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Sbirri Pikkiati 10/03/2005

AGGRESSIVITA’ AL VOLANTE UN MALE IN PROGRESSIONE
Le strade sarebbero teatro di un numero crescente di aggressioni? Nessuno studio scientifico l’ha finora confermato. Ma una cosa è certa: questo fenomeno fa sempre parlare più parlare di sé.

AGGRESSIVITA’ AL VOLANTE UN MALE IN PROGRESSIONE
Le strade sarebbero teatro di un numero crescente di aggressioni? Nessuno studio scientifico l’ha finora confermato.
Ma una cosa è certa: questo fenomeno fa sempre parlare più parlare di sé.

Stress quotidiano, traffico in aumento, rete viaria satura...Sono numerosi gli ingredienti suscettibili di far prorompere un’effusione di collera sulla strada. Effusioni che non mancano, a dire degli attori del traffico interrogati nel quadro di un sondaggio Gallup realizzato nel 2003 in 23 paesi.
Il 48% dei cittadini europei dichiara di essere stato vittima di comportamenti aggressivi da parte di altri conducenti.
Il 75% di loro constata negli ultimi anni un notevole aumento dell’aggressività sulle strade.

Il confronto internazionale rivela specificità interessanti: negli Stati Uniti, ad esempio, in cima alla lista dei comportamenti aggressivi troviamo le corse d’inseguimento, mentre in Russia vi sono gli insulti. Gli europei manifestano la loro ostilità con ripetuti lampeggiamenti... A ognuno il suo stile. [...] Fonte Attualità UPI (CH) Magali Dubois.

Anche l’Asaps ha voluto portare sull’argomento il suo modesto contributo. Sul numero di marzo della nostra rivista ufficiale Il Centauro, è pubblicato il risultato di un sondaggio sull’aggressività alla guida

Prendi la patente e la rabbia se ne va!
I risultati di un’indagine dell’Asaps sulla rabbia alla guida

Un’indagine sulla rabbia alla guida, condotta dall’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, tra i mesi di Novembre e Dicembre 2004, ha portato ad un’insolita conclusione: durante il primo anno di patente, mentre si è alla guida non ci si arrabbia.
Negli ultimi due mesi dello scorso anno, 300 persone hanno compilato il questionario sulla rabbia alla guida che è rimasto online sul sito www.asaps.it per i mesi di Novembre e Dicembre 2004. Le analisi statistiche dei dati raccolti non hanno evidenziato differenze di rabbia tra maschi e femmine, né tra guidatori occasionali e abituali. Tra coloro che hanno compilato il questionario, la differenza in quantità di rabbia è emersa invece tra chi aveva conseguito la patente da meno di un anno e chi l’aveva conseguita da più di un anno. Nel primo anno di patente, infatti, la rabbia appare decisamente inferiore rispetto agli anni successivi.
La cosa, che ad una prima occhiata può apparire insolita, trova il proprio fondamento nei sistemi antagonisti "attacco/fuga", quindi rabbia/paura, emozioni che si escludono a vicenda. Se c’è rabbia, dunque, non c’è paura. Ma la condizione di guida è per il neopatentato una situazione nuova ed allo stesso tempo pericolosa, una situazione che deve ancora imparare a gestire e che per certi aspetti percepisce come avversa e minacciosa. Da qui l’attivazione della paura, sentimento che contribuisce ad innalzare il livello di attivazione dell’organismo e che prepara a fronteggiare, o a fuggire, stimoli percepiti come minacciosi.
La paura sembra essere dunque un antidoto per la rabbia alla guida. Peccato che il suo effetto duri solo un anno…
Il risultato complessivo del sondaggio sarà pubblicato sul numero di marzo della rivista Il Centauro, organo ufficiale dell’Asaps.



Giordano Biserni
Presidente Asaps


Giovedì, 10 Marzo 2005
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