Quando
un vigile gli ha detto che doveva ritirargli la patente e sequestrargli
l’auto perché stava guidando in stato d’ebbrezza, non
l’ha presa bene. E ha reagito sferrando un pugno all’agente.
È stato arrestato per questo motivo N.T., 45 anni, coinvolto
sabato pomeriggio in un tamponamento avvenuto a Ponte Crencano e poi
sottoposto alla prova dell’etilometro.
Ieri mattina l’automobilista è stato processato per direttissima
e, davanti al giudice Federica Baccaglini, ha scelto di patteggiare
sette mesi di reclusione. Difeso dall’avvocato Maurizio Corticelli,
l’imputato è stato rimesso in libertà e per tre volte
alla settimana dovrà presentarsi alla caserma dei carabinieri
per ottemperare all’obbligo della firma.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, è emerso
che, subito dopo il tamponamento tra due auto, l’altro automobilista
ha chiamato i vigili. Quando gli agenti hanno controllato il tasso alcolico
di N.T., si sono accorti che il dato registrato dall’apparecchiatura
superava di molto il limite imposto dalla legge. Di conseguenza, hanno
spiegato che dovevano ritirare la patente e sequestrare la macchina,
ma il guidatore ha reagito. Il vigili ha subito lesioni giudicate guaribili
in tre giorni.