IL SOLE 24 ORE L’"emendamento grappino" non vale per l’alcol: la patente resta sospesa di Maurizio Caprino 28 aprile 2011 - Colpo di scena: l’"emendamento grappino", introdotto per non lasciare del tutto a piedi chi si fa sospendere la patente (soprattutto per l’alcol) dandogli un permesso di guida ad ore, non si può applicare a due casi di guida in stato di ebbrezza su tre. Il ministero dell’Interno ha infatti emanato una corposa circolare che - tra le altre cose - limita l’agevolazione alle sole violazioni amministrative e la esclude per quelle penali, come la maggior parte di quelle sull’alcol. (*) (…) (*) Nota: in sintesi “l’emendamento grappino” è applicabile solamente quando l’alcolemia riscontrata rientra nella prima fascia punibile: da 0,5 a 0,8 grammi/litro. Qui di seguito un estratto della circolare esplicativa. L’intera circolare è visibile sul sito: http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2011/04/circolare-6535-interno-220411.pdf?uuid=bf8fe35e-71ca-11e0-aa67-39ce2eaa5629, DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Art. 218, comma 2 (Sanzione accessoria della sospensione della patente e permesso orario) Con riferimento alla innovativa previsione recata dal comma 2 dell’art. 218 (Sanzione accessoria della sospensione della patente) di uno speciale permesso di tre ore giornaliere per motivi di lavoro, si ritiene opportuno precisare che l’autorizzazione, oltre ad essere subordinata alle condizioni tassativamente indicate dalla norma, quali l’assenza di incidente conseguente all’infrazione che ha determinato la sospensione e la possibilità di concessione per una sola volta, non è da reputarsi ammissibile qualora sia connessa a fattispecie che hanno rilevanza penale. La precisazione assume particolare significato in relazione all’art. 186 (Guida sotto l’influenza dell’alcol), poiché il permesso in questione deve ritenersi applicabile con l’esclusivo riguardo alla fattispecie depenalizzata di cui al comma 2, lettera a) e non alla fattispecie contemplate alle lettere b) e c) dello stesso comma, nonché in relazione all’art. 186-bis. Analogamente, l’autorizzazione deve ritenersi preclusa con riguardo alle infrazioni costituenti reato contemplate nell’art. 187 (Guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti). La soluzione interpretativa prospettata, oltre che coerente con l’impianto complessivo della legge in oggetto, caratterizzata dall’inasprimento del regime sanzionatorio nelle ipotesi di guida in stato di alterazione psicofisica che danno luogo a responsabilità penale, trova supporto in un argomento di carattere sistematico, costituito dalla collocazione dell’art. 218 nell’ambito della sezione seconda del titolo sesto del codice che disciplina le sanzioni amministrative accessorie a sanzioni amministrative pecuniarie.
ASAPS Sicurezza stradale, il protocollo interforze tra Ministero dell’Interno e Fondazione Ania diventa operativo Roma 28 aprile 2011 – Nuove sinergie tra istituzioni e nuovi potenti strumenti in campo per la sicurezza stradale. Dopo la firma del Protocollo d’Intesa tra il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e il Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, Sandro Salvati, avvenuta nello scorso mese di dicembre, si è passati alla definizione della fase operativa. Stamattina al Viminale il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e il presidente della Fondazione ANIA, Sandro Salvati, hanno firmato la convenzione che darà il via operativo all’importante progetto interforze per la sicurezza stradale. Un accordo che, tra le altre cose, prevede una serie di iniziative di formazione rivolte soprattutto ai giovani e ai giovanissimi. Tra le altre iniziative la Fondazione ANIA doterà le forze dell’ordine di 150 precursori digitali per l’alcol e 20 postazioni complete Police controller per l’attività di controllo sui mezzi pesanti. Questo darà la possibilità alle forze dell’ordine di effettuare un maggior numero di controlli sulle strade, con un’attenzione particolare alla lotta alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ai tempi di guida degli autisti dei mezzi pesanti e alla sensibilizzazione sui pericoli derivanti dalla distrazione al volante. Inoltre, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, verrà definito un progetto denominato “Adotta una strada”, che prevede un aumento dei controlli sulle direttrici extraurbane nelle quali si sono registrati numerosi incidenti. In questo modo sarà possibile avere più informazioni sulle caratteristiche delle infrastrutture. In tema di formazione la Fondazione ANIA metterà a disposizione appositi programmi destinati ai ragazzi delle scuole medie e delle superiori e attività informative e formative da svolgere nelle discoteche e nei locali notturni. Questo nuovo importante accordo tra istituzioni pubbliche e private vuole focalizzarsi su quelle che sono riconosciute come le principali criticità per la sicurezza stradale, come alcol e droga da parte degli automobilisti e la stanchezza, dovuta al mancato rispetto dei tempi di riposo per gli autotrasportatori. Queste, infatti, sono tra le principali cause degli incidenti stradali. L’Istituto Superiore di Sanità stima che oltre il 30% dei sinistri avvenga per colpa di alcol e droga. Dati drammatici, soprattutto se si pensa che quasi 1.200 delle vittime sul totale delle 4.237 dell’ultimo anno avevano meno di 30 anni. Secondo i dati delle Compagnie di Assicurazione nel 2008 anche i mezzi pesanti (un parco di meno di 3 milioni e mezzo di veicoli assicurati) hanno causato circa 630 mila incidenti, ovvero il 17,1% dei sinistri complessivi denunciati in Italia (Fonte: ANIA) “L’unione di intenti tra la Fondazione ANIA e le Forze di Polizia – ha commentato il presidente Sandro Salvati – è un primo, importante passo verso un approccio integrato e un attacco sistemico al problema dell’incidentalità stradale. Abbiamo dimostrato che le istituzioni pubbliche e le istituzioni private possono “fare sistema” per combattere il primo dramma del nostro Paese per numero di morti e feriti registrati ogni anno. Da tempo operiamo insieme alla Polizia Stradale e, dal 2004 ad oggi, abbiamo portato avanti innumerevoli iniziative congiunte che hanno contribuito in maniera decisa alla riduzione dei morti e dei feriti sulle strade italiane. La firma del Protocollo d’intesa che c’è stata nei mesi scorsi e la definizione della convenzione di oggi debbono costituire un ulteriore passo verso una nuova cultura delle regole al volante che si deve affermare nel nostro Paese”.
L’AVVENIRE «Giovani e alcol, spot troppo aggressivi» Sono 4 milioni gli italiani che praticano il binge drinking (cioè il bere sei o più bevande in un’unica occasione) almeno una volta l’anno. A fotografare il fenomeno è Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol Cnesps dell’Istituto superiore di sanità, a un convegno su alcol e giovani. «Nei giovani di 15-24 anni - spiega - il binge drinking raggiunge il picco con 1,450 mln di persone, e riguarda 450mila ragazzi fino a 15 anni. Ma nonostante i problemi e gli effetti causati dall’alcol, nel nostro Paese c’è ancora molta disinformazione sul fenomeno. Basti pensare che gli adulti italiani sono gli ultimi in Europa per la conoscenza dei livelli di alcolemia consentiti. I giovani invece non sentono l’impatto delle campagne, perché soggetti alle pressioni a bere dei luoghi di aggregazione ». A incidere su questo fenomeno, sempre più diffuso tra i giovani, è anche il marketing sulle bevande alcoliche. «L’unica pubblicità - continua Scafato - che ha visto aumentare le proprie quote in Italia è stata proprio quella sull’alcol, passata da 169 milioni nel 2007 a 309 milioni nel 2010. Di questi, 64 milioni sono stati spesi su internet e social network». Tuttavia, nonostante queste cifre, «la lotta all’abuso di alcol e droghe sta dando dei risultati sul territorio - aggiunge Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio - ma deve passare il messaggio che chi ha bevuto o drogato non deve guidare, e se viene trovato in quelle condizioni deve essergli sequestrato e venduto il veicolo». (*) (*) Nota: se chi ha bevuto non deve guidare, perché il limite di alcolemia consentito è 0,5 grammi/litro?
LA BORA In Fvg i primi approcci all’alcol già a 12 anni di Redazione Gorizia, venerdì 29 aprile 2011 - In Friuli Venezia Giulia i primi approcci alle sostanze alcoliche avvengono intorno ai 12 anni, mentre il 14% dei ragazzi tra 18 e 25 anni ammette di aver bevuto almeno una volta fino a ubriacarsi. I dati sono stati diffusi oggi a Gorizia nel corso del convegno ”Alcol: esperienze a confronto” organizzato dall’Azienda sanitaria isontina in occasione del decennale dell’Alcohol prevention day. Secondo i dati, elaborati sulle statistiche Istat, in regione sarebbero 220 mila i soggetti potenzialmente a rischio, con un 3,7% della popolazione che dichiara di assumere quotidianamente almeno mezzo litro di sostanze alcoliche. Il primo contatto con l’alcol avviene in famiglia; la prima sigaretta viene accesa in media a 12 anni e mezzo, mentre a 14 arrivano i primi approcci con i superalcolici. ”Si tratta di un fenomeno preoccupante – ha sottolineato Marco Giordani, del Dipartimento delle Dipendenze dell’Ass n.4 Medio Friuli – considerato che la formazione di organi e tessuti si completa nei ragazzi attorno ai 16 anni. L’assunzione di alcol potrebbe causare l’insorgenza di particolari patologie, anche di tipo tumorale”. In rapida espansione tra i giovani anche il fenomeno del ”binge drinking”, cioe’ l’assunzione compulsiva di alcol mirata allo ”sballo”: il 10,4% degli intervistati ammette di essersi ubriacato almeno una volta nella vita, dato che ”esplode” tra 25 e 34 anni (29,8%) e tra le femmine tra 18 e 24 anni (29,1%). Nel 2008 sono stati 3.790 gli utenti dei servizi di alcologia, con 4.747 ricoveri per patologie alcol-correlate: si stima che 213 posti letto sui circa seimila disponibili siano perennemente occupati da soggetti alle prese con patologie riconducibili all’alcol.
CORRIERE ADRIATICO Alcolici vietati al parco Langer Ordinanza per il Primo Maggio dopo i problemi registrati lo scorso anno Monte Urano Il sindaco Francesco Giacinti dichiara guerra all’alcol e firma un’ordinanza con la quale si vieta la detenzione e il consumo di qualsiasi bevanda alcolica per tutta la giornata del 1° maggio al parco fluviale Alex Langer. E’ il risultato di un summit avvenuto nella serata di mercoledì insieme a tutte le forze dell’ordine e al gruppo comunale di Protezione civile. “E’ un atto dovuto” commenta lo stesso Giacinti, memore di ciò che è accaduto il 1° maggio dello scorso anno, quando il parco Langer diventò una sorta di zona franca dove improvvisare un rave party a base di alcol e altre sostanze stupefacenti. “Credo che la politica debba comunque tentare di incidere sull’educazione, nonché garantire la salute e l’ordine pubblico”. Dopo l’ordinanza antifumo che vieta la sigaretta nei pressi degli edifici scolastici all’entrata e all’uscita degli alunni, Giacinti firma anche quella antialcol. In quest’ultima ordinanza emessa nella giornata di ieri e trasmessa alla Prefettura provinciale, viene premesso come “dai dati forniti dal Dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Asur di Fermo risulta che la situazione del consumo di alcol a Monte Urano sia preoccupante, in particolare per il fatto che risulta in aumento fra i giovani”. Una motivazione in più, oltre a quello che si è verificato lo scorso anno, per firmare l’ordinanza, ricordando che chi non la rispetta “verrà punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro in base a quanto prevede la legge”. A controllare il parco fluviale Alex Langer fin dal mattino del primo maggio una task force formata da Polizia municipale, Protezione civile e carabinieri che saranno dotati di etilometro per vigilare sul deflusso del traffico e scovare chi avrà bevuto alcol e quindi non potrà mettersi alla guida del proprio mezzo di trasporto. Già da ieri, e fino alla mattina di domenica, ci sarà un coordinamento delle forze dell’ordine per meglio presidiare la zona e dare maggiore efficacia all’ordinanza. “Non potevamo restare inermi dopo quello che è accaduto il primo maggio del 2010” continua Giacinti “e inoltre questa ordinanza si inserisce nella sensibilità dimostrata dall’amministrazione comunale verso queste tematiche e verso la promozione e la partecipazione di progetti finalizzati a fronteggiare e prevenire la dipendenza”. Condivide l’ordinanza anche il comandante dei carabinieri di Fermo Pasquale Zacheo: “Un segnale importante da parte di un’amministrazione comunale. Personalmente vieterei anche la pubblicità sull’alcol”. Dunque tutti avvisati: chi domenica arriverà al parco fluviale Alex Langer non potrà portare con sé alcol, né potrà in qualche modo assumerlo. Un provvedimento che verrà imitato da altro Comuni limitrofi per altre manifestazioni? massimiliano viti
CORRIERE ADRIATICO E in discoteca è meglio andare in taxi Monte Urano In termini di lotta all’alcol, è stata emulata da diversi locali notturni l’iniziativa intrapresa da un altro monturanese: Andrea Santoni, gestore della discoteca Le Dome di Torre San Patrizio e dell’Hakuna Club di Marina Palmense, che già da diverso tempo ha siglato una collaborazione con Paolo Mercuri di Viaggi in Confort per l’istituzione di un servizio taxi che prende e riporta a casa i giovani avventori. Un’iniziativa di successo visto che sono stati 3.000 i passeggeri trasportati nell’ultimo anno. Un successo senza eguali, il telefono delle prenotazioni del taxi preso d’assalto sin dal lunedì precedente: La prevenzione è un tema importante, divertirsi sì, ma con il cervello e quindi, ben venga un’iniziativa che salvi la patente e soprattutto la vita sostiene Santoni. Ringrazio la ditta Viaggi in confort nella persona di Paolo Mercuri per la disponibilità e con la quale è stato siglato un nuovo accordo per l’estate”. L’Hakuna riaprirà il 21 maggio.
ASAPS Sondrio Al via campagna sulla sicurezza stradale realizzata dalla Polizia Stradale di Valtellina e Valchiavenna in collaborazione con Radio TSN In onda 4 “minispot” dedicati ai giovani per contrastare le stragi del sabato sera 29 aprile 2011- E’ stato avviato dal Comando della Polizia Stradale di Valtellina e Valchiavenna un progetto di comunicazione sulla sicurezza stradale che verrà attuato attraverso la collaborazione con la locale emittente radiofonica Radio TSN sulla quale verranno messi in onda alcuni “minispot”. Si tratta di 4 “jingles” realizzati dal Comandante della Polizia Stradale di Sondrio Marcello Colombo, incentrati su tematiche quali, l’alta velocità, le cintura di sicurezza, la concentrazione alla guida, l’abuso di alcool al volante. In testa alla lista delle priorità della Polizia Stradale c’è infatti la necessità di individuare strategie efficaci nella prevenzione delle cosiddette stragi del sabato sera. Per questo motivo la Polstrada ha pensato di integrare ai normali controlli effettuati ogni fine settimana con etilometro e precursori per alcol e droga, una mirata campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale in grado di raggiungere efficacemente anche i soggetti più esposti al rischio di incidenti, quali neopatentati e automobilisti con meno di 30 anni.
ASAPS Sassari La Polizia Stradale denuncia camionista ubriaco sulla Sassari-Olbia L’autotrasportatore che guidava con un tasso alcolemico 4 volte superiore al consentito, è stato fermato mentre zigzagava pericolosamente 29 aprile 2011 - Al volante del proprio tir guidava in piena notte e a forte velocità sulla strada che collega Sassari ad Olbia con un tasso alcolemico superiore di quattro volte quello consentito. Per questo motivo un camionista italiano di 42 anni è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza dopo esser stato fermato dagli agenti della Polizia Stradale. Era passata da poco l’una di notte tra martedì e mercoledì quando l’uomo, che lavora per una ditta di autotrasporti, è stato notato da una pattuglia del distaccamento di Ozieri, mentre procedeva sbandando e ad una velocità eccessiva. Gli agenti hanno immediatamente raggiunto il mezzo e intimato all’autista di fermarsi. L’autotrasportatore che viaggiava in compagnia della moglie, ha manifestato da subito chiari sintomi d’ubriachezza. Lo stato d’ebbrezza è stato confermato dal successivo test etilometrico che ha rivelato come l’uomo guidasse con un tasso di 2,09 g/l che, nel corso del secondo test, è sceso a 1,97 gr/l, a fronte di un quantità massima consentita di 0,50gr/l. Gli “Stradalini” hanno quindi provveduto all’immediato ritiro della patente e alla denuncia del camionista per guida in stato di ebbrezza mentre l’autoarticolato è stato posto sotto sequestro. Sono già diversi mesi che gli agenti della Sezione di Polizia Stradale di Sassari, in collaborazione con i distaccamenti di Olbia, Tempio e Ozieri, hanno intensificato i servizi di vigilanza e perlustrazione stradale anche sulla tristemente nota Sassari-Olbia, dove, secondo il macabro conteggio del Comitato popolare Sassari-Olbia, in 15 anni hanno perso la vita più di 80 persone.
CORRIERE DI BOLOGNA In centro Ubriaco contromano in strada Maggiore Un marocchino di 50 anni, regolare, era alla guida di una Opel Zafira con una gomma a terra. Bloccato dalla polizia, ha orinato davanti agli agenti Al volante completamente ubriaco, percorreva contromano Strada Maggiore. Bloccato dalla polizia, ha orinato davanti agli agenti. Alla guida dell’auto, una Opel Zafira con un pneumatico a terra, c’era un marocchino di 50 anni, regolare in Italia. Gli agenti lo hanno bloccato verso l’una della scorsa notte, dopo che diversi passanti avevano segnalato la vettura che procedeva a bassa velocità, ma contromano, diretta verso le Due Torri. Il conducente non ha spiegato cosa fosse accaduto alla gomma, ma sottoposto a test con l’etilometro aveva un tasso di alcol nel sangue fra 1,93 e 1,97 grammi/litro, circa quattro volte il limite di legge. Gli agenti gli hanno così ritirato la patente, sequestrato la macchina e detto che, oltre alle multe per le infrazioni commesse, sarebbe stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. A quel punto l’uomo si è abbassato in pantaloni e ha fatto i propri bisogni in strada, contro la propria auto. È stato così denunciato anche per atti contrari alla pubblica decenza.
AGI PERCUOTE E SEGREGA MOGLIE IN CASA, ARRESTATO ROMENO NEL PESCARESE Pescara, 29 apr. - Un romeno di 32 anni che vive a Catignano e’ stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Penne (Pescara) perche’ avrebbe maltrattato, percosso e segregato in casa la moglie di 29 anni. L’uomo deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e minaccia aggravata. A disporre l’arresto e’ stato il Tribunale alla luce di "una delicata attivita’ investigativa" dei carabinieri, coordinati dal capitano Massimiliano Di Pietro, comandante della compagnia di Penne. La vittima del romeno si e’ rivolta all’Arma "al culmine di una serie di soprusi quotidiani" -si legge in una nota dei carabinieri. I maltrattamenti sarebbero iniziati alcuni anni fa, dopo la nascita della figlia e le difficolta’ lavorative dell’uomo. C’e’ stato un breve periodo di tranquillita’, ma le angherie sono riprese "con violenza" da gennaio. I militari riferiscono che sono stati diversi gli episodi che hanno visto la giovane donna subire percosse, aggressioni fisiche e verbali, minacce, tanto da dover essere medicata al pronto soccorso di Chieti. In quella occasione, pero’, non ha svelato l’origine delle contusioni ed ecchimosi, temendo ulteriori ripercussioni. L’ultimo episodio si sarebbe verificato il 22 aprile quando il romeno, che era ubriaco, avrebbe ripetutamente percosso la donna per l’intera serata, fino alle prime ore della notte, rinchiudendola in casa e minacciandola con un coltello per impedirle di chiedere soccorso e di rivolgersi ai carabinieri. I militari hanno potuto contare sulla collaborazione di una familiare dell’uomo e della vittima. (AGI) Pe1/Ett
LA PROVINCIA PAVESE Due ubriachi in coma etilico IL RESTO DEL CARLINO (Bologna) Alcol Quattro milioni di italiani bevono «pesante» Cinquecentomila hanno meno di quindici anni CORRIERE DEL VENETO (Verona) Prima alza il gomito, poi le mani sulla compagna Il giudice gli vieta di avvicinarsi alla porta di casa
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