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Svizzera - Sicurezza stradale, Svizzera: dopo la diminuzione del tasso alcolemico consentito scende il numero di incidenti. L’analisi sui dati delle Polizia Stradali cantonali.

Sicurezza stradale, Svizzera: dopo la diminuzione del tasso alcolemico consentito scende il numero di incidenti. L’analisi sui dati delle Polizia Stradali cantonali.

di Lorenzo Borselli

(ASAPS) BELLINZONA – Molti avevano criticato la decisione di diminuire il limite del tasso alcolemico consentito in Svizzera, rimasto fissato fino a 6 mesi fa a 0.8 g/l; si tratta della stessa misura consentita in Italia fino a quando non è stata decisa la riparametrazione in chiave europea. La solfa era sempre la stessa: “basta un bicchiere di vino e siamo subito fuori”. Niente di più falso. L’interazione pesante del consumo di sostanze alcoliche in chi si deve poi mettere al volante è ormai un dato di fatto, tanto che in molti dei paesi europei si è deciso di scendere ancora. In alcuni stati della Groenlandia (ma anche in Polonia o in Slovenia) è addirittura assolutamente vietato bere prima di mettere in moto. In ogni caso, la Svizzera aveva preso la decisione garantendo che ogni singolo cantone avrebbe successivamente effettuato i propri screaning, verificando gli effetti sulla sinistrosità della nuova misura riferendo i nuovi dati allo stesso periodo dell’anno antecedente al giro di vite. Ovviamente, le pattuglie della Polizia Stradale hanno continuato a controllare con sistematicità lo stato di ebrietà dei conducenti. Il dato, non poteva essere altrimenti, è estremamente confortante, pur permanendo – come sottolinea il settimanale di informazione elvetica Swiss Info – alcune lacunosità sulle rilevazioni epidemiologiche. Il numero di incidenti è in decrescita e il segno meno è ormai una costante da gennaio, mese di entrata in vigore della riforma. Bisogna precisare, ad onore del vero, che la sicurezza stradale in Svizzera è altra cosa rispetto all’Italia. In pratica, in tutta la confederazione ci sono la metà degli incidenti della sola Emilia Romagna. L’ATS, l’Agenzia Telegrafica Svizzera, ha effettuato un primo lavoro di indagine sulla scorta dei dati acquisiti presso i vari uffici delle polizie stradali cantonali. Un lavoro ancora incompleto, che dovrebbe essere presto analizzato, sembra, dal governo centrale ma anche dal TCS (il Touring Club) o dall’UPI (l’Ufficio Prevenzione Infortuni). Merito, certamente della proverbiale precisione elvetica, certo, ma anche dell’effetto deterrente che il provvedimento ha fatto registrare nell’utenza stradale, in un paese dove un contromano in autostrada di “appena” 700 metri, peraltro senza conseguenze, merita titoli da prima pagina, ma in un paese dove il semplice stato di ebbrezza contestato alla prima occasione (senza la concomitanza di incidenti stradali o di altre violazioni contestate nell’occorso) comporta la sospensione automatica e inderogabile della patente di guida per almeno 3 mesi. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che in quello stato è anche possibile finire in prigione per reati connessi al comportamento al volante e che la sospensione condizionale della pena non è sempre automatica (tuttaltro!). Vediamo comunque la qualità delle informazioni elaborate dall’agenzia di stampa ATS: dalla regione del Friburgo gli incidenti mostrano la diminuzione più evidente degli incidenti legati al consumo di alcol, con un decremento del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Importante anche il risultato fatto registrare a Neuchâtel ed a Soletta, con un segno meno che ha ha raggiunto il 30 %. Meno mercato, ma comunque ragguardevole degno di nota, il regresso del 7 % di Berna. La lacunosità della ricerca di riferisce all’assenza di dati dei cantoni di Lucerna, San Gallo e Appenzello Esterno, che non sono stati per ora in grado di fornire elementi statistici certi, anche se è stato ufficialmente confermato il decremento. I comandi di Polizia Stardale di questi cantoni attribuiscono la ragione del calo alla puntualità dei controlli ed alla grande deterrenza costituita dalla certezza di incappare in un etilometro. C’è dunque una risposta positiva da parte dell’utenza elvetica all’applicazione rigida della norma, che ha introdotto – secondo la migliore tradizione calvinista – una mutazione nei comportamenti tale da far immediatamente scendere, come ha sottolineato a “Swiss Info” Jean-Marie Bornet, reponsabile dell’informazione alla polizia cantonale vallesana, il numero di sinistri stradali innescati da persone con tassi alcolemici compresi fra lo 0,5 e lo 0,79 grammi di sangue per litro di sangue. Una valutazione complessiva della “mutazione” non è comunque possibile, visto che la riforma del codice stradale in materia di alcol ha previsto anche la possibilità degli agenti di polizia di sottoporre a prova etilometrica chiunque, mentre antecedentemente al varo della legge prevedeva che condizione indispensabile all’accertamento alcolemico fosse la sussistenza dei cosiddetti indizi di ubriachezza, sulla base della sintomatologia, esattamente come in Italia. Oggi, gli operatori della stradale elvetica hanno potere assoluto, in questo senso, ed ogni utente della strada – all’alt di una pattuglia – sa che dovrà soffiare nell’etilometro. Anche questo ha inciso notevolmente nel comportamento del patentato made in Switzerland, per il quale è cominciata una nuova era, inizialmente contestata da chi vedeva nel maggior potere della polizia e nel programma di Tolleranza Zero una perdita significativa di libertà, ma ora in crescente condivisione, visto il guadagno in termini di sicurezza. A ciò si aggiunga che i controlli, proprio sulla scorta degli accresciuti poteri di polizia, sono decuplicati. A livello più generico, comunque, le fonti statistiche evidenziano che la maggior parte dei fermati per guida in stato di ebbrezza in Svizzera aveva più dello 0,8 per mille di alcol nel sangue. Nel canton Ginevra, ad esempio, su 779 conducenti fermati nella prima metà del 2005, solo 181 avevano un tasso fra lo 0,5 e 0,79 per mille. Nel cantone Ticino, nel periodo gennaio-luglio 2005 sono state accertati 514 stati di ebrietà, di cui 171 in occasione di incidenti e 343 nel corso di controlli casuali a campione: in questo campione di contestazioni 394 verbali parlano di tasso alcolemico superiore allo 0,8 g/l, ma solo a fine anno potranno essere fatti paragoni precisi con l’anno precedente. (ASAPS).



Lunedì, 25 Luglio 2005
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