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Cina: Shanghai è sommersa dalle auto. È stato di calamità da troppo traffico. Stanziati 5 miliardi di euro, ma il volante piace troppo

Cina: Shanghai è sommersa dalle auto. È stato di calamità da troppo traffico. Stanziati 5 miliardi di euro, ma il volante piace troppo

(ASAPS) SHANGHAI – Da noi, quando il clima si accanisce troppo su una regione, le autorità locali proclamano lo stato di calamità naturale. In Cina, questo accade frequentemente, ma accade anche che una città come Shanghai, alle prese insieme a tutto il resto del paese Giallo con una incredibile crescita della propria motorizzazione, con uno stato di calamità … da eccessivo traffico. Proprio così: la notizia, diffusa in questi giorni dall’agenzia Ansa, riguarda proprio il collasso del sistema viario di Shanghai, il cui sindaco – primo cittadino dell’agglomerato urbano più ricco di tutta la Cina – ha chiesto aiuto al governo centrale. Infatti, il piano regolatore approvato nel 1981 è miseramente fallito, essendo rimaste le sue linee progettuali imbrigliate in uno sviluppo così esponenziale da averle spazzate via. Per percorrere un chilometro, in alcune ore del giorno, possono essere necessarie anche due ore, tanto che è già cominciata una ciclopica ristrutturazione della metropolitana e del sistema ferroviario. Impossibile, per ora, intervenire sulla rete viaria progettata per un massimo di 2 milioni di veicoli, cifra abbondantemente superata da tempo ma che all’epoca della progettazione era considerata fantascientifica, tanto che – gli ingegneri – avevano posto come prima data per la rivisitazione del progetto il 2020. l’escalation a motore ha compromesso anche il benessere della città, una delle più inquinate del globo: tanti fumi sono da attribuire proprio all’eccesso di veicoli, che ammorbano l’atmosfera con un’incidenza del 70%. 5 miliardi di euro, secondo l’agenzia Ansa, sono stati stanziati e serviranno a potenziare i 500 km di linea metropolitana sotterranea su cui corrono 17 linee, ma anche il treno di superficie sta per conoscere nuovi orizzonti con la velocissima tratta a lievitazione magnetica di ultima generazione, progettata per la prima volta in Giappone. Da un punto di vista politico, invece, la città cerca di scoraggiare gli automobilisti aumentando le tasse di immatricolazione degli autoveicoli: si pensi che mettere una targa ad un veicolo nuovo, costa oggi a Shangai l’equivalente di 4mila euro. Il problema, però, è che i cinesi della “City” non intendono rinunciare allo status symbol, e preferiscono viaggiare ad una media giornaliera di 11 km orari, piuttosto che andarsene al lavoro coi mezzi pubblici. (ASAPS).

 

 


Martedì, 19 Luglio 2005
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