Sicurezza stradale, Marocco. Operazione amici della circolazione: insieme alla Croce rossa parte una missione particolare.... |
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(ASAPS) CASABLANCA (MAROCCO) – Ci siamo: non c’è più solo il governo a farsi carico dei problemi legati all’insicurezza stradale in Marocco ed a proporre soluzioni o rimedi. Da alcuni giorni anche alcune associazioni hanno trovato la forza – non sempre facile in queste realtà – di farsi avanti e dare vita a programmi di grande impatto sociale. È il caso dell’operazione “Assdikaa Al Mourour”, che in arabo significa – ci dicono – “amici della circolazione”, voluta con forza dalla Croce Rossa marocchina, in collaborazione con il Comitato Nazionale di Prevenzione degli Incidenti Stradali (CNPAC). 118 volontari sono entrati in azione a Casablanca, Rabat, e Tangeri, ma anche a Marrakech, a Fès fino ad Agadir, per cercare di sensibilizzare gli utenti delle assolate strade marocchine a comportarsi con maggior rispetto. Gli incroci più pericolosi sono stati occupati simbolicamente da giovani ragazzi e ragazze (anche questo è un segno) che hanno intrattenuto lunghi colloqui con i conducenti, cercando di spiegare come le trasgressioni appena commesse avrebbero potuto avere tragiche conseguenze su loro stessi o sui pedoni. Con una pettorina bianco-rossa (rigorosamente senza croce per non offendere nessuno), ragazzi e ragazze hanno distribuito volantini, parlato ai megafoni, fatto attraversare bambini e anziani sulle strisce pedonali; ma soprattutto hanno compilato migliaia di questionari approntati dal Comitato, che hanno evidenziato una crescente condivisione nei conducenti della politica di contrasto alla carneficina. I risultayti precisi saranno forniti tra qualche settimana, ma circa il 60% degli intervistati è di questo parere, mentre il 90% si è detto convinto che non si tratta di un fuoco fatuo e che i prossimi mesi saranno decisivi. 8 su 10 hanno confermato di essere venuti a conoscenza dell’operazione grazie alla campagna mediatica decisa dal governo e che si protrarrà, in questa seconda fase, fino a dicembre 2005. Lo stadio attuale prevede che la sensibilizzazione sia operata nei confronti degli utenti deboli, prima di essere estesa a tutte le categorie della strada. “Sforzi” che anche le opposizioni definiscono “lodevoli”. (ASAPS). |
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