UGO FERRERO
Qualiano. Hanno sfasciato il comando della polizia municipale, hanno picchiato
alla cieca i due vigili urbani di turno, hanno minacciato di morte quanti
provassero a fermarli. Tutto per vendicare il sequestro di un motorino
guidato senza casco e assicurazione. Padre e figlio, entrambi incensurati,
sono stati denunciati a piede libero per aggressione, lesioni e oltraggio
a pubblico ufficiale. E’ successo a Qualiano, nel giorno della Repubblica,
poco dopo le 9.30. A quell’ora G. T., 18 anni, era in sella al suo
Piaggio Liberty e se ne andava gironzolando tra le strade del centro.
Un istante, una fatalità chissà quanto cercata e il giovane
si è andato a schiantare contro una Fiat 500 in via Di Vittorio.
Il ragazzo si procura qualche escoriazione, ma nulla di grave. Sul posto
arriva un vigile urbano dal vicino comando. L’agente ascolta il 18enne
e il proprietario dell’auto, verbalizza l’incidente, controlla
i documenti. La 500 è a posto, ma il Liberty è senza assicurazione
e il motocicla nonindossa il casco. Subito scatta il sequestro e la multa.
Il giovane prova a reclamare, ma è inutile: arriva il carroattrezzi
e porta via il motorino. G. T. allora corre a casa e racconta tutto al
padre, un’ex guardia carceraria di 51 anni. L’uomo A. T. si
reca al comando di polizia municipale di piazza Rosselli. Accompagnato
dal figlio, inizia a inveire contro i due vigili urbani di turno. «Come
vi siete permessi? Ridateci il motorino o vi ammazziamo», si sentono
dire gli increduli agenti. Dalle parole ai fatti il passo è breve.
Padre e figlio strattonano i due, lanciano calci e pugni, sfasciano un
computer, un armadietto, un cellulare e qualche sedia. Solo l’intervento
dei carabinieri riesce a calmarli. In ospedale finiscono i due vigili
urbani: Luigi Di Domenico, 45 anni, e Francesco Vallefuoco, di 51. I medici
del «San Giuliano» di GIUGLIANO accertano escoriazioni guaribili
in dieci e otto giorni. Padre e figlio incassano una denuncia per lesioni,
ma non è escluso un provvedimento più severo nelle prossime
ore. L’episodio, intanto, fa il giro della città. Agli agenti
arriva la solidarietà del sindaco, della giunta e del Consiglio
comunale. L’assessore alle Politiche sociali, Donato Marrazzo, condanna
l’accaduto definendolo «un segnale allarmante», il sintomo
«di un preoccupante degrado sociale»..
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