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SPAGNA - SPAGNA, LA DIREZIONE GENERALE DEL TRAFFICO LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA CONTRO L’ALCOL ALLA GUIDA. CONTROLLI SERRATI, IMPEGNO SENZA TREGUA E UNO SPOT EMOTIVAMENTE FORTE: “L’ULTIMO ADDIO”

SPAGNA, LA DIREZIONE GENERALE DEL TRAFFICO LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA CONTRO L’ALCOL ALLA GUIDA.
CONTROLLI SERRATI, IMPEGNO SENZA TREGUA E UNO SPOT EMOTIVAMENTE FORTE: “L’ULTIMO ADDIO”


La Guardia Civil all’opera con un etilometro.

(ASAPS) MADRID – Seguiamo da tempo, ormai, l’impegno dei paesi stranieri sulla materia: la Direzione Generale del Traffico spagnola, che non sembra conoscere un attimo di tregua, ne ha appena lanciata un’altra, scattata lo scorso 9 dicembre e destinata a mantenersi in auge fino al 22 di questo mese: si tratta dell’ennesima campagna contro l’alcol, ritenuto in Spagna responsabile tra il 30 ed il 50% delle morti sulla strada: vino, birra e superalcolici sono nel mirino della DGT, che con un massiccio impegno di risorse per la realizzazione di un bellissimo video – che qui proponiamo – e per la massima diffusione del messaggio, chiude il 2005. Come al solito la strategia prevede due fronti: uno, quello della informazione/prevenzione, che si propone di coprire le lacune della disinformazione con lo slogan “al volante nemmeno una goccia di alcol”, ed un altro, basato sulla repressione più pura; basti pensare che nell’intendimento di Navarro c’è l’impiego massiccio di etilometri. In 13 giorni, il direttore della DGT vuole che almeno 200mila conducenti vengano sottoposti al test. Una soglia ragguardevole, che ha fatto sussultare sulla poltrona anche il ministro dell’Interno Jose Antonio Alonso, subito però allineatosi alle “pretese” – chiamamole così – dell’uomo di ferro della sicurezza stradale. I giornalisti invitati alla presentazione hanno acclamato la produzione dello spot dal titolo “l’ultimo addio”, che mostra le immagini di un party con un avvenente giovane che esagera coi bicchieri e,  poco dopo, con il gas. Non è ubriaco, ma il riflesso si allenta e un attimo basta per farlo schiantare contro un albero. Non si vede impatto né sangue: solo una sinistra frenata contro un gigantesco tronco. Ma torniamo ai controlli di polizia: lo scorso anno, vennero sottoposte ad etilometro nello stesso periodo 110mila persone e questo da la misura delle aspettative spagnole per il Natale 2005. La Guardia Civile, con la sua specialità “Trafico”, ha già stabilito 800 check point nei quali passare indenni con l’alito vinoso sarà assolutamente impossibile: i primi giorni hanno già fatto toccare una media incredibile, con 15mila scontrini nell’arco di 24 ore. Stavolta infatti, gli agenti non lavoreranno solo di notte al problema, ma in ogni fascia oraria, senza soluzione di continuità. Come dire: festeggiate, divertitevi, ma non guidate con alcol in corpo. Navarro ha infatti ribadito che è stata ampliamente dimostrata la precisa correlazione tra consumo di alcol e ridotte capacità di guida: perdita di attenzione, abbassamento delle capacità audiovisive, stanchezza, sonnolenza e fatica muscolare. In più, sul suo tavolo c’erano i risultati di un’inchiesta secondo la quale l’alcol è causa dal 30 al 50% di incidenti mortali. Passasse la sua linea aggressiva, la Spagna potrebbe abbassare di almeno un migliaio di vittime la mortalità sulle proprie strade. Non ha mancato di ricordare, Pere Navarro, che l’Istituto Nazionale di Tossicologia spagnolo ha effettuato nel solo 2004, 1.389 autopsie in altrettanti conducenti rimasti uccisi in incidenti stradali: tra questi, il 36,1% avevano alcol nel sangue, ma il 30,3% evidenziava valori oltre il limite consentito dalla legge (0,5%). Un attento analista del fenomeno capisce che anche sotto la soglia di legge nessuno può garantire l’assenza di effetti  incompatibili con la guida, anzi. Le 275 vittime dello scorso natale, ed oltre mille feriti gravi, pesano ancora come un macigno e lo scorso ponte dell’Immacolata – in Spagna ancora in corso – ha mostrato segni di pericolosa ripresa del fenomeno sinistroso. L’idea è dunque quella di creare un forte deterrente e cercare di cambiare così le abitudini pericolose, con tutte le categorie di conducenti. Se è infatti vero che in tutto l’arco dell’anno, la miscela alcol-volante mostra letali interazioni soprattutto con i conducenti più giovani, in occasione di feste come il natale non sono loro i maggiori consumatori. Una ricerca ripresa anche dal prestigioso quotidiano spagnolo “El Mundo” ha infatti dimostrato che, citando l’Istituto Nazionale di Tossicologia di Madrid, in certe ricorrenze sono i conducenti dai 31 ai 40 anni ad essere stati beccati più alticci, per la precisione nel 48,2% del totale, seguiti dalla fascia d’età successiva (41/50 anni) che rappresentano il 43,8%. Alle altre fasce, come vedete, resta pochino.(ASAPS) L.B


Mercoledì, 14 Dicembre 2005
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