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Trasporto 22/02/2011

Fai Conftrasporto propone di aumentare il monte ore degli autotrasportatori

La modifica viene chiesta per fare fronte alle soste che i camionisti sono costretti a subire negli scali marittimi in attesa degli imbarchi
 

Foto Coraggio-archivio Asaps

(ASAPS), 22 febbraio 2011- La Fai Conftrasporto chiede una modifica al Codice della strada per aumentare il monte ore lavorative degli autotrasportatori, costretti a lunghe soste negli scali marittimi in attesa degli imbarchi. Questi periodi di attesa in cui i camionisti procedono a passo d’uomo seguendo l’avanzare della coda, si traducono in periodi infruttuosi dal punto di vista economico eppure vengono registrati sul tachigrafo di bordo come "ore lavorate", ossia valide per il conteggio del tempo trascorso al volante, che deve poi essere seguito dal riposo.
Per questo motivo la Fai Conftrasporto, auspica una modifica" dell’art. 174 del Codice della Strada mediante l’inclusione di questa frase: "I periodi di guida svolti in un arco temporale di almeno 30 minuti, nel quale la velocità media risulti essere inferiore ai 20 km/ora, non rilevano rispetto alla determinazione dei limiti di cui ai precedenti commi 4, 5, 6 e 7″. In poche parole, l’associazione di categoria, vorrebbe che tali periodi non venissero considerati di guida "effettiva". In questo modo dopo eventuali percorsi a passo d’uomo, gli autisti potrebbero conservare per intero il monte-ore che il tachigrafo consente loro prima del riposo obbligatorio per legge. Tuttavia, pur comprendendo il problema generato ai camionisti e ai loro interessi da soste obbligate dovute magari a inefficienze non a loro attribuibili, c’è da chiedersi se le lunghe ore trascorse in condizioni di marcia in modalità "stop & go" siano meno stancanti di quelle impiegate alla guida in condizioni normali. Non è da escludere infatti che tali periodi potrebbero rivelarsi altrettanto stressanti e defatiganti.(ASAPS)

 

 

Martedì, 22 Febbraio 2011
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