SPAGNA, SICUREZZA STRADALE: L’ESTATE HA OFFERTO GRANDI RISULTATI. MAI COSÌ BENE NEGLI ULTIMI 26 ANNI. FORTISSIMO L’IMPEGNO CONTRO ALCOL (OLTRE UN MILIONE I CONTROLLI CON ETILOMETRO NELLA SOLA ESTATE) E VELOCITÀ di Lorenzo Borselli |
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(ASAPS)
MADRID – In Spagna, tutti temevano l’estate della strada.
Dopo due anni di incessanti miglioramenti sul fronte della seguridad
vial, infatti, il pessimo andamento della primavera aveva messo
in discussione la politica seguita da governo centrale ed organismi
locali, in conseguenza anche di alcuni terribili incidenti plurimortali.
Nuove campagne di informazione, però, ed una repressione
senza quartiere, hanno alla fine dato i propri frutti, e l’estate
che si va concludendo risulta già oggi la migliore degli
ultimi 26 anni. In tutto, secondo i rilevamenti del ministero
dell’Interno, sono morte 666 persone, rimaste uccise nei
561 incidenti letali occorsi nei mesi di luglio ed agosto: 45
meno dello scorso anno, quando nonostante le 711 vittime poté
dirsi compiuta la prima grande manovra di riduzione della sinistrosità.
I dati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa
da Maria Teresa Fernàndez, vice di Zapatero, subito dopo
una riunione del consiglio dei ministri. La donna di ferro della
politica spagnola, ha sottolineato che i dati, pur positivi, non
lasciano né soddisfazione né amarezza, ma ha assicurato
che la sicurezza sulle strade continuerà ad essere una
priorità. È ovvio, che dai vertici dell’Interno
ci sia comunque compiacimento per i risultati ottenuti, vista
anche la mole di pesanti critiche che erano state mosse al nuovo
corso imposto dal governo eletto all’indomani del terribile
attentato di Al Qaeda nella stazione Atocha di Madrid. Nel particolare,
la statistica indica che è stato possibile ridurre il numero
delle vittime del 6,5%, mentre è più consistente
il decremento degli incidenti mortali (-7,3%)[*], del numero dei
feriti lievi, segnalato in discesa del 18%, e dei feriti gravi
(-24%). È stata evidenziata anche la grande incisività
dei controlli, che intensificati nel mese di agosto, hanno fatto
scendere drasticamente la mortalità proprio in questo mese,
che per la prima volta ha un bollettino meno nefasto rispetto
a luglio, periodo solitamente utilizzato per anticipare previsioni
su quello successivo. C’è da dire comunque che lo
scorso 10 agosto, è entrata in vigore un’incisiva
riforma del Codigo. Nel mese di agosto hanno perso la vita in
Spagna 268 persone, rimaste coinvolte a vario titolo in 323 incidenti
mortali: questo indica che è stata comunque elevata la
plurimortalità. Nello stesso periodo dell’anno precedente,
le vittime censite erano state invece 301, e questo fissa il calo
al -9,6%. Luglio è stato davvero più cruento, con
293 incidenti mortali che sono costati la vita a 343 persone.
Lo stesso mese del 2004 era costato la vita a 355 vittime, evidenziando
una diminuzione meno pronunciata e pari al -3,4%. Per cercare
di dare una misura di quello che è stato fatto nel corso
degli anni, è sufficiente riaprire gli annuari statistici
degli ultimi 15 anni. Scopriremmo così che nel 1990, il
bimestre estivo costò la vita a 1.286 persone, numero sceso
a 928 nel 2000. Oggi, a 5 anni da quella rilevazione, il numero
di uccisi sulle strade induce a ritenere che la Spagna –
continuando così – centrerà l’obiettivo
imposto dall’Unione Europea, che richiede di dimezzare le
cifre nere, entro il 2010. “Stiamo assistendo senza ombra
di dubbio – ha detto Maria Teresa Fernàndez de la
Vega – al risultato di un gigantesco sforzo comune: a suon
di campagne (cominciate, è doveroso dirlo, con il precedente
governo di Aznàr) e di controlli, e con le varie riforme
al codice della strada, abbiamo ottenuto più prudenza da
parte dei conducenti, più coscienza da parte dei cittadini
e sempre maggiori sforzi da parte del governo, soprattutto sul
fronte del contrasto alla guida in stato di ebbrezza e della velocità
eccessiva”. Il numero di controlli alcolemici operati sulle
strade, nel solo bimestre estivo è assolutamente impressionante:
in tutto, oltre 1 milione di persone hanno dovuto sottoporsi a
test etilometrici, effettuati in larga parte dalle unità
Trafico della Guardia Civile (i nostri Carabinieri), evidenziando
positività in 15mila casi. Si tratta di controlli divenuti
ormai routine, effettuati nell’arco di 24 ore anche in occasione
di ogni semplice verifica documentale. Questo ha comportato una
risposta forte da parte della società motorizzata spagnola,
che ha forti possibilità di incappare in controlli di polizia
stradale ogni volta che si mette al volante. Importantissimi anche
i risultati conseguiti sul fronte della velocità, grazie
alle 200 postazioni mobili ed alle 37 fisse per la rilevazione
della velocità, che hanno rilevato il passaggio di 4milioni
e 500mila veicoli circa, registrando irregolarità per 150mila
di loro. Anche questo, è un segnale di come in Spagna si
abbia ben compreso cosa significhi sicurezza stradale: una postazione
autovelox, registra infatti non solo le infrazioni, ma anche il
numero di passaggi, consentendo così di fare una debita
proporzione tra atti della circolazione normali e quelli invece
irregolari. [*] ricordiamo che per incidente mortale si intende appunto il singolo evento, che può comportare, però, una mortalità di tipo plurimo. Esemplare il caso di un pullman che venendo a fatale collisione nella quale morissero alcuni suoi occupanti, inciderebbe nella statistica di un solo evento, pur facendo incrementare il numero di vittime, che costituisce appunto una voce a sé stante. Una postazione radar mobile |
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