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Sbirri Pikkiati 23/05/2005

Aggressioni alle divise: botte da orbi ai Poliziotti di Arezzo, ai Carabinieri di Castelnuovo nei Monti ed a quelli di Vicenza, aggrediti a colpi di arpione: alcol, punti patente e droga le cause innescanti

Aggressioni alle divise: botte da orbi ai Poliziotti di Arezzo, ai Carabinieri di Castelnuovo nei Monti ed a quelli di Vicenza, aggrediti a colpi di arpione: alcol, punti patente e droga le cause innescanti
(ASAPS) REDAZIONE – Botte da ubriachi, da conducenti inferociti per la decurtazione dei punti o da spacciatori. Ormai è un pourpourri di cause innescanti, che finiscono tutte – purtroppo puntualmente – nell’archivio denominato “sbirri pikkiati”, di cui la nostra associazione è divenuta depositaria. Cominciamo con Arezzo, dove una volante è stata violentemente aggredita – nella notte dello scorso fine settimana – da un conducente colto alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Al violento ciucchettone gli agenti avevano intimato l’alt in viale Amendola, ma la Renault Megane su cui viaggiava ha bruscamente accelerato, dandosi alla fuga. L’inseguimento si è concluso un paio di chilometri più avanti, in via Don Minzioni. Alla guida un 33enne napoletano, che quando è sceso dall’auto ha subito mostrato l’animosità delle proprie intenzioni. Accertato lo stato di ebbrezza, giunto il momento di affidare l’auto ad un deposito giudiziario (visto che nessuna persona di fiducia del proprietario era in grado di venirla a recuperare), l’ubriaco ha aggredito uno dei due operatori, attaccando con una testata andata a segno sul viso del poliziotto, finito a terra.
Sulle strade, ogni giorno è di ordinaria follia…
Il collega è riuscito a bloccare l’aggressore, poi arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il poliziotto ferito ne avrà per una settimana. Praticamente identica la dinamica dell’aggressione patita poche ore dopo dai carabinieri di Castelnovo Monti (Reggio Emilia), dove un equipaggio del Nucleo Radiomobile aveva sorpreso un 29enne di Toano a guidare la sua auto in stato d’ebbrezza. In questo caso, però, l’indagato – che è riuscito ad evitare il carcere – non ha atteso l’arrivo del carro attrezzi, ed ha preferito passare alle vie di fatto pochi istanti dopo essere stato fermato. Infatti, il giovanotto, che si è poi rifiutato di soffiare nell’etilometro – beccandosi una doppia denuncia – quando ha visto il boccaglio dell’etilometro nelle mani del brigadiere, ha afferrato il dito del sottufficiale dell’Arma piegandolo con forza. L’Ufficiale di PG non si aspettava quella reazione, e solo l’aiuto tempestivo del gregario ha impedito all’aggressore di provocare danni più gravi. Ma l’episodio più grave segnalatoci in redazione, giunge da Cittadella (Padova), dove sono stati ancora i Carabinieri a doversi difendere: qui, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, poco dopo le 4, i militari erano intervenuti in aiuto di una donna, che aveva comunicato al 112 di essere stata chiusa fuori di casa dal il marito. Una pattuglia del Radiomobile giunge sul posto, ma dopo poche parole scambiate con l’energumeno, che si era praticamente barricato in casa, i carabinieri avevano ormai compreso che l’uomo era in stato di ebrezza alcolica o da stupefacenti. Quando il maresciallo ha insistito per farsi aprire, il 41enne ha tolto il chiavistello ed è uscito brandendo un arpione, sferrando contro i carabinieri un fendente dopo l’altro. Alcuni colpi vanno a segno, fortunatamente senza conseguenze gravi, ma alla fine – con l’aiuto di rinforzi – l’esagitato è finito in manette. In casa, sono stati ritrovati 171 grammi di cocaina: ecco spiegato il motivo di tanta energia e, soprattutto, di tanta follia. (ASAPS).


Lunedì, 23 Maggio 2005
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