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Rassegna alcol e guida del 28 marzo 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

L’ARENA

SCUOLA & VINO. Da Uiv e Comune di Verona
Wine in moderation, agli studenti Usa resta il bicchiere pieno
In America vietato bere alcolici se non si hanno 21 anni compiuti
Lunedì 28 Marzo 2011 - Bere bene, bere poco, capire cosa si beve. Si abbassa l’età dei ragazzi che si avvicinano per la prima volta al vino e cresce a scuola l’urgenza di orientarli a un consumo moderato e critico delle bevande alcoliche. Da qui nasce il progetto «Wine in moderation», organizzato dall’Unione Italiana Vini con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Verona, a cui hanno partecipato una cinquantina di studenti di quarta e quinta superiore del Liceo scientifico Copernico di San Michele Extra e una ventina di coetanei di Chicago di un istituto gemellato col Liceo.
Galeotta è stata la Valpolicella: nel percorso formativo che sposa il vino al territorio in cui viene prodotto, gli studenti hanno visitato la pieve romanica di San Giorgio, la villa palladiana di Santa Sofia a Pedemonte, l’omonima cantina e infine la Casa Vinicola Sartori. (*)
Obbligatorie dunque le degustazioni, in cantina, «per affinare le capacità sensoriali di approccio a un prodotto che esprime la storia e l’economia di un luogo», dice Alberto Cracco dell’Uiv.
I ragazzi veronesi hanno apprezzato, ma gli amici americani e i loro professori sono rimasti col bicchiere pieno in mano. «In America, per legge, bisogna avere 21 anni per bere» spiega la professoressa d’italiano Lyn Scolaro, «pertanto i ragazzi durante gli studi superiori sono abituati a non bere».  Ligi al dovere anche gli insegnanti. «Siamo in servizio» precisa Scolaro, (**) mentre per il suo alunno Mike Etchingham «è bello vedere come gli italiani mangiano, ogni sera, con la famiglia».
Agli studenti del Copernico il messaggio del bere poco e di qualità è arrivato forte e chiaro, con la sottoscrizione anche di un codice deontologico contro l’abuso di alcol e droghe. «La giornata è stata interessante e costruttiva» afferma Giacomo Forapan, 18 anni, classe V C. «Abbiamo bisogno di imparare a bere e ci è stato spiegato». Giusto il messaggio di andarci piano per Beatrice Bovo, 18 anni, classe IV A: «La moderazione è importante», dice. «Tante volte tra noi si beve per essere felici, non è così però che deve andare». La felicità non sta in un bicchiere di vino e la speranza è che «scambi doc come questo possano dare i loro frutti» dice l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili di Verona, Alberto Benetti.
C.M.

(*)  Nota: se non fosse tragico sarebbe ridicolo. Un’attività di prevenzione ai problemi alcol correlati fatta in una casa vinicola. A questo punto perché non fare un corso sul tabagismo in una tabaccheria e uno sul diabete in una pasticceria? 

(**) Nota: era meglio se l’educazione al bere l’avessero fatta gli studenti americani a quelli del progetto “Wine in moderation” e non viceversa, visto che hanno dimostrato maggior buon senso. Del resto se per fare prevenzione ai problemi alcol correlati vengono invitati i produttori di vino è difficile aspettarsi qualcosa di diverso da una promozione commerciale. 


CORRIERE DELLA SERA – FORUM NUTRIZIONE

Domenica, 27 Marzo 2011 
Bisolfito e frutti di bosco
Egr. dott.
-io sono astemia, mentre non lo è mia madre, che mi ha detto che nel vino bianco viene da sempre utilizzato il "bisolfito" (ricorderà bene? è piuttosto in su con l’età); un poco preoccupata, sono a chiederle se, a parte i danni dell’alcool, la suddetta sostanza conferisca un’aggiunta di tossicità;
- amo fare colazione con cereali integrali e frutti di bosco immersi nel latte appena tiepido: non so come porgerle la domanda: il latte "appena tiepido" danneggia i nutrienti (la vit. c, per esempio) della frutta?
- Quando non la trovo fresca ma congelata in sacchetti, va bene lo stesso?
- e, ancora, se ne prendo 150g posso evidentemente considerarla come una delle tre porzioni di frutta al die suggerite, immagino?
Cordiali saluti.
Gianna60

Risponde Andrea Ghiselli
La mamma si ricorda perfettamente: bisolfito, solfito, metabisolfito, anidride solforosa sono tutti modi di chiamare l’anidride solforosa aggiunta nei vini per aumentarne la conservabilità. Non è un prodotto tossico, anzi, certamente molto meno dell’alcol e dà fastidio solo ad alcune persone particolarmente sensibili. Insomma, è l’alcol a doverla preoccupare, non il solfito.
Metta pure i suoi frutti di bosco nel latte che non succede nulla ai suoi nutrienti. Se sono congelati vanno benissimo e 150 grammi sono una porzione normale.

VARESENEWS

“No a bivacchi di ubriachi nei pressi dei parchi pubblici”
Interpellanza del consigliere comunale Claudio Sala per chiedere che l’amministrazione comunale rafforzi i controlli da parte della polizia locale
Saronno, 28/03/2011 - Nuova interpellanza della Lega Nord. Questa volta il documento è stato presentato dal consigliere comunale del Carroccio Claudio Sala: «Il fenomeno del bivacco abbinato al consumo delle bevande alcoliche è un problema che colpisce molti comuni e l’Amministrazione comunale dovrebbe controllare meglio questo fastidio – spiega Sala -. Non è buona immagine e non è altrettanto decoroso vedere questi accampamenti a ridosso di luoghi frequentati da genitori con bambini, un esempio concreto sono le panchine di piazza De Gasperi accanto alla giostrina, dove è molto frequente vedere capannelli di persone che si ubriacano a cielo aperto. Con l’arrivo della bella stagione, il problema sarà poi maggiore, in quanto le panchine saranno prese ancor più d’assalto in virtù del tempo favorevole e delle giornate più lunghe, e come è semplice intuire, l’abuso di alcol potrebbe generare episodi di violenza e criminalità come già accaduto in passato».
Per tale motivo durante il prossimo consiglio comunale il leghista Claudio Sala ha presentato una interpellanza. «Bisogna capire il motivo per cui Sindaco ed Assessore competente non invitano la Polizia Locale ad intervenire quando tutti sappiamo dell’esistenza di situazioni del genere. Crediamo che questi bivacchi possano allontanare le famiglie dal centro città anzichè incentivarle a viverlo, e per tale motivo chiediamo alla amministrazione un intervento tempestivo per riportare l’ordine sul territorio».

WALLSTREET ITALIA

Milano/ Da oggi polizia locale dotata di spray al peperoncino
In via sperimentale. De Corato: è strumento di difesa personale
Milano, 28 mar. (TMNews) - Con la consegna da parte del Comune di Milano dei primi 10 dispositivi, è partita oggi la sperimentazione dello spray al peperoncino, il nuovo strumento di autodifesa personale della Polizia Locale. I dispositivi sono stati dati in uso a vigili istruttori di difesa personale e tecniche operative del Reparto Radiomobile, del Nucleo Operativo e del Suos. Gli agenti lo utilizzeranno per legittima difesa personale in luoghi pubblici aperti, in situazioni di emergenza. "Se il test si rivelerà positivo - ha commentato il vice sindaco Riccardo De Corato - verrà presa in considerazione l’estensione della fornitura a 1700/1800 agenti che effettueranno servizi esterni sia per la sicurezza sia per la mobilità". Lo spray al peperoncino "non è uno strumento di offesa - spiega De Corato - ma di difesa personale. Solo lo scorso anno sono state 110 le aggressioni subite dai vigili in operazioni a contrasto di abusivi, ubriachi e violenti. Mentre nei primi mesi di quest’anno sono già 34". Secondo De Corato, "chi dice che è un tentativo di militarizzare il Corpo della Polizia Locale parla a vanvera. Basti pensare che un’amministrazione di centrosinistra, Modena, usa da tempo questo strumento di difesa. E la rossa Genova, dopo una sperimentazione di sei mesi, ha mostrato l’intenzione di adottarlo. Solo l’altro giorno un vigile - ha concluso - ha avuto 30 giorni di prognosi per un’aggressione subita da un somalo ubriaco in piazzale Maciachini".

AGI

VENDE ALCOLICI A MINORI, ESERCENTE DENUNCIATO A PERUGIA
Perugia, 28 mar. - Tre automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza e un esercente per aver venduto alcolici a un minore, nel corso di una attivita’ di controllo del territorio da parte della polizia municipale di Perugia. Secondo quanto riferito dalla stessa municipale in due casi i conducenti sono risultati superare del doppio il tasso alcolemico consentito dalla legge, ed in un caso addirittura del triplo. Nei loro confronti e’ scattato anche il ritiro della patente di guida. Nel centro storico di Perugia, invece, la polizia municipale ha colto in flagranza un esercente mentre consegnava una bottiglia di birra ad un ragazzino di 15 anni che era insieme ad altri due minori di 12 e 13. Dopo aver provveduto ad identificare sia il titolare della licenza che il preposto alla somministrazione, sono stati identificati i minori e contattate le loro famiglie.

IL TIRRENO

LUNEDÌ, 28 MARZO 2011
Quindicenne in coma etilico 
Durante una «street parade» a Bergamo 
BERGAMO. Una ragazzina di 15 anni è stata soccorsa sabato sera a Bergamo, durante una street parade, sorta di rave party autorizzato e ambulante, alla quale stavano partecipando migliaia di persone. Secondo una prima ricostruzione la ragazza Dopo aver accusato un malore, dovuto all’eccessiva quantità di alcool ingerito, si è accasciata. Sono stati alcuni amici della ragazza, poco dopo le 21, a chiedere l’intervento di un’ambulanza. I medici del 118 sono arrivati sul posto e hanno prestato soccorso alla minorenne, che si trovava ormai in uno stato di coma etilico. L’intervento dei sanitari ha fatto sì che la ragazza si riprendesse durante il tragitto verso il pronto soccorso, scongiurando così il ricovero in ospedale. Indagini sono ora in corso per capire chi abbia consentito che una ragazza di quell’età potesse procurarsi, e bere, tanto alcol da finire in coma. La festa, nata con un passaparola via sms, è poi continuata con un rave party non autorizzato a Stezzano, periferia di Bergamo, in un cascinale abbandonato, ed è durato fino a ieri mattina. Mentre alla street parade hanno partecipato circa 10mila persone alla seconda festa, secondo alcuni testimoni c’erano circa 400 persone.

LECCEPRIMA

Eccessi alla festa dell’Annunziata, strage di patenti
Otto documenti di guida ritirati a giovani trovati positivi all’alcool, con sei denunce.
Altri deferimenti per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. E segnalazioni per possesso di marijuana

ARADEO (lunedì 28 marzo 2011) Tre giorni di festa organizzati come sempre in onore della Santissima Annunziata, ma anche qualche eccesso di troppo e così salta più di qualche patente. I carabinieri del nucleo radiomobile gallipolino, competenti per territorio, hanno messo in piedi un servizio di controllo, durante i festeggiamenti, insieme ai militari della stazione di Aradeo, usando cinque pattuglie ed arrivando a ritirare otto patenti, con sei denunce a piede libero, per guida in stato di ebbrezza.
Si tratta in tutti i casi di giovani di Aradeo e comuni vicini, tra i 27 ed i 39 anni. In due casi la denuncia non è scattata perché il tasso alcolemico nel sangue era piuttosto basso, tra i 0,5 e i 0,80 grammi per litro. E dunque, addio patente per qualche tempo, decurtazione di dieci punti e 500 euro di multa, ma nessuna denuncia penale.
In totale, sono state 217 le persone sottoposte a controllo. Prima dell’etilometro, tutti sono passati dal cosiddetto “precursore”, che consente di stabilire da subito se qualcuno abbia usato alcool, abbattendo i tempi per le verifiche. Identificate, in totale, 312 persone, provenienti dalle province di Brindisi e Lecce, a bordo di 325 veicoli. Ma non sono mancati anche altri casi in cui l’alcool non c’entra, e che pure hanno condotto a sanzioni penali o amministrative.
Per esempio, tre denunce sono state spiccate nel caso di persone trovate alla guida senza patente. Non era mai stata conseguita. Un altro giovane è stato deferito per porto abusivo di strumenti atti ad offendere. Aveva un manganello di 40 centimetri. Stessa sorte per un 40enne, con l’accusa di porto abusivo d’arma bianca. Ovvero, un coltello pieghevole, di genere proibito, con lama di 8 centimetri. Nel corso dei controlli, sono stati anche segnalati al prefetto due ragazzi di Aradeo, trovati con 6 grammi e mezzo di marijuana.

BRESCIA OGGI

Alcol: ritirate sei patenti Tunisino picchia agenti (*)
28/03/2011 - Ha reagito agli agenti della Stradale di Iseo con violenza quando gli hanno detto che gli avrebbero ritirato la patente di guida perché si era rifiutato di sottoporsi al test in grado di accertare la presenza di una quantità di alcol in corpo superiore ai limiti di legge. In questi casi il codice della strada parla chiaro: se l’automobilista si rifiuta di sottoporsi all’esame la patente di guida viene ritirata.
Z.S., TUNISINO di 25 anni residente a Adro, ha aggredito ieri notte gli agenti di due pattuglie ed è stato arrestato.
E’ accaduto nella zona di Iseo durante il controllo antistragi effettuato dall’una alle 7 dalla polizia stradale, che ha impiegato 4 pattuglie per controllare 104 veicoli e 122 persone.
Nella rete sono finiti molti giovani diretti a locali notturni della Franciacorta o che stavano facendo ritorno a casa all’alba.
Il giovane tunisino, conclusi gli accertamenti, ieri mattina è stato arrestato dalla polizia stradale di Iseo per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Attende il processo per direttissima.
COMPLESSIVAMENTE sono sei gli automobilisti, tutti maschi, risultati positivi ai test. Uno ha poco più di 23 anni, un altro poco meno di 27, quattro sono trentenni. Per tre il tasso di alcol è risultato superiore di tre volte il limite. Rischiano la sospensione della patente sino a due anni e la confisca dell’auto se di proprietà.
Nessuno dei 104 conducenti è risultato positivo alla droga. In totale la polizia ha decurtato 90 punti dalla patente.
F.MO.

SALERNO NOTIZIE

Santa Maria di Castellabate; tenta di accoltellare il proprietario di un bar, arrestato marocchino (*)
Abusare delle sostanze alcoliche non porta mai ad un buon risultato. È quello che è successo a ZOUHAIR Baendaoud, marocchino classe 73 domiciliato a Castellabate, tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli.
Nella notte tra sabato e domenica i militari della Stazione di Santa Maria di Castellabate sono intervenuti presso un bar situato nel centro storico di quel Comune dove hanno trovato il 38enne ancora in preda ai fumi dell’alcool.
Questi i fatti; poco prima, il marocchino, già vistosamente ubriaco, si era recato presso un bar per consumare altre bevande ma, visto il diniego del titolare, ha estratto un coltello da cucina di circa 35 cm scagliandosi contro di lui. Solo grazie alla prontezza dei riflessi il proprietario è riuscito ad evitare il peggio.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno riportato la calma e tratto in attesto il 38enne con l’accusa di porto abusivo di armi, minaccia a mano armata e violenza privata traducendolo, poi, presso la Casa Circondariale di vallo della Lucania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

IL CITTADINO DI COMO

Seregno: ucraino ubriaco semina il panico in centro (*)
Seregno 28 marzo 2011 - Sarà denunciato per ubriachezza molesta D.D., l’ucraino classe 1986, residente a Seregno, che ieri ha seminato il panico in pieno centro città. L’uomo, insieme ad un altro connazionale ed a due marocchini, tutti in stato di ebbrezza, è stato protagonista nel pomeriggio di una lite furibonda in via fratelli Bandiera, che ha richiesto l’arrivo congiunto di Carabinieri e Polizia locale. I primi si sono occupati dei due marocchini, mentre l’altro ucraino è stato prelevato e riaccompagnato a casa dalla moglie.
D.D., invece, alla vista delle forze dell’ordine, è balzato al volante del furgone che utilizza nel suo lavoro di autista ed ha cominciato una fuga a rotta di collo, durante la quale ha danneggiato alcune vetture che incrociavano la sua strada. Giunto in zona Santa Valeria, si è arrestato nel parcheggio di via Piave, dove è sceso ed ha sfondato a pugni due finestrini del mezzo che aveva guidato fin lì, prima di allontanarsi.
Stante la sua evidente alterazione e la sua corporatura molto robusta, gli agenti della Polizia locale hanno scelto di non intervenire subito nei suoi confronti, preferendo nell’immediato limitarsi a prelevare il furgone e convocando D.D. nella mattinata di oggi alla centrale operativa di via Umberto I, dove gli sono state contestate le conseguenze del suo comportamento.
P.Col.

(*) Nota: quando gli episodi di ebbrezza riguardano persone straniere la nazionalità viene costantemente sottolineata. Quasi come se lo stato di provenienza fosse più importante dello stato di ebbrezza. Il rischio è che qualcuno pensi che la soluzione possa essere diversa a seconda della nazionalità. 

SALERNO NOTIZIE

S. Marzano: sull’auto ubriaco si scaglia contro Agenti, arrestato
28/03/2011 - Nella giornata di domenica personale della Polizia di Stato del Commissariato di Sarno ha arrestato P. B., nato a Pagani, di anni 40, residente a Poggiomarino (NA), per lesioni e violenza a Pubblico Ufficiale. Gli Agenti, mentre transitavano in San Marzano sul Sarno nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, sono stati avvicinati da alcuni cittadini che segnalavano, la presenza, in Via Pendino, di un uomo privo di sensi a bordo di un’autovettura.
I Poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno avvicinato l’autovettura per verificare le condizioni di salute dell’uomo che, notata la presenza degli Agenti, è sceso dall’auto e li ha aggrediti con violenza. L’uomo è stato ben presto bloccato e, a causa dei chiari segnali di alterazione psicofisica rilevati, è stato sottoposto al test con etilometro, risultando positivo. P. B., dopo il controllo dei sanitari del locale ospedale, è stato arrestato e condotto presso il carcere di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

IL GIORNALE

Bongiorno jr fermato in auto Guidava una Porsche ubriaco
di Enrico Silvestri
Era l’alba e stava provando la Porsche di un amico: quella del fratello di Stefano Casiraghi. Ma il giovane: "Era la prima volta che bevevo"
Milano - Per quale motivo guidasse su e giù alle 6 del mattino lungo viale Bligny non è chiaro. Chiaro invece il «come»: un po’ alticcio, quasi tre volte il limite consentito dalla legge. E per questo Leonardo Bongiorno, figlio di Mike, è stato denunciato. E anche multato per non aver avuto con sé la patente. Quanto all’auto, una Porsche, non era intestata a lui ma a un altro personaggio dal cognome molto noto: Marco Casiraghi, fratello di Stefano ed ex cognato di Carolina di Monaco.
Leonardo Bongiorno, 22 anni a settembre, è il terzo figlio di Daniela Zuccoli e del popolare presentatore, morto a 85 anni nel settembre del 2009. Prima di lui ci sono infatti Michele Pietro Filippo, 39 anni, regista e produttore documentarista, e Nicolò, 35 anni, regista e sceneggiatore. Quanto al piccolo di famiglia, detto anche Leolino, ha al suo attivo una co-conduzione in «Bravo Bravissimo Club», scritto e prodotto dai fratelli, accanto a Maria Teresa Ruta. Nonché a due spot pubblicitari con il padre e Fiorello e la presenza accanto a Michele e Nicolò nella casa di produzione «Bongiorno Productions» fondata da Mike e Daniela. Più qualche foto sui giornali di pettegolezzi insieme alla bionda Sivia Bortolotto, sua fidanzatina da un paio di anni.
Ieri poco prima dell’alba, sono circa le 6 del mattino, Leonardo si trovava alla guida di una Porche, non è stata specificato il modello, con a fianco un amico. I due si sono fatti notare da una volante della polizia perché il macchinone continuava a incrociare tra via Vittadini e viale Bligny, zona sud di Milano a ridosso del centro. Un atteggiamento «sospetto» dunque e gli agenti hanno agitato la paletta. Leonardo si è prontamente fermato e altrettanto prontamente sottoposto a test alcolemico, ormai il primo adempimento di qualsiasi guidatore intercettato dalle forze dell’ordine. Pronti via prima soffiata e il valore va a 1,1 grammi di alcol per ogni litro di sangue. Il test viene ripetuto e il valore sale ancora: 1,3, quando il limite consentito è 0,5 grammi. A questo punto è scattato il classico «Libretto e patente». Ma il giovanotto ha lasciato a casa il documento di guida, altra multa.
«È la prima volta» sembra abbia mormorato con un filo di voce il giovane reprobo. Ovviamente non è un’esimente né un’attenuante. Dunque fatti un po’ di conti c’è prima di tutto in ballo il fermo dell’auto. «La Porsche non è mia» ha sussurrato il ragazzo. Difatti sul libretto di circolazione c’è scritto il nome di Marco Casiraghi, fratello di Stefano, marito della principessa Carolina di Monaco, morto durante una gara nautica nel 1990 a soli trent’anni. Va bene andiamo avanti l’ammenda, da 800 a 3.200,la sospensione della patente da 6 a 12 mesi, la decurtazione punti 10 punti. Infine, ultimo ma non per ultimo, ci sarebbe l’arresto fino a 6 mesi. La legge però non così crudele e alla voce «Pene alternative» prevede per i conducenti fermati, che non abbiano provocato incidenti, la possibilità di ottenere la commutazione della pena con «lavori di pubblica utilità», effettuati prioritariamente nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale. La durata è pari alla sanzione detentiva irrogata e alla conversione della pena pecuniaria che vale 250 euro per giorno di lavoro. Insomma potremmo presto vedere Leonardo Bongiorno con una fascia al braccio aiutare ad attraversare la strada i bimbi delle elementari.

CORRIERE DELLA SERA

Riscontrato un tasso alcolico nel sangue superiore al consentito
Svizzera: marito di Adriana Volpe distrugge la supercar in due incidenti
Roberto Parli, imprenditore ticinese e marito della conduttrice Rai: «Sono milionario, pago tutto»
MILANO 28 marzo 2011- Rocambolesco incidente per il conducente di una Mercedes McLaren SLR da mezzo milione di euro. Il protagonista: Roberto Parli, imprenditore del Ticino che vive a Montecarlo, marito della nota conduttrice Rai, Adriana Volpe. Venerdì scorso il 37enne ha avuto un primo scontro nei pressi di Lugano e un secondo all’interno di una galleria autostradale, sempre nel Canton Ticino. Invece di fermarsi, Parli ha proseguito per diverse centinaia di metri, muovendosi addirittura senza le ruote anteriori. La polizia ha riscontrato un tasso di alcol nel sangue del 2,5 per mille.
DOPPIO INCIDENTE - La notizia dell’incidente si è guadagnata le prime pagine dei giornali e dei portali d’informazione elvetici. Non solo perché il responsabile è un agente immobiliare di successo e la macchina coinvolta è un bolide da oltre 500 mila euro - uscito completamente distrutto -, ma perché il milionario è il marito della conduttrice trentina Adriana Volpe, volto noto del programma I fatti vostri su Rai 2. Come racconta il portale Ticinonews, Roberto Parli ha causato dapprima un incidente nei pressi dell’autostrada a Lugano: in fase di sorpasso urta la fiancata di un’altra autovettura e nell’impatto la supercar perde la ruota anteriore destra. Ciò nonostante, Parli decide di proseguire la corsa e all’interno di una galleria incorre in un secondo incidente, sempre in fase di sorpasso, dove stavolta tampona un camion. Qui perde la seconda ruota e scoppia anche l’airbag della portiera. A Melide, piccola località del Ticino, si convince che è meglio uscire dall’autostrada; prosegue per qualche centinaio di metri muovendosi senza le ruote anteriori. L’auto, riferisce Ticinonews, «era ovviamente a trazione posteriore». L’imprenditore cerca un parcheggio, non riesce a salire sul cordolo del marciapiede. Tuttavia, non si arrende: fa rombare il motore da 600 cavalli fino a quando fumo e scintille cominciano a uscire dal cofano. Un passante, che si era arrestato a soccorrerlo, lo estrae infine dall’abitacolo.
IL FERMO - In stato visibilmente alterato, scrive il tabloid Blick, ai soccorritori il 37enne avrebbe esclamato: «Sono milionario. Pago tutto. Non mi interessa». Sul posto è subito arrivata una pattuglia della polizia cantonale. Gli agenti riscontrano un tasso di alcol nel sangue di Parli del 2,5 per mille e gli ritirano la patente. Roberto Parli è sposato dal 2008 con Adriana Volpe. La conduttrice è in attesa del suo primo bambino che dovrebbe nascere in agosto.
Elmar Burchia

 

 

Martedì, 29 Marzo 2011
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