Ronchis
- Ha fatto il diavolo a quattro e alla fine della sarabanda è finito
dritto dritto nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore. Prima si
è messo a sfrecciare sulla statale Romea nel cuore della notte
con un autoarticolato da 440 quintali, procedendo a zig zag da Chioggia
a Venezia, poi una volta fermato da un’azione congiunta di Carabinieri
di Campagna Lupia e Polizia stradale di Mestre, è andato in escandescenze
dopo che l’etilometro aveva rivelato la presenza nel sangue di ben 1 microgrammi
e 72 di alcol nel sangue. A quel punto, resosi conto delle conseguenze
alle quali andava incontro, in una crisi di rabbia ha pensato bene di
prendersela con i poliziotti della Stradale che si sono dovuti rivolgere
al pronto soccorso di Mestre per escoriazioni e contusioni guaribili in
una decina di giorni.
Notte brava di un camionista, R.C., 46 anni, udinese di Ronchis, che l’altra
sera è stato sorpreso da una pattuglia dell’Arma mentre percorreva
pericolosamente la statale Romea invadendo a più riprese la corsia
opposta. Ed è stato grazie alla segnalazione di alcuni automobilisti
di passaggio che è stato possibile l’intervento dei Carabinieri
che hanno bloccato il mezzo pesante all’altezza del distributore Total
a Malcontenta di Mestre. Qui, C.R. è stato sottoposto a due alcoltest
successivi da parte della Polstrada. Il primo dava l’esito di 1.65 microgrammi
per litro, il secondo"alzava" la percentuale a 1.72. A questo
punto l’uomo veniva informato dell’immediata revoca della patente. Ed
è stato a questo punto che è scoppiato il putiferio con
il camionista che, in evidente stato alterato, ha prima impedito che venisse
redatto il verbale di intervento da parte della Polstrada e poi si è
scagliato contro gli agenti con calci, pugni e parolacce. C’è stata
una violenta colluttazione tanto che due agenti sono stati costretti a
ricorrere alle cure dei medici rispettivamente per sette e cinque giorni.
Anche il camionista ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso per una serie
di escoriazioni. Ma per l’uomo i grattacapi non sono finiti lì:
è stato trasferito nella sede della Polstrada a Mestre dove è
stato arrestato per minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale
e denunciato per il rifiuto di fornire generalità, procurato allarme,
danneggiamento di mezzi di servizio, lesioni e ingiurie.
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