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{foto3c} Il porto di Hitachi, prefettura di Ibaraki, nord-est (Reuters) - da Corriere.it
(ASAPS), 14 marzo 2011 - Un altro giorno 11 da dimenticare, questa volta di marzo anziché settembre. Una tragedia senza precedenti ha colpito il Giappone, un paese abituato a registrare una scossa ogni 5 minuti nei suoi 377.835 km² di superficie. Il 20% di tutte le scosse del pianeta Terra si scarica in territorio giapponese. Insomma il paese dei mandorli e dei fior di Loto è abituato da secoli a convivere col mostro che ci fa tremare, in tutti i sensi. Ma questa volta il colpo è stato micidiale, sconvolgente, inimmaginabile. Dopo la scossa del 9° grado di venerdì 11 marzo lo tsunami, che è stato ancora peggiore, poi l’esplosione delle centrali nucleare. Un anticipo di Apocalisse per i 128 milioni di abitanti nipponici.
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