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Rassegna alcol e guida del 9 settembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

VINO E GIOVANI

Il Blog di “Vino e Giovani” ha ricominciato a pubblicare i messaggi di chi scrive.

Se volete dare il vostro contributo andate qui http://www.vinoegiovani.it/blog/

 

LETTERA AL GIORNALE A FIRMA DI UN GRUPPO DI OPERATORI SANITARI TRENTINI

Ricerca per chi e per che cosa?

Il Centro Ricerche San Michele si sta affermando all’avanguardia della ricerca a livello europeo e mondiale. La mela del futuro a quanto sembra sarà la migliore dal punto di vista organolettico ed ecologico; questo aspetto è interessante perché sembra sfatare il mito che nel cibo il meglio sia ciò che fa parte della tradizione. Naturalmente i consumatori decideranno se la ricerca avrà mantenuto le promesse.

L’altro ambito di ricerca centrale per l’economia trentina è la vite. Qui le cose si complicano; positiva la ricerca sulla produzione biologica di uva ma il problema è che in Trentino mangiamo per ora l’uva regina delle Puglie e spesso beviamo i succhi d’uva che arrivano dalla Germania, con tutti gli ettari coltivati  in barba al consumo a km 0.

Arriviamo al problema: praticamente tutta la produzione di uva in Trentino per ora è destinata alla produzione di vino, grappa e derivati.

A titolo informativo vino,grappa e derivati contengono alcol etilico in percentuale variabile. Ad oggettiva informazione del consumatore ma anche come promemoria al politico e al produttore dal punto di vista scientifico l’alcol etilico è una sostanza tossica corresponsabile determinante in 60-80 tipi di malattie, è una sostanza cancerogena inserita dalla IARC (Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro di Lione) nella prima classe tra le sostanze cancerogene per l’uomo, ed è inserita dalla Organizzazione Mondiale della Sanità tra le droghe pesanti.

Prescindendo da qualsiasi approccio proibizionista, con un semplice approccio trasparente utilizzando come parametri di riferimento la “trasparenza ecologica” e “l’analisi del Ciclo di Vita dei prodotti” di cui parla Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza Ecologica, si scoprirebbe che vino e prodotti contenenti alcol non potrebbero avere facilmente la patente di eco socio sostenibilità a causa dei costi diretti e indiretti di tipo socio sanitario. Per 1 euro di entrata economica la comunità deve sborsare 2 euro per i costi socio sanitari. Che il vino con tutte  le bevande alcoliche in generale, sia un prodotto perdente nonostante il doping mediatico ed economico di cui ha goduto lo hanno stabilito i consumatori. Dai 120 litri pro capite del 1975 agli attuali 40 litri, naturalmente questo a tutto vantaggio della riduzione dei problemi vino correlati nella popolazione trentina.

Tornando al Centro Sperimentale San Michele e alla scoperta della nuova mela, partendo dal presupposto che la coltivazione dell’uva è una ricchezza economica ed ambientale e che vivere del proprio  lavoro è un diritto fondamentale, non è forse arrivato il momento di affiancare alla ricerca su come fare il vino più buono e biologico (comunque non o scarsamente eco socio sostenibile) affiancare altri ambiti di ricerca su uva da tavola,  succhi di uva  o magari sul “vino analcolico”o come dir si voglia , come stanno facendo altri paesi in Europa? E non è forse giunto il momento di differenziare maggiormante la nostra produzione agricola informando la popolazione che le 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, possibilmente di 5 colori, rappresentano lo standard OMS ottimale per migliorare la salute, ridurre le malattie e abbattere i costi futuri dello stato sociale?

Se dopo la super mela i Trentini potessero avere in futuro  il vino analcolico, ricco di polifenoli, compatibile con la salute, con la guida e naturalmente buono si aprirebbero nuove interessanti prospettive anche dal punto di vista economico per produttori e consumatori. Non sempre ciò che ci regala la  tradizione è il prodotto migliore, viceversa non si capisce perché mai dovremmo mangiare la Mela Trentina del Futuro.

In amicizia e in totale rispetto di quanti producono, degustano e consumano vino , per ora come operatori di salute nella comunità, ci accontentiamo di fare il brindisi con l’acqua del Sindaco, comunque ottima ed eco sostenibile in Trentino, ma magari in futuro potremmo brindare anche noi in compagnia con circa il 30% dei Trentini astemi/astinenti con il Nuovo Vino Trentino (…naturalmente analcolico).

RobertoCuni,  Aurora Curnis , Franco Baldo, Sabrina Herzog , GiuseppeBertoni, Luigino Pellegrini, Claudio Zorzi, LilianaTibola, GiulianaDell’Agnolo,  AndreaMartini,  AnnaAltissimo,  CinziaVivori, Cristian Martinelli

 


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

A Massa e Carrara il consumo di alcol a livelli da record

 MASSA. A Massa e Carrara troppe persone hanno il bicchiere facile. In molti casi l’alcol viene consumato fuori dai pasti e troppi - soprattutto tra i giovani - indulgono nel binge drinking (cioè bevono massicciamente per sballarsi). A detenere questo record negativo, secondo uno studio della Regione Toscana realizzato su dati forniti dalle Asl, è la provincia di Massa-Carrara. E la provincia, purtroppo, si piazza sul podio anche per la percentuale di fumatori.

 Nel report - un documento messo insieme dal laboratorio Mes e che registra tutte le statistiche riguardanti le Asl - si analizzano anche altri stili di vita dei cittadini. E non sempre le notizie sono negative. A massa-Carrara, infatti, la percentuale di sedentari e di obesi rispetto alla popolazione è sotto la media toscana.

 L’alcol. La moda degli happy hour, ma anche abitudini consolidate nel tempo come quella di fermarsi a bere nei bar con amici e colleghi di lavoro (soprattutto per chi svolge mestieri usuranti), hanno fatto salire la provincia di Massa-Carrara in vetta alla classifica del consumo di alcol fuori dai pasti.

 La statistica - redatta dai laboratori del Mes su un campione di pazienti dell’Asl - parla chiaro. Nel territorio di Massa-Carrara il 13,95 degli interpellati (la media regionale è del 10,79%) ha ammesso di bere alcolici fuori dei pasti o di essersi dedicata, almeno una volta al mese, al binge drinking. Quest’ultima abitudine, diffusa soprattutto tra i giovani, porta a bere grandi quantità di alcol (binge in inglese significa anche “abbuffata”) con l’unico scopo di sballarsi. Nella maggior parte dei casi non si tratta di alcolismo, ma i rischi per la salute - cui va aggiunto il pericolo di incidenti stradali - sono comunque grandi.

 Lo stesso report evidenzia comunque la consapevolezza del problema da parte dei medici di famiglia e dell’Asl. Le persone che hanno ammesso uso di alcol e binge drinking hanno infatti confermato di aver ricevuto il consiglio di smettere dal loro medico.

 Il fumo. Gli esperti sono concordi: chi consuma alcol ha anche la tendenza a diventare tabagista. Per questo non sorprende che Massa-Carrara si piazzi al terzo posto in Toscana per la percentuali di interpellati che dicono di avere il vizio del fumo. In provincia sono il 30,30% su una media regionale del 29,20%. Anche qui i medici dell’area apuana sembrano monitorare i loro pazienti: il 59% dice infatti di aver ricevuto il consiglio di smettere (la media è del 54,93%).

 I dati positivi. Ma i residenti della zona non sono poi così “autodistruttivi”. Secondo il report il numero di sedentari - cioè le persone che non fanno attività fisica e che fanno lavori leggeri - è del 24,32%: due punti sotto il dato regionale. Stesso discorso per l’obesità. Le persone che pesano troppo in Italia sono il 10,3% degli intervistati e in Toscana il 9,84%. A Massa-Carrara restano al 9,76%.


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

Per Varese serve educare i ragazzi 

«Niente allarmi ma il pericolo c’è»

 MASSA. «Non sarei troppo allarmistico sull’alcol, il problema più grosso ora sono le persone che assumono più sostanze insieme: un comportamento molto pericoloso». A fare questa precisazione è il dottor Maurizio Varese, responsabile del centro per la cura delle dipendenze dell’Asl di Massa. «Nel nostro territorio - afferma il medico - il consumo di alcol è stato sempre più alto che altrove. Ma purtroppo certe abitudini tra i giovani ormai sono diffuse ovunque. L’importante è fare attenzione ed educare i ragazzi ad un consumo ragionevole».(*)

 Varese chiede di non usare la demagogia con i ragazzi. «Pensare - afferma - che non entrino in contatto con l’alcol è un’utopia. Ma devono capire i rischi che corrono. Noi adulti dobbiamo dare stimoli ed esempi positivi per evitare gli abusi».

 Per questo l’Asl sta portando avanti campagne di prevenzione davanti ai locali e di prevenzione nelle scuole. «Vogliamo che siano gli stessi ragazzi a dire ai più piccoli che l’alcol è un pericolo».

G.D. 

 

(*) Nota: gli adulti spesso si preoccupano del bere dei giovani, per non guardare il proprio bere, che non è meno pericoloso e problematico.

 


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

Sempre più bassa l’età di chi chiede aiuto 

Lo psicopedagogista, disoccupazione e povertà culturale fanno cercare aiuto nel bere 

 MASSA. Scende sempre più l’età media delle persone che chiedono aiuto al centro alcologico dell’Asl di Massa-Carrara. A confermarlo è Fabio Bernieri, psicopedagogista del centro di recupero guidato dal dottor Michelangelo Magnavacca. «Ora - spiega Bernieri - l’età media di chi viene nel nostro centro si aggira attorno ai 40 anni. Questo è dovuto alla maggiore diffusione del consumo di alcol tra i giovani, tra le donne e i professionisti». (*)

 Insomma l’identikit della persona che abusa di alcol sta cambiando. Bernieri parla di un territorio, quello di Massa-Carrara, da sempre in testa alle classifiche sull’uso di alcolici. «In questa zona - spiega - sono diffusi lavori molto usuranti e anche la disoccupazione è più alta che altrove in Toscana». Ma a far avvicinare giovani e non alla bottiglia - a volte scambiandola solo per una fonte di divertimento e di “medicina” contro le inibizioni sociali - è quella che Bernieri chiama «povertà culturale».

 E così i ragazzi cercano uno stordimento fine e se stesso per riempire il vuoto. «Prima - spiega Bernieri - si beveva solo in determinate occasioni sociali. Ora si comincia a bere prima e con maggiore intensità solo per sballarsi. Sono sempre di più i giovani che finiscono al pronto soccorso con intossicazioni da alcol».

 Per evitare che i giovani cerchino stimoli “imbottigliati” e dannosi, l’Asl sta portando avanti diverse campagne. Una di queste - iniziata nel 2009 e pronta ad essere replicata nel nuovo anno scolastico - si chiama “Creativa-mente”. Un gruppo selezionato di giovani delle superiori è stato preparato da operatori dell’Asl per andare nelle scuole elementari e medie a spiegare ai ragazzi che l’alcol non è “fico”.

 «I ragazzi in età adolescenziale tendono a sperimentare - spiega il dottor Maurizio Varese - non serve puntare l’indice contro di loro ma provare a dare stimoli diversi e più sani». Questo per evitare che gli esperimenti degli apprendisti stregoni si interrompano bruscamente. Senza possibilità di ritorno.

G.D.

 

(*) Nota: lo dico a malincuore, ma a 40 anni non si è più “giovani”.

 


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

Allo stadio di Santa Croce c’è la prima edizione di Sektember Fest 

Una settimana a tutta birra 

 SANTA CROCE. Sette giorni di divertimento a Santa Croce per il primo Sektember Fest al via domani. Decine di gruppi musicali, dal caldo suono delle chitarre Fender dei Torgal’s Heads al dolce e armonioso suono del contrabbasso di Riccardo Donati del Reffrain Quartet, dall’acid blues dei Freddie Matoro Blues Band, alla stravagante performance di Uomo Pigiama.

Una Festa della Birra all’insegna della qualità sia musicale che dei prodotti in vendita. Nell’angolo degustazione oltre 50 birre in bottiglia da tutta Europa, 12 tipologie di birre alla spina e una cucina con prodotti tipici bavaresi (Bretzel e wurstel giganti). Domani l’inaugurazione del Sektember fest con le sonorità punk dei Torgal’s Heads e a seguire gli Struzzi Domestici. La festa è in via di Pelle a Santa Croce, di fronte allo stadio Masini, da domani a domenica 12 dalle 19 in poi. Martedì il Twins American Bar festeggierà il primo compleanno del locale e per l’occasione propone una dance night con i numerosi dj in consolle.


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

Un tavolo tecnico per rilanciare il prodotto doc 

Potenziata la rete del vino 

 MONTECARLO. Un tavolo tecnico permanente, dal titolo originale (“Verso il vino”), per parlare del nettare di Bacco a 360 gradi. «Tutte le componenti sociali ed economiche si sono sedute ad un tavolo - dice l’assessore al turismo Angelita Paciscopi - gli enti, il Consorzio della doc, le associazioni dei sommelier, per rilanciare e potenziare la “rete del vino”. Abbiamo fatto sistema per fare crescere l’immagine di Montecarlo e del suo vino che è il suo principale biglietto da visita». Novità importanti anche per il Consorzio del Vino che festeggia 40 anni. «La nostra zona è piccola, ma produce vini pregiati. - dice il presidente Grassi - Aspettiamo una risposta dal Ministero per potere abbinare il nome Montecarlo anche ai vitigni internazionali».


IL TIRRENO del 8 settembre 2010

Il frontale a Camugliano 

In coma dopo l’incidente: era ubriaco 

 PONSACCO. Sono ancora gravi le condizioni del rumeno. di 35 anni, che l’altro giorno ha causato un incidente stradale, in via Valdera C, vicino alla rotatoria di Camugliano. Il rumeno guidava in condizioni molto alterate.

Il suo tasso alcolemico, riscontrato durante gli accertamenti effettuati al pronto soccorso, superava di gran lunga il limite consentito. Era quasi da coma etilico. La conducente dell’altra auto con cui si è scontrato ha spiegato di essersi vista arrivare contro l’auto del rumeno senza però essere riuscita a capire se il conducente si era addormentato.

 Sull’incidente sono in corso ulteriori indagini da parte della polizia municipale di Ponsacco.


L’ARENA di Verona

NEGRAR. Nelle scuole e nei locali

Bevande alcoliche

Il Comune in lotta contro gli abusi

Parte la campagna informativa regionale coordinata dall’Ulss 22

Bere è un piacere, soprattutto nella terra dell’Amarone, ma bere troppo può trasformarsi in un’arma a doppio taglio per salute, vita sociale e guida. Il Comune di Negrar, tramite l’assessorato ai servizi sociali guidato da Luigino Damoli, ha aderito al progetto regionale «Non lasciamoci con l’amaro in bocca», campagna formativa e informativa sugli effetti derivanti dall’abuso di bevande alcoliche e superalcoliche.

L’obiettivo del progetto coordinato dall’Ulss 22 di Bussolengo si legge nella delibera approvata dalla Giunta negrarese in agosto: «Favorire comportamenti consapevoli dei cittadini per ridurre l’incidenza degli incidenti stradali e sul lavoro, nonché domestici, con un’azione integrata dei Dipartimenti di prevenzione sui Comuni, sulla distribuzione e nel mondo del lavoro». Tra gli intenti specifici viene inoltre citata la «promozione di politiche di prevenzione alcologica», fornendo ai sindaci stessi «strumenti efficaci per ridurre i problemi alcolcorrelati alla guida e sul lavoro». Aderendo alla campagna regionale, il Comune riceverà materiale per informare il mondo della scuola e i locali che distribuiscono bevande alcoliche. Senza oneri a carico dell’amministrazione comunale.

A Negrar esiste già dal 2008 un codice di autoregolamentazione. Prevede, per le manifestazioni culturali, sportive, ricreative e di promozione sociale patrocinate o sostenute dal Comune, un’opera di sensibilizzazione degli organizzatori di manifestazioni pubbliche e dei cittadini al rispetto del bene pubblico, dell’ambiente, della convivenza alla tutela di benessere, salute e sicurezza: intende promuovere il sano divertimento e condannare lo sballo derivante dalle bevande alcoliche, tra i giovani ma non solo.

L’alcol è al terzo posto tra i fattori di rischio per malattia e morte prematura, dopo il fumo e l’ipertensione. E la tolleranza per chi sballa è pari ormai a zero. Il nuovo codice della strada, entrato in vigore da poche settimane, inasprisce le penalità in materia di guida sotto l’influenza dell’alcol e in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, imponendo il divieto assoluto di bere alcolici ai conducenti di età inferiore a 21 anni, per i neo patentati e per chi guida di professione trasportando cose o persone.

 


LEGGO (Roma)

Sarà denunciato per guida in stato di ebbrezza…

Sarà denunciato per guida in stato di ebbrezza il giovanissimo conducente della Ford Fiesta che si è schiantata domenica mattina all’alba contro un albero su viale Egeo, all’Eur. Gli occupanti del veicolo, tutti 21enni, si erano salvati solo grazie all’intervento coraggioso di tre carabinieri casualmente sulla stessa strada in quel momento, che erano riusciti ad estrarli dall’abitacolo mentre il motore della Ford era in fiamme. (*) Il ragazzo alla guida, 22 anni, aveva preso in prestito la macchina di sua madre.

A. Cam.

 

(*) Nota: se non fossero rapidamente e coraggiosamente intervenuti tre carabinieri ad estrarre questi tre ragazzi dall’auto in fiamme ora sarebbero certamente morti.

Oltre alla guida in stato di ebbrezza il conducente di quella vettura potrebbe avere l’imputazione per tentata strage.

 


IL MATTINO

Un giorno per non dimenticare…

Cristina Liguori

Qualiano.

Un giorno per non dimenticare la tragica morte di Ugo Grande, Genny Russo e Peppe Pennacchio. Una fiaccolata ed un consiglio comunale monotematico per tenere alta l’attenzione sul problema della sicurezza stradale. Ad un mese dalla scomparsa dei tre amici, la notte tra il 7 e l’8 agosto a Villaricca, parenti, amici, conoscenti e la stessa amministrazione comunale, chiedono con forza di ricordare l’assurda morte dei tre angeli, come oramai li chiamano tutti. Scomparsi di sabato notte, in un incidente provocato da un uomo, Gaetano Vitiello, 25 anni, ubriaco e drogato al volante, i tre amici hanno lasciato un segno indelebile su di un’intera comunità. La giornata commemorativa avrà inizio alle 19 presso la chiesa dell’Immacolata per la celebrazione del trigesimo. Ad essa seguirà una fiaccolata lungo le vie cittadine tra via di Vittorio e via Rosselli. Infine un consiglio comunale nel quale parteciperanno i familiari dei tre giovani, gli amici e alcuni esponenti dell’Associazione italiana familiari vittime della strada. «Sarà un Consiglio aperto – fanno sapere dal Comune - che punta sulla partecipazione di cittadini che sottintende ad una profonda riflessione ed all’analisi di iniziative a sostegno dei familiari delle vittime della strada e per la sicurezza stradale». In questi giorni presso la casa comunale è giunta una lettera indirizzata al sindaco Salvatore Onofaro ed ai familiari di Ugo, Gennaro e Giuseppe, a firma di Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente dell’Aifvs, nella quale si legge «apprezzamento per la commemorazione e per il Consiglio comunale speciale» affinché «possa essere da esempio a carattere regionale». I rappresentanti della sezione di Aversa dell’Aifvs hanno assicurato la partecipazione alla fiaccolata ed ai lavori consiliari. Un appello viene dalla mamma di Ugo, Adriana: «Spero che non si dimentichi la morte di mio figlio e dei suoi carissimi amici, ma soprattutto chiedo giustizia per una morte così assurda».


CORRIERE DI BOLOGNA

Poliziotto contromano, ragazza muore in moto

Viale Pietramellara: per evitare l’auto la 26enne ha sbandato ed è caduta

Una ragazza di 26 anni, Francesca Mazzilli, è morta in ospedale dopo un incidente avvenuto martedì alle 23 in viale Pietramellara all’incrocio con via Cipriani. Un’auto, guidata da un ispettore di polizia, si è immessa contromano nel tentativo di attraversare il viale e la ragazza, per evitarla, è caduta con lo scooter. «Non si può morire così — dice il padre della giovane— voglio tutta la verità».

Uccisa a 26 anni da un’automobile guidata da un poliziotto che ha imboccato i viali contromano, a pochi metri dalla stazione. Martedì sera viaggiava incontro alla morte a bordo del suo scooter, Francesca Mazzilli, studentessa bolognese di Scienze politiche e impiegata in un’agenzia immobiliare cittadina. A quell’ora tornava proprio da un corso per operatori del settore. La sua giovane vita si è fermata in viale Pietramellara, spezzata dalla manovra azzardata di un ispettore di polizia di 52 anni in servizio in aeroporto. Proveniva da via Cipriani e nel tentativo di imboccare il viale in direzione stazione, in un punto dove peraltro la svolta è vietata, ha girato a sinistra «tagliando» la corsia opposta. Secondo la ricostruzione della polizia municipale, per evitare quell’auto che si è trovata davanti all’improvviso, e che non avrebbe dovuto essere lì, Francesca ha frenato buscamente ma è stata sbalzata via dallo scooter, cadendo rovinosamente a terra.

Soccorsa dal 118, è arrivata all’ospedale Maggiore in condizioni disperate, in coma e con traumi molto gravi. E’ morta dopo poche ore, gettando nello sconforto la sua famiglia: «Era una ragazza speciale e ora non c’è più, uccisa da un pirata perché solo così si può definire uno che fa una manovra del genere. Ora voglio sapere se quest’uomo che ha distrutto la mia famiglia era ubriaco», dice tra le lacrime Carlo, il papà della ragazza. All’ispettore sarebbe stato riscontrato un tasso alcolemico appena sopra al limite di legge.

Verso le undici Francesca stava tornando dal corso a bordo del suo scooter Aprilia. Secondo i vigili, stava percorrendo viale Pietramellara in direzione Porta Lame quando, arrivata all’altezza dell’incrocio con via Cipriani, si è trovata di fronte una Citroen cx che proveniva da quella via e che dopo aver voltato a sinistra ha invaso la corsia che stava percorrendo la ragazza. «Non si può morire così, voglio la verità su quello che è successo — dice il genitore disperato —. Pare che un testimone abbia visto quell’auto andare contromano e a fari spenti. Ho visto una foto del motorino, è piegato sul davanti, non ci credo che non c’è stato l’impatto». Un testimone che avrebbe assistito all’incidente e che si è presentato dal padre della ragazza in ospedale. Sull’incidente il pm di turno Enrico Cieri ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo ma ieri sera era ancora in attesa di ricevere la relazione della polizia municipale.

Francesca aveva preso la laurea breve in Scienze politiche e stava per specializzarsi in risorse umane e organizzazione. Nel frattempo lavorava in una agenzia immobiliare, un modo per rendersi economicamente indipendente. Aveva un fratello gemello e una sorella di diciassette anni, le piaceva la musica e adorava il cinema: «Era una ragazza solare, un angelo. È impossibile rassegnarsi al fatto che le è stata tolta la vita in questo modo», dice ancora il papà, ingegnere chimico. La famiglia ha deciso di donare gli organi di Francesca: «Andranno a quattro persone che potranno vivere grazie a lei».

 


BOLOGNA2000.COM

26enne morta in scooter a Bologna: poliziotto alla guida dell’auto positivo all’alcol test

Al volante dell’auto contro cui martedì si è imbattuto uno scooter guidato da una bolognese di 26 anni, morta ieri in ospedale, c’era un poliziotto di 52 anni. L’uomo, in servizio da tempo nella polizia di frontiera aerea dell’aeroporto Marconi di Bologna, aveva un tasso di alcol nel sangue pari a 0,52 grammi (il limite stabilito per legge è di 0,50).

Il pm Enrico Cieri ha aperto un’inchiesta e le ipotesi di accusa sono di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza.  I veicoli, auto e motorino, sono stati sequestrati subito dopo l’incidente, insieme al casco della ragazza. Dopo la morte, ieri, il pm ha autorizzato l’espianto di alcuni organi per la donazione, ma nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. Cordoglio alla famiglia è stato espresso dal comandante della Polaria.

 


LA PROVINCIA DI VARESE

«ok ein prosit»

Alla Colonia scorrono birra e solidarietà

(fr. ing.) Da stasera alla Colonia Elioterapica di via Ferrini si respirerà aria di Baviera: torna infatti «Ok Ein Prosit», la festa della birra più grande della Lombardia. La manifestazione - giunta all’ottava edizione - si è consolidata anno dopo anno, fino a diventare uno degli appuntamenti più attesi dai giovani bustesi. Grazie alla collaudata organizzazione di Comunità Giovanile, la Colonia si trasformerà per 18 giorni in una piccola Monaco di Baviera: l’ambiente tipicamente tedesco, la cucina bavarese e naturalmente la birra - che scorrerà a fiumi - contribuiranno a ricreare un’ambientazione degna dell’Oktoberfest. Il programma della festa è come sempre ricco e comprenderà concerti, giochi e intrattenimenti. Particolarmente attesa la serata di martedì 21 con Bustofolk, il festival interceltico diventato ormai una piacevole tradizione per Busto. La sera successiva sarà la volta del suggestivo evento «Boxe sotto le stelle». Domenica 26 gran finale. L’ingresso alla festa è gratuito: una parte del ricavato delle consumazioni sarà devoluta al progetto Gemma - Centro aiuto alla vita. (*)

 

(*) Nota: l’alcol non è mai di aiuto alla vita.

 


MARKETPRESS.INFO

GRAPPERIE APERTE PER IL BERE CONSAPEVOLE: PER LA SETTIMA EDIZIONE LE DISTILLERIE ASSOCIATE ING DI TUTT’ITALIA SI IMPEGNERANNO SUL TEMA DEL CONSUMO RESPONSABILE DELLE BEVANDE ALCOLICHE, TRASMETTENDO AL PUBBLICO TRADIZIONE, TECNOLOGIA E CULTURA DELLA GRAPPA

I segreti della grappa e si svelano al grande pubblico grazie all’iniziativa dell’Istituto Nazionale Grappa e delle distillerie associate, che domenica 10 ottobre ospiteranno appassionati e curiosi in occasione di Grapperie Aperte. La settima edizione sarà principalmente incentrata sul tema del “bere consapevole”, al fine di prendere una posizione all’interno del dibattito sull’alcool, offrendo una collaborazione ad evitare un consumo smodato di alcol, e dimostrare che i produttori incentivano la moderazione e la consapevolezza. Grapperie Aperte costituisce il vero, grande momento annuale di colloquio delle distillerie con il pubblico e i media. Dall’alto Adige alla Sicilia, il 10 ottobre Grapperie Aperte darà nuovamente la possibilità ad intenditori, appassionati e semplici curiosi di conoscere i segreti dell’arte della distillazione italiana, vero e proprio simbolo del made in Italy. Oltre a degustazioni e visite guidate alla scoperta dei preziosi alambicchi, l’inventiva e la fantasia dei distillatori offriranno un panorama di eventi ed intrattenimenti che coinvolgeranno i visitatori: da vere e proprie escursioni alla scoperta di tutti gli aspetti produttivi, dalla vigna all’alambicco. Mentre in Alto Adige e in Trentino la grappa sarà abbinata allo speck e ai formaggi, in Lombardia e Veneto i maestri cioccolatieri si esprimeranno nella preparazione di fantastici cioccolatini alla grappa. In Piemonte prevarrà la preparazione di piatti sfumati con il prezioso distillato, mentre in numerose aziende saranno proposte mostre fotografiche e filmati rappresentanti la tradizione secolare dell’arte della distillazione.


IL TIRRENO del 8 settembre 2010

Rotta del vino a Pisa il derby del nettare bio

Continua la manifestazione velistico gastronomica

I vini sono stati abbinati ai piatti dello chef del Golden Marco Nardi 

PAOLO VALDASTRI   WWW.CORRIEREDELVINO.IT 

ROSIGNANO. Il derby biodinamico è andato a Pisa. Anche se di misura. È iniziata così la settimana della Rotta del Vino, la manifestazione velistico gastronomica che si tiene da sette anni all’inizio di settembre al porto Cala de’ Medici di Rosignano.

Sei aziende biodinamiche, tre di Pisa e tre di Lucca, si sono confrontate davanti ad una platea di 40 appassionati che hanno degustato i vini alla cieca e manifestato le loro preferenze. Ha vinto Pisa, ma con un margine molto ristretto per la ottima qualità di tutti i vini presentati.

 Per Pisa il Caiarossa 2006 dell’omonima azienda di Riparbella ha ricevuto il numero maggiore di consensi. La sua complessità di profumi e di sapori e la grande tensione gustativa ben si è abbinata ai saporiti piatti preparati dallo chef del Golden Marco Nardi, il ristorante del Marina dove si è svolta la gara. Gli altri componenti della squadra pisana erano il Nicolò 2007 di Cosimo Maria Masini di San Miniato, ottimo e rotondo blend di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, e il Duemani, Cabernet Franc in purezza, solido e slanciato, dell’omonima azienda, ancora da Riparbella. Lucca ha convinto una larga parte del pubblico con il Tenuta di Valgiano 2007, suadente e setoso Doc delle colline lucchesi. Della stessa provenienza il Fabbrica di San Martino 2007, saporito e caratteriale, mentre il terzo vino, il Melograno 2008 del Podere Concori, delicato ed elegante, appartiene alla categoria dei vini “eroici”. I vigneti sono situati in Garfagnana sui terrazzamenti che richiedono un duro lavoro manuale: ma il loro aspetto è quello di un giardino fiorito. Ma cosa signifca biodinamica? Materia poco conosciuta anche tra gli appassionati più attenti del nettare di Bacco. Una concezione naturale di fare il vino che prende le mosse dai dettami di Rudolph Steiner. Vi sono delle forze, delle energie che si sviluppano dal cielo alla terra e che, se ben governate, vitalizzano piante e frutti senza che ci sia bisogno di ricorrere alla chimica ed ai prodotti di sintesi. Qualcosa del genere veniva già utilizzato dai nostri nonni che seguivano i cicli lunari per raccogliere la legna, seminare, addirittura tagliare i capelli. Secondo i dettami steineriani sono i pianeti interni del nostro sistema solare che, con la luna, contribuiscono, con i loro allineamenti, a determinare i giorni frutto, foglia, fiore o radice. Ogni operazione andrà compiuta nel giorno appropriato e con procedimenti intesi a dinamizzare i prodotti che vengono in aiuto alla vigna. Sembra una leggenda, le prove scientifiche non ci sono, ma i risultati sì.


LA PROVINCIA DI LECCO

l’allarme

All’ospedale ubriaca già a tredici anni

San Giovanni è ostaggio dei balordi 

Da tempo bande di ragazzini seminano il panico tra gli anziani e i residenti della zona 

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Sono, malgrado l’età, delle vecchie conoscenze del rione di San Giovanni. I giovanissimi frequentatori di via don Orione, del parco Cavalesine, situato nell’omonima via, con puntate anche a Rancio inferiore, seminano da qualche tempo sgomento e rabbia tra gli abitanti della zona. Sassi lanciati contro inermi vecchietti, sputi, ubriacature in pieno pomeriggio, parolacce e bestemmie, vandalismi e anche disegni artistici sui muri dell’ex cdz 3 sono la loro specialità.

Una specialità, come si comprende, non certo gradita da parte delle vittime, specie anziani, del quartiere. Sono quasi tutti minorenni, un gruppo formato da ragazzi e ragazze, qualcuno di san Giovanni, qualcun altro di altri quartieri, qualcuno arriva perfino da Ballabio a gettare scompiglio in una popolazione tranquilla, che chiede solo di potersene stare in pace nelle proprie vie.

Il fenomeno, ormai, è ben conosciuto. Specie per coloro che sono stati bersaglio di tanta stupidità e per coloro che si sono adoperati usando la persuasione, di mettere pace e fare ragionare i ragazzi. Commercianti e residenti sono bene informati di quanto accade. Lo stesso Alfredo Rusconi, ex presidente della Zona 3 ha assistito allibito a qualche performance dei giovani. «Frequento il parchetto di via Cavalesine con la mia nipotina di 20 mesi - racconta Rusconi - e più di una volta ho assistito a scene deplorevoli. Parolacce urlate a dispetto dei tanti presenti. Parole anche molto pesanti, oscene. Non certo adatte a un parco frequentato in maggioranza da bambini».

Il gruppo di giovinastri è ben nutrito, a volte arriva a contare una ventina di elementi. Alcuni, come detto, sono della zona, riconoscibile da altri residenti, altri vengono da fuori zona, ma non per questo sono più rispettosi delle strade che li ospitano. Il maggior numero di ragazzi è minorenne, qualche maggiorenne. E le ragazze, che, stando a quanto raccontano i testimoni delle scelleratezze, sembrano essere non solo le più accanite, ma anche le più intraprendenti e estreme.

L’altro pomeriggio alle 17 circa è arrivata un’ambulanza a prelevare una tredicenne imbottita di alcol, in poco tempo si era fatta fuori un’intera bottiglia di vodka. Già, perché tra le specializzazioni dei giovani perdigiorno anche questa: l’utilizzo incondizionato e incosciente di alcolici. Uno dei loro passatempi preferiti e colpire con i sassi i vecchietti seduti al parchetto cava lesine. Gli anziani si alzano e se ne vanno. Perché sanno che affrontarli significa ricevere insulti e risposte poco educate. Lo sanno perché già in passato coloro che di buona volontà tra gli abitanti ha cercato un dialogo con i ragazzi ha ricevuto in cambio solo rispostacce.

Di quei ragazzi che si conoscono, che sono della zona, si sa che le famiglie lavorano. I genitori sono fuori casa e, magari, alla sera si trovano in casa figli irreprensibili, che ben sanno mascherare i danni combinati durante la giornata. Le forze dell’ordine passano e controllano, soprattutto chiamate dai residenti, ormai stufi di non potersi sentire padroni a casa propria. Inutile fare fasulle ipotesi sociologiche sul perché e per come tutto questo possa accadere. Di come sia ormai diffuso il fenomeno del vandalismo e delle compagnie di balordi.

Rimane da guardare e contare i danni oltre che civili, morali anche quelli materiali. Le strutture del parco distrutte. I canestri divelti più volte e ormai inutilizzabili sono stati portati via dagli addetti del Comune. La staccionata sulla quale appoggiarsi distrutta per metà.

Marika Montalbano

LEGGO (Torino)

Ubriaco picchia tutti

In preda ai fumi dell’alcol cade per terra, batte la testa, poi aggredisce gli infermieri dell’ambulanza, schiaffeggia la madre e infine picchia gli agenti della polizia. In manette, M.C., 33 anni. Contuso un poliziotto.


IL TIRRENO del 5 settembre 2010

Divertirsi in sicurezza La lezione di Elba Drink e dell’Aibes Nazionale

PORTOFERRAIO. Una sfida fra barman contro l’abuso dell’alcol. Una prova di abilità per preparare cocktail a basso contenuto alcolico per un messaggio chiaro: divertimento e sicurezza. Un testimonial

d’eccezione: Attilio Romita e un progetto a carattere nazionale dei barman dell’Elba portato avanti da “Elba Drink” e Aibes che si avvale della collaborazione di Usl e polizia stradale e che si inserisce nella quindicesima edizione di una manifestazione prevista per la fine del mese. Un messaggio chiaro quello del “bere consapevole” che passa attraverso cocktail di basso contenuto alcolico. Paolo Stoppa è rappresentante dell’Aibes della sezione Toscana. É fra i sostenitori dell’iniziativa insieme a Bernardo Ferro e Marco Giovarruscio. Dice Stoppa: «L’Elba non è solo spiagge mare ambiente incontaminato ma è anche divertimento alla sera nei bar nei locali di musica dal vivo per i giovani ed è bello incontrarsi e non vi è niente di meglio che bere un drink insieme. Ma è ancor più importante tornare insieme nelle case con il proprio mezzo in sicurezza».


TRENTINO

Brillo al volante: si scontra e poi fugge 

L’incidente a Loppio. La Polizia lo becca poco dopo

 ARCO. Un arcense di 51 anni ieri è rimasto senza patente e in questa scomoda situazione rimarrà per un paio di anni. Ma non può prendersela con nessuno tranne che con se stesso, da

Venerdì, 10 Settembre 2010
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