Foto di repertorio dalla rete
(ASAPS), 22 marzo 2011- Secondo la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), l’Unione Europea si appresterebbe ad approvare, nell’ambito della prossima direttiva sui motocicli, una disposizione per aumentare la potenza del motore delle bici elettriche stravolgendo di fatto i limiti attualmente imposti. Ad oggi infatti esistono precise indicazioni di potenza (0,25 kW) e velocità (oltre i 25 km/h il motore elettrico deve spegnersi), oltre le quali il mezzo va considerato un ciclomotore e come tale va targato e assicurato e condotto con il casco di protezione. I pesanti cambiamenti degli standard finora imposti finirebbero per garantire di fatto una copertura a tutti quei costruttori che, già di soppiatto, hanno reso più potenti e performanti i loro prodotti con l’obiettivo di soddisfare le richieste di un mercato alla ricerca di mezzi di circolazione veloci ma più economici dei ciclomotori. Il rischio della direttiva europea è quello di confondere le bici con i ciclomotori perché, anche ammesso che i velocipedi a pedalata assistita siano abbastanza sicuri da poter reggere col loro telaio e i loro freni la maggior potenza, non sarebbe corretto né sicuro consentire la loro circolazione sulle piste ciclabili mettendo a rischio l’incolumità di quei ciclisti che possono contare solo sulla forza delle loro gambe. Un problema non da poco quello dell’eventuale utilizzo delle piste ciclabili da parte delle bici elettriche potenziate. (ASAPS)
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