MALI, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FA IL PUNTO SULLA SICUREZZA NAZIONALE. IN TESTA C’È ANCHE LA VIOLENZA STRADALE |
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(ASAPS) BAMAKO (MALI) – Il presidente della Repubblica del Mali, ha strigliato tutti i settori della sicurezza pubblica del proprio paese. Relazionando su un suo personale libro nero redatto sullo stato di un gigantesco spicchio d’Africa toccato a nord dal Sahara ed attraversato dal fiume Niger. Nel corso del suo intervento – a margine degli Stati Generali sulla sicurezza interna – Amadoui Toumani Touré ha chiamato in causa tutti i suoi collaboratori, avvertendoli che non esiste alcuna scusa plausibile per tirarsi fuori dalle proprie responsabilità. Tra i vari temi, la sicurezza stradale ha fatto una parte da leone: “chi ha una buona idea – ha detto – la tiri fuori immediatamente”. Il capo dello stato, a proposito dell’altissimo numero di vittime registrate sul territorio, ha detto che si tratta di “perdite inammissibili, perché del tutto evitabili”, ed ha cominciato ad elencare tutto ciò che in materia di circolazione stradale deve essere cambiato. “Innanzitutto – ha detto – il numero di patenti di guida che viene distribuito senza alcun controllo. Si tratta di una questione inaccettabile, ma la sfilza di comportamenti proibiti e puntualmente tollerati è assai più lunga. Il sistema dei controlli periodici dei veicoli – ha aggiunto – è caratterizzato da una serie di complicità criminali, ma la corruzione ed il lassismo anche sulle strade debbono terminare, come l’indisciplina di certi utenti che mettono a repentaglio la propria vita e, soprattutto, quella degli altri”. Il primo cittadino del Mali ha poi stigmatizzato lo stato delle strade (quando ci sono) e dei trasporti di persone, che spesso avvengono su veicoli destinati al trasporto merci. “Dobbiamo vincere le complicità – ha detto – e garantire sulla strada servizi di polizia e di gendarmeria che facciano il proprio dovere fino in fondo”. (ASAPS). |
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