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Notizie brevi 07/03/2011

Incidenti - Un fine settimana con una lunga scia di sangue sulle strade

Due ventenni perdono la vita sulla A4, erano promesse della pallanuoto
Due ragazze di 18 e 19 anni investite sulle strisce a Bologna da un conducente fatto di cocaina, una muore
Un’auto precipita in autostrada a Modena dopo aver divelto il guard-rail
Morti anche un carabiniere durante il servizio in Calabria e un altro carabiniere con la sua moto



(ASAPS) - Un fine settimana da dimenticare il primo del mese di marzo 2011. Una lunga scia di sangue ha macchiato le strade del nostro paese, sia di notte che fi giorno. Tanti i giovanissimi coinvolti. Due ventenni, promesse della pallanuoto nazionale, hanno perso la vita sulla A4 all’alba di domenica. 4 giovani hanno perso la vita in altrettanti incidenti nel Veneto. Due ragazzine sono state investite mentre attraversavano sulle strisce a Bologna, una diciannovenne è morta. L’altra ragagazza 18 anni è rimasta gravemente ferita. La vettura ha sorpassato alcuni veicoli fermi per far attraversare le due ragazze. Il conducente dell’auto, un giovane di Budrio, è risultato positivo alla cocaina ed è stato arrestato per omicidio volontario con dolo eventuale. Torna propotente l’atualità della proposta di Omicidio Stradale sostenuta anche dall’Asaps.
Una vettura ha invece divelto un guard rail ed è precipitata in autostrastrada sulla A1 a Modena.
Un carabiniere è morto durante il suo servizio in Calabria, un altro ha perso la vita con la sua moto. E ancora altri incidenti gravi.
Insomma l’aria del carnevale e il bel tempo forse sono stai complici in questa sequela drammatica di incidenti.
In alcuni commenti a parte parliamo del rischio guard - rail e della scomparsa dell’appuntato Stefano Colucci.
C’è solo da sperare che questo week end non sia l’inizio di una inversione di tendenza rispetto agli altri fine settimana di inizio 2011. (ASAPS)




Incidente sull’autostrada Milano-Brescia

muoiono due promesse della pallanuoto
Avevano 20 e 21 anni i ragazzi liguri che hanno perso la vita nell’incidente avvenuto
all’alba sull’A4. Sei le auto coinvolte: l’autostrada è rimasta chiusa in direzione Milano

Due persone morte e altre cinque ferite. E’ il bilancio di un incidente avvenuto poco prima delle 6 sulla A4 Milano-Brescia che ha coinvolto sei autovetture. L’incidente è avvenuto all’ altezza del chilometro 204. Il tratto interessato, tra Brescia ovest e Rovato, è stato chiuso dopo l’incidente e riaperto verso le 8.30. Le vittime si chiamavano Francesco Damonte e Niccolò Morena. Entrambi erano pallanuotisti della Pallanuoto Bergamo, che milita in A2. In particolare, Damonte era considerato una vera e propria promessa. Erano stati dati in prestito per questa stagione dalla Rari Nantes alla Pallanuoto Bergamo, squadra che milita in A2.

Nicolò Morena aveva iniziato giovanissimo a giocare a pallanuoto come il fratello Tommaso, altro atleta della Rari Nantes Savona. Era suo compagno di squadra anche Francesco Damonte, che con il fratello Luca aveva un amore smisurato per la waterpolo, disciplina che aveva portato il padre a diventare allenatore. "Per la nostra squadra e per la nostra società - ha detto l’allenatore della prima squadra, Claudio Mistrangelo - è un momento dolorosissimo. Siamo davvero rimasti sconvolti da questa notizia. Erano due ragazzi davvero molto in gamba, vere promesse della pallanuoto".
"Due ragazzi da prendere a esempio, due giovani sani che facevano tanti sacrifici, dividendosi tra lo studio e l’amore per la pallanuoto: perchè a 20 anni da noi non si guadagnano soldi e si gioca solo per passione. E’ una tragedia immane", dice Alessandro Campagna, cittì azzurro della pallanuoto e campione olimpico con il Settebello ai Giochi di Barcellona. "Li avevo conosciuti - ricorda Campagna - e uno dei due, Morena, lo avevo anche chiamato: amavano la pallanuoto ed erano disposti anche a stare fuori casa pur di inseguire il loro sogno. Il Savona punta molto sulle giovanili e dà in prestito i suoi ragazzi per farli giocare: così come era successo a loro due, che stavano a Brescia in A2. Cercavano di intraprendere una carriera nella pallanuoto dandosi da fare in tutti i modi, bravi a coniugare lo sport con l’università perché , i sa, con il nostro sport un futuro te lo devi comunque assicurare. Venivano da due belle famiglie in cui si respirava aria di sport".


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Notte di sangue sulle strade del Veneto, morti quattro ragazzi
Incidenti stradali nel Trevigiano e nel Vicentino al rientro dalle feste di Carnevale. Le cause? Sempre alcol e alta velocità
Notte di sangue sulle strade del Veneto, morti quattro ragazzi
VENEZIA. Quattro ragazzi sono morti stanotte in tre distinti incidenti stradali in Veneto. Il più grave è avvenuto all’alba a Montebello, nel Vicentino: un ragazzo di 22 anni e una giovane di 19 sono rimasti coinvolti nello scontro frontale con un’altra vettura.
Il secondo incidente è avvenuto poco dopo sulla Feltrina, all’altezza di Onigo di Pederobba, tra Montebelluna e Feltre. Un’auto con quattro giovani a bordo è finita fuori strada. Uno degli occupanti, trasportato in elicottero all’ospedale di Treviso, è morto poco dopo il ricovero. La vittima è un diciassettenne, Mauro Bortolon, di Feltre, che con altri tre amici concittadini stava rincasando. Alla guida del mezzo Diego Fadda, del 1987.
L’altro incidente mortale, sempre all’alba, a San Biagio dove ha perso la vita un ventiquattrenne kosovaro, Valon Binaku, del posto. E’ uscito di strada da solo andandosi a schiantare con la sua auto, ed è morto carbonizzato nel rogo dell’abitacolo.
In un altro incidente, a Riese, un ventenne del posto, E.B., è riuscito a salvarsi miracolosamente uscendo di gran lena dall’auto in fiamme.

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Sfonda il guardrail e piomba sull’A1: muore un 43enne
Tragedia ieri sera sull’Autosole. L’auto della vittima, un 43enne di Castelfranco ha sfondato il guardrail ed è finita sulla corsia nord dell’autostrada.
Ancora una tragedia con un’auto che percorrendo via Muzza Corona è piombata sull’Autosole, dopo aver sfondato un guardrail del cavalacavia. E’ accaduto ieri sera, attorno le 21,30. La vittima è L.E. un 43enne originario di Cagliari ma residente a Castelfranco. Inutili i soccorsi. La sua auto, fortunatamente, è stata solo sfiorata dalle altre vetture in transito sulla corsia nord dell’autostrada. Polemiche perchè, purtroppo, in zona e sempre sui cavalcacvia dell’A1, sono avvenuti altri incidenti tragici con auto finite sull’autostrada.
Incidenti stradali: investe due ragazze su strisce,arrestato
A Bologna in serata: una, 19 anni, è morta,l’altra di 18 ferita
BOLOGNA, 6 MAR - Una bolognese di 19 anni e’ morta ed una sua amica di 18 e’ rimasta ferita in un incidente stradale avvenuto in serata alla periferia di Bologna. Ad investirle sulle strisce pedonali e’ stata una Y10 condotta da un trentenne di Budrio, grosso comune della provincia. Il giovane, poco prima delle 23, e’ stato arrestato. Le due ragazze stavano attraversando via Stalingrado, attorno alle 20.30, in un punto in cui il passaggio pedonale e’ illuminato. Due auto si sono fermate, la Y10, in sorpasso, ha investito in pieno le due giovani a forte velocita’.

Fonte della notizia: ansa.it

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Stefano Colucci, 29 anni

Cosenza, carabiniere perde la vita in un incidente stradale durante un servizio di pattuglia
L’impatto sulla A3, dove l’auto è finita prima contro un guardrail e poi in una scarpata. Ferito il capopattuglia.
Tutti i dati dell’osservatorio Asaps

(ASAPS) COSENZA, 7 marzo 2011 – È morto sabato 5 marzo nel ribaltamento del veicolo di servizio, su cui stava viaggiando: Stefano Colucci, 29 anni, carabiniere scelto in servizio alla Stazione di Torano, piccolo comune del cosentino, stava percorrendo la carreggiata nord della A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Montalto (km 247) quando, forse per le pessime condizioni meteo che stavano imperversando in quel momento, l’autopattuglia si è ribaltata. Colucci, che si trovava alla guida, è morto sul colpo mentre il collega che si trovava con lui ha riportato ferite non gravi. L’appuntato, originario di Baiano (Avellino), era nell’Arma da otto anni e mezzo ed era componente di una famiglia molto nota nel centro irpino, tanto che tutte le manifestazioni legate al carnevale sono state annullate in segno di lutto. I rilievi dello schianto sono stati effettuati dalla Polizia Stradale di Cosenza Nord, intervenuta sul posto insieme ai sanitari del 118 e alle squadre dell’Anas: il veicolo ha sfondato il guardrail e sarebbe finito in una scarpata da cui, secondo la cronaca, sarebbe stato recuperato dopo molte ore. È questo il primo incidente mortale del 2011 che vede coinvolto un operatore delle forze di Polizia. Nel corso del 2010, lo speciale osservatorio dell’Asaps ha monitorato 35 episodi gravi, con 8 vittime e 60 feriti. Il bilancio più duro è stato quello fatto registrare dalla Polizia di Stato, con 5 vittime e 9 feriti. Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco hanno invece perso un operatore ciascuno. (ASAPS)


Maiori, Carabiniere centauro perde la vita in un incidente, lavorava presso la compagnia di Amalfi
06.03.2011 - Una moto di grossa cilindrata, per cause ancora in corso di accertamento, è sbandata questa mattina intorno alle 8 a Maiori nei pressi del convento di San Francesco, mentre procedeva in direzione Amalfi, è impattata in un palo e si è ribaltata. L’incidente ha provocato il decesso del motociclista, un carabiniere di 26 anni originario della Puglia ma che lavorava presso la compagnia di Amalfi A seguire la scena un collega del centauro su un’altra moto che, mentre procedeva normalmente, lo ha visto sbandare, sbattere e rovinare tragicamente al suolo. Il giovane militare, Francesco Calabretti originario di Taranto è stato soccorso subito, ma i medici del 118 – che avevano già allertato l’eliambulanza per trasportarlo al Ruggi di Salerno - ne hanno potuto solo constatare il decesso, trasportandolo poi nella sala mortuaria dell’ospedale di Castiglione di Ravello. Sul posto sono intervenute le squadre di pronto intervento dell’Anas e le Forze dell’Ordine per i rilievi e gli accertamenti della dinamica, per le attività di rimozione del mezzo incidentato e per la gestione la viabilità che ha visto bloccata la costiera amalfitana. Per un paio d’ore l’Anas Campania ha istituito, un senso unico alternato, ma già alle 11 la situazione si era normalizzata.

Fonte della notizia: salernonotizie.it

Strade insanguinate, morto un altro centauro
VERONA 06.03.2011 - Mauro Marogna, 41 anni, è il secondo motociclista vittima di un incidente stradale in meno di 24 ore nel Veronese. Il centauro era alla guida della sua morto di grossa ciclindrata che lungo i tornanti della Caprino-Spiazzi è rimasta coinvolta in uno scontro con altre due moto. Marogna è morto sul colpo: quando sono arrivati i soccorsi per lui non c’era più niente da fare. Feriti gli altri due motociclistica, Corrado Bertucco e Filippo Naccari, che sono stati ricoverati rispettivamente all’ospedale di Borgo Trento e a Bussolengo con l’elicottero di Verona Energenza. Sul posto per i rilievi la Polizia Stradale di Bardolino. Nella notte invece si è spento Luga Guadagnini, 37enne di Palazzolo di Sona, che venerdì a garda ora era uscito di strada con il suo scooter Kimco 125 all’Alpo, lungo la strada che porta Povegliano.

Fonte della notizia: tgverona.it

Venezia. Scontro frontale sulla Triestina: un morto e un ferito vicino a Meolo
L’incidente alle 5 di mattina all’incrocio per Capo d’Argine La strada è rimasta chiusa per un’ora in entrambe le direzioni
VENEZIA 05.03.2011 - Nello scontro frontale tra due auto sulla statale 14 Triestina nei pressi di Meolo (Venezia) un uomo ha perso la vita e un altro è rimasto seriamente ferito. L’incidente è avvenuto poco dopo le 5 per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri. Sul posto anche i vigili del fuoco di Mestre. La strada Triestina è rimasta chiusa provvisoriamente per circa un’ora nei pressi del bivio per Capo d’Argine, in entrambe le direzioni.

Fonte della notizia: ilgazzettino.it

Schianto letale Muore un anziano sulla Priabonese
Il tragico incidente ieri a mezzogiorno all’incrocio di Cereda Il pensionato trentino era in viaggio verso Lonigo quando la sua Matiz si è scontrata con il mezzo di un conducente di Villaverla ferito gravemente
CORNEDO 05.03.2011 - Ieri mattina era partito da Strigno, in provincia di Trento, per andare a trovare dei parenti che abitano dalle parti di Lonigo. Ma non vi è mai arrivato. La morte, improvvisa, l’ha colto lungo la strada provinciale "Priabonese", vittima ieri a mezzogiorno di un tragico incidente stradale, all’altezza dell’incrocio di via Rio di Cereda. Lino Damini, pensionato di 72 anni, era alla guida di una utilitaria Matiz Daewoo in direzione di Cornedo, quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia consortile "Valle Agno", si è scontrato con una Mercedes 270 che sopraggiungeva dalla parte opposta, guidata da Egidio Lorandi, 54 anni , residente a Villaverla. Un botto tremendo, udito distintamente dalla gente delle case intorno, che si è precipitata subito in strada sul luogo dello schianto per i primi soccorsi. Davanti a loro una scena straziante: dentro la carrozzeria accartocciata dell’auto di piccola cilindrata c’era un uomo immobile e riversato sul sedile. Anche gli automobilisti che transitavano sulla strada hanno dato subito l’allarme e sul posto si è precipitata un’ambulanza del Suem, giunta dall’ospedale di Valdagno. Ma, per prestare soccorso al pensionato trentino, intrappolato all’interno dell’abitacolo della Matiz, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Schio, che hanno sventrato la portiera dell’auto con le cesoie, consentendo il soccorso degli infermieri. Purtroppo, tutte le pratiche rianimatorie messe in atto sul posto non sono servite a niente, Lino Damini era già spirato a seguito dei traumi violenti riportati al capo e al corpo. L’uomo alla guida della seconda auto, la Mercedes, in stato di shock, è stato fatto salire sull’ambulanza e trasportato all’ospedale di Valdagno dove è ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. Il magistrato di turno ha dato il nulla osta per la rimozione e la salma di Lino Damini che è stata portata nella cella mortuaria dell’ospedale di Valdagno. Non si è a conoscenza se sarà eseguita l’autopsia. Lo scontro mortale ha destato grande impressione fra gli abitanti del posto. Giusto due anni fa, nello stesso incrocio, ha trovato la morte in circostanze analoghe Giuseppe Chilese, ottantenne, che risiedeva con la famiglia in contrada Craccchi, scontratosi alla guida di una Fiat Panda con un’altra auto che sopraggiungeva da Cornedo.

di Aristide Cariolato
Fonte della notizia: ilgiornaledivicenza.it

© asaps.it
Lunedì, 07 Marzo 2011
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