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Rassegna alcol e guida del 18 marzo 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

MA DOVE TROVANO I SOLDI PER ORGANIZZARE QUESTE MEGAGALATTICHE ESPOSIZIONI?

IL MONDO DEL VINO NON E’ IN CRISI?

NON CHIEDONO CONTINUAMENTE SUSSIDI PUBBLICI PER NON CHIUDERE LE CANTINE?  

A QUANDO UN DROGAEXPO?

AGRONOTIZIE 

 

Vinexpo compie 30 anni: alla salute!
Fonte: Saloni Internazionali Francesi 

18.3.11 

Bordeaux, 19 - 23 giugno 2011. Tutto è stato predisposto in vista del salone internazionale del vino e degli alcolici, il luogo di ritrovo per dinamizzare i mercati del vino

Gli espositori

A tre mesi dall’apertura del salone, giunto al traguardo della 30° edizione, gli espositori di Vinexpo hanno già tutti prenotato i loro stand. Le società di dimensione internazionale, come Champagne Louis Roederer, Castel Frères, Concha y Toro e Baron Philippe de Rothschild sono stati i primi a rispondere. A fianco di questi grandi gruppi, saranno inoltre presenti numerose imprese in rappresentanza di oltre quaranta Paesi produttori.

L’Italia, la Francia e la Spagna, che rappresentano circa la metà della produzione mondiale e più di 6 miliardi di bottiglie di vini fermi esportate, sono ancora una volta molte attive in vista della manifestaizone, grazie a partecipazioni collettive nazionali ma anche tramite la presenza di società rinomate quali Luigi Cecchi & Figli, Casa Vinicola Zonin, Gonzalez-Byass o anche Hugel & Fils, Georges Duboeuf, les Grands chais de France e il Groupe Thiénot.

Nella globalità, il salone occuperà una superficie di 90.000 metri quadrati, compresi i tre padiglioni espositivi, il Palais des Congrès, i giardini, il Club du Lac, i ristoranti, le sale delle conferenze e delle degustazioni e l’insieme dei servizi.

Tastings by Vinexpo: novità 2011

Ogni anno Vinexpo innova migliorando le strutture (costruzione del Pad. 3 nel 2005, realizzazione della passerella galleggiante sul lago nel 2007, riproposta anche quest’anno) e proponendo nuovi temi e concept (il Club Vip, le Cercle des sommeliers, l’Art et le vin…). Quest’anno la novità sarà la valorizzazione di numerosi spazi di degustazione raggruppati sotto un unico label, Tastings by Vinexpo. Questa modalità senza precedenti permette di valorizzare tutte le degustazioni e le presentazioni di vini ed alcolici organizzate all’interno di queste sale.

Completato dalle sale dei padiglioni 2 e 3, il Palais des Congrès diventa così nel 2011 un luogo privilegiato per le degustazioni e le conferenze professionali alternando sale per degustazioni sedute, sale di ricevimento e sale per conferenze. Numerosi spazi sono già stati prenotati dagli espositori. Un centinaio di eventi collaterali saranno annunciati a partire dal mese di aprile.

Programma di promozione rivolto ai visitatori

Nel 2009 Vinexpo ha accolto 46.621 visitatori provenienti da 135 Paesi: importatori, grossisti, agenti commerciali, buyer della distribuzione moderna e dei negozi specializzati, cantinieri, albergatori, ristoratori, buyer dei duty free...

Per sensibilizzare questi buyer, Vinexpo mette in atto un’ampia compagna d’informazione e di sensibilizzazione grazie a diciotto conferenze stampa organizzate nelle grandi capitali internazionali; è anche previsto l’invio di comunicazioni e brochure e l’acquisto di spazi pubblicitari. In parallelo, incontri professionali e individuali con i principali distributori hanno luogo sui più grandi mercati.(*)

Mercati e prospettive future

Da 14 anni Vinexpo realizza uno studio prospettico sulla congiuntura mondiale del vino e degli alcolici.(**) Commissionato all’agenzia britannica The Iswr, questo studio analizza le evoluzioni della produzione in 28 Paesi e il consumo in 114 Paesi. Molto attesi in questo periodo di instabilità economica, i risultati(***) saranno presentati a Parigi, Londra, New York, Montreal, Toronto, Seul, Tokio, Pechino, Shangai, Hong Kong, Francoforte e Amsterdam.

(*)Nota: a quando una analoga campagna d’informazione anche per sensibilizzare le persone ai problemi provocati dal consumo di bevande alcoliche?

(**)Nota: da ben 14 anni stanno studiando prospettive sulle perdite del vino. Ciò significa che sono 14 anni che il vino è in crisi. Ciò nonostante organizzano continuamente eventi supercostosi con i soldi dei contribuenti!

(***)Nota: i risultati saranno un’altra volta negativi, ciò nonostante continueranno ad affermare che il vino in Italia è un caposaldo della nostra economia!!!

UNA CURIOSA TAVOLA ROTONDA

AGENPARL

BOLZANO: PROVINCIA, TAVOLA ROTONDA SU ALCOOL NEL VINO

Venerdì 18 Marzo 2011 15:43

Scritto da com/mca

Roma, 18 mar - Con l’aumento della qualità dei vini altoatesini aumenta anche il contenuto di alcool. Questa tematica è vista dai consumatori, rivenditori e vignaioli da prospettive diverse. L’alcool svolge da una parte un’azione positiva sull’aroma e sul gusto del vino ed aumenta la sua conservabilità. Dall’altra, invece, il consumo eccessivo di alcool può arrecare danno alla salute e alterare la capacità di guida, fra l’altro, un motivo, per il quale i consumatori desiderano vini meno alcolici. Una tavola rotonda su questo tema si svolgerà mercoledì 23 marzo, dalle ore 9.00 alle 12.00, nell’aula magna del Centro sperimentale di Laimburg, alla quale sono invitati enologi, produttori di vino ed interessati alla tematica. Esperti del settore, tra i quali il Prof. Roberto Ferrarini dell’Università di Verona, Dr. Barbara Raifer del Centro Sperimentale di Laimburg e Hans Terzer, enologo della cantina di San Michele Appiano, parleranno delle possibilità e delle esperienze per ottenere una riduzione del grado alcolico dei vini. Saranno presentate varie operazioni viticole ed enologiche, che promettono di influenzare il contenuto in zuccheri dell’uva oppure direttamente il grado alcolico dei vini. Consecutivamente si terrà un’ampia discussione aperta. La degustazione di vini parzialmente dealcolati perfezionerà la mattinata.

UNO STUDIO SULLA DIPENDENZA

JOURNAL OF STUDYIES ON ALCOHOL AND DRUGS

Periodi sensibili per l’iniziazione all’alcol negli adolescenti: previsioni sul verificarsi nella età adulta di eventi o cronicità alcol correlati

Libera traduzione di Roberto Argenta

Questo studio ha esaminato l’associazione tra età di insorgenza dell’uso di alcool e l’abuso di alcol e la dipendenza negli adulti. Verificando l’ipotesi che il periodo della prima adolescenza (11-14) sia un periodo vulnerabile dello sviluppo durante il quale l’avvio all’uso di alcol è particolarmente dannoso.

Dati provengono da un panel longitudinale di 808 partecipanti reclutati nel 1981.

I partecipanti sono stati monitorati all’età di 33 anni nel 2008 con il 92% di ritenzione.

Insorgenza dell’uso di alcol prima dell’età di 11 anni (tarda infanzia), se confrontato con l’iniziazione durante la prima adolescenza, è collegato ad un aumento della cronica dipendenza da alcool negli adulti, anche dopo aver considerato le variabili socio-demografiche e l’utilizzo altre sostanze in adolescenza.

Il presente studio non ha trovato prove che la prima adolescenza sia un periodo particolarmente delicato per l’inizio del consumo di alcool.

I risultati relativi all’inizio di un consumo regolare di alcool e la cronica dipendenza da alcol successiva suggeriscono che l’insorgenza del bere abituale prima di 21 anni è problematico, ma nessuno periodo dell’adolescenza è più sensibile di altri.

In particolare, anche se tutti i gruppi di età che ha iniziato a bere regolarmente prima di 21 anni ha avuto un maggior tasso di dipendenza da alcol in età adulta, l’avvio di uso abituale di alcol a 14 anni o prima non era collegato a una maggiore cronica dipendenza da alcol più che l’inizio di un uso regolare in media o tarda adolescenza.

I risultati suggeriscono l’importanza di ritardare l’insorgenza dell’uso di alcol attraverso attività di prevenzione fin dalla scuola elementare.

L’impegno della prevenzione dovrebbe concentrarsi sul prevenire l’insorgenza del bere abituale prima dei 21 anni.

Katarina Guttmannova, Jennifer A. Bailey, Karl G. Hill, Jungeun Olivia Lee, J. David Hawkins, M. Lacey Woods, Richard F. Catalano

(J. Stud. Alcohol Drugs, 72, 221-231, 2011)


INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE

MBNEWS

No alcol, no drugs: parte da Vimercate la campagna provinciale Mb4you

Cultura

Scritto da Lorenzo Giglio

Venerdì 18 Marzo 2011

Partirà da Vimercate il nuovo percorso formativo ideato dalla provincia di Monza e Brianza dedicato ai giovani e contro l’abuso di alcol e droghe. Mb4you il nome del progetto che ha come obiettivi la sensibilizzazione dei giovani contro gli abusi, il coinvolgimento diretto dei ragazzi in spettacoli, attività teatrali, sportivi ma anche di tipo imprenditoriale.

E proprio a Vimercate è stato presentata l’iniziativa, all’interno dell’auditorium dell’istituto omnicomprensivo di via Adda alla presenza del presidente della provincia Dario Allevi, del sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, l’assessore alle politiche giovanili provinciali Alberto Grisi e il vicesindaco di Vimercate Roberto Rampi.

«L’obiettivo di Mb4you è coinvolgere i giovani nelle scelte del proprio futuro – afferma l’assessore Grisi – molte delle proposte sono arrivate direttamente da parte dei giovani che hanno collaborato attivamente con noi della provincia. Grazie anche al comune e al suo vicesindaco Rampi che ci ha aiutato nel trovare il luogo adeguato per cominciare il progetto».

Saranno quattro i giorni dedicati a Vimercate e si svolgeranno completamente in piazza Marconi da giovedì 17 a domenica 20. Fra le proposte in cui verranno coinvolti gli studenti, attività didattiche come simulazione di primo soccorso, spettacoli teatrali, mostre e anche un aperitivo "no alcol".

Sabato pomeriggio sarà il momento per un contest band giovanili emergenti, teatro, break dance e anche Parkour.

Prossime tappe a Cesano Maderno l’8-9-10 aprile, il 13-14-15 maggio a Carate Brianza e il 10-11-12 giugno a Desio.

Dal 16 marzo sul sito della provincia di Monza sarà possibile seguire sul sito delle politiche giovanili i progetti e le attività di Mb4you.

IL GAZZETTINO

Team scuola-famiglie

contro droga e alcol

Venerdì 18 Marzo 2011,

MEL.- Il progetto si chiama "Genitori e insegnanti a confronto" ed è al via stasera per approfondire le azioni di prevenzione da attivare in termini di uso di alcool e droga fra i giovanissimi. I genitori degli alunni delle classi terze medie di Trichiana, Mel e Lentiai sono invitati alla prima delle tre serate programmate che si terrà alla scuola elementare alle 20.30. (L.R.)

LA GOCCIA

Romizi e Varasano chiedono di prevenire il consumo di alcol a Perugia

Mercoledì 16 Marzo 2011 17:33 | Scritto da Redazione | | |

I consiglieri comunali Pdl di Perugia, Andrea Romizi e Leonardo Varasano, hanno presentato: “Strategie di prevenzione del consumo di alcol in occasione di manifestazioni/eventi promosse in città patrocinate dall’Amministrazione comunale di Perugia”. I due esponenti hanno effettuato un’attenta analisi:

- l’abuso di alcol da decenni è inserito nell’elenco delle droghe per i suoi effetti sulla persona anche dalle organizzazioni mondiali

- da una ricerca effettuata a livello europeo emergerebbe un dato statistico in cui si evince che la metà degli incidenti stradali in Europa è imputabile all’alcol: tra il 40% e il 55% del totale, secondo il Paese.

- l’ACI in collaborazione con l’ISTAT ha pubblicato una statistica relativa agli incidenti stradali accaduti in Italia nel 2008 dalla quale si argomenta che la causa imputabile ad una alterazione dello stato psico-fisico del conducente è ascrivibile in 8697 casi sui 278.592 incidenti stradali accertati nel 2008;

- nel dato sopra riportato, l’ebbrezza da alcool rappresenta il 68.1% (5920 casi), il restante 29.1% è ascrivibile all’uso di sostanze stupefacenti, sonno o malori improvvisi;

- gli incidenti rientranti nella categoria sopra citata sono segnalati per la gravità degli eventi dove spesso si determina la morte o delle lesioni di vittime innocenti. Esaminando, invece, la situazione territoriale Andrea Romizi e Leonardo Varasano hanno messo in luce l’evidente problema che sta attecchendo nella città di Perugia. Infatti, spiegano che in questi ultimi anni nell’acropoli perugina c’è stato un notevole incremento del consumo di alcol nella fascia di giovani e giovanissimi; ed è proprio per questo che viene esplicitamente richiesto dai due consiglieri comunali di: controllo sulla somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni; attivare una collaborazione con le forze dell’ordine e le associazioni dedicate presenti sul territorio, al fine di provvedere alla distribuzione di materiale informativo per la promozione della salute sul tema alcol e per attuare controlli volti alla prevenzione degli incidenti stradali; individuare luoghi, all’interno degli eventi, dove inserire punti di informazione per la distribuzione di materiale informativo per la promozione della salute sul tema alcol e infine di mantenere e potenziare il progetto di trasporto collettivo verso i locali coinvolgendo gli stessi proprietari e operatori del settore.

IL CORRIERE ADRIATICO

Un dibattito sulle dipendenze
Genitori e alunni parleranno al teatro La Perla di alcol e droghe

18.3.11

Montegranaro L’associazione Genitori Oggi, in collaborazione con la scuola media e con il patrocinio del Comune, organizza un incontro sul tema delle dipendenze nell’adolescenza dal titolo “Ragazzi che si bevono la vita”. L’appuntamento è per domani mattina alle 10.30 nel teatro La Perla e rappresenta la conclusione di un progetto di prevenzione giunto al secondo anno di attuazione con il contributo del Centro servizi per il Volontariato. L’obiettivo è quello di contrastare l’aumento delle dipendenze tra gli adolescenti e permettere loro attraverso una corretta informazione di fare scelte consapevoli. Ma affinché i ragazzi possano viaggiare sul treno della libertà e non su quello della dipendenza è importante agire sui giovani ma anche sugli adulti, ai quali è rivolto questo incontro. Sarà un’occasione per mostrare loro il percorso fatto dai ragazzi e per riflettere sulle tre forme di dipendenza affrontate nel progetto: alcol, droghe, internet.

Saranno presenti tutte le sette classi di terza media di Montegranaro e Monte San Pietrangeli che hanno preso parte al progetto, per mostrare gli spot anti-alcol realizzati con l’aiuto dei loro docenti. Al termine dell’incontro una giuria premierà il migliore che riceverà una stampante offerta dall’associazione Genitori.

MESSAGGERO VENETO

Sport e alimentazione sana per prevenire i tumori

17 marzo 2011 — pagina 04 sezione: Gorizia

Lunedì 14 marzo il Liceo linguistico europeo Paolino d’Aquileia di Gorizia ha ospitato una tavola rotonda sulla lotta ai tumori rivolta ai ragazzi del triennio, grazie alla disponibilità di personale medico individuato dal Lions club di Gorizia Host nel quadro del progetto Martina, la ragazza da cui prende il nome l’iniziativa, deceduta precocemente in seguito a un tumore maligno, la quale si era fortemente impegnata nell’avviare un’attività d’informazione affinché si riducesse l’incidenza di tale patologia fra i giovani.

Il presidente del Lions club di Gorizia Matteo Fontana si è soffermato sulle finalità del progetto sottolineando gli obiettivi qualificanti: informare i giovani sulle modalità di lotta ai tumori, dando nello stesso tempo la tranquillità che deriva dalla conoscenza.

Sono intervenuti Paolo Guaitoli, urologo dell’ospedale di Udine, Ignazio Nolfo, ginecologo dell’ospedale di Gorizia e Oscar Louvier, geriatra del distretto sanitario di Gorizia, i quali hanno esposto i diversi argomenti in maniera efficace e incisiva, spaziando tra argomenti di educazione sanitaria, educazione alla salute e educazione alla sessualità con linguaggio specifico ma nello stesso tempo perfettamente alla portata del giovane pubblico.

La lotta ai tumori si combatte mediante tre vie: prevenzione, diagnosi tempestiva e terapia efficace. Forte è stato il messaggio sull’importanza di un corretto e sano stile di vita per prevenire e ridurre l’incidenza tumorale, identificando come chiari fattori di rischio il fumo, l’eccesso di alcol(*), una dieta povera di frutta e verdura, la mancanza di una regolare attività fisica e la scorretta esposizione al sole. Durante l’incontro sono stati descritti i vari metodi diagnostici.

Alla fine dell’incontro gli studenti sono stati felici di apprendere che uno di loro estratto a sorte sarebbe stato ospite di uno dei campi della gioventù durante l’estate. Adottato ufficialmente dall’associazione internazionale dei Lions club già nel 1974, il programma dei campi della gioventù internazionale rispecchia l’obiettivo principale dei Lions: creare e promuovere uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo.

(*)Nota: Una ricerca dell’Institut National du Cancer francese dimostra che anche un consumo moderato di bevande alcoliche aumenta il rischio di sviluppare il cancro.

clicMedicina - redazione@clicmedicina.it

Oncologi e calciatori insegnano a combattere i 7 ‘vizi capitali’

Il tumore l’ha visto in faccia, a 10 anni. L’ha sconfitto, oggi è un campione e Alexandre Pato dice ai giovani: “Non giocate con la salute, nessuno è immune dal cancro e la prevenzione può tenervi al sicuro”. Il goleador rossonero è stato accolto questa mattina con grande entusiasmo da una platea d’eccezione: oltre 450 emozionatissimi studenti dell’Istituto “Artemisia Gentileschi” di Milano riuniti in Auditorium per una lezione indimenticabile, tenuta dal fuoriclasse brasiliano e dal compagno di squadra Nicola Legrottaglie, protagonisti del progetto nazionale “Non fare autogol” promosso dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Una campagna di prevenzione innovativa che da oggi a fine campionato toccherà 7 scuole in 7 città (Milano, Palermo, Firenze, Genova, Napoli, Torino e Roma), coinvolgendo alcuni dei più importanti calciatori italiani (oltre ai due milanisti, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Chiellini, Sculli e Perrotta) e il CT della nazionale Cesare Prandelli. Saranno loro stessi a “salire in cattedra” per spiegare agli studenti come tenersi alla larga dai sette vizi capitali ed evitare il cancro. “La prevenzione oncologica comincia da giovani – ha spiegato il prof. Carmelo Iacono, presidente nazionale AIOM -: fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta, sesso non protetto, lampade solari e doping sono abitudini molto pericolose, soprattutto se iniziate da adolescenti. Circa il 40% dei tumori è causato da fattori modificabili ed evitabili. Con il nostro progetto, grazie all’aiuto dei calciatori, vogliamo spiegare ai ragazzi quali siano i rischi e convincerli che per vincere la partita contro il cancro è indispensabile giocare d’attacco”. Oltre agli incontri, è attivo il sito www.nonfareautogol.it ed è stato realizzato un opuscolo, in distribuzione in decine di istituti secondari italiani. Al fianco di AIOM, con i campioni, si sono schierati anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). Il progetto è reso possibile da Boehringer-Ingelheim. L’incontro di Milano è dedicato in particolare al fumo: il capoluogo lombardo è infatti la città in cui questa pessima abitudine è più diffusa, soprattutto fra i giovani, che accendono la prima sigaretta in media 6 mesi prima rispetto ai coetanei italiani, a 15 anni e mezzo. “Sappiamo di essere un esempio per tanti ragazzi – ha affermato Nicola Legrottaglie – e questo ci dà grandi responsabilità. Possiamo far capire loro quali sono i comportamenti positivi e gli stili di vita negativi da eliminare. È con grande piacere e onore, quindi, che ho deciso di partecipare a un progetto così importante”. Anche l’Assessore alla Sanità lombardo, dr. Luciano Bresciani, ha voluto essere presente per testimoniare il rilievo dell’iniziativa: “Il fumo è un attore decisivo nella genesi del cancro ed esalta l’azione di altri fattori che concorrono all’insorgere delle neoplasie. L’uso delle sigarette è aumentato significativamente nell’ambito femminile e tra i ragazzi, in età sempre più giovanile. Ragazzi, non fumatevi la vita!”

I tumori provocano ogni anno oltre 250.000 nuovi malati nel nostro Paese ma fortunatamente sono sempre più curabili: “Oggi oltre 2 milioni di italiani hanno affrontato un cancro, di questi un milione e mezzo l’ha superato – ha spiegato il prof. Marco Venturini, presidente eletto AIOM –. Questo dimostra l’efficacia dei programmi di prevenzione, i progressi nella diagnosi e gli avanzamenti raggiunti nelle terapie. L’attuale riduzione di mortalità porta l’Italia al livello dei Paesi occidentali più avanzati e la nostra oncologia è fra le migliori al mondo”. L’AIOM, che riunisce oltre 2.000 specialisti, ha identificato nella fascia d’età 14-16 un target prioritario per la formazione e la sensibilizzazione. Per questo ha ideato una campagna ad hoc che mira a contrastare i principali fattori di rischio parlando la loro lingua. “Quella universale dello sport, con cui veicolare alcuni importanti valori e messaggi di salute – ha dichiarato Enrique Manzoni, Presidente di Boehringer-Ingelheim –. La nostra azienda è lieta di essere al fianco degli oncologi con questo importante messaggio veicolato da testimonial prestigiosi come i calciatori di serie A”. Per massimizzare la ricaduta educazionale è attivo anche un canale YouTube e un gruppo su facebook (che ha già raggiunto oltre 1.000 amici), con un gioco educazionale che mette in palio l’incontro dal vivo con gli idoli sportivi: chi vince potrà incontrarli in occasione delle tappe nelle scuole e ricevere una loro maglietta autografata. Nel sito è prevista inoltre un’area dedicata agli insegnanti (e più in generale agli educatori), strutturata con schede pratiche e consigli, a cura di AIOM, su come prevenire i principali fattori di rischio. “Fra i giovani la conoscenza di questi aspetti è molto scarsa – ha affermato il coordinatore regionale AIOM della Lombardia, prof. Giordano Beretta -, pochissimi sanno che oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato ad una dieta scorretta, che i sedentari hanno una probabilità del 20-40% superiore di ammalarsi, che esiste una forte relazione tra alcol e cancro. E ancora, che il sesso senza protezioni può provocare anche patologie oncologiche o che le lampade abbronzanti sono cancerogene al pari delle sigarette”. Il fumo, in modo particolare, è un vizio sempre più diffuso tra gli italiani e i milanesi: la media di sigarette fumate in città è di 13 pro capite. Il 70% dei tabagisti ha provato almeno una volta a smettere, senza successo. “Meglio non iniziare nemmeno - ha concluso il prof. Iacono - un messaggio tanto più chiaro se lo lanciano i campioni del cuore”.(*)

(*)Nota: e ditelo che lo stesso vale anche per le bevande alcoliche!!!

A LEGGERE QUESTO ARTICOLO MI SONO SENTITO GRANDE, PIU’ GRANDE DI GASCOIGNE… E COME ME CE NE SONO TANTI CHE HANNO VINTO LA BATTAGLIA CONTRO L’ALCOL E CHE SONO PIU’ GRANDI DI GASCOIGNE…

STADIO SPORT

Gascoigne è fuori dal tunnel…del divertimento

giovedì, 17 marzo 201124 visiteAggiungi un commento

Gazza beveva solo Red Bull. Ultimamente ne scolava quaranta al giorno. «Ero diventato dipendente anche da una medicina per la tosse dei bambini…». Parla da una clinica inglese, dove sta cercando per l’ennesima volta di disintossicarsi. Prima di «limitarsi» alla Red Bull buttava giù qualunque cosa: birra, vodka, champagne, tequila, whisky, gin. Se c’era l’alcol tanto meglio, altrimenti andava bene anche un semplice sciroppo. Gazza beveva perché amava bere, senza psicologia da quattro soldi e senza accettare proposte d’aiuto mai veramente richieste. Ci hanno provato diverse volte e non ci sono mai riusciti: «Paul Gascoigne farà una brutta fine, il suo fegato è a pezzi». Le fotografie dei tabloid lo ritraevano mentre barcollava per strada, fatto, ubriaco, piacevolmente assente.

La vita di Gazza è una grande sbronza. L’ha voluta lui e non ha mai cercato consolazione né compassione. Paul combinava casini perché si divertiva come un matto, tracannava perché era la cosa meno noiosa che potesse fare. Pazzo è pazzo. Lo è sempre stato e lo sarà fino in fondo, come da copione. Perché l’alcol, prima di distruggerlo, lo ha reso un personaggio celebre in ogni curva del mondo. Gascoigne è l’idolo, l’icona, il mito di chiunque frequenti il baracchino delle bibite sul piazzale dello stadio. Birra e pallone, cioè Paul. Allora vai con gli aneddoti: Gazza che tira su col naso in una camera d’albergo, Gazza che prende a cazzotti il buttafuori di un locale, Gazza che perde conoscenza sul sedile posteriore di un taxi, Gazza che si ubriaca nel cesso di una stazione di servizio.

Jimmy “Cinquepance” Gardner è lo storico compagno di bevute. Pare che d’ora in poi Jimmy dovrà fare a meno di Gazza, che per la prima volta ha portato a termine la prima parte del programma di disintossicazione dall’alcol. Gli specialisti del Providence Project Centre di Bournemouth, dopo undici tentativi falliti, gli hanno consegnato una medaglia con tanto di cerimonia ufficiale. «Non è come una semifinale mondiale, è una soddisfazione diversa» ha detto Gascoigne. Il calcio inglese lo ha usato quando aveva bisogno di un’icona calcistica da esportare all’estero e l’ha scaricato quando ha scoperto David Beckham. Sapeva giocare a pallone, Gascoigne. Aveva classe o qualcosa di molto simile. L’Inghilterra se l’è goduto per poco, fin quando Gazza non ha cominciato a bere sul serio, finendo nelle ultime pagine dei tabloid sotto la definizione di “Clown triste”. Il mito – forse falso, ma comunque un mito – di Gazza è nato lì, al bancone di un pub. Hanno cominciato a etichettarlo come l’erede di George Best, il nuovo maledetto del calcio, il dannato che scola pinte di birra e se ne frega di tutto il resto.

Il vizio è una componente del genio. Ne è parte integrante e indistinguibile. Gazza è lui perché beve, se fosse stato “normale” non sarebbe diventato Paul Gascoigne. Le ultime foto mostrano Gazza sorridente, con i capelli rasati a zero e il pigiama a pois. «Sono un alcolizzato in via di guarigione, ma non guarirò mai completamente. Sono eternamente in via di guarigione». Gazza sa che non smetterà mai di alzare il gomito. Rinunciare alle tentazioni e combattere le dipendenze non è mai stato il suo forte. Conosce troppo bene l’alcol e sa di non avere la forza di volontà per la rinuncia definitiva. Però stavolta sembra diverso, sembra che Gascoigne abbia trovato il coraggio almeno per rinunciare a qualche bicchiere. Sarebbe già molto e lui lo sa: «Devo mettere ordine nella mia vita».

E’ stato lasciato solo, è stato abbandonato, ma Gazza non ha mai cercato aiuto. Mette malinconia, certo. In fondo è un personaggio unico nel suo genere, certamente più vero di certi fighetti del calcio di oggi. Il profilo migliore l’ha tracciato un vecchio tifoso della Lazio: «Gazza è un genio, un coglione, un eroe, un ciccione, un fenomeno, un alcolizzato. E’ tutto e non è niente». Semplicemente è Paul Gascoigne. Jimmy «Cinquepance» lo aspetta fuori dalla clinica per brindare alla disintossicazione. Filippo Merli

GIOVANI REATINI CONDANNANO GLI EPISODI DI VIOLENZA CHE SI SONO VERIFICATI DI RECENTE NEL CAPOLUOGO E IN ALTRI CENTRI DELLA SABINA

IL TEMPO

«Punizioni severe per i vandali»

Sondaggio Scritte sui muri, scuole e monumenti danneggiati: servono più controlli

Luca Giarrusso

Il vandalismo rappresenta un fenomeno in crescita.

17.3.11. - RIETI

Numerosi gli atti compiuti negli ultimi tre mesi nel capoluogo. Scritte su muri e monumenti, danni alla stazione ferroviaria, luminarie natalizie distrutte, vetrine dei negozi danneggiate e molto altro fino ad arrivare al gesto compiuto domenica scorsa: il blitz vandalico alla scuola di Cittaducale. In questi casi si punta il dito contro una gioventù annoiata, obnubilata da alcol e droghe, ma sono solo giudizi irrazionali. Cosa pensano i giovani e i meno giovani a Rieti? Marco Bianchi: «Io credo sia una grande stupidaggine danneggiare beni messi a disposizione di tutti. Faccio l’esempio del mio paese, Monte San Giovanni. Era stato posizionato uno specchio stradale per favorire la visibilità in una curva pericolosa, dopo tre giorni lo hanno rotto. Credo che il vandalismo sia una sorta di ribellione verso le istituzioni per ciò che non si è riuscito a ottenere ed è un modo sbagliato». Siamo noi a pagare sostiene Nicola Grillo: «Ci sono, purtroppo, ragazzi che si divertono in questo modo. Forse per noia perché mancano degli spazi adeguati. È comunque sbagliato perché quello che danneggiano viene acquistato con i soldi pubblici e con gli stessi viene riparato, quindi siamo sempre noi che paghiamo». Marinel Cojocaro: «Non tollero il vandalismo. A mio avviso potrebbe essere una protesta. Per esempio la scuola, con gli studenti sempre pronti a protestare e farsi notare. Spesso il vandalismo diventa una competizione tra ragazzi. In merito alle scritte sui muri credo che alcuni abbiano delle spiccate doti artistiche, mal applicate». Per Martina Scipioni sono degli incivili: «Ormai il vandalismo è diventato un hobby perché non ci sono più i divertimenti di una volta. Non si rendono conto di quanto siano incivili e dei danni che dobbiamo pagare tutti». Gloria Mancini: «I vandali sono ormai ovunque, un fenomeno che riguarda l’intera nazione. Sarà per scarsa intelligenza e per noia, ma non è giusto danneggiare tutto. È comunque una protesta sbagliata e perfettamente inutile». Jessica Parnofiello esclude l’alcol come causa determinante e suggerisce l’educazione civica e maggiori controlli: «Non credo che l’alcolismo giovanile sia influente, piuttosto rappresenta un capro espiatorio per eludere le proprie responsabilità. L’educazione civica, anche trasmessa in casa, non risolverebbe il problema, ma potrebbe limitarne la diffusione. Rieti è una città piccola, un maggiore controllo sulle strade, durante le ore notturne, potrebbe essere utile, anche come deterrente».

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

IL TIRRENO

Rubano in un supermercato, subito presi

17 marzo 2011 — pagina 06 sezione: Massa

CARRARA. Quattro arresti, tre denunce: è il bilancio di una serie di controlli sul territorio disposti dal comando compagnia dei carabinieri di Carrara. Nei guai, cittadini di nazionalità straniera.

I primi a finire in manette sono stati due cittadini rumeni, che il nucleo radiomobile ha bloccato all’esterno di un supermercato di Avenza. Di entrambi sono state fornite le iniziali: si tratta di A.N. e I.D., rispettivamente classe ’90 e ’71. Secondo quanto ricostruito, i due - già in stato di alterazione, per la forte assunzione di alcol - avevano arraffato vari prodotti (anche due bottiglie di superalcolici) e con prepotenza avevano superato le barriere senza tener conto che i carabinieri, già allertati dalla vigilanza, li attendevano fuori. Immediato l’arresto anche in considerazione dei numerosi e specifici precedenti dei due.

SI DENUDA DAVANTI A UN CIRCOLO. Un altro arresto riguarda un giovane cittadino marocchino: anche in questo caso le iniziali, M.M., 20 anni. Ebbro di alcol, davanti un circolo ricreativo, si era completamente denudato ed aveva aggredito i gestori e inoltre, all’arrivo dei militari dell’Arma, aveva opposto resistenza alla sua identificazione. Per lui, notte in cella e processo per direttissima.

NOMADE IN MANETTE. Nuovo arresto, questo da parte dei carabinieri di Avenza, nei confronti di una giovane zingara per reati contro il patrimonio. A.M. classe ’76, dovrà scontare otto mesi di reclusione in ottemperanza a un ordine di carcerazione definitivo emesso dalla Procura della Repubblica di Genova.

TRE DENUNCIATI: DUE IN BICI IN STATO DI EBBREZZA. Sul fronte della prevenzione i carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia di Carrara hanno inoltre denunciato in stato di libertà tre cittadini extracomunitari per guida in stato di ebbrezza. Una particolarità: due marocchini venivano colti in stato di ebbrezza alla guida della loro bicicletta mentre di notte sbandando a destra e sinistra invadevano pericolosamente le corsie della carreggiata mettendo in pericolo la loro vita e quella degli automobilisti che gli venivano incontro.

Infine una denuncia da parte dei carabinieri di Bedizzano nei confronti di un cittadino extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno e con i documenti attestanti la sua permanenza all’intero dello stato italiano.

In questo periodo proseguiranno i controlli di prevenzione e di repressione dei reati nell’ambito della giurisdizione della compagnia di Carrara, con particolare riferimento ai reati contro il patrimonio. Preziosa, in questa direzione, la collaborazione dei cittadini.

IL MATTINO DI PADOVA

Coinvolta in un incidente risulta ubriaca. Revocata la patente e auto sequestrata

17 marzo 2011 — pagina 28 sezione: Provincia

SELVAZZANO. Un incidente che ha provocato solo tanta paura e qualche lieve contusione a due automobiliste è costato però la revoca della patente e il sequestro del veicolo a una di loro: alla prova dell’etilometro la donna ha fatto segnare un tasso di oltre 3,10, sei volte superiore al consentito.

L’altra sera, poco prima delle 21, C.C., 33 anni, residente a Padova, percorreva alla guida della sua Fiat Punto via Euganea proveniente da Feriole in direzione Tencarola. L’auto aveva superato da qualche decina di metri la rotonda all’incrocio con via Schiavo quando si è scontrata frontalmente con una Opel Corsa condotta da A.G., 43 anni, di Cervarese. Fortunatamente le due vetture procedevano a velocità moderata essendo in prossimità della rotonda, ma nonostante questo, il botto ha semidistrutto le due vetture. Le due donne sono scese un po’ ammaccate ma senza gravi conseguenze fisiche. Sul posto è arrivata una pattuglia di agenti del Consorzio di polizia municipale Padova Ovest per rilevare l’incidente. Gli agenti hanno sottoposto all’alcol test le due automobiliste. Tutto regolare per la quarantatreenne, la sorpresa è arrivata con la prova dell’alcol test della giovane padovana che imprecava e strepitava. (l.m.)

IL TIRRENO

Al volante ubriaco fermato dai carabinieri

Pagina 5 - Piombino - Elba

GIOVEDÌ, 17 MARZO 2011

PORTOFERRAIO. Era alla guida dell’auto del padre con un tasso alcolemico ben tre volte superiore a quello consentito.

É stato bloccato dai carabinieri in via Elbano Gasperi a Portoferraio e per un giovane portoferraiese la patente da poco presa, ritirata.

Ma non è stato l’unica infrazione al codice della strada durante la serata. A rompere il monotono suono della pioggia e ad attirare l’attenzione dei militari, in questo caso, è stato il rombo eccessivamente sportivo e assordante di un auto, il cui conducente, per non aver rispettato l’obbligo di tenere nelle condizioni prescritte il silenziatore (leggasi marmitta) è stato sanzionato: la quiete e il riposo delle persone vanno tutelate anche di sabato sera.

IL TIRRENO

Positivo all’etilometro dopo un incidente Gli ritirano la patente

Pagina 5 - Montecatini

Automobilista controllato dei carabinieri

VENERDÌ, 18 MARZO 2011

PONTE BUGGIANESE. Patente ritirata dopo un incidente stradale.

È accaduto a Ponte Buggianese ai danni di un automobilista trovato positivo all’alcol test fatto dai carabinieri dopo uno scontro in macchina in cui era rimasto coinvolto. Quando la pattuglia è arrivata sul posto ha sottoposto i conducenti al test scoprendo la violazione.

IL TIRRENO

Si schianta contro un palo della luce e scappa

Pagina 11 - Grosseto

Cinquantenne ubriaco al volante inseguito dai carabinieri e denunciato

VENERDÌ, 18 MARZO 2011

ARCIDOSSO. Hanno sentito uno schianto, alle porte del paese. Il rumore dei vetri in frantumi, quello del palo della luce che non ha retto il colpo. In strada un uomo, che con la sua auto era andato a finire contro un lampione proprio all’ingresso di Arcidosso. Ma quello che è successo poco dopo, all’arrivo della pattuglia dei carabinieri, non se lo aspettava nessuno. L’uomo che era al volante della sua auto, si è rimesso al posto di guida, e senza curarsi dell’auto che cadeva a pezzi e dei vetri andati in frantumi ha ingranato la prima ed è ripartito. I carabinieri della compagnia di Arcidosso non hanno potuto fare altro che inseguirlo, per fermarlo poche centinaia di metri più avanti. Fatto scendere dalla sua auto, il cinquantenne di Arcidosso è stato accompagnato in caserma, dove i militari lo hanno sottoposto all’alcoltest. Il risultato è stato chiaro. L’uomo aveva bevuto, il limite superato di quasi cinque volte.

Il cinquantenne, che di lavoro fa il manovale, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e la sua auto è stata sequestrata. Sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per togliere dalla strada quel che restava del palo della luce.

LA REPUBBLICA

I pm: "Prima l’alcol poi gli abusi "

Il gip, niente carcere per gli indagati

La procura: prima l’hanno ubriacata e poi violentata. Per i tre carabinieri e il vigile urbano, l’accusa è di violenza sessuale di gruppo aggravata. I magistrati chiederanno incidente probatorio su accertamenti del Dna. Lunedì i nuovi interrogatori

di MARIA ELENA VINCENZI

(17 marzo 2011)

ROMA - Le hanno offerto alcol per farla ubriacare e poi hanno abusato di lei. In gruppo. E per sei volte. Proprio loro, gli uomini in divisa che avrebbero dovuto proteggerla. Dopo quasi un mese di indagini, per di più secretate, si inizia a capire qualcosa dello stupro avvenuto nella stazione dei carabinieri Quadraro, alla periferia di Roma. La vittima è una donna di 32 anni, originaria di Crema, che, dopo essere stata arrestata il 23 febbraio per aver rubato in un grande magazzino alcuni capi di abbigliamento, il giorno dopo ha denunciato di essere stata stuprata la notte precedente mentre era detenuta in camera di sicurezza in attesa di processo per direttissima. Accuse che un solo militare ha ammesso, pur definendo il rapporto "consensuale e amichevole", ma che gli altri hanno sempre negato. Hanno detto di sapere che qualcosa era successo, ma di non aver partecipato direttamente.

Accertamenti ancora in

Sabato, 19 Marzo 2011
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