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Rassegna alcol e guida del 3 marzo 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

PANORAMA

L’elisir di lunga vita? Felicità, ginnastica e un bicchiere di vino
Chi è ottimista e riesce a godersi la vita ha una salute migliore e di solito campa di più. Lo ha riaffermato una ricerca che analizza i dati di ben 160 studi scientifici dai quali è emerso che esiste una relazione tra un atteggiamento mentale positivo e un migliore stato di salute, collegato anche a una maggiore longevità.
La rassegna pubblicata sulla rivista Applied psychology: health and well-being, mette insieme una impressionante mole di dati e cita gli studi più disparati. Come quello che ha seguito un gruppo di 5.000 studenti universitari per 40 anni, scoprendo che i più pessimisti tendevano a morire più giovani.
E se in laboratorio è stato dimostrato che il buonumore riduce la produzione di ormoni legati allo stress, aumentando il grado di protezione del sistema immunitario, non ci sono però ancora prove certe che l’ottimismo possa aiutare a guarire o a sopravvivere più a lungo in presenza di malattie gravi come i tumori.
I pessimisti cronici hanno molto da imparare dai risultati di questa ricerca, ma possono anche consolarsi pensando che recenti studi suggeriscono altri “aiutini” per allungare la vita e migliorarne la qualità. Uno è l’esercizio fisico di resistenza, come la corsa. Lo sostiene uno studio di un’università canadese, la Mc Master, pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
I ricercatori hanno geneticamente modificato dei topi per farli invecchiare precocemente, alterando il sistema di riparazione dei mitocondri, il cui ruolo è quello di fornire energia alle cellule del corpo. Si è sempre pensato che un accumulo di mutazioni nel Dna mitocondriale porti a una crisi energetica che risulti in un progressivo declino delle funzioni dei tessuti e degli organi: l’invecchiamento. Ma lo studio canadese ha scoperto che l’allenamento di resistenza, svolto regolarmente, ha il potere di contrastare questi effetti e mantenerci giovani. (*)
Tra i topolini modificati per invecchiare più in fretta, infatti, quelli che hanno corso su tapis roulant per tre volte alla settimana per cinque mesi avevano l’aspetto e la salute di topi giovani, mentre gli altri, che avevano condotto una vita sedentaria, hanno sviluppato tutti i segni dell’invecchiamento precoce dovuti alla mutazione subita: perdita e ingrigimento del pelo, inattività, isolamento sociale, minore fertilità.
Fare attività fisica regolare si conferma quindi una grande medicina, che molti trovano però difficile da ingoiare. Molto più facile mandar giù un bel sorso di vino. La buona notizia è che chi lo fa, in modiche quantità, sembra maggiormente protetto dal rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e altre forme di demenza senile.
Lo ha stabilito uno studio tedesco che appare sulla rivista Age and ageing, secondo il quale un consumo moderato di alcol riduce l’incidenza della demenza tra le persone con più di 75 anni. Oltre 3.200 anziani sono stati sottoposti a controlli e test una prima volta e poi altre due volte, un anno e mezzo e tre anni dopo. Le informazioni sul consumo di alcol (quantità e tipologia) sono state annotate, controllando al contempo la comparsa di sintomi classici della demenza. (**)
Se il consumo eccessivo di alcolici può danneggiare la memoria e innescare lo sviluppo di malattie neurodegenerative, sembra invece assodato che un consumo moderato (il classico bicchiere quotidiano di vino rosso, per esempio), è un fattore protettivo.
Marta Buonadonna

(*) Nota: no, ha il potere di mantenere giovani i topi, in particolare quelli allenati a correre la maRATTOna.

(**) Nota: sopra i 75 anni è particolarmente controindicato consumare bevande alcoliche, in qualsiasi quantità, per numerosi motivi di cui altre volte abbiamo trattato in queste pagine.
Utilizzare questo studio tedesco per associare il bere vino degli anziani, la ginnastica dei topi e la felicità degli umani (di ogni età) come elementi che portano all’elisir di lunga vita (degli umani) appare quantomeno discutibile.
Chi ci dice, per esempio, che gli ultrasettantacinquenni astinenti presi in esame non fossero costretti ad astenersi dal bere a seguito di problemi di salute (magari proprio alcolcorrelati) che li hanno resi più soggetti a sviluppare demenza?


IL GAZZETTINO (Padova)


ASSOCIAZIONISMO
Terapia assieme ai familiari per riacquistare la dignità
(Fe.Be.) Nel Piovese sono diverse le associazioni nate per fornire un servizio a chi, per vari motivi, finisce nella trappola dell’alcol e alle loro famiglie. Acat 23, acronimo di Associazione centri alcologici territoriali, opera all’interno dell’ospedale di Piove di Sacco (vicino alla sede dell’Avis) e organizza degli incontri serali dove gli alcolisti, i loro coniugi e i loro figli partecipano insieme ad un programma di recupero anche attraverso occasioni di inserimento nel tessuto sociale. (*) La stessa associazione gestiva altri due club, uno a Sant’Angelo di Piove e un altro a Correzzola. Entrambi sono al momento sospesi, per motivi diversi.
Un ruolo importantissimo nel Piovese rivestono anche le associazioni Alcolisti anonimi e Al-anon, quest’ultima riservata ai famigliari. Le riunioni, in questo caso, si svolgono ogni sabato pomeriggio, dalle 18 alle 20, nella sala polivalente di Sant’Anna. Sono incontri molto partecipati, che puntano a fornire, attraverso la terapia di gruppo, un aiuto per riacquistare la dignità e per trovare nuove amicizie.

(*) Nota: al di là delle imprecisioni terminologiche, cui siamo abituati negli articoli che parlano di Club, desta perplessità il situare la sede di Club alcologici territoriali o di loro associazioni in strutture ospedaliere o sanitarie. Una scelta che certamente complica il lavoro culturale di un approccio che propone la demedicalizzazione e depsichiatrizzazione dei problemi alcolcorrelati.
Le famiglie che vanno dentro in un Club situato all’Ospedale si aspetteranno un dottore, un farmaco, una terapia, che dal di fuori possa intervenire per farli stare meglio, e ci sarà da faticare per renderli consapevoli che saranno loro le risorse, ciascuno protagonista attivo del proprio percorso di cambiamento.


L’ARENA di Verona

SAN GIOVANNI LUPATOTO
Il beneficio è possibile soltanto per la prima infrazione e se non si sono causati incidenti
Volontari per scontare la pena di una guida troppo alcolica
La Protezione civile: «In cinque stanno seguendo questo percorso che include il trasporto di anziani e l’assistenza nelle manifestazioni»
Sono cinque gli automobilisti, fermati e trovati con un tasso alcolemico superiore al consentito, che stanno scontando la condanna comminata dal Tribunale di Verona con un periodo di servizio di volontariato, prestato presso il Nucleo lupatotino di Protezione civile.
Dice Franco Piubel, presidente del sodalizio locale che si occupa di soccorso civile: «Un dirigente di una azienda concluderà il suo servizio nei prossimi giorni. Il suo tasso di alcool nel sangue, al controllo della polizia, era risultato di 0,89 invece di 0,50. Per questo motivo era stato condannato a una pena pecuniaria e a 30 giorni di carcere, che ha chiesto e ottenuto di commutare nel servizio per la comunità». Prosegue: «Altre quattro persone, tra le quali un impiegato e un commerciante ambulante, tutti trovati con il tasso di alcool superiore al consentito, hanno scelto di prestare la loro attività con noi e stanno collaborando con i nostri volontari». Spiega: «Le attività svolte riguardano soprattutto il trasporto di anziani in ospedale o in ambulatori vari per visite mediche, il carico e lo scarico della barella e il disbrigo delle relative pratiche burocratiche. Inoltre c’è di solito la partecipazione ad attività di sorveglianza di manifestazioni pubbliche».
Aggiunge Piubel: «Il servizio di protezione civile prestato presso la nostra o le altre entità convenzionate consente di cancellare il reato dalla fedina penale e inoltre viene controvalorizzato per 250 euro al giorno fino all’estinzione della sanzione pecuniaria inflitta dal giudice. Sono somme di solito di svariate migliaia di euro che si aggiungono alla confisca dell’auto e al ritiro della patente, per cui queste persone devono venire da noi accompagnate da qualche parente».
Chi presta solitamente il suo servizio con il Nucleo lupatotino di Protezione civile opera il sabato o la domenica. Precisa Piubel: «Questa modalità alternativa di espiazione della pena è consentita soltanto se si tratta della prima infrazione perché si è bevuto troppo e se non si sono causati incidenti».
La Protezione civile fa poi una relazione sulla attività svolta dal volontario che inoltra alla locale stazione dei carabinieri che a sua volta la passa al Tribunale Penale. Infatti quando il giudice condanna il guidatore-bevitore, l’avvocato, dal luglio scorso, può chiedere l’affidamento a un ente convenzionato per un programma di lavori socialmente utili o di pubblica utilità.
Il Nucleo Lupatotino dal 2002 ha in atto una convenzione con il Tribunale Civile e Penale di Verona e ha dato la propria disponibilità alla richiesta di inserire in un programma di lavoro automobilisti con sentenza di condanna per guida sotto l’influenza dell’alcool già pronunciata.
L’attività alternativa deve essere svolta nell’ambito della provincia in cui risiede colui che deve scontare la pena, con un impegno indicativo di sei ore alla settimana ma comunque non superiori alle otto ore giornaliere. Nel computo della pena un giorno di pena detentiva corrisponde a due ore di lavoro di pubblica utilità.
Sono titolate ad adempiere alle possibilità offerte da questa nuova legge le organizzazioni di assistenza sociale o di volontariato con comprovata esperienza e operanti nei confronti delle categorie di soggetti svantaggiati come malati, anziani, portatori di handicap e anche per finalità di protezione civile.
L’applicazione di questa nuova disciplina comporta un significativo beneficio per chi alla guida viene trovato positivo al test alcolico perché con la possibilità di svolgere per un certo periodo un lavoro socialmente utile alla collettività gli vengono garantiti vari effetti premiali, quali l’estinzione del reato, la riduzione alla metà della sanzione della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo sequestrato.
IL MATTINO (Caserta)

In discoteca in autobus per evitare le stragi del sabato sera, bevendo anche…
Nicola Rosselli
In discoteca in autobus per evitare le stragi del sabato sera, bevendo anche qualche goccio in più. Nessuno da queste parti, ci aveva pensato. Almeno fino ad oggi, quando, grazie ai soci di SaporaTour, agenzia di viaggi di Melito, si è dato vita ad un vero e proprio servizio di trasporto notturno per consentire ai teen-agers (e non solo) di Aversa ed altri comuni dell’Agro di raggiungere le discoteche dell’hinterland settentrionale di Napoli e del litorale flegreo. E l’idea è piaciuta tanto agli amministratori locali che i Comuni di Casaluce, Carinaro e Aversa ne hanno assunto il patrocinio. «Per quanto riguarda questa iniziativa, condivisa dalle amministrazioni comunali - dice Giuseppe Sabatino, uno dei titolari della SaporaTour - è rivolta particolarmente ai giovani già frequentatori di discoteche. Da parte nostra l’abbiamo intesa come un servizio di noleggio personalizzato sorto per offrire un’alternativa negli spostamenti notturni di tanti giovani diretti e provenienti da luoghi solitamente extraurbani che spesso sono teatro di gravissimi incidenti stradali nei fine settimana». Accattivante anche lo slogan che gioca sul nome dell’agenzia: «As…sapora il vero divertimento!», con il sottotitolo «Gli amici ci sono, la notte è lunga, il divertimento è assicurato … hey, ma chi guida?» (*). «Questa nostra iniziativa – riprende Sabatino- ha inteso collegarsi ad analoghe iniziative intraprese in altre località del centro-nord, ma che crediamo sia la prima in Campania, fornendo la propria disponibilità con personale specializzato e automezzi adeguati alla circostanza» . Come si esplica il servizio? Basta contattare l’agenzia indicando l’ubicazione delle discoteca prescelta, l’orario, la data, e soprattutto il numero dei partecipanti al fine di ricevere contestualmente la conferma sull’attuabilità del servizio e conseguenzialmente i costi dello stesso. Sono anche previsti sconti particolari per gruppi superiori a 10 giovani grazie ad abbattimenti dei costi del servizio, che, come facilmente intuibile, è da considerarsi per la sua natura di carattere straordinario, tenuto conto degli orari in cui si svolge, esclusivamente notturni, considerando che è attivo nell’arco temporale che va dalle 22 alle tre di notte (su richiesta anche oltre). Insomma, orari non rigidi, ma declinati secondo le esigenze dei ragazzi che chiedono di utilizzare il servizio di trasporto. L’iniziativa è stata accolta dalle amministrazioni comunale di Aversa, Carinaro e Casaluce che hanno offerto non solo un patrocinio nominale, ma anche un appoggio logistico. Non a caso, infatti, in questi giorni, si stanno affiggendo negli istituti scolastici superiori e nelle due facoltà universitarie cittadine delle locandine che illustrano l’iniziativa con tanto di indicazioni delle fermate previste: due per Aversa, in via Pastore e nei pressi del Palazzetto dello Sport, e una per Casaluce (largo della ex stazione Piedimonte) e Carinaro (via Petrarca, nei pressi dell’Igloo). Destinazioni previste, con possibilità di avanzare altre richieste le discoteche della zona Casandrino–Sant’Antimo o sul litorale flegreo, tipo Agnano o via Campana. «Da parte nostra, come amministrazione comunale – spiega il consigliere comunale che si occupa delle politiche giovanili Michele Galluccio - abbiamo creduto in questa iniziativa che coniuga la tranquillità dei genitori con la voglia di divertirsi dei giovani e dei ragazzi. (**) Ovviamente, si tratta di un progetto sperimentale che potrà decollare i maniera decisa solo se si effettuerà un’opera di sensibilizzazione presso la potenziale utenza. Sappiamo che i giovani hanno abitudini spesso difficili da cambiare, ma crediamo che il nostro compito sia far capire loro che con questo tipo di iniziativa siamo tutti più liberi, anche di bere qualche birra in più, ma soprattutto più tranquilli, senza patemi, riducendo drasticamente le stragi stradali dei fine settimana, dove le cause principali sono soprattutto l’alcool e la velocità elevata». (***)

(*) Nota: come dire che il vero divertimento è assicurato solo bevendo alcolici.
Se non fosse così non ci si porrebbe il problema di chi guida.

(**) Nota: la tranquillità dei genitori è sapere che i loro figli possono tranquillamente ubriacarsi, il divertirsi dei ragazzi passa necessariamente per il bere. Complimenti.

(***) Nota: la riduzione dei consumi alcolici è la principale discriminante tra i progetti di prevenzione efficaci e quelli inutili o dannosi. Questo tipo di progetto porta di solito a un aumento dei consumi alcolici, e quindi dei problemi e delle sofferenze alcolcorrelate.
LA REPUBBLICA

ubriachi alla guida record di incidenti

ALTO ADIGE

i baristi del centro: cacceremo dai locali chi beve e cerca la rissa - alan conti

IL MATTINO di Padova

se vogliono salvare vite, i comitati s’impegnino contro fumo e alcol

IL GIORNO (Lecco)

Guidava ubriaco Dodici mesi di pena a medico brianzolo

LA NAZIONE (Siena)

I giovani e l’abuso di alcol La prevenzione inizia sui banchi

IL GIORNO (Lodi)

«Coca e birra servite nel pub» L’ex gestore finisce in manette

© asaps.it
Venerdì, 04 Marzo 2011
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