Foto da mattinopadova.it
(ASAPS), 1 aprile 2011- In un futuro non troppo lontano gli agenti della Polizia Locale di Padova potrebbero essere tutti dotati di una microtelecamera nascosta nella divisa, perennemente collegata con la Centrale Operativa. Si tratta di Explor della Sintel Italia. Al momento la sperimentazione, che è la prima di questo genere ad essere lanciata nel nostro Paese, riguarda due agenti di PL che da venti giorni stanno testando i dispositivi di sorveglianza per monitorare il territorio. Due gli apparecchi in prova: uno più voluminoso della grandezza di una ricetrasmittente, da attaccare al bavero della giacca, l’altro più discreto, grande come un bottone, utilizzabile anche dagli agenti in borghese. Entrambi i dispositivi possono scattare foto e fare filmati e sono collegati con la Centrale Operativa della Polizia Locale a cui trasferiscono i dati in tempo reale permettendo al Comando di vivere in diretta tutte le fasi delle operazioni. Il dispositivo che può essere orientato dalla Centrale tramite un joystick è dotato anche di un tasto di allarme che l’agente può utilizzare per segnalare se è in pericolo. L’azione di sorveglianza che verrà svolta attraverso le microtelecamere servirà in particolar modo a contrastare fenomeni di degrado urbano come la prostituzione, il commercio abusivo, ma anche a combattere le infrazioni al Codice della Strada. La documentazione visiva verrà usata in larga parte nelle operazioni di Polizia Giudiziaria ma non potrà essere utilizzata per pizzicare gli automobilisti durante manovre pericolose alla guida. Per quello è necessario l’utilizzo di strumenti omologati dal Ministero. Il sistema operativo completo costa circa 2mila euro ed è prodotto da un’azienda che ha ceduto a titolo gratuito i due apparecchi per la fase di sperimentazione. (ASAPS)
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