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Droga 22/03/2011

“Operazione San Giuseppe”
La Stradale spezzina sequestra 55 chili di coca e arresta due narcotrafficanti, uno si chiama… Jesus

 

Il dirigente ed uno degli ispettori che hanno aperto la bombola del compressore

 

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I pani di coca purissima Il Dirigente e parte del personale impiegato

 

(ASAPS) LA SPEZIA 21 marzo 2011 – L’hanno voluta battezzare operazione “San Giuseppe”, le donne e gli uomini della Polizia Stradale di La Spezia e Brugnato che, diretti dal V.Q.Agg. Elena Natale, sabato 19 marzo, ricorrenza in cui si festeggia il Santo patrono del capoluogo ligure, hanno tratto in arresto due narcotrafficanti spagnoli. Un sequestro di dimensioni eccezionali, ed un colpo durissimo allo spaccio di cocaina soprattutto per il valore che gli investigatori della Stradale hanno valutato nell’ordine di oltre due milioni di euro. Cinquantacinque i chili di cocaina purissima sequestrata, che al dettaglio avrebbe potuto muovere un giro d’affari di svariati milioni di euro. Tutto ha avuto inizio intorno alle 18, quando gli agenti della Sezione Polizia Stradale della Spezia insieme ai centauri della Sottosezione di Brugnato, hanno attivato un posto di controllo a Romito Magra, frazione del comune di Arcola. Nel corso del servizio è stato fermato un furgone Peugeot Boxer di colore bianco. A bordo due spagnoli di 38 e 39 anni. Alla richiesta dei documenti i due, presentando la carta d’identità e la patente, non sono stati in grado di fornire i documenti del furgone, che era stato noleggiato. I centauri, diretti dal comandante provinciale Vice Questore Elena Natale, erano in servizio con il compito di controllare e scovare eventuali merci contraffatte dirette alla fiera di San Giuseppe, ed in tale ambito hanno fatto aprire il vano posteriore. I due spagnoli, che si erano dichiarati meccanici, trasportavano un compressore piuttosto vetusto e malandato imbragato alla perfezione ed una serie di cassette di attrezzi assolutamente nuovi. Da un’occhiata alle mani degli spagnoli gli agenti hanno capito immediatamente  che quei due tutto potevano essere fuorché dei meccanici. Uno dei due ha iniziato a tremare, quindi anche l’altro destava immotivati segni di insofferenza al controllo. E’ bastata quindi un’occhiata tra i due ispettori presenti sul posto per far scattare l’esame del compressore che evidenziava l’ennesima stranezza. Addestrati nel controllo delle officine meccaniche ed abituati da anni alle verifiche dei macchinari industriali è stata notata un’incongruenza nel manometro della valvola di sicurezza, sicché qualcosa non tornava anche alle estremità della bombola del compressore. Una seconda occhiata, ed in men che non si dica i due cittadini spagnoli si sono trovati a prendere posto su due fiammanti Alfa della Stradale per essere condotti in caserma dove sono stati sottoposti ad una perquisizione. Ironia della sorte, servendosi degli attrezzi presenti a bordo del furgone, durante la perquisizione i centauri spezzini hanno smontato parte del compressore che, sebbene non ancora del tutto aperto, consentiva di apprezzare che al suo interno non c’era solo aria. Con le cautele del caso, non era stato infatti escluso che la bombola potesse contenere esplosivi, gli agenti sono riusciti ad aprirla, e come d’incanto si è svelato l’arcano!  Dal cilindro hanno fatto capolino 49 panette avvolte nel cellophane, ognuna del peso medio di 1,100 Kg, per un totale di 55 chili di cocaina purissima! Immediatamente, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, sono scattate le manette ai polsi dei due spagnoli che per il momento, in isolamento nella Casa Circondariale della Spezia, resteranno a disposizione del Pubblico Ministero Dott.sa Claudia Merlino. Al momento non si sa quale fosse la destinazione della sostanza stupefacente, né la sua provenienza. (ASAPS)

 

 

Martedì, 22 Marzo 2011
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