Foto Blaco-archivio Asaps
(ASAPS), 31 marzo 2011 - L’automobilista che al volante della sua auto vede attraversare un cane e non rallenta causando un incidente, è corresponsabile assieme al proprietario dell’animale. Lo ha stabilito la Corte di Appello di Perugia, con una sentenza che riforma parzialmente la decisione del Tribunale e che imputa la responsabilità di danno a terzi non solo al proprietario che non ha custodito la bestiola, ma anche al guidatore che per evitare l’investimento provoca un incidente. Il caso riguarda un automobilista che correndo su una strada poco illuminata, si era visto attraversare la carreggiata da un setter e non riuscendo a rallentare aveva investito il cane e impattato con una macchina che sopraggiungeva. Nel caso specifico i giudici hanno escluso che la totale responsabilità dell’accaduto potesse attribuirsi solo al proprietario del setter. In particolare hanno affermato che, in tema di responsabilità per danni derivanti dall’urto tra un autoveicolo ed un animale, la presunzione di responsabilità oggettiva a carico del proprietario o dell’utilizzatore di quest’ultimo, concorre con quella a carico del conducente del veicolo, ai sensi dell’articolo 2054 primo comma del Codice Civile. Questo anche nel caso in cui il danneggiato non sia un terzo, ma lo stesso conducente, perché il già citato articolo esprime principi di carattere generale, applicabili a tutti i soggetti che subiscano danni dalla circolazione. (ASAPS)
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