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Rassegna alcol e guida del 22 febbraio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

CORRIERE DEL VENETO

IL CASO
Incidenti stradali, etilometri gratis agli studenti
Il provveditorato ne distribuirà migliaia alle terze, quarte e quinte superiori. Alcol, nel weekend 16 patenti ritirate
TREVISO - Il fenomeno dell’abuso di alcol fra gli adolescenti è uno dei temi più discussi degli ultimi anni, e forse quello che desta più preoccupazione per i numeri in costante crescita. La Motorizzazione Civile è quindi partita con un nuovo progetto nelle scuole per sensibilizzare i neo patentati, ma anche i guidatori di domani: regalerà un etilometro a ogni studente del terzo, quarto e quinto anno degli istituti superiori della Marca. Dopo aver bevuto e prima di mettersi alla guida i ragazzi possono (o meglio, devono) misurare il loro stato alcolico con questo strumento portatile, e sapere se mettersi al volante o cederlo a un amico sobrio. Sono molti i giovani trevigiani, anche minorenni, che trovano nell’alcol un compagno irrinunciabile per le loro serate con gli amici.
Secondo il Sert dell’Usl 9 l’età del primo bicchiere si è abbassata fino a 11 anni: oggi un tredicenne su due ha già fatto uso di alcol, un adolescente su cinque si è già ubriacato. E sono anche parecchi i ragazzi incoscienti che, nonostante qualche bicchiere di troppo, si sentono in grado di guidare. Tristemente, casi recenti testimoniano la follia delle corse in macchina, talvolta dagli esiti fatali. Con un etilometro a disposizione i ragazzi sanno a cosa vanno incontro. Specie dopo un weekend come l’ultimo, con altre 16 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. «Il dono che ci è stato fatto dalla Motorizzazione Civile è significativo e importante - commenta la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Maria Giuliana Bigardi -. Si inserisce all’interno dei percorsi di educazione stradale che le scuole organizzano da anni, e nei progetti di prevenzione all’abuso di alcolici». Un’operazione di sensibilizzazione e senso civico che riguarderà migliaia di ragazzi fra i 15 e i 19 anni.
La distribuzione verrà fatta dai dirigenti della Motorizzazione che forniranno anche una dimostrazione pratica a un gruppo di studenti volontari: al referente per l’educazione stradale di ogni istituto verrà consegnato un quantitativo di etilometri pari al numero degli studenti di Terza, Quarta e Quinta. (*) In caso di mancato ritiro gli strumenti saranno comunque a disposizione, all’ufficio scolastico provinciale di Treviso, dove potranno essere recuperati. A Montebelluna sono partiti già venerdì scorso. Oggi è il turno dell’area di Castelfranco e Valdobbiadene (al «Barsanti»); domani tocca agli istituti di Vittorio Veneto, Conegliano e Pieve di Soligo (dalle 10 alle 12.30 al liceo classico Flaminio). La prossima settimana tocca agli ultimi due raggruppamenti. Lunedì 28 si va al Sansovino per Oderzo e Motta di Livenza. Chiudono Treviso, Villorba e Mogliano mercoledì 2 marzo all’Itis Plank di Lancenigo.
Silvia Madiotto

(*) Nota: per i neo patentati e per i minori di 21 anni l’unico tasso di alcolemia consentito è zero. È una delle poche situazioni in cui non si fa riferimento alla solita distinzione tra uso e abuso. Consegnare degli etilometri a dei ragazzi delle scuole superiori non è solo una operazione inutile, ma significa sostanzialmente legittimare il consumo di alcolici. Come se ce ne fosse bisogno.   


VITERBO OGGI

Operazione "Naso Rosso" a Viterbo
Martedì e mercoledì presso il Reverse, venerdì presso il Class Club e il sabato al Theatrò
Ieri 21 febbraio alle ore 12 il Ministro Giorgia Meloni ha presentato a Palazzo Chigi i primi risultati dell’Operazione Nasorosso. Milleduecento serate organizzate in 11 regioni, 59.886 alcol test effettuati, 43.886 ragazzi intervistati nei locali notturni. E’ la piu’ grande rilevazione effettuata su strada.
"Le stragi del sabato sera, così come vengono chiamate impropriamente, restano una assoluta emergenza nella nostra societa’". Lo sottolinea il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni   presentando a palazzo Chigi i primi risultati dell’operazione ’Naso Rosso’, iniziativa promossa in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanita’ , la Fondazione Ania e Modavi Onlus contro l’abuso di alcool tra i giovani.
Osservando che tra i giovani "diminuisce l’uso della droga, ma aumenta l’uso di alcool finalizzato allo sballo", il Ministro porta alcuni dati. Gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di morte per chi ha meno di 40 anni e il 30% degli incidenti sono collegati all’uso di alcool, il 36,6% dei morti sulle strade nel 2009 aveva meno di 30 anni, uno su tre e’ giovanissimo.
Il dato positivo e’ invece la diminuzione del numero di morti in generale sulle strade (-10% tra 2008 e 2009, -27% nel 2007), "merito - osserva il Ministro - delle nuove norme come la patente a punti e dei controlli. Resta allarmante - conclude - il fatto per cui i giovani sono prime vittime degli incidenti su strada". Insomma, "molto e’ stato fatto, molto resta ancora da fare. ’Naso rosso’ e’ una delle iniziative, ma la questione e’ complessa e richiede un’azione di sistema, come sta facendo questo governo".
Da mesi l’Operazione Nasorosso si sta svolgendo anche a  Viterbo dove i ragazzi impegnati cercano di sensibilizzare i giovani che frequentano i locali notturni circa i danni provocati dall’abuso di alcool.
A Viterbo i ragazzi di Nasorosso coordinati da Pierluigi Nisi in collaborazione con il reparto di alcologia dell’Istituto Villa Rosa diretto dal dott.Vittorio Digiacomantonio, stanno operando nei più importanti locali ricreazionali del capoluogo quali il Perfidia disco club, il Theatrò, il Class, il pub Reverse, lo Shu lounge; in questi primi mesi oltre 5000 ragazzi si sono avvicinati alla nostra postazione - spiega il coordinatore del progetto Nisi - in modo spontaneo, inizialmente mossi da semplice curiosità poi, col passare dei mesi, hanno preso la nostra postazione come punto di riferimento in special modo all’uscita della discoteca potendo effettuare gratuitamente e in maniera anonima l’alcol test per sincerarsi delle proprie condizioni.
Sempre più frequenti sono state le domande dei ragazzi circa le conseguenze dannose dell’abuso di alcool ma anche domande relative al nuovo codice della strada, entrato in vigore da pochi mesi, il quale si caratterizza per un forte giro di vite nei confronti dei trasgressori specialmente nei confronti dei guidatori in stato di ebbrezza, domande alle quali i ragazzi di Nasorosso e gli infermieri di Villa Rosa hanno sempre saputo rispondere nel più professionale dei modi.
Purtroppo abbiamo riscontrato - continua Nisi - che alcuni ragazzi entrano in discoteca già con un tasso alcolemico sopra il limite consentito dalla legge e che continuando a bere all’interno del locale rischiano, nel migliore dei casi, di rovinarsi la serata; è di sabato scorso l’ultimo intervento degli infermieri di Villa Rosa che hanno dovuto soccorrere una ragazza in evidente stato di ubriachezza.
Nasorosso quindi anche sinonimo di sicurezza per i ragazzi che frequentano il locale e per i genitori che sempre più spesso ci dimostrano di apprezzare l’iniziativa promossa dal Ministro Meloni.
Ricordiamo infine che i ragazzi di Nasorosso stanno operando il martedì e mercoledì presso il pub Reverse, il venerdì presso il Class Club e il sabato al Theatrò.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 22 FEBBRAIO 2011
«Locali aperti fino alle tre di notte»
Il consigliere Tramonti lancia la sfida: eviteremo le stragi del sabato sera
PROPOSTA CHOC PER LA MOVIDA L’obiettivo è quello di far restare in città i giovani che vanno fino in Versilia 
LIVORNO. Lasciare aperti i locali notturni della città fino alle tre di notte, almeno durante il fine settimana. Questa la proposta di Adriano Tramonti, consigliere comunale del Pd, che sull’argomento ha presentato una mozione. Poche righe per sottolineare come in città sia impossibile “vivere la notte” a causa «dell’orario tassativo di chiusura - si legge nella mozione - che è fissato per le una».
«Eppure - si legge ancora nel documento - tutti i fine settimana dopo l’intervento della polizia municipale i locali più frequentati debbono chiudere quando ancora centinaia di ragazzi sono fuori a trascorrere la serata». Tramonti parla per esperienza. «Ho ventisei anni - dice - e la situazione la vedo con i miei occhi. Il venerdì e il sabato le persone non vanno a cena prima delle dieci, poi escono a mezzanotte e mezzo dal ristorante e vorrebbero andare a bere qualcosa. Dopo le una è impossibile, perché a quell’ora chiude tutto». Il consigliere fa esempi concreti, spiegando come negli ultimi mesi la movida livornese abbia subito un duro colpo. «Dai locali in Venezia i giovani sono stati quasi mandati via - spiega ancora Tramonti - adesso in molti si sono trasferiti alle Cantine, in piazza Mazzini, che, essendo in posizione più bassa, probabilmente infastidiscono meno gli abitanti. In città non esistono locali per chi vuole tirare un po’ più tardi, l’unico è quello a Calafuria, ma ci vanno i ragazzi più giovani, massimo ventenni». In pratica, secondo Tramonti, una parte del popolo della notte è tagliata fuori. Non resta che trasferirsi altrove, prendere l’auto e andare in Versilia. «È chiaro che questi spostamenti - prosegue il consigliere - rappresentano un pericolo. È normale che il fine settimana le persone possano aver bevuto anche solo una birra a cena e mettersi alla guida non è certo consigliato». La soluzione? Per Tramonti - che intanto ha presentato una mozione - la soluzione sarebbe quella di far restare aperti i locali notturni delle città fino alle tre, nei fine settimana durante tutto l’arco dell’anno, «ovviamente tenendo ben presente che certe zone della città sono anche residenziali». (*)
Una proposta che di per sé non racchiude niente di negativo. Anzi, ha lo scopo di ravvivare le notti livornesi e di arginare i pericoli legati alle “carovane notturne” di ragazzi in cerca della movida lungo la costa toscana. Eppure è un’idea che di certo sarà accompagnata da accese polemiche, soprattutto da parte dei tanti comitati dei residenti, che non vorranno rinunciare a due ore di sonno solo per permettere alle “bande” di giovani di divertirsi fino all’alba.
Che la proposta Tramonti sia di quelle da valutare con attenzione lo dimostra anche la reazione delle associazioni di categoria. Una reazione entusiasta e allo stesso tempo dubbiosa. «È un’ipotesi da sposare in pieno - assicura Giannantonio Cesari, presidente Confcommercio -, anche perché Livorno deve diventare una città “normale”, dove ci sono locali aperti fino a tardi. Ampliare l’orario di questo tipo di esercizi significa anche creare lavoro, dare una boccata d’ossigeno a chi gestisce queste attività. Quello che preoccupa è la reazione che potrebbero avere i residenti».
 Che lo scoglio più difficile siano i cittadini lo spiega anche Masismo Marini di Confesercenti. «Bisogna trovare un compromesso, - sottolinea - l’idea può essere positiva, certo bisogna valutare come applicarla nelle varie zone della città. Un cambiamento del genere dovrebbe essere accompagnato anche da una revisione sostanziale del piano dei parcheggi, per evitare che di notte si creino caos assurdi».
A.C. 

(*) Nota: l’attenzione esclusiva verso il rischio di incidenti stradali in stato di ebbrezza fa perdere di vista l’insieme dei problemi alcol correlati. Vengono così proposte delle iniziative che, pur avendo un significato per la guida in stato di ebbrezza, risultano complessivamente sconvenienti. Creare opportunità di bere vicino a casa o attivare i “Discobus” sono alcuni esempi.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 22 FEBBRAIO 2011
Bilancio nero di un’indagine governativa. Allarme anche in Gran Bretagna 
Un giovane su tre beve prima della discoteca 
ROMA. La sensibilizzazione dei giovani sui rischi del consumo di alcol nei locali se dopo ci si deve mettere alla guida si sta dimostrando efficace, ma c’è un 34,6% che arriva in discoteca già con un tasso alcolemico alto: la notizia arriva da un primo bilancio dell’operazione “Naso Rosso”, presentata a Palazzo Chigi dal ministro della gioventù, Giorgia Meloni, che ha promosso insieme all’Istituto Superiore di Sanità l’iniziativa sperimentale, sponsorizzata dall’Ania.
Un bilancio dei primi sei mesi dell’iniziativa, ha spiegato il ministro, ha evidenziato una grande adesione: quasi 44 mila ragazzi intervistati, 60 mila alcol test effettuati, 1.200 serate organizzate, 200 operatori di Naso rosso impegnati per ogni serata, 58 ragazzi accompagnati a casa. Preoccupa il fatto che, a fronte di 66,4% di giovani negativi all’alcol test all’ingresso in discoteca, un 34,6% sia risultato positivo. «Bisognerà monitorare anche i luoghi dove i ragazzi bevono prima di andare in discoteca» ha detto Meloni. Positivo, invece, ha sottolineato il ministro, il fatto che i guidatori risultano quasi sempre, all’uscita dai locali, sotto la soglia dello 0,5.
L’Italia è però in generale un paese con forte percentuale di astemi. Gli inglesi invece annegano in un mare di alcol: pinta di birra dopo pinta di birra, goccio di whisky dopo goccio di whisky, il consumo smodato di bevande alcoliche rischia di provocare 250 mila morti di qui al 2020 solo tra gli abitanti di Inghilterra e Galles: oltre 10mila morti all’anno.
La rivista medica “Lancet” ha lanciato l’allarme, a firma di tre eminenti scienziati tra cui sir Ian Gilmore, ex presidente del Royal College of Physicians. Sul banco degli imputati il governo, invitato a correre ai ripari, per la sua relazione troppo stretta con l’industria degli alcolici venduti a prezzi troppo bassi per frenare la corsa al consumo.
Il governo ha prontamente respinto le critiche: «Non abbiamo perso tempo ad affrontare l’emergenza», ha detto un portavoce del ministero della salute evocando piani per impedire ai supermercati di vendere alcol sottocosto e per inasprire il regime delle licenze.

WINENEWS

Roma - 22 Febbraio 2011 
CHI SCEGLIE DI NON BERE VINO E CHI SI “SBALLA”: AUMENTANO GLI ASTEMI IN ITALIA, MA 8,5 MILIONI DI PERSONE SONO A RISCHIO ABUSO. C’È UNA BATTAGLIA CULTURALE DA COMPIERE, PERCHÉ IL VINO È UN ELEMENTO VIVO DELLA NOSTRA CULTURA
Consumo e abuso, due parole tanto distanti tra loro. Così come sempre più distante è la forbice, in Italia, tra chi sceglie un consumo consapevole e chi l’abuso. Molto c’è ancora da fare per promuovere una cultura di consapevolezza, da applicare al gusto di bere un buon calice. Lo dice un’indagine europea sul 2009: in Italia calano i consumi interni - scesi a 40 litri pro capite negli ultimi 30 anni - e aumenta chi non beve vino, dato che, secondo lo studio Ue, siamo il Paese “più astemio” d’Europa. Attenzione, non è un dato positivo, perché significa che non passa il concetto che il vino è un alimento, mentre si diffonde l’idea che l’astensione sia il rimedio contro l’eccesso. È una falla culturale. (*)
Un fenomeno non scollegato da quello opposto - l’eccesso - se la relazione annuale sul consumo di alcool, stilata dal Ministero della Salute, parla di 8,5 milioni di italiani a rischio abuso, specie i ragazzi al di sotto dei 16 anni (il 18,5% dei ragazzi e il 15,5% delle ragazze), attratti dal consumo fuori dai pasti e dal “binge drinking”, ma anche 3 milioni di anziani. Si tratta di una spia evidente del disinserimento del vino dalla sfera culturale. Un’abitudine, quella di consumare alcool e vino al di fuori dei pasti, che, nel 2009, ha riguardato 13,5 milioni di persone, il 25,4% della popolazione sopra gli 11 anni, e che è in costante aumento negli ultimi 10 anni (+23,6% per le sole donne).
Non a caso la relazione evidenzia “l’avvenuto passaggio a nuovi comportamenti e abitudini che segnano un allontanamento dal tradizionale modello di consumo mediterraneo”, sottolineando implicitamente che il modello di riferimento sembra guardare in direzione dei Paesi Nord-europei. È qui la battaglia da compiere.

Focus - Gli effetti del vino sulla guida

Consapevolezza significa anche sapere quali effetti ha l’alcol sul fisico, per imparare come godere del piacere del vino senza mettere a rischio la propria salute. È interessante - in quest’ottica - la tabella elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: non una fredda passerella di numeri, ma la spiegazione, semplice e chiara, degli effetti che, mediamente, producono un certo numero di bicchieri di vino sull’organismo, utili soprattutto per capire quali rischi si corrono mettendosi alla guida.
1 bicchiere di vino (0,2 grammi di alcol nel sangue): difficoltà a focalizzare l’attenzione in caso di più situazioni in contemporanea. La capacità di reazione comincia a rallentare.
2 bicchieri di vino (0,4 grammi di alcol nel sangue): diminuzione della capacità di reazione e della resistenza visiva all’abbagliamento. Riduzione del campo visivo laterale.
4 bicchieri di vino (0,8 grammi di alcol nel sangue): calo importante dell’attenzione Alterazione della capacità di valutazione delle distanze.
5 bicchieri di vino (1 grammo di alcol nel sangue): lo stato eccessivo di euforia impedisce di valutare in modo prudente i pericoli e la velocità degli oggetti.
8 bicchieri di vino (1,6 grammi di alcol nel sangue): incapacità di controllare la velocità. Mancanza di coordinazione nei movimenti: si accelera invece di frenare e viceversa.
Ovviamente la tabella è indicativa, dato che gli effetti possono variare da persona a persona in base a variabili come l’età, il sesso o la massa corporea, ma è utile avere dei parametri sui quali “tarare” i propri limiti personali. La consapevolezza si può misurare anche su questo ...

(*) Nota: l’astensione è la via maestra contro l’eccesso. Lo dimostrano i milioni di persone che hanno smesso di fumare, bere o usare stupefacenti. L’astensione non sempre è contrapposta all’eccesso, anche se ai produttori di vino può risultare di difficile comprensione, essere astemio è una condizione che a molti risulta piacevole. Col tempo sta emergendo una nuova categoria di astemi: coloro che hanno dovuto sospendere il consumo di alcolici dopo essere stati fermati alla guida in stato di ebbrezza e passati in commissione medico-legale. Dopo un forzato periodo di astensione hanno proseguito spontaneamente trovandone maggiori vantaggi e piacere rispetto al bere.   

TRENTINO

FIRMATA LA CONVENZIONE
Lavoro gratis per il Comune alternativo alla prigione per chi è ubriaco al volante
RIVA. Una recente legge nazionale, riformando due articoli del Codice della strada, prevede che per chi è sorpreso a guidare sotto l’influenza di alcol o in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, il giudice possa sostituire la pena detentiva e pecuniaria con il lavoro di pubblica utilità, salvo nel caso in cui il conducente abbia provocato incidenti. Il Comune di Riva ha firmato all’inizio di febbraio con il presidente del Tribunale di Rovereto, dott. Corrado Pascucci, una convenzione, della durata di 3 anni, in base alla quale 8 soggetti potranno svolgere lavori socialmente utili in tre ambiti: attività legate alla difesa del territorio ambientale, lavori di manutenzione del demanio e patrimonio pubblico con riferimento a parchi e giardini, attività di supporto ai servizi culturali. Perchè la convenzione potesse diventare operativa (il Tribunale ha già segnalato alcuni soggetti che potrebbero essere occupati dal Comune) mancava però la copertura assicurativa obbligatoria che rappresenta l’unico onere a carico dell’ente pubblico. L’assicurazione deve coprire contro gli infortuni e le malattie professionali nonchè riguardo alla responsabilità civile verso terzi. La compagnia Itas assicurazioni, dopo trattative e chiarimenti, s’è dichiarata disposta a coprire il rischio (260.000 euro per morte o invalidità permanente, ed un massimo di 5000 euro per spese mediche) ad un costo annuo di 250 euro a persona. Considerando che sono disponibili 8 posti di lavoro ma che ben difficilmente saranno tutti occupati contemporaneamente, il Comune ha assicurato 5 persone, prevedendo un conguaglio se si dovesse superare tale soglia. Così il servizio ora può partire.

CORRIERE DELLA SERA

VENEZIA
Attraversano ponte di Calatrava con l’auto, park in Lista di Spagna
Bravata di quattro ragazzi di Jesolo all’alba. La Polo era del padre di uno dei giovani. Il questore: provvedimenti drastici
VENEZIA, 22 febbraio 2011- Con l’auto hanno superato il Ponte della Costituzione, ideato da Santiago Calatrava, e poi hanno parcheggiato in Campo San Geremia, davanti alla sede della Rai Veneto, e sono andati a fare un giro per Venezia. Quando i quattro giovani di Jesolo (Venezia), due ragazzi e due ragazze, sono tornati, hanno trovato ad attenderli gli agenti della polizia e ora sono in questura dove stanno cercando di spiegare le ragioni di un gesto così inusuale.
Il tutto è accaduto all’alba, poco prima delle cinque. Secondo una prima ricostruzione i quattro una volta giunti a Piazzale Roma a bordo di una Polo grigia, di proprietà del padre di uno dei due ragazzi, forse un po’ brilli hanno pensato bene di superare il ponte ideato da Calatrava e dopo essere passati davanti al piazzale della stazione ferroviaria si sono fermati nel primo grande campo veneziano che hanno trovato.
E saranno presi provvedimenti drastici nei confronti dei quattro giovani. È quanto è stato espresso dal questore Fulvio Della Rocca, mentre sono in corso accertamenti sullo stato dei quattro, che quando sono stati raggiunti dagli agenti sarebbero apparsi in stato di ebbrezza alcolica. (*) Rilievi sono intanto in corso sul ponte ideato da Santiago Calatrava per stabilire se il passaggio della vettura ha causato danni alla struttura. Secondo quanto si è appreso, i quattro giovani, di Jesolo (Venezia), al momento non avrebbero dato alcuna indicazione per giustificare il loro gesto. La vettura è stata rimossa e condotta nel parcheggio della Polizia.
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni annuncia provvedimenti per impedire che si possano ripetere atti come quello compiuto dai quattro. «Faremo in modo - dice Orsoni, interpellato dall’Ansa - che non si ripetano fatti del genere»; non è escluso che possano essere sistemati dei dissuasori per impedire il passaggio dei mezzi dalla strada all’accesso del ponte ideato da Santiago Calatrava. Il sindaco rileva che le prime verifiche non hanno evidenziato particolari danni e poi, dopo aver espresso un giudizio molto duro su un «gesto squilibrato», chiude con una battuta: «è stato un ulteriore collaudo per il ponte».

(*) Nota: ai protagonisti di questa “impresa”, oltre a una contravvenzione, è stato imposto l’obbligo di via per tre anni. Nessun provvedimento drastico invece per gli altri responsabili: gli alcolici.

ROMAGNA OGGI

Riccione, ferito ed ubriaco minaccia i sanitari con un estintore
RICCIONE 22 febbraio 2011 - Annebbiato dai fumi dell’alcol ha cominciato a minacciare gli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale ‘Ceccarini’ di Riccione che l’avevano preso in cura. Un giovane ucraino di 30 anni è finito nei guai domenica scorsa con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Tutto ha avuto inizio quando il giovane, barcollante, è caduto a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, riportando una ferita alla testa. Sanguinante è stato portato al pronto soccorso.
Qui è iniziato lo show in negativo dello straniero, che ha afferrato un estintore con il quale ha minacciato i medici e gli infermieri presenti in corsia. Preso con la forza, è stato medicato. Ultima tappa in caserma dai Carabinieri.

CORRIERE DI SIENA

Picchia e violenta per ore la ex fidanzata: arrestato.
E’ accusato anche di sequestro di persona e stalking.
FIRENZE, 22.02.2011 - Un uomo di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri di Scandicci per violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori nei confronti della ex fidanzata. I militari hanno ricevuto, domenica sera intorno alle 23, una telefonata da parte di una donna che chiedeva aiuto. Sul posto, i carabinieri hanno trovato un uomo in stato di ebbrezza che batteva i pugni sul portone di casa della donna. La vittima, una fiorentina di 37 anni, ha raccontato che l’uomo, un 34enne pluripregiudicato palermitano residente a Signa, era il suo ex fidanzato, da cui stava cercando di allontanarsi. Domenica mattina l’uomo l’aveva incontrata con una scusa. Poi, già ubriaco, ha iniziato a colpire con violenza la donna con schiaffi, calci e pugni, minacciandola più volte di morte. Successivamente l’uomo l’ha condotta in un luogo appartato dove, sempre con violenza e minaccia, ha costretto la ex a subire degli atti sessuali. Questo scenario di terrore si è protratto fino a sera quando la donna, approfittando di un momento in cui l’uomo era sceso dall’auto, è riuscita a mettere in moto e scappare. L’uomo l’ha seguita in scooter fino a casa, ma la donna ha chiamato i carabinieri, che hanno avvisato anche il 118 per trasportare la donna all’ospedale di Torregalli dove ha ricevuto una prognosi di 20 giorni a seguito delle gravi violenze subite

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 22 FEBBRAIO 2011
Ubriaco violento Due denunce in dodici ore 
PRATO. Ubriaco al mattino, ubriaco la sera. Una domenica altamente alcolica per un ventunenne marocchino che per due volte è stato bloccato dalla polizia. La prima volta è stata poco prima di mezzogiorno quando la pattuglia interforze Drago, composta da poliziotti e parà della Folgore, insieme ad una delle Volanti, è intervenuta all’interno di un bar di via Cavallotti dove un marocchino stava infastidendo i clienti e il personale del locale. Con non poca difficoltà il giovane è stato accompagnato in questura dove è stato identificato come un clandestino e denunciato per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. A dodici ore di distanza la polizia viene chiamata in un pub di Corso Mazzoni dove c’era una persona ubriaca che infastidiva i titolari. Si trattava dello stesso marocchino. Nuova trasferta in questura e nuova denuncia per resistenza aggravata. E di nuovo libero.

CORRIERE DELLA MAREMMA

Ubriaco su scooter rubato provoca incidente e fugge.
Giovane tunisino finisce in manette.
FIRENZE, 22.02.2011 - Dopo aver provocato un incidente in via Nazionale, si è dato alla fuga abbandonando lo scooter rubato su cui viaggiava, ma è stato trovato poco dopo dagli agenti delle Volanti, che lo hanno arrestato. E’ successo l ’altr a notte intorno alle 2 a Firenze, quando un cittadino tunisino di 21 anni (regolare in Italia) a bordo di un ciclomotore, provenendo contromano ad alta velocità da via Guelfa, si è scontrato con un taxi, causando lesioni al conducente giudicate guaribili in 15 giorni. Dopo essere volato a terra, lo straniero si è rialzato fuggendo in direzione dei viali, ma è stato trovato dopo pochi minuti dalle volanti mentre, completamente ubriaco, tentava di nascondersi dietro una panchina all’interno dei giardini della Fortezza da Basso. Gli agenti hanno subito accertato la provenienza furtiva del ciclomotore (rubato la settimana scorsa) oltre all’elevato tasso alcolemico nel sangue del giovane tunisino

VIRGILIO NOTIZIE

Milano, avvocato e fidanzata trovati morti: forse mix droga-alcol
All’ottavo piano di un palazzo di viale Bianca Maria 35
Milano, 22 feb. (TMNews) - Un avvocato di 39 anni e la sua fidanzata di 35 anni, entrambi milanesi, sono stati trovati cadaveri intorno alle 13 in un appartamento all’ottavo piano di un elegante stabile in viale Bianca Maria 35, nella centrale zona di Porta Vittoria a Milano.
Dai primi accertamenti condotti dai carabinieri, chiamati dalla donna delle pulizie che ha aperto l’appartamento, sui due corpi non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza e si sospetta che ad ucciderli possa essere stato un mix di stupefacenti e alcol. Della droga e diverse bottiglie sono stati infatti trovati sul letto.
Saranno ora gli esami autoptici ha determinare con esattezza le cause del decesso. Le indagini sono condotte dalla Compagnia Duomo.

ROMAGNA OGGI

Lugo, fiumi di alcol nelle strade. Saltano quattro patenti
LUGO 22 febbraio 2011 - E’ di cinque denunce il bilancio di una serie di controlli del territorio svolti nel lughese dai Carabinieri di Lugo, Traversara, Villanova e Bagnacavallo. Un 45enne, già noto alle forze dell’ordine è stato denunciato in stato di libertà al termine di un controllo in una zona artiginale di Lugo per porto abusivo d’arma da taglio dopo esser stato trovato con un coltello a serramanico dalla lunghezza di 30 centimetri che aveva nascosto all’interno dell’auto sulla quale si trovava.
Un automobilista, rimasto coinvolto in un incidente stradale a Masiera, è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza poiché risultato positivo con un tasso di alcol nel sangue pari a 2,30 grammi per litro, quasi cinque volte oltre il limite fissato dalla legge in 0,50. Al conducente è stata ritirata anche la patente, mentre la vettura è stata affidata al proprietario. Altri tre automobilisti, tra cui una donna, tra i 30 ed i 40 anni, sono risultati positivi al test dell’etilometro con un tasso compreso tra 1 e 1,70 grammi per litro.
Per tutti, controllati lungo la San Vitale, oltre al ritiro della patente, è scattata la denuncia per guida in stato d’ebbrezza. Nello stesso contesto, è stato contravvenzionato un altro automobilista 35enne, risultato positivo con valori stimati in 0,60 g/lal quale è stata ritirata la patente e sanzionato amministrativamente. Un 35enne, controllato a Villanova, è stato trovato con 2 grammi di marijuana e segnalato come assuntore di stupefacenti. Per il conducente anche il ritiro della patente.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 22 FEBBRAIO 2011
CARABINIERI 
Troppo alcol al volante ritirate quattro patenti 
PITIGLIANO. Anche l’ultimo fine settimana ha visto i carabinieri della compagnia di Pitigliano impegnati nei servizi straordinari di controllo sul territorio delle Colline del Fiora e dell’Albegna. Le pattuglie si sono concentrate dulla regionale Maremmana 74 e sulla provinciale Amiatina 159, arterie di grande collegamento che in alcuni tratti erano rese pericolose anche dalla pioggia di domenica. Controllate decine di guidatori per notte, ma anche in orario mattutino, tutti sottoposti alla prova con l’alcoltest. I controlli dei militari del norm di Pitigliano invece si sono concentrati in prevalenza nel territorio dei comuni di Pitigliano e Scansano dove i carabinieri hanno ritirato quattro patenti di guida. Un paio di queste, alle sette e mezzo del mattino. Quattro gli automobilisti che hanno dovuto dire addio alla patente. Tre giovani tra i 22 e i 28 anni, residenti a Orbetello, Manciano e Scansano e un cinquantaduenne di Sorano, che al termine delle due prove con l’etilometro,hanno fatto registrare valori compresi tra 1,33 ed 1,65 g/l, solo uno tra 0,5 e 0,8. (*) A tutti comunque è stata ritirata la patente in attesa della sospensione della Prefettura, inoltre, per le prime tre persone, è stata inviata apposita comunicazione notizia di reato alla Procura della Repubblica di Grosseto.

(*) Nota: negli articoli che rendicontano delle patenti sospese per guida in stato di ebbrezza viene usata spesso l’espressione “di fiumi di alcol”. A parte che tra le sponde di questi ipotetici fiumi scorrerebbero soprattutto vino e birra e non certo l’alcol in sé, se andiamo a vedere poi i tassi di alcolemia registrati non sono molto lontani, anzi a volte sono gli stessi, che risulterebbero se uno bevesse quanto consigliano molti “esperti”. Espressioni come “fiumi di alcol” suscitano un falso senso di sicurezza. Inducono i bevitori a pensare che chi guida in stato di ebbrezza beva diversamente o molto di più di loro. Anche se non consapevolmente, in fondo lo scopo di queste espressioni è esattamente questo.

CORRIERE ADRIATICO

Polizia stradale
Velocità e alcol In 25 nei guai
Urbino Nel fine settimana appena trascorso (da venerdì a domenica), sono stati effettuati straordinari controlli della Polizia Stradale di Pesaro e dei Reparti della provincia per la repressione delle così dette Stragi del sabato sera. I controlli sono stati effettuati sulle principali strade del territorio ed in particolare nella zona di Urbino e lungo l’asse Fano e Marotta - Mondolfo.
Nelle tre giornate , i conducenti controllati con l’etilometro o il precursore sono stati 662 di questi 10 sono risultati in stato di ebbrezza e cioè con un tasso alcolico nel sangue superiore a 0,5 grammi/litro. Pertanto, tutti i 10 conducenti sono stati denunciati per tale reato è ritirata immediatamente la patente di guida per la sospensione.
Inoltre, sono stati effettuati controlli per la repressione della velocità sia con il telelaser che l’autovelox con la contestazione immediata di 15 violazioni.
Complessivamente, nei tre giorni le patenti ritirate dalla Polizia Stradale sono state 12 mentre le violazioni al codice della strada contestate sono state 179.
I controlli continueranno anche nei prossimi fine settimana. Automobilisti avvisati.

ASCA

SALUTE: QUANDO IL VINO FA BENE AL CUORE, DUE STUDI DIMOSTRANO BENEFICI  (*)
(ASCA-AFP) - Parigi, 22 feb - ’’Un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno’’. Parafrasando un celebre proverbio si ottiene il risultato di due studi scientifici pubblicati oggi sul ’’British Medical Journal’’ nella sua versione online. Le ricerche confermano ipotesi gia’ fatte sui benefici che avrebbe per il cuore e il sistema circolatorio bere tutti i giorni una modesta quantita’ di alcol.
In particolare, le persone che bevono alcolici (un bicchiere o meno al giorno) hanno tra il 14 e il 25% di probabilita’ in meno di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a chi non lo fa.
La ricerca, guidata da William Ghali, professore dell’Universita’ di Calgary, in Canada, spiega che bere moderatamente aumenta i livelli nel corpo di colesterolo ’’buono’’, che ha un effetto protettivo contro le malattie cardiache.
map/sam/alf

(*) Nota: la maggior parte delle ricerche “scientifiche” si basa unicamente su una semplice associazione tra determinati comportamenti o situazioni e certe patologie. La salute è una condizione troppo complessa che non si presta a eccessive semplificazioni.
Il letto è il posto più pericoloso del mondo. L’ottanta per cento della gente vi muore. (Mark Twain) 

 

 

 

Mercoledì, 23 Febbraio 2011
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