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Stress
quotidiano, traffico in aumento, rete viaria satura...Sono numerosi
gli ingredienti suscettibili di far prorompere un’effusione di
collera sulla strada. Effusioni che non mancano, a dire degli
attori del traffico interrogati nel quadro di un sondaggio Gallup
realizzato nel 2003 in 23 paesi.
Il 48% dei cittadini europei dichiara di essere stato vittima
di comportamenti aggressivi da parte di altri conducenti.
Il 75% di loro constata negli ultimi anni un notevole aumento
dell’aggressività sulle strade.
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Il
confronto internazionale rivela specificità interessanti:
negli Stati Uniti, ad esempio, in cima alla lista dei comportamenti
aggressivi troviamo le corse d’inseguimento, mentre in Russia
vi sono gli insulti. Gli europei manifestano la loro ostilità
con ripetuti lampeggiamenti... A ognuno il suo stile. [...]
Fonte Attualità UPI (CH) Magali Dubois.
Anche
l’Asaps ha voluto portare sull’argomento il suo modesto contributo.
Sul numero di marzo della nostra rivista ufficiale Il Centauro,
è pubblicato il risultato di un sondaggio sull’aggressività
alla guida
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Un’indagine
sulla rabbia alla guida, condotta dall’Associazione Sostenitori Amici
Polizia Stradale, tra i mesi di Novembre e Dicembre 2004, ha portato ad
un’insolita conclusione: durante il primo anno di patente, mentre si è
alla guida non ci si arrabbia.
Negli ultimi due mesi dello scorso anno, 300 persone hanno compilato il
questionario sulla rabbia alla guida che è rimasto online sul sito
www.asaps.it per i mesi di Novembre e Dicembre 2004. Le analisi statistiche
dei dati raccolti non hanno evidenziato differenze di rabbia tra maschi
e femmine, né tra guidatori occasionali e abituali. Tra coloro
che hanno compilato il questionario, la differenza in quantità
di rabbia è emersa invece tra chi aveva conseguito la patente da
meno di un anno e chi l’aveva conseguita da più di un anno. Nel
primo anno di patente, infatti, la rabbia appare decisamente inferiore
rispetto agli anni successivi.
La cosa, che ad una prima occhiata può apparire insolita, trova
il proprio fondamento nei sistemi antagonisti "attacco/fuga",
quindi rabbia/paura, emozioni che si escludono a vicenda. Se c’è
rabbia, dunque, non c’è paura. Ma la condizione di guida è
per il neopatentato una situazione nuova ed allo stesso tempo pericolosa,
una situazione che deve ancora imparare a gestire e che per certi aspetti
percepisce come avversa e minacciosa. Da qui l’attivazione della paura,
sentimento che contribuisce ad innalzare il livello di attivazione dell’organismo
e che prepara a fronteggiare, o a fuggire, stimoli percepiti come minacciosi.
La paura sembra essere dunque un antidoto per la rabbia alla guida. Peccato
che il suo effetto duri solo un anno…
Il risultato complessivo del sondaggio sarà pubblicato sul numero
di marzo della rivista Il Centauro, organo ufficiale dell’Asaps.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
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