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Canada - Canada, inchiesta della società di assicurazioni auto. Alcol primo killer sulla strada, seguito da alta velocità e mancato uso delle cinture di sicurezza. Le cifre del massacro.

Canada, inchiesta della società di assicurazioni auto. Alcol primo killer sulla strada, seguito da alta velocità e mancato uso delle cinture di sicurezza. Le cifre del massacro.


Polizia stradale sulle strade del Québéc

(ASAPS) QUÉBEC (CANADA) – E’ praticamente un rito, in Canada, la diffusione e l’elaborazione dei dati relativi alla sinistrosità stradale proprio alla vigilia delle vacanze estive. La “Société de l’Assurance Automobile” del Québéc ha infatti lanciato in questi giorni una propria inchiesta rivolta ai propri clienti, evidenziando che il trimestre estivo, in Canada, è quello nel quale le cifre della mortalità sulle strade tocca le vette più alte. La SAA è riuscita anche a dare un nome ai principali fattori killer che incidono in maniera determinante sul computo finale: inaspettatamente, al primo posto c’è l’alcool (che noi sappiamo essere tra i primi, ma che immaginavamo anche in Canada secondo alla velocità, ndr), che nel 2003 è stata la prima causa di lesione e morte (e non di incidente, attenzione!) sulle strade del Québéc. 240 persone, in tutto, hanno perso la vita per questa ragione (o perché ebbri o uccisi da conducenti in stato di ebbrezza), mentre con la stessa modalità 1.100 hanno riportato ferite gravi ed altre 2.500 sono state comunque ricoverate in ospedale. “Il semplice fatto di bere e condurre – dicono gli esperti della società di assicurazione – mette in pericolo la vita del conducente, dei suoi passeggeri e di coloro che potrebbe incrociare, vale a dire tutti noi”. Questo comporta – e le assicurazioni lo sanno bene – gravissime conseguenze umane, legali e finanziarie. Al secondo posto la velocità, capace di provocare 150 vittime, mille feriti gravi e 6mila più leggeri, ogni anno. Un nemico terribile e spietato, ancora più letale quando – secondo le ricerche della SAA – è accompagnata da distrazioni, perdita di controllo o sorpassi pericolosi. Il maggior numero di sinistri – gravi o leggeri – avviene nei centri urbani, dove vige in genere il limite massimo di 50 km/h, mentre il 35% delle vittime avviene in quelle in cui è possibile marciare fino a 90 orari. “La velocità – dicono gli esperti assicurativi – presenta rischi reali e in ogni momento le conseguenze del suo eccesso possono essere devastante. Per la vostra sicurezza e quella degli altri, che è poi anche la nostra, rispettate i limiti di velocità”. Al terzo posto, il mancato utilizzo della cintura di sicurezza. In Canada, in generale, e nel Québéc in particolare, il 92% degli automobilisti sono soliti agganciarla, ma il coroner ha accertato che il 30% delle vittime a seguito di una collisione non le aveva indossate. Studi recenti hanno dimostrato che chi aggancia regolarmente la cintura riduce della metà il rischio di essere ucciso o ferito gravemente in un impatto stradale: la SAA ricorda infatti che a 50 km/h, una persona di 70 kg diviene un proiettile di 2.450 kg spinto contro il volante, il parabrezza o un altro passeggero. Scegliete la vita, dicono. (ASAPS).


Lunedì, 25 Luglio 2005
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