Il tragico incidente della A14 di Ancona che ha causato 3 morti e 4 feriti ripropone il problema del contromano sulle autostrade e strade statali. L’Osservatorio il Centauro – Asaps, continua a monitorare il fenomeno raccogliendo i dati della cronaca e attraverso i suoi 600 referenti sul territorio. Nel 2011 da gennaio ad oggi, abbiamo preso in considerazione 63 episodi, tutti accuratamente documentati in uno speciale report, 10 dei quali mortali (16%), con 13 vittime. I feriti ad oggi sono stati 49, molti dei quali gravi. Attenzione nel 29% dei casi il conducente è risultato in stato di ebbrezza da alcol o stupefacenti. L’episodio di Ancona da questo punto di vista non è stato ancora catalogato. Ricordiamo a questo proposito il tragico contromano del camionista ucraino ubriaco, che il 7 febbraio scorso nell’autostrada di Trieste uccise una bimba e il suo papà mentre la mamma rimase gravemente ferita. Gli stranieri coinvolti nei contromano sono stati nel 2011 ad oggi 9, pari al 14%. Nei primi mesi di quest’anno il 57% degli episodi è avvenuto su autostrade o strade statali a doppia carreggiata, con 36 episodi, mentre 27 sono avvenuti su strade ordinarie. 28 gli episodi avvenuti di notte 44% e 35 di giorno, 56%. Ricordiamo che in tutto il 2010 l’Osservatorio il Centauro-Asaps sui contromano ha monitorato 225 episodi nei quali persero la vita 20 persone e 166 rimasero ferite. L’incidenza dell’alcol con 59 episodi (quelli accertati) raggiunse la percentuale del 26%, mentre gli stranieri furono coinvolti in 53 episodi, pari a quasi il 24%. Anche gli anziani, intesi come over 65, furono coinvolti in 37 episodi pari al 16%. Le donne sono state protagoniste in 27 episodi di contromano pari al 12% del totale. Lo scenario più pericoloso, per questo tipo di fenomeno, resta dunque la strada con carreggiata separata, quella cioè nella quale il contromano prosegue più a lungo rispetto alla “semplice” invasione della corsia opposta o vietata che viene registrata sulle arterie ordinarie. Al di fuori dell’autostrada – dove sono state intraprese opere di messa in sicurezza suggerite proprio da ASAPS (nei tratti di Autostrade per l’Italia è operativa nuova segnaletica verticale, mentre funzionano a pieno ritmo i sistemi a messaggio variabile sui portali e gli allarmi sulle varie radio traffic, prima tra tutte Isoradio) – il fenomeno resta preoccupante. Certo dopo l’installazione di divieti di accesso maggiorati, con fondo giallo, rimane da valutare la possibilità di installare sistemi di allarme visivo e acustico e blocco per chi imbocca comunque le rampe autostradali e delle superstrade o le uscite delle aree di servizio in contromano. Anche l’alcol rimane un fattore sul quale non si finirà mai di sottolineare la minacciosità.
Forlì, 4 aprile 2011
Giordano Biserni Presidente Asaps |