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Sbirri Pikkiati 02/02/2005

Carate - Protagonista un quarantenne di Barzanò che era uscito di strada con la sua Golf Picchia tre poliziotti, finisce dietro le sbarre

da "LA PROVINCIA DI COMO"

Protagonista un quarantenne di Barzanò che era uscito di strada con la sua Golf
Picchia tre poliziotti, finisce dietro le sbarre

Carate E’ finito in cella per aver malmenato tre agenti del distaccamento seregnese della polizia stradale: nei guai è finito un quarantenne di Barzanò, in provincia di Lecco, che domenica sera si è reso protagonista di un incidente stradale verificatosi lungo la statale 36 in direzione Milano, territorio comunale di Carate.

La chiamata al 113 è arrivata qualche minuto prima delle 20: quando la pattuglia è giunta sul luogo del sinistro, ha trovato una Volkswgen Golf che era uscita fuori dalla sede stradale. A bordo, E.E.S., 40 anni appunto, residente nel comune della vicina provincia di Lecco. Alle domande dei poliziotti di declinare le sue generalità, l’uomo ha apposto un secco e netto rifiuto. L’immediata sensazione degli agenti è che l’automobilista fosse in condizioni psico-fisiche alterate, probabilmente a causa dell’assunzione dell’alcool, ma l’uomo non ne ha voluto sapere di sottoporsi al test alcoolemico. Così, nonostante un vibrante diverbio, è stato accompagnato in centrale, al distaccamento seregnese di via Solferino.

Ed è qui che si è scatenato il putiferio: nuovamente interrogato dai poliziotti, il barzanese sarebbe andato su tutte le furie, aggredendo tre agenti. Di stazza imponente, l’automobilista sarebbe stato un osso davvero duro da tenere a bada, tanto che, alla fine, i tre agenti in questione sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale di Giussano, dove i medici hanno loro riscontrato contusioni e distorsioni giudicate guaribili in alcuni giorni di convalescenza. Inevitabili, però, a quel punto, le manette: E.E.S. è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’episodio di domenica sera fa il paio con quanto accaduto soltanto alcuni mesi fa, quando due agenti del distaccamento seregnese della polizia stradale finirono all’ospedale a seguito di un movimentato episodio consumatosi lungo la statale 36: un uomo non aveva rispettato il semaforo rosso e, quando si era visto intimare l’alt dai poliziotti, aveva deciso di fuggire, anche perché la patente di guida gli era stata ritirata da tempo.

Aveva così dato vita a un pericolosissimo inseguimento per mezza Brianza. Pericoloso sì, perché, per tentare di “sfangarla”, aveva ingaggiato il disperato inseguimento a fari spenti. Alla fine era stato bloccato, ma il risultato non era stato dei più incoraggianti: due auto distrutte, la Fiat Panda del fuggitivo e la volante protagoniste dell’inseguimento, e tre feriti, compresi i due agenti che avevano ammanettato il protagonista della fuga. Anche in quel caso, ovviamente, erano scattate le manette.

Antonella Crippa




Mercoledì, 02 Febbraio 2005
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