Foto di repertorio dalla rete
(ASAPS), 15 aprile 2011- Le stazioni di rifornimento autostradali sono una tappa obbligata per ogni automobilista, ma non sempre rispecchiano le aspettative degli utenti, che spesso lamentano scarsa pulizia dei servizi igienici, inadeguate dotazioni per i disabili e prezzi non omogenei nei punti vendita. Riscuotono più consensi la sicurezza e la segnaletica delle corsie di accesso, l’organizzazione delle aree di rifornimento e l’ampia gamma di prodotti negli shop. I dati emergono dall’indagine EuroTEST condotta dall’ACI, con la collaborazione di altri 17 Automobile Club Internazionali, in 77 stazioni autostradali di 11 Paesi europei. Oggetto dello studio solo gli impianti di rifornimento, i servizi igienici e i punti vendita collegati alle compagnie petrolifere. Nessuna delle stazione analizzate ha ottenuto il massimo dei voti e 6 di esse non hanno superato l’esame. Tra queste c’è un’italiana, unica bocciata tra le 9 prese in analisi nel nostro Paese. Gli impianti che si piazzano ai primi 5 posti si trovano tutti nell’Europa dell’Est: 2 nella Repubblica Ceca, 2 in Slovenia e 1 in Croazia. Nel nostro Paese il punteggio più alto è stato assegnato alla stazione “Paganella Est” sulla autostrada A22 Verona-Brennero tra Trento e San Michele all’Adige, in provincia di Trento che si è guadagnata il miglior punteggio per completezza delle dotazioni di servizio agli automobilisti, bagni accessibili ai disabili, segnaletica chiara in entrata e in uscita dalla stazione. L’analisi dei servizi igienici delle 77 aree osservate è stato integrato dall’analisi batteriologica condotta da un laboratorio specializzato che ha rilevato in 20 stazioni di rifornimento, una situazione potenzialmente dannosa per la salute e in 12 casi addirittura nociva. Il 40% dei bagni sono risultati sporchi e in Italia, 6 impianti su 9, non sono risultati conformi dal punto di vista dell’igiene. Il test smentisce inoltre un’opinione comune secondo la quale i prezzi del carburante fuori dalla rete autostradale sono più conveniente rispetto a quelli praticati da altri gestori nelle aree limitrofe. In Austria si risparmiano fino a 10 euro per un pieno di 60 litri di benzina, in Francia e in Svizzera il costo scende del 12%, mentre in Belgio e Spagna lo sconto non giustifica la maggiore percorrenza per uscire dall’autostrada. Nel nostro Paese invece, un terzo dei distributori fuori dalla rete autostradale fa registrare prezzi più alti. A stupire gli ispettori ACI però, non è tanto la forbice dei prezzi del carburante fuori e dentro l’autostrada, ma il fatto che nel 2011 esistano carenze strutturali e qualitative nella rete di assistenza ai viaggiatori. Anche per segnalare questa mancanze l’Automobil Club sta per lanciare il primo Atlante Europeo delle Strade Sicure, che evidenzierà i punti più pericolosi della rete stradale e tutte quelle criticità che compromettono il comfort e la sicurezza di chi si muove. (ASAPS)
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