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GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA: SONO LE DONNE AD AVERE IL PIEDE PESANTE. LA MAGGIOR PARTE DELLE MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ, SONO… IN ROSA

GRAN BRETAGNA: SONO LE DONNE AD AVERE IL PIEDE PESANTE. LA MAGGIOR PARTE DELLE MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ, SONO… IN ROSA

(ASAPS) LONDRA – La privacy in Inghilterra, lo abbiamo ripetuto decine di volte proprio sulle colonne di questo sito, sulle pagine de Il Centauro e nei nostri interventi pubblici, è sacra. Nessuno storce il naso, però, sulla capillare diffusione in Gran Bretagna di telecamere di sorveglianza e radar per la velocità: questo, e una mentalità quasi puritana – ci venga concesso il termine – che spedisce in galera chi commette crimini stradali, ha reso il paese a capo del Commonwealth uno dei più sicuri al mondo, almeno al volante. Mai ci saremmo aspettati, però, di venire a sapere che proprio sulle strade meno trasgressive d’Europa le donne potessero vantare il primato della sregolatezza. Eppure sembra proprio così, se prendiamo per buoni i dati diffusi il 18 novembre scorso dal ministero dell’Interno britannico, secondo il quale gli autisti in gonnella (si badi bene, non il kilt) tendono a strafare un po’ troppo: nel 2002 e nel 2003, infatti, il numero di signore finite alla sbarra per un eccesso di velocità (in Inghilterra si tratta di reato penale, quando la violazione del limite oltrepassi i 40 orari) è aumentato del 24%. Ovviamente, il dato è stato considerato allarmante e gli specialisti si sono dati da fare per trovare una perché e potervi porre rimedio: alcuni hanno studiato la tipologia delle strade su cui sono state rilevate le infrazioni, altri hanno valutato gli orari, altri ancora hanno disquisito sulla presunta mutata aggressività. Alla fine, però, la risposta è stata più semplice: tutti d’accordo nel sostenere che in fondo la colpa è proprio dell’autovelox, che non si fa certo impietosire – come invece i poliziotti in carne ed ossa – da sguardi languidi e compassionevoli degli operatori. “Gli agenti spesso si limitavano ad ammonirle”, ha detto un portavoce dell’automobil club britannico, che ha rimarcato l’assoluta imparzialità dei dispositivi elettronici. Maggior democrazia? Nel 2003, 24.920 donne sono state condannate per eccesso di velocità contro le 20.075 sentenze dello stesso tipo emesse nel 1998. Gli agenti inglesi non sembrano però d’accordo, almeno sulla questione della galanteria, visto che se da una parte le donne veloci sono aumentate, risulta essere diminuito del 14% il numero di uomini condannati, che restano comunque oltre 115mila, quindi in totale maggioranza. Non c’è invece modo di contestare il crescente numero di violazioni: nel 2003 sono state 1 milione e 800mila, il 44% in più del 2002. (ASAPS).


Martedì, 22 Novembre 2005
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