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Rassegna alcol e guida del 30 marzo 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

ILCIRIACO.IT  

Ariano I. - Si lavora alla campagna di sensibilizzazione ’No Alcol’



Come accade ormai da diversi anni la Citta’ di Ariano Irpino aderisce al ’Mese della prevenzione alcologica’ indetta ad aprile dal Ministero della Salute. L’Amministrazione comunale, con l’Assessorato Lotta alla droga ed alle altre tossicodipendenze, sta predisponendo una campagna di sensibilizzazione. Intanto questa mattina sul Tricolle in localita’ Piano della Croce’, dove sorge il polo scolastico, ha sostato l’Unita Mobile ’Con-tatto’ del Centro di Solidarieta’ ’La Casa sulla Roccia’. Gli operatori sono entrati anche nell’Istituto Tecnico ’G.Bruno’.


VIVERE PESARO

’Giovani e alcol’: gli studenti del ’Genga’ presentano il loro progetto di prevenzione
Finito il tempo della semina inizia quello del raccolto che per il progetto “Giovani e alcol” delle scuole superiori pesaresi è iniziato il 28 maggio dell’anno scorso con la presentazione degli elaborati realizzati dagli studenti delle circa 50 classi coinvolte.
Ideato dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune in collaborazione con il Centro d’ascolto Passaparola dell’Ats 1, la Provincia e il Dipartimento per le dipendenze patologiche dell’Asur, il prossimo appuntamento di “Giovani e alcol” è per giovedì 31 marzo, all’Istituto tecnico per geometri “G Genga”.
In questa occasioni gli studenti della IV E illustreranno all’assessore alle Politiche giovanili Antonello Delle Noci, a quello provinciale alle pari Opportunità Daniela Ciaroni, al coordinatore dell’Ats1 Giuliano Tacchi e a Giovanna Diotallevi responsabile del dipartimento dipendenze Asur, il progetto e il relativo percorso da loro elaborato per la prevenzione dell’alcolismo tra i giovani.

IL SITO DI PERUGIA

In terza commissione consiliare
Perugia, nulla di fatto sulla lotta all’abuso di alcol
Bagarre su un ordine del giorno di Romizi e Varasano (Pdl)
Mar, 29/03/2011 - La Redazione - Stamane a Perugia, a palazzo dei Priori, la terza commissione permanente ha discusso un ordine del giorno presentato dai consiglieri Andrea Romizi e Leonardo Varasano. Con l’istanza proposta i due esponenti del Pdl hanno tracciato le linee guida di una nuova strategia per un più efficace impegno nella lotta all’abuso di alcol, soprattutto nella forma più preoccupante del fenomeno, ossia il dilagante alcolismo minorile.
La proposta di una nuova strategia nel campo della lotta all’abuso di alcol nasce anche alla luce di un recente fatto cronaca di cui si è reso protagonista un commerciante colto in flagranza di reato, mentre vendeva alcol a un minore.
Ad aprire il dibattito è stato il consigliere Varasano, che ha tracciato a grandi linee un quadro molto sconfortante della situazione attuale, ponendo particolare attenzione nel sottolineare la pericolosità della sottovalutazione del fenomeno dell’alcolismo, specie quello minorile, da parte delle istituzioni comunali.
Immediatamente dalle fila della maggioranza si sono levate voci di dissenso alle quali il consigliere del Pdl ha replicato: “Siete corresponsabili del degrado  cittadino e sociale di Perugia; siete responsabili della sottovalutazione del fenomeno; siete responsabili dell’esempio negativo che avete dato ai giovani con il vostro falso e ipocrita buonismo, minimizzando sui rischi dell’alcol”.
Dopo l’intervento di Varasano, è stata la volta del consigliere Pdl Renzo Baldoni, che ha cominciato il suo intervento dichiarando: “Sono stato personalmente in una discoteca è ho constatato come l’illegalità sia la regola. A parte il fatto che il semplice divieto di fumare era sistematicamente ignorato da tutti, e i bagni erano un mercato a ‘cielo coperto’ per lo spaccio, era sconvolgente la normalità della sistematica vendita di super alcolici ai minori”.”Si rende necessario”- ha continuato Baldoni -“prendere la situazione di petto e dare un messaggio chiaro e forte a chi vende bevande alcoliche”.
Tra le fila del centro sinistra si solleva un evidente disappunto nei confronti del consigliere e il presidente della commissione fatica a riprendere il controllo della situazione. Successivamente il Colonnello Nicoletta Caponi, comandante della polizia municipale, traccia il quadro della situazione, delineando quanto fin qui realizzato dalla Polizia Municipale. Nel corso di tale intervento, la Dott.ssa Caponi ha fatto presente i notevoli risultati ottenuti dalla forza di polizia municipale la quale, lavorando di concerto con l’autorità giudiziaria, punta ad un recupero dei minori che hanno abusato di alcol, e punta anche ad una più stretta collaborazione con i commercianti rivenditori di alcolici, per tentare di prevenire il fenomeno.
Il consigliere Pampanelli (Rifondazione comunista) è poi intervenuto nel dibattito prima negando che il fenomeno sia grave, e poi tentando di  scaricare le colpe dell’attuale stato della questione dell’alcolismo giovanile sulla società  in generale.
Nel corso di un lungo e appassionato intervento, Baldoni ha poi chiarito che il dibattito non doveva essere di ordine ideologico, e a testimonianza di ciò sottolineava come il comune di Perugia abbia ottenuto risultati lodevoli nella lotta all’abuso di alcol: lo testimoniano i controlli sui conducenti, specie sui conducenti professionisti.
La proposta di Baldoni è stata quella di adottare le stesse strategie e lo stesso rigore usato verso gli automobilisti nella lotta all’alcolismo giovanile, responsabilizzando i commercianti che vendono alcol. Ed è proprio a questo punto che è avvenuta una vera e propria spaccatura nel centro sinistra, diviso tra quelli che hanno tentato di zittire Baldoni, e quelli che, prendendo atto della gravità della situazione, hanno aperto uno spiraglio all’opposizione. Esemplificativo l’intervento del consigliere Pd Antonino Chifari che nel suo intervento ha creato un punto di contatto con l’opposizione riconoscendo che il fenomeno c’è, è grave e che egli stesso è pronto a dare tutta la collaborazione necessaria. Oltre a riconoscere la validità di quanto presentato dall’opposizione Chifari ha rilanciato: “Il comune deve puntare a sensibilizzare quei giovani che, per motivi lavorativi o di studio, non possono usufruire della guida delle loro famiglie, seguendone più da vicino la crescita e la formazione per arricchirli del patrimonio culturale e sociale della nostra città”.
E’ quindi intervenuto anche l’assessore Ciccone che ha contestato la validità stessa dell’ordine del giorno poiché vi sarebbe stato un incontro del consigliere Romizi con il capo di gabinetto del sindaco.
Romizi ha smorzato immediatamente le polemiche: “Sono stato invitato dallo stesso capo di gabinetto Luca Conti, con  il quale abbiamo avuto una discussione prettamente tecnica che non ha comunque influenzato la stesura dell’ordine del giorno in discussione”.
Altra proposta di apertura è stata fatta dal consigliere del Pd Nicola Mariuccini il quale ha proposto un emendamento per eliminare alcuni punti dall’ordine del giorno: “A mio avviso”- ha dichiarato Mariuccini- “il dibattito rischia di arenarsi su posizioni di carattere puramente ideologico, ragion per cui propongo un emendamento che elimini i punti di disaccordo ideologico per far sì che la parte principale di tale proposta venga approvata”. Pur con l’approvazione a larga maggioranza bipartisan dell’emendamento proposto da Mariuccini  l’ordine del giorno è stato respinto e si è stabilito che verrà discusso in consiglio comunale a data da destinarsi. (*) 
(Alessandro Cenusa)

(*) Nota: vi sono al mondo dei problemi per cui tutti (o quasi) ritengono si debba fare qualcosa, e per cui tutti (o quasi) in pratica non fanno nulla.

LA REPUBBLICA

Movida violenta a Campo de’ Fiori giovane si spoglia e viene pestato
Il ragazzo forse ubriaco comincia a ballare nella fontanella della piazza. Poi comincia a togliersi gli abiti, un gruppo di teppisti lo prende a pugni e a calci davanti ad un centinaio di persone. Poi qualcuno fa scattare l’allarme, gli aggressori si danno alla fuga. Il giovane finisce all’ospedale
L’aggressione ai danni di un giovane che, qualche sera fa, forse in preda all’ebbrezza dell’alcol è stato vittima di una violenta aggressione da parte di alcuni teppisti. Il ragazzo, secondo alcune testimonianze, aveva iniziato a ballare nella fontanella della piazza. Un centinaio di persone assiste alla scena, molti sono brilli, alcuni lo incitano, altri urlano insulti. Qualcuno tira fuori il cellulare per riprendere la scena.
Il giovane, sembra del tutto inconsapevole di quello che accade. L’atmosfera si fa surriscaldata. Comincia a spogliarsi, balla, si agita fino a rimanere completamente nudo. In quel momento scatta la violenza cieca di tre balordi che lo avvicinano. Uno di questi gli sferra un pugno al viso, il ragazzo cade a terra, gli altri gli si avventano contro con calci e pugni. Il giovane giace a terra privo di sensi, finalmente qualcuno reagisce gli aggressori scappano. Arriva un’ambulanza del 118. Il ragazzo viene portato in ospedale dove resterà qualche giorno sotto osservazione. Degli autori dell’aggressione selvaggia nessuna traccia.

VIRGILIO NOTIZIE

Movida violenta a Roma, Alemanno: tornare ad ordinanze anti-alcol
Il sindaco dopo pestaggio di un giovane ubriaco a Campo dei Fiori
Il pestaggio di un ragazzo, spogliatosi in piazza Campo dei Fiori in preda ai fumi dell’alcol, potrebbe spingere il Comune di Roma a tornare alle ordinanze anti-alcol che, negli anni scorsi, avevano dato una rigida regolamentazione al consumo di bevande alcoliche nelle strade della movida capitolina. Ad annunciare la possibile svolta è stato lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno che, interpellato in merito al pestaggio di alcune notti fa, ha sottolineato come l’episodio: "Ci indica che purtroppo dobbiamo tornare ad utilizzare le ordinanze che, in passato, hanno limitato l’utilizzo dell’alcol nelle zone della movida". Un pestaggio, quello avvenuto nella nota piazza romana, che puntualmente è finito in rete. Nelle immagini, riprese con un cellulare, si vede un giovane che, probabilmente ubriaco, si denuda davanti ad un centinaio di persone. Nella confusione generale, alcuni ragazzi si scontrano con ’lo spogliarellista’ improvvisato che cade a terra sotto i colpi degli aggressori. Questi, una volta dato l’allarme, si sono poi dati alla fuga. Per scongiurare episodi del genere, il sindaco Alemanno ha annunciato di voler studiare "con prefetto e questore tutte le ordinanze da utilizzare per evitare ogni abuso di alcol come quello che, nell’episodio di domenica e’ stato motore della vicenda". In merito all’accaduto, Alemanno, ha spiegato come si tratti "di bruttissime immagini che non possono essere ne’ accettate ne’ tollerate. Ho parlato con il prefetto e con il comandante della Polizia Municipale che stanno compiendo accertamenti sull’accaduto, soprattutto per capire cosa e’ successo in quei minuti e cosa ha fatto ritardare l’intervento di vigili e polizia".

SAVONANEWS

Bragno: La strada dov’è morto Bruno Pedroni, un mese fa. E’ cambiato qualcosa? 
Mentre Carcare piange Alberto Mulatero, abbiam fatto un giretto nel viale di Bragno dove un mese fa venne travolto Bruno Pedroni, per scoprire che...
Mercoledì 30 marzo - Vi ricordate di Bruno Pedroni?
Forse no: dopotutto è già passato un mese e in un mese i nomi e le facce di questa nostra vita frenetica si accavallano, si mescolano, scorrono via. Ma forse sì, ve ne ricordate: perché la Valbormida, in questi giorni, è stata teatro di nuovi incidenti mortali che si sono portati via vite giovani, brillanti, che nessuno poteva immaginare di veder spegnere così,  in un attimo. Vite come quella di Bruno, vocalist della “Corea Creative Party” e calciatore dilettante.
22 anni, studente e musicista. Bravo. Una serata di divertimento, musica, applausi, il 27 febbraio: si è esibito in un locale, si prepara a rientrare a Genova, la sua città. Ma arriva un ragazzo come lui, che forse esce da una discoteca, come lui. Una sbandata sulla neve. Un attimo. Una giovane vita che ne cancella un’altra. 
E’ passato un mese. I fiori che ricordano il punto del tragico impatto, a Bragno, sono ormai secchi. Il ragazzo che ha ucciso Bruno era ubriaco: è stato accusato di omicidio colposo e di guida in stato di ebbrezza. 
Ma se ieri abbiamo parlato, proprio da queste pagine, del fatto che non si possa dare la colpa solo a un manto stradale dissestato o bagnato, perché alle base di queste tragedie della strada ci sono sempre diversi fattori concomitanti (come l’alcol, appunto).
Come la disponibilità di vetture troppo potenti in mano a guidatori troppo poco esperti), è anche vero che ognuno dovrebbe fare la propria parte nel difficile percorso della prevenzione. I ragazzi non dovrebbero guidare da ubriachi. Mai. I genitori dovrebbero regalare ai figli vetture proporzionate alla loro effettiva abilità, non ai propri mezzi economici. Ma anche la pubblica amministrazione dovrebbe fare la sua parte occupandosi, per esempio, di riempire le buche, o di migliorare la pavimentazione. E se mancano i mezzi per riasfaltare, magari, si possono usare dei deterrenti contro la velocità eccessiva. Le cunette di rallentamento, gli indicatori di velocità.
A Bragno, di cunette, non c’è traccia: ci era sembrato che se ne fosse parlato, dopo l’incidente, ma non se ne è più saputo nulla.
Invece c’è l’indicatore di velocità: quel pannello a led che dovrebbe svolgere la funzione di dissuasore, e che normalmente ci riesce anche bene (vero? Rallentiamo tutti, quando ne incrociamo uno). Ci riesce, però, quando funziona. Se ci dice che la nostra velocità è di 1 km/h, o addirittura di ZERO km/h, non dissuade: fa ridere. Difficile che ci venga in mente di rallentare (a meno di non voler mettere la retromarcia).  http://www.youtube.com/watch?v=3BXJETMO4s0,
 Nel video potete osservare come ben funziona il misuratore di velocità con tanto di pannelli solari e videosorveglianza installato a Bragno (Cairo Montenotte) a pochi metri dal punto in cui è morto Bruno, travolto. Potrebbe essere tragicomico. Verrebbe da scherzarci sopra, vedendo le immagini. Poi si pensa a quello che è successo, e la voglia di scherzare passa più veloce di una ypsilon lanciata nel buio. 
Inizia, invece, quella di farsi (e fare) qualche domanda.
scrivi a:  direttore@savonanews.it, 
LA PROVINCIA DI LECCO

Allarme dopo la notte brava
Ubriachi a zonzo in centro, Lecco trema
Non solo fioriere capovolte: hanno persino tentato di sfondare la cancellata dell’asilo Papa Giovanni
LECCO - Non sono delinquenti abituali. Sono ragazzi normalissimi che, però, spesso bevono troppo senza pensare alle conseguenze. Come quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica.
Tutto è cominciato nei bar del centro. Di bicchiere in bicchiere, l’allegria è presto sfociata in ubriachezza. Molesta per i residenti e non solo: buttate a terra tutte le fioriere di via Mascari, due gruppi di giovani, a notte fonda, si sono diretti verso la Basilica di San Nicolò e lì solo l’intervento dei responsabili della sagrestia ha evitato che i vandalismi riguardassero anche l’asilo Papa Giovanni.
Infatti, alle 3,30 del mattino, una delle due bande, ha cominciato a scuotere con violenza la cancellata in ferro della scuola materna di San Nicolò.

IL TEMPO

Notizie – Abruzzo
Zona stadio
Alcolici venduti durante la partita Chiusi 7 locali
È costata sette giorni di chiusura, ad altrettanti loclai pubblici, l’inosservanza del decreto del prefetto, che in occasione della partita Delfimo Pescara-Reggina dello scorso 5 marzo, aveva vietato la vendita di bevande alcoliche nelle vie adiacenti lo stadio. 
30/03/2011 - E così ieri il questore ha disposto la chiusura per il Royal Bar, il New Midas Cafè, il bar Marconi, il bar Delizia, la gelateria Bibò, la pizzeria "Il Canguro" e il Maxi Tigre di via d’Avalos. Il provvedimento prefettizio era stato emanato due giorni prima dell’incontro di calcio allo scopo di evitare potenziali situazioni di rischio connesse con l’abuso di bevande alcoliche, nonché per la possibile dispersione di vetro o di altri corpi contundenti in concomitanza con la manifestazione sportiva. A scoprire la violazione sono stati gli agenti del corpo di polizia municipale. Specifici controlli, infatti, hanno invece permesso di accertare l’inosservanza da parte dei gestori dei locali del divieto emanato dal Prefetto visto che hanno venduto bevande alcoliche in bottiglie e lattine.
A.P.

LA NAZIONE

Notte di paura  in pieno centro Negoziante aggredito da ubriaco
Vede due marocchini urinare sui cassonetti e chiama la polizia. Minacciato con una bottiglia
Firenze, 30 marzo 2011 - "Aiutateci a far sì che via de’ Barbadori sia finalmente illuminata a dovere. Perché ora è davvero al buio e una notte o l’altra potrebbe scapparci qualcosa di serio, di grave. A me è andata bene, ma sono ancora scosso. Del resto in questa strada si è creata una situazione di degrado tale... Ognuno fa quel che vuole".
Sandro Fani, 35 anni, è il titolare della Tech-Ne, vendita e assistenza di pc al 21 rosso. Lunedì sera si era intrattenuto più a lungo, oltre le 21, tra il suo negozio e un fondo di fronte dove allargherà l’attività. Ed è in questo tratto di strada che è avvenuto un pericoloso incontro ravvicinato con due marocchini che, dopo aver bevuto birra e schiamazzato senza freni, si erano messi tranquillamente a far pipì tra un cassonetto e l’altro.
Dopo una prima discussione è intervenuta la polizia, che ha sanzionato i marocchini, di 28 e 35 anni, per ubriachezza molesta denunciandoli anche per atti contrari alla pubblica decenza. Fani infatti l’altra sera ha apostrofato i marocchini che urinavano a cielo aperto. "Io gli ho detto testualmente: guardate che esistono i bagni pubblici". Hanno cominciato a inveire, erano arrabbiati, molto aggressivi. Ho chiamato un paio di miei amici per fargli vedere non ero solo, e la polizia. L’intervento degli agenti è stato tempestivo ma loro non l’hanno presa bene. Non appena la polizia se ne è andata, uno di loro è ritornato: voleva lo scontro fisico. Voleva vendicarsi. E ha minacciato Fani.
"Mi ha detto ’te la faccio pagare’» anche se all’inizio sembrava che volesse parlare in tranquillità, discutere. Poi però si è fatto di nuovo aggressivo e mi ha afferrato al collo, tenendo una bottiglia in mano. Ho avuto la netta sensazione che stesse cercando un punto dove spaccarla per usarla, rotta, contro di me. Allora sono riuscito liberarmi e a spostarmi verso il centro della strada per essere più in vista. Questo mi ha salvato o comunque evitato il peggio Ho richiamato la polizia, che è accorsa di nuovo".
Abitanti e commercianti della via temono il peggio. In ogni caso va contrastato il progressivo degrado. "Nonostante che via de’ Barbadori, parallela a Borgo San Jacopo, sia a due passi da Ponte Vecchio — conclude Fani — la via è una diventata pattumiera, un deposito di motorini. E al buio. Siamo finit nel dimenticatoio. Abbiamo deciso di contattare la società dell’illuminazione e il Comune, aspettiamo delle risposte. Soluzioni. Continueremo a cercarle. Per questo stiamo formando un comitato che rappresenti le nostre necessità. Nostre e di tutti i cittadini". (*)
giovanni spano

(*) Nota: per ovviare ai problema causati dagli ubriachi viene richiesta una migliore illuminazione delle strade. Non servirà a niente. Speriamo almeno che vedano più chiaramente che per i problemi alcol correlati occorrono delle soluzioni alcol correlate.

TGCOM

Candidato sindaco ubriaco in radio
Bologna, audio di Merola messo in rete
30.3.2011 - Solo pochi giorni fa il vincitore delle primarie Pd e candidato sindaco di Bologna, era stato protagonista di una gaffe calcistica, augurando un radioso ritorno in serie A per la squadra cittadina, che già da tre anni gioca nella massima serie. Adesso sulla testa di Virginio Merola cade un’altra tegola: un ex collega assessore mette in rete l’audio di una partecipazione radiofonica, datata 2009, in cui Merola sarebbe stato ubriaco.
L’intervista di Merola, rilasciata durante la campagna elettorale delle precedenti elezioni amministrative, è stata pubblicata da Antonio Amorosi sul suo sito: il Muppets Show, come l’ex assessore della giunta Cofferati, ama chiamare i siparietti del candidato sindaco, vede Merola alle prese con una partecipazione alla bolognese Punto Radio. Voce impastata e qualche parola smozzicata sembrano essere la prova dell’alzata di gomito del candidato Pd.
Sostenitori ed entourage di Merola si difendono accusando: nulla esclude che l’audio possa essere stato contraffatto, è la linea tenuta. Mentre il diretto interessato si dice troppo impegnato per occuparsi di queste disavventure e incidenti di percorso.
La partecipazione ad alto tasso etilico e l’impreparazione calcistica non sono per altro gli unici ostacoli che Merola ha dovuto superare nel corso di questa campagna elettorale. Nel suo curriculum può anche vantare un dossier anonimo: a febbraio infatti un documento su presunte peripezie del candidato su case popolari e vari progetti, era stato diffuso in giornali e sezioni Pd. Allora Merola giocò di anticipo, presentando ai magistrati un esposto contro ignoti per diffamazione. Calunnia e lesione dei diritti politici. Per scoprire però che in Procura si scavava già da un mese.

ASAPS

Autista ubriaco, scuolabus fuori strada
Tragedia sfiorata nel Beneventano

BENEVENTO - Guida uno scuolabus dopo aver alzato il «gomito» e provoca un incidente. Per fortuna, soltanto, tanto spavento per gli occupanti del mezzo (tre bambini della scuola elementare di età compresa tra gli otto e gli undici anni dello stesso centro gotico oltre all’accompagnatrice). È accaduto nella giornata di ieri alla contrada Presta alla periferia dello stesso centro della valle caudina. Nel percorrere un tratto di strada caratterizzato dalla presenza di numerose curve, l’autobus, forse anche a causa anche dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha sbandando finendo fuori strada in un tratto, per fortuna, fermandosi quasi subito anche in presenza di qualche ostacolo che ne impedito la prosecuzione ed evitando conseguenze ben più gravi. Gli occupanti dello scuolabus sono stati immediatamente soccorsi da alcuni automobilisti in transito che hanno tirato un sospiro di sollievo quando si sono accorti che tutti gli occupanti del mezzo e, soprattutto, i bambini erano quasi illesi ma soltanto spaventanti cosa del resto comprensibile dopo l’incidente di cui erano stati involontarie vittime. Infatti sono stati sottoposti alle cure dei sanitari del locale ospedale che hanno riscontato soltanto contusioni guaribili in pochi giorni. Quasi illesa anche l’accompagnatrice. Sul posto si sono portati immediatamente i carabinieri della Stazione di Sant’Agata dei Goti che hanno subito notato che l’autista dello scuolabus un uomo di 42 anni, dipendente di un’azienda di trasporti di Dugenta che ha in appalto i trasporti degli alunni delle scuole elementari di Sant’Agata dei Goti, appariva in evidente stato confusionale dovuto forse all’assunzione di alcol. Inoltre l’uomo si è anche rifiutato di sottoporsi al test alcolimetrico per cui è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria e gli è stata sospesa anche la patente di guida. Un episodio analogo si verificò l’anno scorso in contrada Santa Lucia ad Apice, poco distante dal convento francescano, quando si ribaltò uno scuola bus con 15 alunni delle scuole medie di Apice a bordo. Anche in quella occasione i carabinieri denunciarono che l’autista aveva assunto sostanze alcoliche dopo che lo stesso venne sottoposto al relativo test. (*)  Il mezzo, era diretto verso il centro cittadino e cominciò ad acquistare velocità in un tratto di strada in discesa, rendendo inutili i tentativi di frenata. Per bloccarne la corsa l’autista deviò il mezzo su una strada laterale in salita, provocandone però il ribaltamento sul lato sinistro ma arrestandone la corsa. Tutti i passeggeri rimasero illesi e poterono usciti da soli dall’abitacolo. Secondo i dati dell’Asaps soltanto nel 2010 a livello nazionale sono stati monitorati 280 episodi gravi, di cui 56 mortali, nei quali 59 bambini da 0 a 13 anni hanno perso la vita, mentre 360 sono rimasti feriti. La maggior parte degli incidenti è avvenuta in area urbana con 185 eventi, pari al 66,1%. 59 gli incidenti avvenuti su statali e provinciali, 21,1% e 30 sulla rete autostradale, 10,8%.

(*) Nota: l’accettazione della convivenza con gli alcolici comporta anche un certo grado di tolleranza nei confronti del problemi alcol correlati. Quanti scuolabus occorrerà che si ribaltino perché qualcuno cerchi di evitare che i loro conducenti bevano?   

IL TIRRENO

MERCOLEDÌ, 30 MARZO 2011
Alla guida ubriaco Eppure era senza patente per lo stesso motivo 
PISA. Nonostante gli avessero già tolto, tempo fa, la patente perché guidava ubriaco, si è fatto nuovamente sorprendere da una pattuglia della polizia stradale a guidare dopo aver bevuto.
Aveva nel sangue un livello di alcol due volte superiore al consentito.
Multa salata, ovviamente, e denuncia, per un pisano di 34 anni, fermato dagli agenti lunedì notte alle due in lungarno mediceo, in pieno centro, durante un controllo.
Il giovane è stato sottoposto all’alcoltest, nonostante fosse chiaro, dato che non si reggeva in piedi, che fosse completamente ubriaco.
Per lui è scattata una multa che va da 1.900 a 7.600 euro, più il fermo della macchina per tre mesi e la denuncia per guida in stato di ebbrezza e senza patente.

LECCEPRIMA

Fece incidente ubriaco, sconterà un mese ai domiciliari
Damiano Cosentino, 56enne della provincia di Catanzaro, residente ad Andrano, fu fermato nel 2007 ad Alba, in Piemonte. Ora deve espiare la pena detentiva. A Sannicola, arrestato sorvegliato speciale
LECCE – (mercoledì 30 marzo 2011) Ad Andrano i carabinieri hanno eseguito un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva ai domiciliari, emessa dal Tribunale di Alba, a carico di Damiano Cosentino, 56enne della provincia di Catanzaro, residente ad Andrano. I fatti che hanno portato alla condanna dell’uomo risalgono al 22 aprile del 2007 quando, dopo un incidente senza feriti avvenuto nel centro abitato del comune piemontese, i carabinieri accertarono che Cosentino si era messo alla guida della propria autovettura mentre era sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
Oggi, per quella violazione del secondo comma dell’articolo 186 del codice della strada, il 56enne deve scontare un mese di detenzione domiciliare. La patente di guida è stata sospesa per tre mesi.
E sempre in tema di guida in stato di ebbrezza, ieri sera, i carabinieri della stazione di Calimera, dopo essere intervenuti in incidente stradale che ha provocato (per fortuna) solo danni ai mezzi, senza feriti, hanno denunciato a piede libero un operaio 31enne di Vernole. L’uomo, mentre si trovava alla guida della Toyota Yaris di sua madre, si sarebbe rifiutato di sottoporsi all’accertamento dell’etilometro. Il documento di guida è stato ritirato. L’autovettura è tornata nelle mani della proprietaria.
A Sannicola, invece, in tarda serata, i carabinieri, durante un’attività di controllo delle persone sottoposte a sorveglianza speciale ed agli arrestati domiciliari, hanno tratto in arresto, per inosservanza degli obblighi imposti dalla misura cautelare, Vincenzo Murra, gallipolino, 44enne. L’uomo è un sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
Durante l’ispezione, presso l’abitazione dell’uomo, i militari si sono subito resi conto della sua assenza, nonostante non fosse autorizzato ad allontanarsi nella fascia oraria serale. Ritornato dopo circa un’ora, è stato bloccato, e, sentito il magistrato di turno, condotto presso la casa circondariale di Lecce.

TREND ONLINE

Certificazione Halal, per l’Italia una grande opportunità
30.03.2011 - Il turismo e la cosmetica. La certificazione halal (il cui costo è abbastanza limitato) viene eseguita in maniera riconosciuta internazionalmente a livello islamico dall’halal Italy Authority e consente di venire pubblicizzati da tale organizzazione all’interno del mondo musulmano o di partecipare ad eventi quali fiere a livello internazionale come è capitato a 2 aziende italiane (una anconetana e l’altra lucana) che hanno proposto uno spumante ed una birra senza alcool recentemente alla fiera di Dubai.

ASAPS

Stati Uniti
Impazza la moda delle targhe personalizzate con richiami all’alcol e droga

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30 marzo 2011- Le statistiche confermano che circa la metà degli incidenti stradali sono causati dall’utilizzo di alcol o sostanze stupefacenti eppure gli automobilisti statunitensi sembrano non prendere il problema troppo sul serio e anzi ci scherzano su personalizzando le targhe delle loro auto con espliciti riferimenti agli alcolici o alle droghe. Il fenomeno purtroppo non è circoscritto ma tocca tutte le città degli States dal Connectuct alla Virginia.
Certo che se ai titolari di quelle targhe arrivasse una sberla su una fiancata ad opera di un ubriaco, forse cambierebbero la targa da ALCHOL a ASTEMIO! 

SWISSCOM

Alcol e tabacco tra giovani: stabilità, ma tendenze preoccupanti
Tendenze preoccupanti per alcol e tabacco fra i giovani.
SVIZZERA, 29/03/11 - Il consumo di alcol e tabacco tra i giovani svizzeri nel 2010 non è variato sensibilmente rispetto al 2006. L’inchiesta di Dipendenze Info Svizzera rivela comunque aspetti preoccupanti: il consumo di superalcolici è aumentato tra i quindicenni di ambo i sessi; tra questi ultimi si abusa spesso di bottiglia e sigarette; malgrado il divieto di vendita di alcol agli "under 16", il 28% dei 15enni se lo è procurato acquistandolo in un negozio.
Questi dati emergono dall’ultima edizione dello studio quadriennale realizzato da Dipendenze Info Svizzera su incarico dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), presentato oggi a Berna. La ricerca è stata realizzata in 628 classi - oltre 10’000 allievi - di tutte le regioni della Confederazione. Agli adolescenti è stato chiesto di rispondere per iscritto ad un formulario garantendo loro l’anonimato.
Il consumo di alcol e canapa tra gli adolescenti aveva raggiunto il suo apice nel 2002, mentre nel 2006 si era delineata una diminuzione. La tendenza è stata un po’ diversa per il fumo, che dal 2000 segna un lieve calo, però arrestatosi nel 2010.
Il tasso di giovani che, nel mese precedente l’inchiesta, ha bevuto per ubriacarsi è del 35% per i ragazzi, e del 30% per le ragazze. Oltre al rischio immediato di intossicazione e incidenti, Dipendenze Info Svizzera (già ISPA, Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie) ricorda che un tale consumo aumenta la probabilità di dipendenza in età adulta.
L’indagine mostra inoltre che un quarto (27%) dei ragazzi beve almeno una volta alla settimana (25% nel 2006). Tra le coetanee, la percentuale è scesa a circa il 13% (17%). I maschietti bevono soprattutto birra. Le ragazze consumano spesso anche alcopop e superalcolici.
L’istituto di prevenzione è preoccupato dall’aumento del consumo di superalcolici per entrambi i sessi: oltre un quarto dei ragazzi e un quinto abbondante delle ragazze ne beve infatti almeno uno al mese. Le adolescenti bevono i superalcolici al posto degli alcopop.
Visto che la legge vieta di vendere alcol ai giovani sotto i 16 anni, "stupisce il fatto che il 28% dei quindicenni dichiara di averlo acquistato", indica l’istituto, giudicando preoccupante che oltre un terzo degli interpellati ha ammesso di consumare alcolici per trovare conforto quando non si sente bene.
Il 13% dei ragazzi e il 10% delle ragazze fuma tutti i giorni; il 15% delle giovani almeno una volta alla settimana. Tra i ragazzi questo valore ammonta al 19%, ciò che marca una lieve tendenza al rialzo. "La nicotina rende rapidamente e fortemente dipendenti e spesso un consumo occasionale si trasforma in abitudine quotidiana", mettono in guardia gli autori.
La maggior parte dei giovani che consumano canapa, lo fa irregolarmente. Ciononostante, ci sono 15enni (il 4% dei ragazzi e l’1% delle ragazze) che nei 30 giorni precedenti l’indagine hanno consumato canapa almeno dieci volte. Per l’istituto è su questo gruppo che vanno concentrati gli sforzi preventivi.
L’uso di altre droghe illegali e l’abuso di farmaci sono menzionati solo da alcuni giovani. La frequenza di questi abusi sembra stabile rispetto al 2006.
Gli autori della ricerca hanno dedicato particolare attenzione ai 15 anni in quanto "tappa importante dello sviluppo", ma il campione dell’indagine ha coperto in egual misura anche le quattro classi di età inferiore. Il 2% degli undicenni e il 6% dei tredicenni consumano ad esempio alcol almeno una volta alla settimana. Per le stesse classi di età sono rispettivamente meno dell’1% e il 4% a fumare almeno una volta alla settimana.
Per Michel Graf, direttore di Dipendenze Info Svizzera, la prevenzione richiede un approccio globale, che non tenga conto unicamente del consumo di sostanze, ma anche dell’ambiente sociale, dell’accesso alle sostanze, dei rapporti dei ragazzi con i loro coetanei e delle relazioni con gli adulti.
Nell’ambito della revisione totale della legge sull’alcol, l’istituto chiede un divieto della pubblicità che reclamizza uno stile di vita nonché una maggiore sorveglianza della vendita.
Siccome non tutti i cantoni prevedono un limite di età per la vendita di sigarette, Graf chiede inoltre una regolamentazione federale che autorizzi la vendita "solo a partire dai 18 anni".

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Giovedì, 31 Marzo 2011
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