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Articoli 04/05/2004

Come far convivere le allergie primaverili e la guida

Consigli pratici per un mal di stagione

Come far convivere le allergie
primaverili e la guida

Consigli pratici per un mal di stagione

di Roberto Rocchi

L’inverno ormai alle spalle e l’approssimarsi delle stagione primaverile comporta, come di consueto, l’avvicendarsi di piccole malattie e disturbi quali raffreddore, tosse, mal di testa e allergie. Sintomi fastidiosi quando accompagnati da leggeri stati febbrili che rallentano i riflessi e qualche volta provocano sonnolenza. In tali condizioni è difficile rimanere concentrati sulla strada ed al fisico è richiesto un notevole sforzo: si rischia di peggiorare il proprio stato di salute ed aumentano le probabilità di incorrere in seppur piccoli incidenti stradali quali i tamponamenti.
Questa affermazione non è delle più insensate se si considera che ogni anno almeno quattro milioni di italiani (di cui due terzi patentati), nel periodo che precede la stagione primaverile si ammalano di piccoli raffreddori e di allergie più o meno pesanti. Il riprendere di temperature più miti e meno rigide, infatti, libera una serie di microrganismi che subito invadono le vie respiratorie della loro preda preferita: l’uomo!
In questi casi, infatti, il movimento delle cellule bronchiali rallenta e le vie aeree non vengono adeguatamente “pulite”, col rischio di rimanere maggiormente esposte a piccole infezioni virali. Tuttavia, per liberarsi presto di questi malanni più che altro fastidiosi, è necessario riconoscere per tempo i sintomi ad essi legati. Alcuni possono presentarsi insieme quali un’accentuata debolezza. Dolori articolari, raffreddori, lacrimazione abbondante, mal di gola, mal di testa, gocciolamento del naso, starnuti e tosse.
Il raffreddore, vale la pena ricordarlo, è una malattia virale, così come lo è, in parte l’allergia. Il primo è un’infiammazione della mucosa, cioè del tessuto che riveste le pareti del naso e della gola; la seconda colpisce l’apparato respiratorio e pur non essendo contagiosa costringe a comportamenti più inusuali. In particolare, i sintomi febbrili e da raffreddore si contraggono per via aerea quando si respira o per via indiretta quando ci si tocca naso, bocca e occhi con dita entrate in contatto con mucose di persone contagiate. Entrato nel naso il virus infetta le cellule sane e l’organismo invia nella zona anticorpi (proteine del sangue) per distruggere il virus.
Tuttavia, i pericoli e le sensazioni fastidiose aumentano quando si rimane chiusi nell’abitacolo dell’auto, tanto che per quanto riguarda le allergie sono stati studiati appositi filtri (cosiddetti antipolline) per aiutare il conducente a “sopravvivere” senza il bisogno di starnutire continuamente.
Vediamo allora quali sono quegli accorgimenti che possono essere utilizzati proprio mentre ci troviamo alla guida dell’auto, così da rendere più sicura la nostra marcia.
Innanzitutto esiste un prezioso alleato che consiste nel climatizzatore: utilizzato anche d’inverno, aiuta a mantenere la temperatura dell’abitacolo ad un giusto livello, che deve essere compreso (nella stagione che precede la primavera) attorno ai 16-18 gradi. Se esternamente la temperatura è molto calda o molto fredda, quella interna dovrà essere variata così da ottenere un minore sbalzo all’uscita. Inoltre, il climatizzatore assicura un corretto ricambio dell’aria che preleva dall’esterno e la filtra immettendola pulita nell’abitacolo. Ecco perché, contrariamente a quanto avviene, bisognerebbe pulire o cambiare sovente il filtro dell’aria e non soltanto in occasione dei cosiddetti “tagliandi” che avvengono in occasione del cambio dell’olio. Soprattutto per chi è affetto da allergie, l’aria dell’abitacolo rappresenta un forte pericolo, a motivo del quale occorre mantenere una climatizzazione ottimale con continuo riciclo esterno dell’aria.
Durante i viaggi lunghi, poi, è consigliato bere molta acqua e magari interrompere la guida per piccoli spuntini a base di frutta e verdura, che aiutano a recuperare i liquidi andati persi durante la lacrimazione o il fastidiosissimo gocciolamento del naso.
Sempre all’interno dell’abitacolo è sconsigliato fumare e al termine di un viaggio di durata superiore ad un’ora, sarebbe opportuno aprire tutte le portiere dell’auto e consentire un largo ricambio d’aria per almeno tre o quattro minuti. In questo modo, eventuali virus “galleggianti” si troverebbero costretti a fuoriuscire dall’abitacolo.
Una “strategia” vincente è anche quella di una costante pulizia dell’abitacolo: sul cruscotto dovrà condensarsi la minor quantità di polvere, eventuali residui di terriccio o di foglie dai tappetini dovranno esser quotidianamente rimossi e una passata su tutte le parti in plastica con un panno antipolvere o antiallergico è sempre consigliato. Esistono poi in commercio dei profumi per auto che hanno proprio lo scopo specifico di ridurre la formazione di particelle galleggianti e rappresentano una sorta di piccolo rimedio ai fastidi più comuni delle allergie. Si tratta di prodotti naturali, perlopiù in vendita in certe erboristerie o farmacie e non sempre commercializzati nei negozi di accessori auto (poiché molto costosi e poco conosciuti).
Un altro importante consiglio è quello di utilizzare fazzolettini usa e getta che, come dice la stessa parola, dovranno essere adoperati una sola volta per poi gettati definitivamente. Il deposito virale sul fazzoletto, infatti, rimane vivo e può essere causa di infezioni ad altre persone o rafforzare la stessa presente nel “contagiato” se di nuovo a contatto.
Questi mali di stagione, tuttavia, si combattono anche con le energie che vengono dal cibo.
Poco fa si è parlato di frutta e di verdura, due preziosi elementi che contribuiscono efficacemente a combattere virus ed allergie, ma che soli non bastano.
I medici consigliano sempre assumere a colazione una tazza di latte parzialmente scremato con cereali, a metà mattina una spremuta d’arance ed a pranzo pasta o riso con verdura cotta e pesce lessato. Sempre frutta durante lo spuntino di metà pomeriggio e minestrone di verdura e carne bianca a cena.
Contro l’influenza è poi possibile vaccinarsi e questo diminuisce la possibilità di incorrere nelle piccole malattie del 30-40 per cento. Ma se ci si ammala la forma influenzale sarà meno pesante e ne avrà sollievo soprattutto chi soffre di malattie croniche. Naturalmente occorre qualche tempo prima che il vaccino sviluppi gli anticorpi e per tale motivo è consigliato farlo nella stagione ancora invernale, prima che giungano i primi raggi di sole a portare mitezza e…piccole malattie!
Taluni preferiscono ricorrere invece ai farmaci antivirali o antiallergici, ma in questo caso occorre fare attenzione poiché si rischia vedere sensibilmente rallentati i propri riflessi e di essere indotti a un leggero stato di sonnolenza. L’assunzione non è dunque consigliata se si debbono percorrere lunghi itinerari, oppure, se si viaggia soli e in giornate con temperature calde che inducono ad un maggiore rilassamento dei nervi, delle cellule nervose ed aumentano la voglia di sonnolenza.
Infine, anche i capi di vestiario (per quanto riguarda le allergie) debbono essere accuratamente selezionati: vestiti molto sintetici ed aderenti incrementano lo stato di malessere. Meglio buttarsi su vestiti tradizionali tiepidi e abbondanti, così da sentirsi sempre protetti anche a rischio di versare qualche goccia in più di sudore.
Mai rimanere a piedi nudi (anche perché la stagione ancora non lo consente) e cercare di sostare lontano da alberi a largo fusto o campi coltivati, dai quali provengono molte delle piccole allergie.
Certo è che seguire tutti questi consigli non è facile, ma rimane pur sempre un valido aiuto per sostenere il nostro fisico in una stagione di “mezzo” che non vuole essere né troppo calda né troppo fredda e chiede di sopportare piccoli malanni del tutto innocui e non pericolosi per le normali attività che comporta la vita quotidiana.

di Roberto Rocchi

da "Il Centauro" n.86
Martedì, 04 Maggio 2004
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