). Per altre sono rimasti i soliti di venti, venticinque e persino trenta anni fa. Di chi stiamo parlando? Dei giovani viareggini, indagati e studiati fin dal ’79 dal professor Raffaello Ciucci, docente di Sociologia all’Università di Pisa. Che oggi torna, con una nuova ricerca finanziata dal Senato e sviluppata con l’ateneo pisano, a raccontarci chi sono e cosa sognano i ragazzi della nostra città. L’indagine, coordinata da Gabriele Tomei, si è svolta tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Ad essa hanno preso parte 262 soggetti tra i 15 e i 35 anni, rappresentativi dei quasi 15mila giovani viareggini. Dalla mancanza di un cinema d’essai (al primo posto tra gli spazi che in città mancano per i giovani, secondo la stragrande maggioranza degli intervistati) all’assenza dei padri (secondo i ragazzi il 55% di loro «lascia fare», «sono poco interessati» o «per niente interessati» alle loro esperienze), lo studio mette in luce vuoti e paure nella vita dei giovani viareggini. Al primo posto dei sentimenti che descrivono il loro presente, mettono insicurezza e dipendenza. Un giovane su due, poi, prova ansia e insoddisfazione. La mancanza di lavoro, «spesso mascherata dal proseguimento degli studi», come dice il prof. Ciucci, è probabilmente tra i primi fattori a creare disagio. Studiano e nel frattempo «lavoricchiano»: così la maggior parte dei viareggini arriva a 30 anni. Il problema è che, finiti gli studi, molti di loro continuino a fare lavori saltuari. Se trent’anni fa, con l’aumentare dell’età, cresceva anche la percentuale di lavori stabili, adesso la tendenza è invertita: tra i 30 e i 35 anni, l’età del «lavoro vero», c’è un picco di precariato: il 33,2%, rispetto al 27,8% dei viareggini tra i 25 e i 29 e al 15,7% tra i 20 e i 24. Instabili riguardo al proprio futuro, ma anche slegati rispetto alle origini: oltre il 60% dei giovani viareggini non sa praticamente niente delle idee e delle esperienze che i genitori avevano fatto alla loro età. «Manca la narrazione tra le generazioni, la consegna della memoria» spiega il docente. Questi dati dovrebbero far riflettere e spingere la città a fare qualcosa, ognuno secondo le proprie competenze. Il primo passo? Partecipare, venerdì 18 febbraio alle 21 alla Croce Verde, all’incontro con gli autori dello studio, che, insieme a Milziade Caprili, illustreranno i risultati alla cittadinan
SIRMIONE. FRANCO BALDO PRESENTA IL SUO LIBRO
BRESCIAOGGI Per una vita senza alcool 18.2.11 Stasera alle 20.45 la biblioteca comunale di Sirmione ospita Franco Baldo con il suo «Dove dorme l’ornitorinco, Storia di Laura con l’alcol», in cui si racconta di una ragazzina di 13 anni testimone della progressiva distruzione di sua madre ad opera dell’alcol, un dramma famigliare comune purtroppo nella nostra società. Introdurrà i lavori la dottoressa Antonella Tosi, specializzata in patologie e problemi alcool-correlati degli adolescenti. Il medico è membro dell’Associazione italiana dei club alcologici, da non confondere con gli Alcolisti anonimi da cui si differenzia notevolmente. Nel presentare l’iniziativa, la dottoressa Tosi ha ricordato che «le famiglie afflitte da tali problemi, partecipando ai programmi dell’associazione, operano una scelta di vita sobria e non di astinenza intesa come sacrificio».M.TO.
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE
LUNASET CAMPANIA Caserta, "Sos alcolismo" all’istituto Pavese (17 Febbraio) - Quella dell’alcolismo è oramai una piaga che investe soprattutto i giovani.(*) Per questa ragione per tre giorni se ne parlerà all’Istituto Tecnico Economico “Cesare Pavese” di Caserta di cui è dirigente scolastico Salvatore Delli Paoli. Nei giorni 21,23 e 25 febbraio gli alunni delle classi prime, seconde e terze prenderanno parte al progetto “Sos Alcolismo” al fine di sensibilizzare gli studenti sui danni irreversibili causati dall’abuso di alcol.(**) "Il progetto, - precisa la docente funzione strumentale Silvia Tagliacozzi – è articolato in tre incontri che si terranno presso l’aula Magna del Pavese con gli Alcolisti Anonimi, affiancati dall’Associazione Al-Anan (familiari di alcolisti)". "L’intervento – sottolinea la professoressa Tagliacozzi – rientra nelle attività di prevenzione primaria al problema dell’abuso di alcol, che dati recenti hanno evidenziato come già a 14-15 anni inizi il consumo di alcol, rappresentando questo abuso alcolico per gli adolescenti una vera e propria emergenza sociale".
(*)Nota: investe tutti: uomini, donne, bambini, vecchi, giovani, adulti! (**)Nota: bisogna incominciare a parlare dei rischi che provoca il “consumo” di bevande alcoliche e non solo “l’abuso”.
SALERNONOTIZIE Problemi e danni legati all’abuso di alcol nel mondo del lavoro; Incontro all’Asl di Nocera con esperti nazionali 17.2.11 Come individuare ed affrontare nella maniera opportuna i problemi legati all’abuso di alcol, specie nel contesto lavorativo. Se ne parlerà oggi e domani all’Asl di Nocera Inferiore (Sala Verde – Ex Sede Centrale Ambito Sa/1), nel corso di una due giorni di studi con esperti del ministero della Salute e del mondo della ricerca e della medicina. L’iniziativa, promossa dal Centro di Alcologia di Cava dei Tirreni e dalla struttura del Medico Competente dell’Asl di Nocera, diretta dal dr. Ferdinando Crescenzi, costituisce un momento prezioso di formazione ed informazione sui problemi correlati all’alcol, sugli aspetti di criticità per la salute dell’individuo, e sulle ripercussioni del problema sulla famiglia e sulla società. I lavori, inizieranno alle ore 10 di questa mattina e si protrarranno fino al pomeriggio di domani.- L’alcolismo è caratterizzato da un pensiero ossessivo nei confronti dell’alcol e da una perdita del controllo della sua assunzione. Si tratta di una malattia cronica, spesso progressiva, che se non curata può essere fatale. L’alcolista generalmente continua ad abusare di alcolici, nonostante i severi danni fisici che ne derivano, le conseguenze a livello personale, socio-lavorativo e finanziario.(*) Al suo insorgere contribuiscono fattori genetici, psicologici e sociali. La dipendenza psicologica è determinata dal fatto che l’alcol rappresenta la stampella per affrontare ogni difficoltà della vita; la dipendenza fisica si manifesta con la comparsa di tolleranza (necessità di aumentare le dosi di alcol per ottenere gli stessi effetti), perdita di controllo sulla sostanza, desiderio compulsivo di bere, crisi d’astinenza.
(*)Nota: detta così, sembrerebbe che la persona con problemi di alcol non avesse nessuna responsabilità, mentre noi sappiamo che “ognuno è responsabile di tutti” per cui io sono responsabile della mia ed altrui salute. L’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorrelati vede l’alcolismo come un comportamento sbagliato dell’individuo e della cultura sociale che lo circonda.
LA REPUBBLICA (BARI) Bulli, la polizia sale in cattedra lezioni di legalità agli studenti Vandali alla Quasimodo, il preside chiede lezioni agli agenti. Ventisei dirigenti hanno scritto alla Questura: venite a insegnare agli alunni la legalità di FRANCESCA RUSSI Agenti di polizia in una scuola Svuotano un estintore tra le aule e il preside chiama la polizia. Per dare loro una lezione. Nel vero senso della parola. I poliziotti in cattedra e gli alunni tra i banchi. La lezione che il dirigente della scuola media "Quasimodo - Melo da Bari" vuole impartire ai suoi studenti non è una punizione o una sgridata ma un vero e proprio corso di legalità. Una materia che non si studia sui libri di testo ma che si apprende attraverso l’esperienza. I professori d’eccezione sono proprio gli agenti e i funzionari della Questura di Bari. Ai ragazzi delle scuole medie ed elementari della città parlano di bullismo e di droga, di alcol e sicurezza stradale. La richiesta del preside della "Quasimodo-Melo da Bari" di via Turitto, al quartiere Libertà e a pochi passi dal Tribunale, non è l’unica. Sulla scrivania dell’ufficio prevenzione generale e sicurezza pubblica infatti sono numerose le lettere e le segnalazioni provenienti dagli istituti scolastici primari e secondari. In tutto ventisei scuole e più di tremila alunni. I presidi hanno preso carta e penna e hanno scritto alla polizia. C’è chi ha segnalato una finestra rotta dagli stessi studenti, chi ha evidenziato litigi tra i ragazzi, chi ha denunciato il fumo degli spinelli nei corridoi. In tutti i casi i dirigenti scolastici hanno richiesto l’intervento degli agenti. Perché possano spiegare a bambini ed adolescenti i rischi della violenza, i pericoli degli stupefacenti e le conseguenze di condotte scorrette. "Andiamo nelle scuole elementari, medie e superiori a tenere lezioni di legalità, abbiamo realizzato interi progetti formativi, l’ultimo con la scuola "Zingarelli" - spiega il vice questore aggiunto Maurizio Galeazzi - ai più piccoli parliamo di bullismo, ai più grandi invece degli effetti della cocaina e della sicurezza stradale visto che si avvicinano all’età della patente". Proprio ventidue ragazzi tra i 17 e i 18 anni del liceo scientifico "Salvemini" saranno i prossimi studenti nel progetto di sensibilizzazione alla guida sicura. Nell’elenco delle scuole baresi ci sono anche la media "Imbriani" del quartiere Madonnella, la "Zingarelli" di San Pasquale, la "Falcone" al San Paolo, la centralissima "Mazzini" di via Suppa e le superiori "Tridente" e "Cirillo". A tenere i corsi sono i dodici poliziotti di quartiere.
IL CENTRO Convegno su droga e alcol 17 febbraio 2011 — pagina 06 sezione: L’Aquila CELANO. Si parlerà del disagio giovanile nel convegno che si terrà sabato 19 febbraio, a partire dalle ore 10, all’ auditorium Fermi di Celano. La giornata di studio è stata promossa dal presidente del consiglio comunale Angela Taccone e si propone di affrontare il disagio delle nuove generazioni, che spesso abusano di droghe e alcol. Al convengo interverranno, fra gli altri, il sindaco Filippo Piccone e il vescovo dei Marsi, Pietro Santoro e numerosi psicologi e sociologi.
IL GAZZETTINO Quel bicchiere di troppo" incontri sull’alcolismo Venerdì 18 Febbraio 2011, Alcol, droga e incidenti stradali. "Quel Bicchiere di Troppo" è un’iniziativa che intende sensibilizzare i ragazzi ai rischi che corrono sulle strade. Per questo, la Consulta giovanile Diciamo la Nostra, dopo i positivi riscontri avuti nella scorsa edizione del progetto, sempre su iniziativa di Federico Di Giorgi ha organizzato in collaborazione con il Pronto Soccorso dell’Ulss 2, la Polizia Locale di Feltre, l’associazione Giovani Rinati nella Luce di Fonzaso e l’Acat Dolomiti Feltrine, una nuova serie di incontri nelle scuole di Feltrin
ORDINANZE DIVIETO DI VENDITA BEVANDE ALCOLICHE E NON
MAREMMANEWS Vietato l’alcol per la partita Grosseto-Empoli Giovedì 17 Febbraio 2011 15:29 | | Limiti previsti nelle zone prossime allo stadio e nel percorso fino alla Stazione Grosseto: E’ stata firmata l’ordinanza che regolamenta la somministrazione e la vendita per l’asporto di bevande alcoliche all’interno dello stadio Zecchini e presso gli esercizi pubblici e commerciali, anche ambulanti, in occasione dell’incontro di calcio “Grosseto-Empoli”, previsto per domani sera 18 febbraio, alle 20.45. L’ordinanza vieta dalle ore 17.45 alle ore 21.45 di somministrare e vendere bevande superalcoliche ed alcoliche, compresa la birra(*), nell’area compresa tra le vie Fabio Massimo, Giulio Cesare, Telamonio, Cimabue, Einaudi, Della Repubblica, Aldi e presso la stazione ferroviaria cittadina, nonché nel percorso di collegamento tra quest’ultima e lo stadio comunale, nei tratti di Viale Sonnino e via Matteotti, e ancora su via Mameli e Piazza Marconi. L’ordinanza vieta anche la vendita di bevande di qualsiasi genere contenute in recipienti di vetro, plastica o metallo e inoltre impedisce di consumare in aree pubbliche o ad uso pubblico tutti i tipi di bevande, alcoliche e non, contenute nei suddetti recipienti.
(*)Nota: interessante precisazione “compresa la birra” . Significa che la birra non per tutti è considerata bevanda alcolica.
A CAUSA DEI TAGLI DEL GOVERNO, PREVENZIONE A RISCHIO
CORRIERE DELLE ALPI Belluno: il camper di «Fuoriposto» a ruote sgonfie Allarme di Paolo Bello sul progetto del Sert: «Fondi azzerati, l’attività è a rischio» 16 febbraio 2011 BELLUNO. "Fuoriposto" è a rischio. Il progetto del Ser.T sulla prevenzione alle dipendenze, proprio nel momento in cui festeggia un salto di qualità importante, l’inserimento cioè nel progetto nazionale "Guadagnare salute", rischia di annullarsi. E proprio nel territorio in cui è nato ed è diventato certamente un punto di riferimento per i giovani della provicnia. «In Veneto sono stati azzerati i fondi per la prevenzione, il che significa che non si potranno formare gli operatori, e quelli già in servizio per il progetto non potranno essere pagati con quei fondi», spiega un amareggiato Paolo Bello. «Concretamente per noi c’è il rischio di uscire nel territorio senza gli operatori». E la mazzata arriva proprio nel momento in cui "Fuoriposto" è stato inserito all’interno di "Guadagnare salute", progetto nazionale che mira a promuovere stili di vita in grado di contrastare il peso delle malattie croniche e di far guadagnare anni di vita in salute ai cittadini, attraverso comportamenti alimentari salutari, lotta al tabagismo e all’abuso di alcol e promozione dell’attività fisica. «Esporteremo la nostra metodologia di azione e di lavoro», prosegue Bello, «ma i soldi che arriveranno grazie a questo progetto serviranno solo per questo scopo, non li potremo utilizzare per continuare a operare nel Bellunese». L’unità mobile utilizzata dal Ser.t per raggiungere feste, sagre e manifestazioni, il camper all’interno del quale i ragazzi trovano un operatore, che offre ascolto e la possibilità di effettuare un alcol test, solo per citare un paio di servizi, effettua ogni anno tra le 50 e le 60 uscite. «Quest’anno rischiamo di farne un paio e basta», dice lapidario Bello. «Ed è grave, perchè finora abbiamo fatto un buon lavoro, raggiungendo i ragazzi e scoprendo cosa c’è dietro il popolo della notte e la dipendenza da alcol. Da domani non potremo più continuare a studiare il fenomeno e a trovare le strategie migliori per arginarlo». Non si potrà più fare prevenzione, insomma, a meno che non intervenga l’Usl: «E’ l’unica via di uscita, visto che dalla Regione non arriverà un euro, avendo lo Stato azzerato i fondi», spiega Bello. «Non condivido affatto la scelta di tagliare, e non solo perchè ho visto i risultati che "Fuoriposto" ha portato. Non sono d’accordo perchè, come dicono gli americani, ogni dollaro investito per prevenire un problema, corrisponde a dollari risparmiati nella cura del problema stesso». Il principio è quello del "prevenire è meglio che curare". «La nostra metodologia si è dimostrata efficace anche perchè il 35% dei ragazzi che vengono una volta al camper poi ritornano. Il nostro ruolo è stato quello di prendere contatti con i ragazzi, diventando per loro un punto di riferimento in un ambiente in cui gli unici punti di riferimento erano i gestori del divertimento. Abbiamo agito per porre un freno alla promozione dell’alcol». E tra i risultati ce ne sono di sorprendenti: «Quando i ragazzi varcano la soglia del camper e si trovano a tu per tu con l’operatore capiamo che hanno bisogno di parlare. Non sono pochi quelli che iniziano a raccontare la storia della loro vita». Fuoriposto ha quindi una funzione sociale da non trascurare, e ha permesso di indagare, finora, il fenomeno delle dipendenze entrandovi a piè pari, attraverso la voce di chi ne è vittima.
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI: INCIDENTI, VIOLENZA, DENUNCE,
LA REPUBBLICA (ROMA) Palombara, investe donna e fugge denunciato consigliere comunale (18 febbraio 2011) Una francese di 39 anni è stata travolta in via Valle Cupa, ora è all’ospedale di Monterotondo per trauma cranico ma non è grave. Al volante dell’auto l’esponente del Comune che si è rifiutato di sottoporsi ai test dell’alcol e della droga. Una donna francese di 39 anni è stata travolta nella notte in via Valle Cupa, a Palombara Sabina, da un’auto che si è data alla fuga. Il conducente del veicolo è stato rintracciato dai carabinieri di Palombara Sabina. Si tratta di un consigliere comunale di maggioranza (Lista civica) di Palombara Sabina. L’uomo, rintracciato nella sua abitazione, si è rifiutato di sottoporsi ai test dell’alcol e della droga. Il consigliere è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso. La ragazza è stata ricoverata all’ospedale di Monterotondo per un trauma cranico, ma non è in pericolo di vita.
LA REPUBBLICA Maxi rissa dopo Roma-Shakhtar arrestati sette ucraini a Termini 17 febbraio 2011 L’euforia per la vittoria, l’alcol e qualche parola sbagliata hanno scatenato la rabbia tra un gruppo di tifosi tra i 19 ed i 37 anni. Saranno processati questa mattina per direttissima Un bicchiere di troppo, l’euforia dopo la vittoria e i commenti di due gruppetti di sostenitori ucraini con opinioni diverse su come era andata la partita di calcio Roma-Shakhtar hanno generato stanotte una maxi rissa in piazza dei Cinquecento. Intervenuti, immediatamente, i carabinieri del nucleo scalo Termini hanno fermato sette uomini, di età compresa tra i 19 ed i 37 anni, tutti ucraini che se le stavano dando di santa ragione con calci e pugni. Alcuni di loro sono stati soccorsi e medicati dal personale del 118. Nonostante qualcuno abbia anche tentato di opporre resistenza, tutti e sette sono stati arrestati per rissa e saranno processati questa mattina per direttissima.
IL TIRRENO Prima picchia la sorella e poi i carabinieri VENERDÌ, 18 FEBBRAIO 2011 Aveva bevuto troppo, perdendo completamente i lumi della ragione, l’albanese di 24 anni che mercoledì mattina ha picchiato la sorella di 17 anni. All’arrivo dei carabinieri del Nucleo radiomobile, accorsi per calmarlo, si è scagliato contro di loro prendendoli a calci e pugni. In ospedale è finita la ragazza, con lesioni guaribili in 3 giorni, e anche un militare. L’albanese è stato denunciato per violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
IL TIRRENO Ubriaco al volante Cinese nei guai 18 FEBBRAIO 2011 Guidava visibilmente in maniera pericolosa, per questo una pattuglia della polizia l’altra notte ha fermato in via Allende un cittadino cinese che guidava una Mercedes Clk 200. Il cinese, 38 anni, residente a Carmignano, è stato sottoposto al test dell’etilometro: il valore è risultato superiore tre volte al limite di legge. Il cinese è stato quindi denunciato per guida in stato di ebbrezza. La patente gli è stata ritirata. L’auto è risultata non revisionata.
IL TIRRENO Senza patente né assicurazione 17 febbraio 2011 — pagina 02 sezione: Prato PRATO. Ubriaco, senza patente e clandestino. Non aveva quasi niente di regolare il transessuale brasiliano di 30 anni controllato ieri mattina da una pattuglia della polizia municipale dopo un lieve incidente (ha perso il controllo del ciclomotore che si è appoggiato a un’auto in sosta). Quando i vigili urbani sono arrivati in moto sul luogo del sinistro si sono subito resi conto che il brasiliano aveva esagerato con l’alcol e hanno insistito per portarlo al comando, nonostante le sue resistenze (ha anche danneggiato un’auto di servizio). Si è poi accertato che, oltre a essere positivo al test dell’etilometro, il trentenne era anche clandestino, non aveva la patente, la targa non era sua e sullo scooter non c’era nemmeno l’assicurazione. Il conto totale è stato di 3.000 euro di multa, oltre alla denuncia per la clandestinità. Il ciclomotore è stato sequestrato.
ADNKRONOS Bari, pattuglia Polizia municipale investita da auto condotta da giovane ubriaca 18 febbraio, ore 11:52 Bari - (Adnkronos) - La donna non ha visto gli ostacoli e i segnali visivi e con la sua auto si è incastrata tra quella di servizio, su cui gli agenti stavano interrogando il conducente di un veicolo uscito di strada, e un’altra vettura Stanotte a Bari una pattuglia del servizio notturno della Polizia municipale, durante i rilievi su un incidente stradale e’ stata investita da un’auto condotta da una giovane in stato di ebbrezza. E’ accaduto verso l’una. La pattuglia era intervenuta in via Giulio Petroni, angolo via Liuzzi, dove un automobilista era stato colto da un colpo di sonno. Durante la marcia con la sua Mitsubishi proveniente dal centro citta’ e diretta a Loseto, aveva perso il controllo del mezzo andando ad urtare violentemente un marciapiede e terminando la corsa al centro della carreggiata. L’urto ha provocato la rottura della coppa dell’olio con il conseguente sversamento del liquido sulla sede stradale. Gli agenti, appena giunti sul posto, hanno messo in sicurezza la strada delimitando l’area resa pericolosa per la caduta dell’olio con i birilli in dotazione e posizionando l’auto di servizio con i lampeggianti accesi al centro della strada. Gli agenti hanno anche richiesto, tramite la centrale operativa di Japigia, l’intervento di una squadra dell’Azienda per la raccolta dei rifiuti per cospargere la zona di materiale assorbente al fine di rendere la strada nuovamente percorribile in sicurezza. Ma, durante i rilievi, una Renault Clio, condotta da una giovane, e’ sopraggiunta ad alta velocita’ dal centro citta’, non ha visto gli ostacoli e i segnali visivi e si e’ incastrata tra l’auto di servizio, su cui i due agenti stavano interrogando il conducente del veicolo uscito fuori strada, ed un’Alfa Romeo parcheggiata. Un altro agente impegnato nella viabilita’ ha evitato di essere investito in pieno grazie alla sua prontezza di riflessi. La giovane conducente, una 27enne barese, dopo le iniziali cure ricevute sul posto dal personale del 118, e’ stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale ’Di Venere’ dove e’ stata sottoposta ai prelievi di sangue. I due agenti feriti sono stati trasportati allo stesso pronto soccorso dove gli sono state riscontrate lesioni guaribili in 15 giorni ciascuno. Su richiesta del Comando di polizia municipale sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno svolto i rilievi del secondo incidente.
IL GIORNALE DI VICENZA Scatenata al bar Picchia due militari e danneggia l&rs
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