LA SICILIA LA REPUBBLICA Guidonia, travolge una donna e fugge preso il pirata della strada: era ubriaco (*) L’incidente in una zona residenziale. L’uomo al volante, un 44enne romano, ha investito una romena di 41 anni ed è fuggito. Rintracciato dagli agenti nel giro di due ore, grazie alle testimonianze e ai controlli incrociati, era ancora in stato di ebbrezza. Per lo stesso motivo gli era già stata ritirata la patente Era ubriaco il pirata della strada che a Guidonia ha travolto e ucciso una donna. L’uomo è stato rintracciato un paio di ore dopo il fatto, grazie al coordinamento delle ricerche dell’auto "pirata" da parte della polizia stradale e del commissariato di Tivoli. Dopo pranzo la donna, una romena di 41 anni, si accingeva ad attraversare una strada in una zona residenziale di Guidonia, in mezzo alla campagna ed è stata investita. L’urto violento ha sbattuto la donna contro muro provocandone la morte sul colpo. Il rumore e l’urlo della donna ha attirato l’attenzione dei presenti, tra cui anche un agente del commissariato che ha allertato immediatamente il 113 per i soccorsi. I dati forniti e le testimonianze hanno permesso di diramare una descrizione dell’auto, con il dettaglio di un danneggiamento del veicolo all’altezza del faro anteriore destro. Le note di ricerca sono state ripetute sulle frequenze della Sale operative della questura e su quelle delle altre forze dell’ordine. Attraverso l’incrocio dei dati forniti da alcuni testimoni si è riusciti a risalire al veicolo ed all’intestatario. Una volta raggiunto l’indirizzo, gli agenti hanno subito trovato l’utilitaria, che presentava un danneggiamento all’altezza del faro anteriore destro, i cui frammenti erano stati recuperati sul posto dalla polizia. L’uomo, un 44enne romano, è stato trovato all’interno della propria abitazione, ancora in stato di ebbrezza. Dai primi riscontri effettuati dalla polizia stradale l’uomo aveva un tasso alcolemico pari ad 1.50 g/l, corrispondente a tre volte il livello consentito. Inoltre, guidava senza patente, che gli era stata ritirata proprio perché trovato positivo all’alcoltest. G.D. di 44 anni è stato arrestato e dovrà rispondere di omicidio colposo, guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e fuga in seguito a incidente. Sono invece ancora in corso gli accertamenti per verificare lo stato psico-fisico dell’uomo rispetto alle sostanze stupefacenti. LA SICILIA Un romeno e un bompensierino denunciati a Mussomeli Minacce e guida in stato di ebbrezza Mussomeli. Martedì 08 Marzo 2011 - Un rumeno denunciato per minacce e tentata violazione di domicilio e un uomo di Bompensiere denunciato per guida in stato di ubriachezza. Questo il risultato dei servizi di controllo del territorio e della circolazione stradale finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati, operati nel fine settimana dai Carabinieri della Compagnia di Mussomeli, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza nelle arterie stradali soprattutto durante le ore notturne. L’intensificazione dei servizi, attuata sin dal pomeriggio di venerdì, ha avuto l’obiettivo di garantire una maggiore vigilanza nell’area cittadina e rurale di Mussomeli al fine di prevenire furti in abitazione e su autovetture. Nel pomeriggio di venerdì, i Carabinieri della Stazione di Mussomeli, nel corso di servizi di perlustrazione, sono intervenuti dietro richiesta di cittadini, allarmati per le intemperanze di un rumeno residente a Mussomeli. L’uomo in evidente stato di ubriachezza, è stato sorpreso mentre cercava di introdursi nell’abitazione di una connazionale minacciata dal soggetto senza apparenti giustificati motivi. Il rumeno, B. O., 30 anni, operaio, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per minacce e tentata violazione di domicilio. (*) R. M.
BRESCIA OGGI
LA SICILIA Campagna di sensibilizzazione contro l’uso di alcol e stupefacenti San Cataldo. Martedì 08 Marzo 2011 - Tanti e variegati i temi di dibattito che, sabato, vedranno confrontarsi i rappresentanti della Consulta Giovanile di San Cataldo. L’assemblea è in programma alle ore 19, presso la sede di via Babbaurra. Alla presenza del direttivo dell’organo, composto dal presidente David Alù, Emanuela Asaro, Zulema, Falzone e Vincenzo Naro, i delegati delle associazioni aderenti all’organo giovanile affronteranno 6 punti all’ordine del giorno: comunicazioni del presidente; discussione sulle campagne di prevenzione; modifica del regolamento in materia di chiusura degli esercizi pubblici; determinazione delle commissioni; giornale telematico della Consulta; Circuito "Movida Sancataldese 2011". E’ lo stesso presidente Alù a presentare i temi dell’assemblea di sabato: «Parleremo di campagne di sensibilizzazione contro l’abuso di alcool e per la lotta contro il pizzo. Per quanto concerne, invece, i pubblici esercizi, mi faccio portavoce del desiderio giovanile di ottenere il posticipo dell’orario di chiusura, perlomeno in estate e nei fine settimana. Serve, però, l’accordo con i gestori». Sulle commissioni: «Designeremo le cariche per quanto concerne le attività di sport, cultura, spettacolo, affari generali e sociali - annuncia Alù -. Importante è anche il tema del giornale telematico: intendiamo proporre l’istituzione di una fonte d’informazione per i giovani, per quanto riguarda lavoro e non solo». Infine, sulla "movida", il presidente della Consulta spiega: «Crediamo nel turismo musicale». Claudio Costanzo IL GAZZETTINO (Treviso) L’INIZIATIVA Etilometro in omaggio ai ragazzi così l’Itgc Martini combatte l’alcol (*) CASTELFRANCO Martedì 8 Marzo 2011 - (mcer) Agli studenti di terza, quarta e quinto dell’Itcg Martini in regalo un etilometro. L’iniziativa, volto ovviamente a sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’abuso di alcol, si è svolta in collaborazione con la Motorizzazione Civile e l’Ufficio Scolastico Provinciale. La consegna del kit per misurare il proprio tasso alcolico è avvenuta sabato, durante la cogestione che si è tenuta a scuola. Durante un’assemblea in palestra con dei responsabili del progetto si è svolta una prova pratica: quattro studenti, maggiorenni, hanno bevuto una minima quantità di vino e si sono sottoposti al test, che si è fermato 0,5 g/l. Ciò significa, per dei neopatentati, il ritiro immediato della patente. (*) Nota:. a nessuno verrebbe in mente di regalare a dei ragazzi un kit per la ricerca dei metaboliti degli stupefacenti nella saliva. E allora perché regalare un etilometro quando l’alcol nel sangue proprio non deve esserci? Per gli stupefacenti si da per scontato che non debbano essere usati, per gli alcolici nemmeno in relazione alla guida si riesce a immaginare la loro assenza. Nemmeno dopo che è stato scritto sul codice stradale. Questo non è un problema dei ragazzi, è un problema degli adulti. SEGNALAZIONE ACAT VERSILIA OGGISCIENZA. WORDPRESS.COM Come beve il mondo? Il Rapporto Oms su alcol e salute L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato questo mese il Rapporto globale su alcol e salute, che analizza i dati riguardanti il consumo di alcolici e fornisce informazioni su più di cento paesi di Roberto Cantoni Ginevra. Ogni anno, secondo l’Oms, due milioni e mezzo di persone muoiono a causa di un consumo eccessivo di alcol, mentre molte altre subiscono incidenti o si ammalano per lo stesso motivo. Secondo il Rapporto, la messa in atto di politiche mirate a una riduzione dell’impatto degli alcolici sulla salute non può essere rimandata. Un dato allarmante è che, sempre più, a essere interessati dal fenomeno alcolismo sono i giovani tra i 15 e il 29 anni: ogni anno ne muoiono 320.000 (il 9% delle morti totali per quella fascia d’età). Lo studio Oms analizza i dati disponibili sul consumo di alcol, le conseguenze e gli interventi politici a livello globale, regionale e nazionale. “Molti paesi riconoscono i seri problemi alla salute pubblica causati da un uso nocivo dell’alcol, e hanno preso provvedimenti per evitare gli oneri sanitari e sociali e fornire cure a chi ne ha bisogno. Ma, chiaramente, bisogna fare molto di più per ridurre la perdita di vite e le sofferenze associate all’alcol”, ha spiegato Ala Alwan, vicedirettrice generale per le malattie non trasmissibili e la salute mentale all’Oms. Dai dati emerge che quasi il 4% delle morti totali è legato all’alcol. La maggior parte di queste è causata da incidenti, cancro, malattie cardiovascolari e cirrosi epatica. Globalmente, il 6,2% di tutti i decessi maschili è dovuto agli alcolici, come l’1,1% di quelli femminili. L’area del mondo che desta più preoccupazioni, da questo punto di vista, è la Federazione russa (e i paesi limitrofi), in cui un uomo su cinque muore per cause legate all’alcol. Secondo l’Oms, pochi paesi attuano politiche efficaci per la prevenzione di morti, malattie e incidenti da alcol. Dal 1999, anno del primo rapporto Oms sulle politiche riguardanti l’alcol, almeno 34 paesi hanno adottato un qualche tipo di misure formali per ridurre l’uso eccessivo di alcolici. Sono aumentate, per esempio, le restrizioni sulla vendita di alcol e sulla guida, ma non ci sono chiare tendenze sulla maggior parte delle misure preventive. Molti paesi hanno politiche e programmi di prevenzione quantomeno deboli al riguardo, sostiene lo studio. Gli Stati membri dell’Oms hanno approvato nel maggio 2010 una Strategia globale per ridurre un consumo sovrabbondante di alcolici, attraverso una serie di misure come una maggiore tassazione delle bevande alcoliche, la diminuzione del numero di esercizi autorizzati a venderne, l’aumento dell’età minima legale per il consumo, oltre a restrizioni sulle condizioni di guida. La Strategia globale promuove anche degli screening e dei limitati interventi di assistenza sanitaria volti a modificare abitudini (alcoliche) potenzialmente pericolose, oltre a campagne d’informazione e di educazione sul tema. Per quanto riguarda i numeri, il consumo mondiale nel 2005 (il dato più recente riportato) è stato di 6,13 litri di alcol puro per ogni persona al di sopra dei 15 anni. Le analisi del periodo tra il 2001 e il 2005 hanno mostrato che le Americhe e le regioni europea, mediorientale e pacifica occidentale presentato livelli di consumo relativamente stabili, mentre in Africa e nell’Asia del sud-est si è avuto un aumento significativo. La nota curiosa è che, nonostante un consumo diffuso, la maggior parte delle persone è praticamente astemia. Quasi la metà degli uomini e i due terzi delle donne non avrebbero consumato alcol nel 2005. Il tasso di astemia è più basso nei paesi ad alto reddito e a consumo elevato di alcolici, ed è più alto nei paesi nordafricani e del sud dell’Asia (un ruolo importante è giocato in questo caso dai precetti della religione islamica). Tuttavia, i pochi che bevono, nei paesi ad alto tasso di astensione, bevono molto. E l’Italia com’è messa? Non male, a dire il vero. Dando uno sguardo ai dati del rapporto, vediamo in primo luogo che gli italiani apprezzano di gran lunga il vino (73% dei bevitori oltre i 15 anni) più della birra (22%) e dei liquori (5%): questo dato, per la verità, non sorprende più di tanto, viste le tradizioni vinicole del paese. Gli italiani consumano poi meno alcol della media europea (10,7 litri contro 12,2*), e i consumi si sono mantenuti piuttosto stabili tra 2000 e 2005: sono anzi in leggera diminuzione. Se poi guardiamo alla tendenza generale dal 1961 al 2006, la diminuzione è molto più marcata: nel 1961, si consumavano infatti circa 20 litri di alcol a testa! Se pochi sono in Italia gli uomini astemi (il 9,7% della popolazione maschile), molte di più sono le donne (il 25,4%). In Francia, gli stessi indici sono del 5,3% e del 10,4% rispettivamente; in Spagna, invece, il 32,9% e il 56,3%. Nella media europea sono i tassi di mortalità da alcol, e sono inoltre in diminuzione (20,7 uomini e 9,8 donne morti per cirrosi epatica ogni centomila abitanti nel 2000; 16,4 e 7,4 nel 2003). Le malattie e i disordini da alcol in Italia sono quasi irrilevanti in percentuale, rispetto ad altri Stati: lo 0,5% degli uomini e lo 0,4% delle donne (contro il 6,42% e l’1,52% rispettivamente nel Regno Unito, e il 14,8% e il 2,15% della Moldavia). Nel complesso, insomma, l’Italia non sembra essere particolarmente toccata dai problemi derivati da un consumo pericoloso di alcol, e l’impressione è confermata dall’attribuzione del punteggio 1, il minimo, nella scala del rischio dell’Oms. Per una volta, almeno, potremo dire di essere più virtuosi della Svezia, che nella scala ha un indice 3. * Ricordiamo che ci si riferisce qui e nel seguito a litri di alcol puro, e non di alcolici, a persona all’anno. IL SECOLO XIX La tragedia sulla a4 Due indagati per la morte dei due pallanuotisti Savona 07 marzo 2011 - Due giovani sono indagati per la morte di Niccolò Morena e Francesco Damonte, le due promesse della pallanuoto morte nell’incidente stradale dell’altra notte sull’autostrada A4, Brescia-Milano. Si tratta dei conducenti delle due vetture coinvolte: uno è l’amico di 24 anni, che guidava la Fiat Stilo su cui viaggiavano anche le due vittime, l’altro è invece L.L.R., lui pure di 24 anni, che era alla guida dell’Audi che ha centrato in pieno la Stilo. La notizia dell’apertura delle indagini è stata comunicata ai familiari delle due giovani vittime, che seguono lo sviluppo delle indagini sul tragico incidente. Entrambi i giovani sotto inchiesta sono accusati, oltre che di omicidio colposo, di guida in stato di ebbrezza. Dagli esami a cui sono stati sottoposti è infatti risultato che nel sangue avevano un tasso di alcol superiore ai limiti consentiti. La morte dei due atleti ha scosso Savona. Il sindaco, Federico Berruti, ha espresso a nome dell’amministrazione comunale il cordoglio per la morte dei due ragazzi: «Siamo vicini alle famiglie dei due ragazzi, in questo momento di immenso dolore, e alle famiglie di tutte le giovani vittime di incidenti che, purtroppo, avvengono con tragica frequenza». I funerali di Francesco Damonte si svolgeranno oggi pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di Arenzano, in provincia di Genova; mercoledì mattina, nella chiesa di Mallare, in Val Bormida (Savona), quelli di Niccolò Morena IL SECOLO XIX Rissa fuori dalla discoteca, cinque arresti e un ferito L’episodio, con tanto di coltelli, è accaduto all’alba nel park del porto 07 marzo 2011 - L’alcol, la stanchezza, qualche battuta a una ragazza. Questi gli ingredienti di una lite scoppiata sabato notte verso le quattro nel piazzale davanti alla discoteca “Al Porto” di Alassio fra due gruppi di quarantenni. Una discussione generata da futili motivi davanti al parcometro (non è la prima volta). Il risultato: cinque arrestati, tutti fra i 36 e i 47 anni, che sono stati trasferiti in parte nel carcere di Savona e in parte in quello di Imperia. Uno degli uomini coinvolti nella rissa, Carlo Lo Spigno, 45 anni, di Diano Marina, è stato medicato per ferite sotto l’ascella e sopra l’orecchio e giudicato guaribile in otto giorni. Gli altri arrestati sono: Antonio Zeccola, 46 anni, di Diano Marina, Cristoforo Lavore Papa, 42 anni, di Diano Castello, Alessandro Arena, 36 anni, e Giulio Minuto, 47 anni, entrambi di Loano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Alassio, capitanati dal luogotenente Orazio Calabrò, e la Croce Bianca. Gli arrestati saranno interrogati nelle prossime ore dal giudice. Secondo la ricostruzione dei fatti, fuori da “Al Porto” c’era un uomo cui era stata negata l’entrata in discoteca perché in stato di ebbrezza e, non lontano da lui, un amico. Dalla discoteca sono usciti una ragazza e un amico, ai quali l’ubriaco ha iniziato a parlare, seguiti a breve distanza dal fidanzato della ragazza e da un altro amico. L’ubriaco ha iniziato a bollare come “romeni” gli ultimi arrivati, i quali si sono difesi, dicendogli di non parlare alla ragazza. Da parte sua, lei ha fatto di tutto per sedare gli animi. E sembrava esserci riuscita. I due gruppi si sono allontanati, ma davanti al parcometro hanno ripreso a litigare. L’uomo cui era stato rifiutato l’ingresso in discoteca è stato colpito con un corpo metallico (pare la fibbia di una cintura dei pantaloni) e ha iniziato a sanguinare. I titolari della discoteca, che da lontano hanno visto che la lite stava degenerando, hanno chiamato l’ambulanza e i carabinieri. «Da quanto abbiamo potuto capire, la lite è scoppiata per motivi futili - spiega uno dei titolari della discoteca “Al Porto”, Renzo Lattuada - Purtroppo c’è molta rabbia nelle persone, una rabbia dovuta alla mancanza di denaro. Le litigate esplodono quasi sempre davanti al parcometro. Una delle due macchinette è sempre rotta e, come è successo sabato notte, capita che si ritrovino davanti persone che non si sopportano e così scoppia la rissa». STEFANIA MORDEGLIA FAI.INFORMAZIONE.IT Sbornia in una festa: gli amici gli infilano un telecomando nell’ano 08/03/2011 - Il giovane ragazzo irlandese di 19 anni Flynn Dolley, si è presentato alla Blackrock Clinic, a Dublino, lamentando il fatto che da qualche giorno, ogni qualvolta emette un peto, il televisore di casa non cambia più canale. Potere che aveva scoperto di avere circa da un anno e che non aveva confidato a nessuno. Dopo l’esame diagnostico si è accertato tramite una lastra che il ragazzo aveva un telecomando inserito nel canale anale (canale offerto da Dio e che non ha canone). Secondo la polizia ciò è dovuto a uno scherzetto fatto dai suoi compagni di scuola che hanno approfittato di lui quando molto ubriaco in un pigiama party, aveva perso conoscenza. Oltre al telecomando, il medico curante Henry Laklosh ha trovato anche una scaloppina del Dolce Forno Harbert. Sostituite le batterie del telecomando, il dottor Laklosh ha affermato che con un po’ di tempo Huang si ristabilirà completamente e potrà a ritornare a cambiare i canali con il suo collaudato metodo personale. Per la scaloppina invece non c’è stato niente da fare. EMPOW-HER - WOMAN’S HEALTH ONLINE Traduzione di Roberto Argenta Un moderato consumo di alcol aumenta il rischio di cancro Un bicchiere di vino potrebbe essere buono per il cuore, ma anche un moderato consumo di alcolici potrebbe aumentare il rischio di diversi tumori e di altri tipi di malattie gravi. I ricercatori britannici della Mayo Clinic, dell’Università di Oxford, con la ricerca “Million Women Study”, hanno calcolato la relazione tra cancro e uso di alcol in 1.3 milioni di donne di mezza età. Nello studio tre donne su quattro sono state classificate come bevitrici, tra queste donne il consumo medio di alcool è stato di circa una unità al giorno. A quasi 69.000 donne è stata fatta la diagnosi di un cancro durante il periodo di studio, in un follow-up di poco più di sette anni. Le donne che avevano bevuto sono risultate a maggior rischio di cancro della cavità orale, faringe (gola), esofago, laringe, retto, fegato e mammella. Il rischio per tutti questi tumori aumenta con il numero di bicchieri consumati, indipendentemente dal tipo di alcolico bevuto. Per i tumori associati a un aumentato rischio, per quello del seno, ad esempio, l’osservazione è coerente con altri studi. I ricercatori hanno evidenziato che non fa alcuna differenza il tipo di alcolico consumato più frequentemente o se le donne avevano ricevuto terapia ormonale sostitutiva. Tuttavia, per i tumori delle prime vie digestive (cavità orale, esofago, laringe, faringe) l’aumento di rischio associato con l’assunzione di alcolici, è stato osservato solo nelle donne che erano anche fumatrici abituali. L’incidenza di tumori del retto e del fegato aumenta con l’uso di alcolici, mentre il rischio di cancro alla tiroide, del carcinoma renale, e del linfoma non-Hodgkin diminuisce. I ricercatori hanno affermato che sono necessarie ulteriori ricerche sugli effetti protettivi dell’alcol per alcuni tipi di cancro. Secondo la Mayo Clinic, per un adulto di mezza età o più giovane, l’uso di alcolici, anche moderato, fa più male che bene. In effetti, una donna che beva alcolici, dovrebbe rivolgersi al proprio medico per prendere integratori che aiutino a ridurre il rischio di cancro al seno associato all’uso di alcolici. Oltre a bere, è possibile adottare altre misure per avvantaggiare la nostra salute cardiovascolare. Ad esempio una dieta sana e l’esercizio fisico. Ciò che potrebbe essere considerata una "giusta dose" di alcol non è ancora stata stabilita. Secondo le linee guida degli Stati Uniti, è considerato bere con moderazione: ■ Donne sane: un massimo di tre bicchieri a occasione, o sette drink a settimana ■ Uomini in buona salute e anziani: un massimo di tre bicchieri al occasione, o sette drink a settimana ■ Uomini sani e giovani: un massimo di quattro bevande per occasioni o 14 drink a settimana Una bevanda è definita come 12 once di birra, 5 once di vino o 1,5 once di distillati Dr. Arthur Schatzkin, capo della Divisione epidemiologia e genetica del cancro del National Cancer Institute, sostiene che allo stato attuale ciò che non si sa è se per certe donne esista un trade-off dei possibili benefici del consumo di alcolici come diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari, come numerosi studi epidemiologici hanno suggerito. Tuttavia, è chiaro che per alcuni tumori, in particolare della mammella, "il consumo di alcol, anche a livelli moderati, è un fattore di rischio modificabile". CORRIERE FIORENTINO Rissa per troppo alcol Feriti due sudamericani CORRIERE DEL VENETO (Treviso) Pattuglioni anti alcol contro le stragi in auto
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