ASAPS IL GIORNALE DI SICILIA “Giovani Zer0 Alcol” chiude a Capo d’Orlando Martedì 29 Marzo 2011 - Chiuso, con gli interventi del dirigente scolastico, della referente professoressa Lina Lazzaro e la partecipazione del comandante della polizia municipale, il percorso della campagna di sensibilizzazione “Giovani Zer0 Alcol”, al primo istituto comprensivo di Capo d’Orlando. Il Dirigente dell’istituto, prof. Franco Fogliani ha spiegato l’importanza per i ragazzi di conoscere, di capire e di essere coscienti dei rischi e dei pericoli da affrontare e da evitare nelle scelte della vita di tutti i giorni, ringraziando l’Unione dei Nebrodi per questi interventi extra-didattici nella scuola , apprezzando, in particolare, l’attenzione posta sull’aspetto ludico partecipativo di questa campagna di prevenzione dell’uso di alcolici fra i più giovani. L’intervento della comandante della Polizia Municipale di Capo d’Orlando, Maria Teresa Castano, partendo dalle conseguenze fisiche e giuridiche dell’abuso di alcol, ha spronando i ragazzi alla riflessione sul diritto alla vita ma anche sul dovere di salvaguardare la propria vita e quella degli altri. All’uopo, ha concluso la dott.ssa Castano, sono necessari comportamenti responsabili sia con il motorino che da semplici pedoni. Spiegare ai giovani l’effetto dell’alcol sul loro organismo, informarli su come le performance individuali cambino sotto l’influenza dell’alcol; insegnare ai ragazzi a leggere le etichette e analizzare le bottiglie e le lattine contenenti alcol, sono stati alcuni degli argomenti toccati dal dott. Dovico Lupo, che assieme alla psicologa dottoressa Antonella Beneficio e all’animatrice Pamela Violetti formano l’equipe che hanno curato il progetto messo in campo dall’Unione dei Nebrodi. Soddisfatto il Dott. Salvatore Monastra, consigliere dell’Unione dei Nebrodi, che anche a nome del presidente Mastrandrea, ha ringraziato le scuole di Capo d’Orlando per aver ospitato e collaborato al progetto “gioano Zer0 alcol” che è il più importante fra quelli già presentati nelle scuole d tutti i comuni dell’Unione perchè incentrato su un tema attuale che necessita di opportune riflessioni soprattutto da parte dei giovani. L’incontro si chiuso con la distribuzione di gadget in tema agli studenti partecipanti e di un simpatico depliant didattico informativo per tutti gli alunni delle scuole medie. IRPINIA NEWS Alcol e droghe: è allarme tra i giovani Avellino, martedì 29 marzo 2011 - Il disagio, lo scontento giovanile, l’incertezza del futuro è palpabile. Sono queste forse le cause dell’insoddisfazione dei ragazzi che bevono, che si abbandonano all’alcol e alle sostanze psicotrope nell’illusione di un’effimera leggerezza ed allegria. Sono soprattutto studenti della scuola media superiore ai quali il Distretto 2100 del Rotary che comprende Campania e Calabria, ha posto delle semplici domande, con un questionario: Bevete? Fate uso di sostanze tossiche? Quando? In che misura? Perchè? Il risultato di quest’indagine denominata Alto Rischio (acronimo di Alcohol, Toxic substances, Rotary International, School, Institutional Organizations) ha stabilito che il 62% dei 10.056 studenti delle province di Napoli, Avellino, Caserta, Cosenza intervistati beve, senza sostanziali differenze tra regione e regione. Il progetto è stato articolato in tre momenti: somministrazione di un questionario non identificativo nelle scuole aderenti e successiva elaborazione statistica; svolgimento di giornate divulgative nelle scuole partecipanti tese a diffondere comportamenti consapevoli nei confronti dell’assunzione di alcol e/o droghe; manifestazioni finali nelle province coinvolte con divulgazione dei risultati ottenuti e premiazione di elaborati a tema preparati dagli studenti.Su un campione di 10.156 ragazzi, il 62 per cento fa uso di sostanze alcoliche, ed il 4 per cento risulta esserne dipendente, ma mentre in questo caso il consumo avviene in gruppo, per le droghe è singolo. IL TEMPO Schianto mortale all’incrocio Una Toyota Yaris esce fuori strada. Perde la vita un diciassettenne Conducente denunciato per guida in stato di ebbrezza. Due 21enni in ospedale LATINA - Un tragico incidente nella notte tra domenica e lunedì scorso ha provocato la morte di un ragazzo di soli 17 anni. Denunciato per guida in stato di ebbrezza e per omicidio colposo il conducente dell’auto un ragazzo 21enne di Sezze. Daniele Miscioscia di Sermoneta è morto sul colpo, straziato dalla rocambolesca uscita fuori strada dell’auto sulla quale viaggiava con i suoi amici e dall’urto finale che lo ha fatto sbalzare fuori dall’abitacolo e volare per diversi metri. Tornava a casa dopo una serata in compagnia dei suoi amici ma non è mai arrivato a destinazione. Qualcosa deve essere andato storto sul loro cammino perchè la «Toyota Yaris» sulla quale viaggiava insieme ad altri due amici più grandi di lui, è uscita fuori strada. Il tutto è avvenuto all’una di notte nella rotonda che si trova tra via Alta e via di Macchiagrande a Borgo Sabotino, nei pressi della ex Centrale Nucleare. I Carabinieri della Stazione di Latina che si sono recati sul posto per i dovuti rilievi, stanno attualmente indagando sulle cause che potrebbero aver provocato l’incidente. Secondo la ricostruzione degli inquirenti l’automobile stava impegnando la rotatoria presente nell’incrocio tra le due strade quando, per cause che stanno ancora accertando, ha sbandato uscendo fuori strada. Una forte carambola e poi l’urto che ha fatto sbalzare Daniele fuori dall’abitacolo. Non c’è stato nulla da fare per lui. All’arrivo dei Vigili del Fuoco il ragazzo era già morto. Gli altri due ragazzi, conducente e passeggera, ancora intrappolati nella piccola auto semi accartocciata, sono stati tirati fuori dai Vigili del Fuoco. Il conducente dell’auto e la ragazza coetanea, sono stati più fortunati: ricoverati al Santa Maria Goretti di Latina, presentano escoriazioni, ferite e qualche frattura su varie parti del corpo ma se la caveranno. La prognosi è di 30 giorni. Il Presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strada, Giovanni delle Cave: «è un profondo senso di dolore e di costernazione quello che abbiamo provato alla notizia dell’immane tragedia che ha colpito la provincia di Latina. Sinistri mortali come questo ci spingono a non abbassare mai la guardia invocando ancora una volta interventi mirati affinché certe tragedie possano essere scongiurate». Annarita Carbone ROMAGNA OGGI Forlì, ospite indesiderato del figlio crea scompiglio in casa e finisce nei guai FORLI’ 29 marzo 2011 - Prima ha avuto una violenta lite domestica con il figlio e la moglie. Poi ha accolto con calci ed ingiurie gli agenti della Volante intervenuti per calmare le acque. Protagonista in negativo della vicenda, avvenuta sabato pomeriggio a Forlì, un siciliano di 53 anni, finito in manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Processato per direttissima, è stato condannato a otto mesi di reclusione con la sospensione della pena. Il 53enne, già noto alle forze dell’ordine e con problemi di alcolismo, ha tenuto impegnati i poliziotti di corso Garibaldi per buona parte del pomeriggio di sabato. L’uomo si è accasato dal figlio nonostante fosse un ospite indesiderato. Intorno alle 15 c’è stato il primo intervento della Volante, che ha allontanato il siculo. Il 53enne poco dopo è tornato alla carica. Con il figlio ha avuto un’accesa discussione, sfogando la sua frustrazione sul servizio di cucina. In preda ad raptus dettato dall’alcol, ha cominciato ha scagliare per terra piatti e tazze. E non contento ha cercato anche di schiaffeggiare la moglie. A quel punto è stato dato l’allarme al 113. Sul posto è tornata nuovamente la Volante. Ma questa volta gli agenti sono stati accolti con calci e ingiurie. A quel punto il 53enne è stato caricato nella pattuglia, dove il siciliano ha continuato nella sua condotta violenta. Inevitabilmente è scattato l’arresto. Già pochi giorni fa l’uomo si era ‘beccato’ una denuncia dalle forze dell’ordine durante un controllo. Davanti al giudice si è presentato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, venendo condannato ad otto mesi di reclusione (pena sospesa). Nel frattempo i suoi familiari si sono presentati in Questura per sporgere querela. La vicenda giudiziaria insomma non finisce qui. ROMAGNA OGGI Ravenna, ubriaco minaccia di morte la convivente e la sfregia. Arrestato RAVENNA 29 marzo 2011 - Al culmine di una violenta lite con la convivente ha cominciato a minacciarla di morte e a schiaffeggiarla al volto, per poi afferrare un coltello da cucina e sfregiarla. Un ravennate di 39 anni è stato arrestato lunedì sera dalle Volanti della Questura di Ravenna con l’accusa di lesioni personali gravi e minacce gravi. L’episodio si è consumato in un’abitazione a Casalborsetti. Per la vittima fortunatamente lievi lesioni, giudicate guaribili in dieci giorni. Già in passato l’uomo si era reso protagonista in negativo di violenze nei confronti della compagna, una 44enne di nazionalità straniera. Ad ottobre, nel corso di una violenta discussione, le aveva fratturato il setto nasale e provocato lesioni guaribili in trenta giorni. Lunedì sera l’ennesima violenza: l’uomo, sotto l’effetto dell’alcol, ha acceso una discussione per futili motivi, picchiando e ferendo al viso la donna con un coltello da cucina. Provvidenziale è stato l’intervento delle Volanti della Polizia, intervenute in seguito ad una segnalazione al 113 di una violenta lite tra un uomo e una donna. Il 39enne si trovava nella camera da letto. Quasi noncurante dell’accaduto, ha ammesso di aver colpito al volto la convivente con un coltello da cucina senza peraltro essere in grado di indicare i motivi alla base di tale grave gesto. La donna ha indicato ai poliziotti un coltello sporco di sangue, buttato nel lavello dall’uomo dopo averla ferita. Quindi ha aggiunto che nel corso dell’aggressione, prima di colpirla, il compagno l’ha minacciata di morte, colpendola più volte al volto con forti schiaffi. Si è reso necessario trasportare la donna al Pronto Soccorso di Ravenna, dove i medici l’hanno giudicata guaribile in dieci giorni. Il coltello, dalla lunghezza di 27 centimetri, è stato sequestrato. L’uomo è stato arrestato e sarà processato martedì per direttissima. CORRIERE ADRIATICO Aveva infastidito i clienti all’uscita Serata al Tris, ubriaco finisce in manette Orciano - Era in preda ai fumi dell’alcol quando si è messo ad infastidire i clienti all’uscita del Tris, dopo aver trascorso la serata in discoteca. Un comportamento molesto che ha creato non poco scompiglio sabato notte tra i presenti e che ha richiesto l’intervento, ormai a notte fonda, dei carabinieri, chiamati dagli avventori del locale per cercare di calmare il soggetto. L’arrivo dei militari della stazione di Mondavio non ha però migliorato le cose: l’uomo, originario di Gubbio, anziché calmarsi, si è scagliato contro i carabinieri, aggredendoli, in preda ad uno stato di alterazione psicofisica dovuto a qualche bicchiere di troppo, un abuso di alcool che ha ottenuto effetti devastanti. I carabinieri sono comunque riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’eugubino non era nuovo a tali episodi di violenza, era infatti già noto alla giustizia per precedenti penali simili. L’uomo ha evitato una condanna più pesante, che avrebbe potuto arrivare fino ad un anno di reclusione, patteggiando ieri davanti al Tribunale di Pesaro una pena di 4 mesi. ASAPS Ubriaco forza posto di blocco e travolge un Carabiniere L’uomo guidava con un tasso alcolico di molto superiore a quello consentito dalla legge Dolcè (VR) - 29 marzo 2011- Si era messo alla guida della sua auto con un tasso di alcol superiore ai 4 grammi per litro, quando, lungo la strada statale 12 all’altezza del Comune veronese di Dolcè, si è imbattuto in un posto di blocco dei Carabinieri. I militari dell’Arma che in quel momento stavano procedendo al controllo di un’altra vettura si sono visti piombare improvvisamente addosso il mezzo condotto dal conducente ubriaco. La macchina, che procedeva a circa 100 chilometri orari, ha scardinato la portiera della vettura che stavano controllando i militari scaraventando violentemente a terra uno di loro. L’impatto è stato talmente violento che l’auto investitrice si è fermata a circa 100 metri dal punto dell’incidente riportando la rottura del semiasse. L’appuntato dei Carabinieri investito è stato immediatamente trasportato in ospedale per gli accertamenti ed è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. L’episodio dimostra, ancora una volta quanto sia rischioso il lavoro di controllo sulle strade. Al militare dell’Arma l’Asaps formula i migliori auguri di pronta guarigione. IRPINIA NEWS Ubriaco, aggredisce i poliziotti: arrestato San Marzano sul Sarno, 29/03/2011 - Dovrà rispondere di lesioni e violenza a pubblico ufficiale P.B., quarantenne nato a Pagani e residente a Poggiomarino, bloccato ieri da personale del Commissariato di Sarno. Gli agenti, impegnati a San Marzano sul Sarno nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, sono stati avvicinati da alcuni cittadini che segnalavano la presenza, in via Pendino, di un uomo privo di sensi a bordo di un’autovettura. I poliziotti hanno avvicinato l’auto per verificare le condizioni di salute dell’uomo che, notata la presenza degli agenti, è sceso e li ha aggrediti con violenza. L’uomo è stato bloccato e, a causa dei chiari segnali di alterazione psicofisica rilevati, è stato sottoposto al test con etilometro, risultando positivo. Dopo il controllo dei sanitari del locale ospedale, P.B. è stato arrestato. AGI UBRIACO AGGREDISCE CLIENTI BAR E CARABINIERI, ARRESTATO ROMENO Perugia, 29 mar. - Sotto l’effetto dell’alcol ha prima infastidito i clienti e il personale di un bar di Citta’ di Castello per poi scagliarsi contro i carabinieri intervenuti per riportarlo alla calma. Autore del fatto un operaio romeno di 35 anni, con precedenti penali, arrestato dopo che, portato in caserma per accertamenti, ha tentato di colpire i militari con calci e pugni, ferendo ad una mano un carabinierie. Sul posto era intervenuta in un primo momento una pattuglia della stazione Monte Santa Maria Tiberina ma l’uomo, alla richiesta di documenti, aveva iniziato a inveire contro i militari. E’ quindi intervenuta una seconda pattuglia del nucleo operativo e radiomobile che ha condotto il romeno in caserma. (AGI) Pg2/Mav ROMAGNA OGGI Forlì, automobilista ebbro minaccia i poliziotti. Il padre accusa un malore FORLI’ 29 marzo 2011 - Ubriaco al volante dell’auto del padre, ha rischiato di schiantarsi frontalmente contro una Volante della Questura di Forlì. Una volta fermato, si è rifiutato di sottoporsi all’alcol-test, inveendo ed aggredendo gli agenti. Il tutto sotto gli occhi del padre che ha accusato un malore. Nei guai è finito un forlivese di 47 anni, che oltre a dire addio alla patente, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato d’ebbrezza. Il fatto è avvenuto nel cuore della nottata tra sabato e domenica, intorno alla mezzanotte. Il 47enne, dopo una cena a Meldola, si è messo al volante della ‘Volkswagen Golf’ del padre per tornare a casa malgrado qualche bicchierino di troppo. L’auto è stata incrociata lungo via Gorizia da una Volante della Polizia procedere a zig-zag. La pattuglia è riuscita fortunatamente ad evitare lo scontro frontale, mettendosi all’inseguimento della ‘Golf’. Il 47enne è stato fermato una volta giunto a casa ed invitato a sottoporsi al test dell’etilometro. Ma l’individuo si è energicamente rifiutato. Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Municipale equipaggiata dell’alcoblow, ma non appena i vigili gli hanno dato la cannuccia per soffiare è andato su tutte le furie, respingendo gli agenti e cominciando ad inveire e minacciarli. Il padre del 47enne che ha assistito alla scena ha accusato un malore. Accompagnato in ospedale, si è ripreso con l’intervento dei sanitari del ‘118’. L’individuo, che già in passato si era reso protagonista di simili episodi, è stato deferito a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato d’ebbrezza. CORRIERE ADRIATICO Multe a raffica Ubriachi al volante Patenti ritirate Amandola - Multe a raffica e centinaia di punti decurtati sulle patenti dei trasgressori. Nell’ambito dei servizi per le stragi del sabato sera, nella notte tra sabato e domenica, la polizia stradale di Ascoli, in particolare il personale del Distaccamento di Amandola, ha ritirato dodici patenti di guida per lo stato ebbrezza dei loro proprietari, controllando 108 veicoli e denunciando alla Procura della Repubblica ben otto conducenti. Nel corso del servizio sono state elevate varie contravvenzioni al Codice della strada e sono stati decurtati 150 punti su patenti di conducenti. Sabato i poliziotti hanno effettuato controlli ritirando cinque patenti per la guida in stato di ebbrezza, hanno verificato i documenti e lo stato di 47 automobilisti, elevato varie violazioni e sottratto la bellezza di 52 punti sulle patenti. In tale occasione, oltre ai conducenti dei veicoli, veniva segnalato alla Procura un extracomunitario. L’uomo, dopo essere stato fermato per un controllo, è andato in escandescenza. E’ stato denunciato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento dell’auto di servizi. Ha preso a calci e pugni la volante in cui si trovava tanto che è stato necessario fermarlo perché evitasse altri danni. IL GAZZETTINO (Treviso) IL PROCESSO Ventenne negò lo schianto con l’auto sotto i fumi dell’alcol, ma l’esame lo smentisce Ubriaco al volante: lo conferma il dna TREVISO Martedì 29 Marzo 2011 - (gp) Ubriaco al volante era andato a sbattere con la sua auto contro le ringhiere a protezione dei pedoni in piazzale Burchiellati, almeno secondo l’accusa. E per provarlo la Procura è ricorsa all’esame del dna prelevato dalle tracce di sangue rinvenute sull’airbag e sulla portiera del mezzo. Un accertamento che è costato all’imputato, A.F., ventenne trevigiano, una condanna a sei mesi di reclusione e a 6 mila euro di multa. Era il 13 ottobre del 2008 quando le forze dell’ordine, risalite a quello che al momento era il presunto autore del sinistro, lo trovarono a casa sua alle 5.30 del mattino mentre dormiva. Impietoso l’esito dell’alcoltest: 3,75 g/l, in pratica un tasso alcolemico superiore al coma etilico. Ma agli agenti il giovane rispose di non ricordarsi nulla e soprattutto che la sera prima era talmente ubriaco che erano stati i suoi amici a portarlo a casa in auto e anche a metterlo a letto perchè non riusciva a tenersi in piedi. Gli inquirenti però non diedero molto affidamento alla sua versione, seppur confermata dagli amici del giovane, e gli notificarono un decreto penale di condanna sostituito in pena pecuniaria quantificata in 9560 euro. Il giovane si è opposto al decreto andando a processo e sostenendo che non era alla guida di quell’auto. Ma la perizia sul dna ha stabilito che le tracce di sangue erano le sue e, come sosteneva l’accusa, il sinistro si era verificato dopo che i suoi amici lo avevano portato a casa. In altre parole, dopo essere stato portato a letto, avrebbe ripreso il mezzo per farsi un giro. Condotta che ha portato il giudice Angelo Mascolo a pronunciare la sentenza di condanna. BRESCIA OGGI Resta piantonato in ospedale il bosniaco che guidava ubriaco 29/03/2011 - L’incidente fuori dalla galleria Monte Cognolo Resta piantonato in ospedale Mujo Kalabic, il cittadino bosniaco di 43 anni, che domenica mattina con la sua guida folle avrebbe causato l’incidente di Provaglio d’Iseo, costato la vita a Eleonora Borra, la donna di 59 anni che viveva a Castelmella e che con il marito stava viaggiando verso la Valcamonica. IL 43ENNE è stato arrestato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Non è in carcere, ma si trova al Civile, nel reparto detenuti, perchè nell’incidente ha riportato una serie di lesioni giudicate guaribili in 15 giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale. Ieri il cittadino bosniaco, che risiede a Sovere, in provincia di Bergamo, ha incontrato il suo legale, l’avvocato Raffaele Tonitto, in attesa di essere sentito dal gip. Nessuna indiscrezione sul contenuto della conversazione tra l’arrestato e il suo avvocato. Oggi, molto probabilmente, il 43enne vedrà il gip per l’udienza di convalida: in quest’occasione l’automobilista, potrà fornire al giudice la sua versione della vicenda, potrà spiegare il motivo della sua guida che è stata definita «folle» dalla polizia stradale di Iseo, allertata poco prima dello schianto da altri automobilisti che segnalavano una Mercedes Ml che viaggiava in direzione della città con sorpassi da brivido nel tratto delle gallerie di Iseo e che rischiava di causare un incidente. IL GIUDICE dovrà decidere se convalidare o meno l’arresto, disposto domenica dal sostituto procuratore Claudio Pinto, e se disporre o meno una misura cautelare per il 43enne. W.P. BLOGOSFERE Guida in stato di ebbrezza: multa per il figlio di Mike Buongiorno Francesco Turini Martedì 29 Marzo 2011 - I piccoli figli di...crescono. Anche Leonardo Bongiorno entra ufficialmente nelle cronache, nel gossip. Pare sia stato beccato alla guida di una Porsche in stato di ebbrezza. La Polizia ha effettuato il solito test di rito ed è risultato che il suo tasso alcolemico era pari a 1,5. Quindi tre volte superiore alla percentuale di alcol per litro consentita. Il figlio di Mike Bongiorno lo abbiamo visto poche volte, protagonista di alcune rare comparsate. Con questa vicenda sicuramente ha guadagnato ampia visibilità. Al suo fianco c’era un passeggero illustre, il fratello di Stefano Casiraghi, proprietario anche dell’auto. Due sono i reati contestati a Leonardo Bongiorno, guida in stato di ebbrezza e senza patente. Sapete si dice che si sia giustificato sostenendo che fosse la prima volta che guidava senza patente e "ubriachello". Peccato che non c’è nessuna foto dell’evento, ma erano le 6 del mattino era un po’ improbabile riuscire a documentare il tutto. L’ha buttata sul ridere, ma la scusa non ha funzionato. Probabilmente doveva anche tentare di dire: "lei non sa chi sono io"...
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