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AUSTRALIA - VELOCITA’, IN AUSTRALIA E’ GIA’ OPERATIVO IL SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLE MEDIE. MA E’ MOLTO MENO EVOLUTO DEL NOSTRO SICVE

VELOCITA’, IN AUSTRALIA E’ GIA’ OPERATIVO IL SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLE MEDIE. MA E’ MOLTO MENO EVOLUTO DEL NOSTRO SICVE

Cartello di preavviso di misurazione della velocità


Un road train

(ASAPS) SIDNEY (AUSTRALIA) – In pieno deserto, dove l’Outback domina tutto, i poderosi fuoristrada sbuffano sui rettilinei lunghi centinaia di chilometri, disseminati di carcasse di canguri abbattuti dai Road Train. Sembrerebbe lo scenario più adatto al miglio lanciato, ma l’istinto devi tenerlo a freno. Il limite massimo consentito è categoricamente fissato in tutto il continente a 100 km/h, salvo qualche tratto del Western Australia dove i veicoli leggeri possono toccare i 110. non c’è tolleranza, non c’è speranza di farla franca. Le Speed Camera, come ricorda anche il quotidiano La Repubblica parlando dell’italiano SICVE ormai prossimo ad entrare in funzione, in Australia sono già una realtà, perlopiù condivisa da una popolazione che ha ancora gli incidenti stradali gravi (ormai pochi) tra i titoli di apertura dei notiziari continentali. Ma il sistema italiano SICVE è molto più evoluto e garantista, in quanto le immagini di chi non supera i limiti vengono subito scartate.


La speed camera.

La RTA, acronimo di Roads & Trafics Authority, una sorta di FBI della prevenzione e sicurezza stradale che ha sede la capitale federale di Camberra, non tiene nemmeno più la questione delle Speed Camera nella sua Home Page, dove c’è assai più spazio alla questione dei comportamenti considerati ancora pericolosi, come l’alcol o il telefono. Stupiti? Non dovreste: nel pieno Outback, il deserto australiano, sarebbe facile lasciarsi andare all’ebbrezza della velocità: clima asciutto, visibilità perfetta, strada dritta e motori potentissimi. Eppure tutti, a partire dai conducenti dei road trains, condividono le regole. Per chi sgarra, la punizione è certa; il codice della strada prevede in tutti gli stati sanzioni pesanti agli assi del volante: la patente a punti finisce presto e considerate che non esiste una cultura del ricorso come in Italia (e solo in Italia andiamo avanti così). Nel New South Whales, per esempio, superare di 30 km il limite, significa farsi sospendere la patente per almeno (sottolineiamo “almeno”) 3 mesi, mentre andare oltre vuol dire avere una gran voglia di finire in manette. A fare le spese di questa severità ci sono anche i turisti italiani, che dopo il primo incontro con le forze di polizia rivedono la tabella dei propri limiti fissati in testa. E scoprono – aggiungiamo noi – il gusto di vedere il panorama senza costringere la sinapsi a rielaborare le immagini come se fossero riprese da un caccia a bassa quota. Sempre che resti loro la patente in tasca. (ASAPS).


Venerdì, 25 Novembre 2005
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