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Roma - Cassazione: chi non paga l’Iva sulle auto importate è responsabile di truffa ed evasione fiscale

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS), 1 aprile 2011 - Commette una truffa ai danni dello Stato chi importa un’auto dall’estero senza pagarne l’IVA. A dirlo è una sentenza della Corte di Cassazione, emessa lo scorso 29 marzo dalla Seconda Sezione Penale della Suprema Corte. Con questa decisione gli ermellini hanno confermato la condanna nei confronti della mamma di un commerciante d’auto indagato per truffa al quale erano state sequestrate delle automobili.
L’uomo aveva importato dalla Germania una serie di autovetture senza pagare l’Iva per questo motivo i mezzi erano stati sequestrati con un’ordinanza emessa dal Tribunale di Trento. Gli avvocati difensori del proprietario hanno però adito ricorso contro il Tribunale sostenendo che gli atti avrebbero dovuto essere rimessi ai giudici di Brescia, luogo nel quale i veicoli erano stati venduti. Tale tesi però, non ha incontrato il favore della Suprema Corte che ha invece confermato la competenza di Trento. Nella sentenza è possibile leggere che “Nel caso di specie, secondo il capo d’imputazione, il profitto sarebbe consistito nella mancata assoluzione degli oneri fiscali ed esattamente nel mancato pagamento dell’IVA…...come correttamente rilevato dal Tribunale, che il reato si è consumato non nel momento in cui le auto furono rese commerciabili a seguito della truffa e, quindi, quando l’indagato riscosse il prezzo della compravendita (invero nessuna truffa è stata ipotizzata nei confronti degli acquirenti) ma nel momento in cui non fu assolta l’Iva, vantaggio che venne conseguito presso il luogo dove le imposte avrebbero dovuto essere pagate e quindi, pacificamente, nel circondano di Trento”
Nella motivazione è quindi specificato che il reato si consuma nel momento e nel luogo dove i mezzi arrivano e dove non sono state pagate le imposte. Il luogo della vendita invece non ha rilevanza. (ASAPS)

 

Venerdì, 01 Aprile 2011
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