CORRIERE
ROMAGNA (Ravenna)
Picchia un agente in cella di sicurezza Ravennate arrestato dalla
polizia
RAVENNA - Dopo una notte di eccessi si è ritrovato in una
cella di sicurezza della questura. Quando un agente di polizia
alle 7 di ieri mattina lo ha svegliato di buon ora, lui non ha
gradito e lo ha preso a calci e pugni ferendolo al volto. Fabio
Casadio, 47enne ravennate residente in via Postunia, è
stato arrestato ieri mattina con l’accusa di violenza, lesioni
e resistenza a pubblico ufficiale.La sua storia era cominciata,
però, qualche ora prima a Marina di Ravenna. L’uomo,
che fino a pochi mesi fa si trovava agli arresti domiciliari,
era stato fermato per un normale controllo in viale delle Nazioni
verso le 4,30 di sabato mattina. Si trovava su un’auto guidata
da un amico, risultato in regola con i documenti. Casadio, invece,
non aveva né patente, né carta dì identità
e molto probabilmente aveva bevuto un bicchiere di troppo che
ha influito sul suo comportamento. Sceso dall’auto, invece
di palesare un comportamento educato, ha preferito urinare per
strada di fronte ai poliziotti, rivolgendosi poi agli agenti in
atteggiamento irriguardoso. Visti anche i suoi precedenti l’uomo
è stato portato in questura per ulteriori controlli, prima
di essere formalmente denunciato per atti contrari alla pubblica
decenza. Dopo è stato fatto accomodare in cella di sicurezza
dove ha dormito per qualche ora. Al risveglio la reazione violenta
nei confronti di un agente che ha riportato ferite guaribili in
sette giorni.Ieri l’uomo, difeso dall’avvocato Luca
Alni, si è presentato in tribunale per il rito direttissimo.L’udienza
è stata però rinviata a domani. Il pm ha chiesto
e ottenuto la custodia cautelare in carcere.
LA
PROVINCIA DI CREMONA
Bozzolo. Ieri
Fugge all’alt e poi scalcia i carabinieri Un 39enne finisce
in cella
BOZZOLO — Prima fugge all’alt e poi, fermato, si rifiuta
di scendere dall’auto. Una volta all’esterno cerca di
aggredire i carabinieri ma finisce in carcere. E’ finita
nella casa circondariale di Mantova la notte brava di Claudio
Cozzani, 39enne bozzolese già noto alle forze dell’ordine.
Intorno alle 4.30 non si è fermato a un posto di controllo
dei carabinieri di Bozzolo. Questi lo hanno inseguito insieme
a una pattuglia del radiomobile di Viadana. Dopo tre chilometri
lo hanno fermato ma non voleva uscire. Una volta scattata la serratura,
ha cercato di fuggire aggredendo due militari ma è stato
preso e portato in cella in evidente stato di ebbrezza. Sequestrata
anche l’auto perché i documenti di circolazione non
erano in regola.
IL
MESSAGGERO (Metropoli)
ESQUILINO
Lite sull’autobus dei barboni: agente aggredito
Momenti di panico l’altra sera in via Giolitti per una lite
fra barboni all’interno dell’autobus messo a disposizione
del Comune per l’emergenza freddo. Operatori sociali stavano
prelevando i senza dimora per portarli in strutture accoglienti
dove offrono loro il cibo.Verso le 21.30 l’autista del bus
ha incrociato una ”volante” del 113. S’è
sporto dal finestrino richiamando l’attenzione dei poliziotti.
«Presto venite ci sono due passeggeri che si stanno picchiando»
ha gridato l’autista. I poliziotti sono intervenuti. Sono
saliti sul mezzo facendosi largo in mezzo da altri clochard. Due
uomini stranieri se le stavano dando di santa ragione. Gli agenti
sono riusciti a separarli e a portarli fuori dall’autobus
su un marciapiede di via Giolitti. A quel punto uno dei due ha
aggredito i poliziotti. Come una furia li ha presi a calci e a
pugni. Una volta bloccato ha cominciato a prendere a calci la
macchina della polizia danneggiandola.
L’uomo, fuori di sè probabilmente per l’alcool ingerito,
è stato portato al commissariato ”Esquilino”
dove è stato arrestato per lesioni a pubblico ufficiale
e danneggiamenti. L’altro barbone invece è rimontato
sull’autobus del Comune ed insieme ad altri è stato
portato in un ostello per passare la notte lontana dal freddo.
I poliziotti sono stati refertati in ospedale M.D.R.
IL
MESSAGGERO (Pesaro)
PIAZZA UGO BASSI
“Pirata” ubriaco tenta la fuga Bloccato da un carabiniere
Speronamento tra auto in piazza Ugo Bassi. Dopo aver provocato
l’incidente, un extracomunitario alla guida di una Fiat Uno
ha tentato la fuga. Ma fermato da un carabiniere in borghese ne
è nata una colluttazione e lo straniero è stato
arrestato. E’ accaduto ieri sera intorno alle 20,45. Il “pirata”
sembra che si fosse messo alla guida con un elevato tasso alcolico
nel sangue. Con tutta probabilità una manovra maldestra
all’origine del tamponamento, fatto sta che ad averne la
peggio è stata una ragazza che con la sua Nissan Micra
transitava davanti alla farmacia del Piano. Il colpo sulla fiancata
sinistra dell’auto e l’extracomunitario ha iniziato
a dare in escandescenze. Per fortuna c’è stato l’immediato
intervento di un carabinieri che passava nella zona Avendo capito
le intenzioni dell’autista ubriaco, ha tentato di tenerlo
fermo. Ma l’extracomunitario ha reagito e al militare non
è restato che usare la forza per tenerlo immobilizzato.
Nel frattempo la ragazza ha chiamato rinforzi. Sul posto tre pattuglie
della polizia e una dei carabinieri che hanno provveduto all’arresto
dell’extracomunitario. Le accuse contestategli sono violenza
e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è residente
in via Flaminia e conosciuto alle forze dell’ordine per essere
tutt’altro che un tipo nervoso. A.M.
IL
MESSAGGERO (Abruzzo)
Avezzano. Picchia i carabinieri e finisce in manette
AVEZZANO - Il figlio esce, il padre entra. È proprio
una famiglia sfortunata quella dei Di Leonardo. Lui, il padre,
ha mandato all’ospedale i carabinieri che avevano cercato
in qualche modo di farlo ragionare dopo una bella bevuta, pare.
Il figlio, era quello che aveva rubato un pulman e se ne era
andato in giro come se fosse stata la sua vettura privata.
I carabinieri della stazione di Capistrello hanno infatti arrestato
Nazareno Di Leonardo, 61 anni, per violenza e resistenza a pubblico
ufficiale. Di Leonardo, in evidente stato di ubriachezza, era
rimasto coinvolto in un incidente stradale. I carabinieri intervenuti
sul posto, molto gentilmente e come normalmente si fa per prassi
in questi casi, gli avevano chiesto la patente ed il libretto
di circolazione dell’autovettura alla guida della quale
si trovava. Per tutta risposta Di Leonardo si è scagliato
contro di loro, colpendoli con calci e pugni. I militari hanno
dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale
di Avezzano. Di Leonardo è stato rinchiuso nel carcere
San Nicola di Avezzano, a disposizione della magistratura.
M.B.
CORRIERE
DELLA SERA (Cronaca di Roma)
TESTACCIO
Ubriaco, investe pompiere: automobilista in manette
Un uomo di 55 anni, Vito Laspina, è stato arrestato nella
serata di venerdì dopo aver investito un vigile del fuoco
impegnato a dirigere il traffico con la polizia municipale e
ha poi aggredito due poliziotti e due carabinieri che cercavano
di fermarlo: l’uomo, visibilmente ubriaco, è accusato
di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’episodio
è avvenuto in via Nicola Zabaglia, a Testaccio. Il pompiere,
trasportato al Fatebenefratelli, guarirà in dieci giorni,
mentre i due carabinieri in cinque.
GIORNALE DI BRESCIA
Arrestato dalla Polizia stradale il romeno che il 15 dicembre
investì e uccise un’anziana in viale Stazione
Pirata della strada preso dopo altro incidente
Ci ha riprovato. Ma questa volta non è riuscito ad eclissarsi.
Coinvolto in un altro incidente stradale, dove anche questa volta
ha tentato di fuggire senza prestare soccorso a una persona rimasta
leggermente ferita, è stato arrestato dalla Polizia stradale
l’automobilista-pirata che il 15 dicembre scorso aveva travolto
in viale Stazione un’anziana che stava attraversando la strada
sulle strisce pedonali. La donna, gravemente ferita, era morta
dieci giorni dopo in ospedale. A finire in manette è stato
Llie Itaru, romeno, di 40 anni, residente in Francia, ma di fatto
senza fissa dimora. L’immigrato, dopo essere stato identificato
a fine dicembre dalla Squadra infortunistica della Polizia municipale,
al termine di laboriose e difficili indagini, era ricercato a
seguito dell’ordine di custodia cautelare emesso nei suoi
confronti per omicidio colposo, fuga da un incidente e omissione
di soccorso. Per un’insolita coincidenza, il romeno alle
18.15 dell’altra sera, mentre era alla guida di una Renault
Chamade con targa francese, del tutto simile a quella che guidava
nel corso nell’incidente mortale, è rimasto coinvolto
in un piccolo tamponamento con un’altra vettura nel parcheggio
dello stabilimento Iveco di via Volturno. Lo stesso luogo dove
peraltro aveva abbandonato la Renault, alla quale aveva tolto
le targhe, con la quale si era reso responsabile dell’investimento
di viale Stazione. Una zona, che, evidentemente, era solito frequentare.
L’altra sera, in evidente stato di ebbrezza, ha urtato la
vettura e a fatica gli occupanti dell’auto sono riusciti
a trattenerlo, in attesa dell’arrivo degli agenti della Polizia
stradale, che ha eseguito i rilievi. Controllando le sue generalità,
che a fine dicembre la Polizia municipale aveva inserito nell’elenco
delle persone da ricercare, gli agenti della Stradale hanno scoperto
che si trattava dello stesso automobilista che aveva causato l’investimento
mortale di viale Stazione. Il romeno è stato quindi fermato
e portato al comando di via Montegrappa dove, avute altre conferme
della sua identità grazie al confronto delle sue impronte
digitali, è stato arrestato. Ieri mattina è stato
scortato nel carcere di Canton Mombello. La vittima dell’investimento
di viale Stazione fu Aldina Fi orini, pensionata di 78 anni, originaria
di Chiari e residente in città, in via Padre Giulio Bevilacqua,
vicino a piazza Paolo VI. L’anziana, ricoverata alla Poliambulanza
in prognosi riservata, era morta il 26 dicembre. G.Spi.
IL
MESSAGGERO (Frosinone)
Ubriaco al bar aggredisce quattro agenti: condannato
Una notte in cella e ieri mattina la condanna per P.C., 27 anni.
L’uomo l’altra notte si è ubriacato in un bar
di via Marittima, nel capoluogo, e ha attaccato briga con alcuni
clienti e con il personale.
A quel punto è stato chiesto l’intervento di una pattuglia
delle Volanti della Questura. Alla vista degli agenti l’uomo
brandendo una bottiglia di birra a mo di clava ha cercato di colpirli.
Ne è nata una colluttazione ed è stato necessario
l’intervento di una seconda pattuglia per bloccare l’uomo
e portarlo in Questura.
Ieri mattina P.C. è comparso in Tribunale davanti al giudice
monocratico ed è stato condannato a quattro mesi, la pena
è stata sospesa e l’uomo è stato scarcerato.
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