TEATRO NATURALE Si scrive alcool e si legge maggiore incidenza di tumori Uno studio apparso addirittura sul prestigioso “British Medical Journal” rilancia certe posizioni piuttosto severe nei confronti della bevande alcoliche, vino compreso. “Sono studi da prendere con le pinze”, dichiara il professor Francesco Visioli. “Come tutti questi studi, d’altra parte. Anche quelli positivi però” di Luigi Caricato Vi ricordate l’articolo apparso su Teatro Naturale dal titolo "Tsunami sul vino"? Ebbene, sull’argomento, davvero tanto delicato, è uscito di peggio, addirittura sul prestigioso “British Medical Journal”. A comunicarmelo, inviandomi l’articolo un osservatore d’eccezione, il professor Francesco Visioli, studioso che i lettori conoscono bene, per le sue prese di posizioni nette, ma soprattutto per la sua cultura e la solida preparazione scientifica. Grande cultura e professionalità, dunque, tant’è che proprio per questo motivo lavora fuori dall’Italia, in Spagna, con ricerche che in vario modo hanno a che fare con gli alimenti. “Due settimane fa”, mi confida Visioli, “ero a Cordoba. Mi hanno messo nel Comitato scientifico di uno studio di prevenzione cardiovascolare secondaria. Pazienti infartuati trattati con dieta povera in grassi o con dieta che prevede l’olio extra vergine di oliva. Costo: 3,8 milioni di euro. Proprio così, sono tre milioni e ottocentomila euro che mi vedo passare sotto il naso. E che dire? Li usano quelli di Cordoba. Chi paga? Ma i produttori locali. No comment”. Già no comment, perché in Italia chi dispone del danaro dei produttori li utilizza per ben altri scopi. Ma torniamo allo studio segnalato dal professor Visioli, apparso sul “British Medical Journal”, dal titolo “Alcohol attributable burden of incidence of cancer in eight European countries based on results from prospective cohort study”. Ovvero, tanto per intenderci e semplificare: si scrive alcol e si legge maggiore incidenza di tumori. “Sono studi da prendere con le pinze”, dichiara il professor Visioli. “Come tutti questi studi, d’altra parte. Anche quelli positivi però”. Lo studio in questione è stato condotto allo scopo di calcolare l’incidenza del cancro attribuibile al consumo di alcol, ed è stato effettuato in otto Paesi europei: Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Grecia, Germania e Danimarca. I partecipanti allo studio sono stati 109.118 uomini e 254.870 donne, di età compresa tra i 37 e i 70 anni, mentre, per ciò che concerne le conclusioni cui giunge lo studio, si può constatare come nell’Europa occidentale, una quota importante dei casi di cancro la si possa attribuire ai consumi di alcol, e in particolare a quei consumi nei quali vengono superati i limiti raccomandati, ovvero i due bicchieri al giorno per gli uomini, l’equivalente di circa 24 g di alcool, e un bicchiere per le donne, l’equivalente di circa 12 g. Si comprende bene, di conseguenza, come, alla luce di tali riscontri, si debba insistere con forza sulla necessità di continuare e intensificare gli sforzi per ridurre il consumo di alcol in Europa, operando sia sui singoli soggetti, sia sulla popolazione. Ora, però, resta da riflettere sul senso e sull’opportunità di tali studi scientifici con i quali ci si sofferma sull’incidenza del consumo di alcol sulla nostra salute. Non è facile: perché le notizie di studi talora esaltanti, talaltra punitivi, quasi non ci fossero vie di mezzo, sull’argomento, ve ne sono tanti. Il fatto è che in materia di alcol essere obiettivi è sempre difficile: occorre valutare da una parte i forti interessi economici di chi spinge in una direzione, e dall’altra la forte connotazione ideologica di chi si fa invece paladino della campagne anti-alcol. Non mi esprimo ovviamente sullo studio pubblicato dal “British Medical Journal”, anche perché non è materia di mia competenza, non ho gli strumenti idonei per giudicare. Io preferisco semmai sottoscrivere quanto è riportato nell’etichetta di un vino che ho bevuto di recente, un rosso Doc Sangiovese di Romagna dell’azienda Tre Monti. Nella retroetichetta si legge: Il vino è piacere e salute. Bevi con sobrietà. Ecco, benedetta sia la semplicità. Seguendo tali consigli, credetemi, non si sbaglia mai. (*) (*) Nota: non ci sono pinze né tenaglie. Che vino, birra e altri alcolici, già a consumi considerati generalmente come “moderati”, innalzino il rischio di contrarre numerosi tipi di cancro è dimostratissimo, così come è stata smascherata l’infondatezza di parecchie ricerche tese a dimostrare effetti protettivi per la salute. O meglio, il più delle volte si è trattato di scorrette manipolazioni, operate – presumibilmente per motivi commerciali - a risultati di ricerche serie, ma che parlavano d’altro (tipo lo studio sul resveratrolo nel topo, che poi sul giornale diventa sul vino nell’uomo). Le resistenze ad ammettere queste evidenze scientifiche sono economiche, culturali, spesso legate alla difesa del proprio bere sa parte di chi si ostina a non riconoscerle. Nessuno scriverebbe su un pacchetto di sigarette: “La sigaretta è piacere e salute. Fuma con sobrietà”. Per il vino e gli altri alcolici non è diverso.GAZZETTA DI MANTOVA Il primo bicchiere? A 14 anni Si comincia in casa, incoraggiati dai modelli familiari di Graziella Scavazza L’assuzione di alcol tra i giovanissimi è molto precoce. Il primo bicchiere lo si beve in media a 14 anni, prevalentemente in ambito domestico o a casa di parenti. Il dato emerge da un’indagine sugli stili di vita condotta in forma anonima on line, su un campione di 1.600 studenti delle scuole superiori del Mantovano. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione ricreativa culturale I Saturnali di Goito, con il patrocinio della Fondazione Comunità Mantovana, Provincia e Dipartimento delle dipendenze dell’Asl. I dati sono stati illustrati a Palazzo di Bagno, insieme all’assessore alle Politiche Giovanili, Fausto Banzi. Alla domanda hai mai bevuto spumante, vino, birra o altre bevande alcoliche, l’86% degli intervistati ha risposto in modo affermativo. Il picco più alto (22%) si registra a 14 anni, seguito dal 17% dei 13 anni e dal 16% dei 15. Addirittura 13 adolescenti hanno affermato di essersi accostati all’alcol a 4 anni. Il 2% invece ha "atteso" i 9 anni. Se la prima volta si consuma tra le mura di casa (36%), molto gettonati sono anche i bar-pub (14%) e le discoteche (11%). L’11% ammette di eccedere qualche volta, ma in maggioranza il ricorso all’alcol è moderato e si beve «perché piace». Solo il 15% lo fa per stare in compagnia e il 13% per sballare. Allarmante la percentuale di coloro che dichiarano di mettersi alla guida dopo avere bevuto (90%). Un dato preoccupante che sollecita iniziative sinergiche tra enti, istituzioni e autoscuole, mirate alla prevenzione. I pericoli del fumo, invece, sembrano avere scoraggiato l’iniziazione alla sigaretta: il 72% sostiene di non fumare, mentre il 29% di coloro che hanno provato rivela di aver dato il primo tiro a 14 anni. «Riproporremo il sondaggio all’inizio del prossimo anno scolastico - anticipa Massimo Giannachi, presidente dei Saturnali -, ampliando la ricerca». Sul fronte delle sostanze stupefacenti, l’86% non le utilizza, ma il 63% conosce persone che le consumano. La cannabis è la droga più in auge. Tra i luoghi in cui è più facile reperirle spiccano le discoteche (29%), seguite dai rave (24%), feste private (17%). Il 3% dice di trovarle a scuola. «Non si avverte un sostanziale aumento nel consumo tra i ragazzi - rileva Giovanni Mazzi della Fondazione Exodus -. Semmai c’è tra gli adulti. Quando però si parla di droga si fa più fatica ad ammettere di usarla, rispetto all’alcol. Il divertimento sta diventando troppo importante per i giovani, a scapito dell’impegno. Spesso l’uso della prima sostanza avviene in casa». Infine, il 42% degli studenti ha dichiarato di avere già avuto rapporti sessuali, ma il 29% preferisce non utilizzare il preservativo o altre forme di contraccezione.GAZZETTA DI MANTOVA «Giriamo le domande ai prof» Assicura di non essere sorpreso dai risultati del sondaggio tra i 1.600 studenti, Alessandro Sbarbada dell’Apcat (Associazione provinciale club degli alcolisti in trattamento) (*) che propone di girare gli stessi quesiti ai quali hanno risposto i ragazzi anche agli insegnanti e ai consiglieri comunali in carica in tutti e settanta Comuni della provincia. «Il risultato sarebbe ben peggiore», azzarda Sbarbada. «Le risposte dei ragazzi sono positive - commenta l’autore del libro "Vino e Bufale", scritto insieme a Enrico Baraldi -. Denotano stili di vita sani. La cultura del bere è tesa a caratterizzare ogni momento della socialità e convivialità. Si impara da piccoli. Occorrerebbe mettere in campo (**) la cultura degli adulti. Sta crescendo la consapevolezza dei rischi derivanti dalle bevande alcoliche. Il futuro è roseo. Bisogna però tenere presente che la prima causa di mortalità giovanile è dovuta all’alcol». Insomma, se il domani è incoraggiante, l’attenzione però deve restare massima. (g.s.) (*) Nota: Associazione Provinciale dei Club Alcologici Territoriali. (**) Nota: leggasi “mettere in discussione”.MERATEONLINE Lecco: convegno ’’alcool e guida un fenomeno preoccupante’’. Tra i giovani cresce l’uso del pericolosissimo ’’Binge drinking’’ Si è tenuto nella mattinata di venerdì 29 aprile presso l’ospedale Manzoni il convegno dal titolo "Alcol e guida: Fenomeno e interventi in provincia di Lecco", un evento organizzato in occasione del mese di prevenzione alcologica e frutto del lavoro di collaborazione tra Asl, Prefettura, il gruppo di lavoro tecnico per la sicurezza stradale e altri enti. Attraverso un ricco e articolato programma di interventi, cominciati alle 9,00 con i saluti iniziali del dott. Massimo Giupponi, Direttore Sociale ASL Lecco, e della dott.ssa Sandra Marabelli, Direttore Dipartimento Dipendenze ASL Lecco, i numerosi partecipanti che hanno affollato la grande Aula Magna dell’ospedale lecchese hanno avuto modo di conoscere e capire alcuni degli aspetti più pericolosi di questo fenomeno che, anche su territorio provinciale, è purtroppo presente con numeri davvero preoccupanti. Nel 2010 gli utenti con problematiche di abuso o dipendenza da alcol in carico ai Servizi nella provincia di Lecco sono stati 413, di cui 324 uomini e 89 donne. Si confermano le caratteristiche socio-demografiche e di consumo della casistica già rilevate negli anni passati relativamente al sesso (maschile), alla fascia d’età prevalente che è compresa tra i 40 e i 49 anni, (i soggetti in carico con età inferiore ai 30 anni sono il 7,5%), alla condizione lavorativa (occupati), alla scolarità (licenza media inferiore), ai consumi (in prevalenza vino, seguito dalla birra), mentre si è modificato lo stato civile, in quanto la percentuale degli utenti coniugati è la stessa dei celibi/nubili. Il dato relativo alle persone inviate al Servizio da parte della Commissione Medica Locale Patenti (CMLP) per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada (guida in stato d’ebbrezza) conferma un aumento di bevitori poco consapevoli dei rischi legati al consumo di bevande alcoliche in generale e in particolare correlato alla guida dei veicoli. Le persone inviate che hanno frequentato il gruppo "Alcol e sicurezza alla guida" finalizzato a informare e sensibilizzare sui rischi della guida in stato d’ebbrezza sono state 465, con un incremento rispetto allo scorso anno dell’ 8,6%. Le visite per alcol in CMLP sono state il 28% del totale ed è importante evidenziare che per le visite per revisione le problematiche alcol-correlate costituiscono dal 2007 il principale motivo di visita per cui la popolazione accede alla CMLP. Numeri molto preoccupanti riguardano soprattutto l’universo giovanile: infatti, i dati rilevati nelle scuole superiori della Provincia mostrano che più del 90% degli studenti ha provato alcol e l’ 80% usa alcol soprattutto durante il week-end. Nel corso del 2010 si sono verificati diversi accessi al Pronto Soccorso di adolescenti in stato di intossicazione acuta da alcol tali da richiedere il ricovero ospedaliero ed episodi di cronaca eclatanti connessi all’abuso di sostanze alcoliche. Dati recenti inoltre confermano che si stanno consolidando, soprattutto nei giovani di 18-25 anni, comportamenti più vicini ad un modello di consumo di tipo "anglosassone", tra cui spicca il pericolosissimo "Binge drinking", cioè il bere più bicchieri in un’unica occasione con lo scopo di ubriacarsi, sballarsi, devastarsi, comportamento che denota quanto siano ancora sottovalutati e poco conosciuti i rischi collegati all’abuso e alla dipendenza da alcol. "L’ASL di Lecco - ha commentato il direttore Generale Dott. Marco Votta - ha sempre aderito all’iniziativa del mese di prevenzione e per quest’anno si è deciso di proporre una riflessione sull’aspetto alcol e guida fenomeno particolarmente attuale in questo periodo anche nella nostra provincia". ASAPS.IT Menaggio (CO) Causò incidente da ubriaco ma il tribunale lo assolve perché sonnambulo (Questa ci mancava…) (ASAPS), 30 aprile 2011- Ubriaco al volante si ribaltò con l’auto finendo contro altri veicoli in sosta, rinviato a giudizio, è stato assolto dal tribunale di Menaggio perché sonnambulo. Il caso riguarda un automobilista 66enne di Valsolda (Co) che nella notte del 7 settembre 2009 si mise al volante con in corpo il doppio dell’alcol consentito dalla legge, alla volta di Porlezza ma prima di raggiungere la destinazione fu coinvolto in un incidente stradale in località Cima. Secondo la testimonianza resa in aula da un Carabiniere, giunto sul luogo del sinistro, l’uomo non solo appariva confuso ma si trovava alla guida con addosso pigiama e pantofole. La moglie dell’automobilista ha confermato che il marito era già in pigiama quando la sera stessa del sinistro una coppia di amici si presentò in casa. Nel corso della serata fu stappata una bottiglia di vino e quando gli invitati se ne andarono l’imputato rimase a guardare la tv mentre la consorte si recò a letto. Verso l’una di notte la donna ricevette una telefonata con cui veniva avvisata del fatto che il marito era rimasto coinvolto in un incidente. Il coniuge faceva infatti uso di sonniferi che, secondo il parere dei medici, se abbinati a qualche bicchiere di vino potrebbero aver provocato il sonnambulismo, fenomeno fino a quel giorno sconosciuto all’interessato ma che ebbe a ripetersi a distanza di tempo questa volta a Menaggio. Il Pubblico Ministero ha chiesto l’assoluzione e il Giudice ha accolto l’istanza, ordinando la trasmissione degli atti alla prefettura per verificare se l’automobilista può incorrere nell’eventuale ritiro della patente. Questa sinceramente ci mancava. Comunque anche dopo l’assoluzione crediamo che il fattore di rischio rimanga alto, sonnambulo o no… (ASAPS)IL GAZZETTINO (Rovigo) Dipendenze vecchie e nuove ROVIGO - Le dipendenze cambiano, mutano, si moltiplicano. Negli ultimi anni, specie nella fascia giovanile della popolazione, si sono significativamente modificate; l’uso degli alcoolici troppo spesso ha assunto il significato di bere per sballare. Gli effetti negativi dell’alcool si manifestano in molti aspetti importanti della vita quotidiana, quali effetti, salute, relazioni sociali e studio. La loro gravità spesso sottovalutata, assume peso non indifferente anche tra coloro che assumono bevande alcoliche con modalità che, sbagliando, ritengono moderate. È importante imparare a riconoscere i problemi inerenti l’uso di alcolici in una fase precoce, così come necessitano azioni coordinate di promozione alla salute fra tutte le forze presenti nella collettività. L’Acat Bassopolesine, negli ultimi sette anni, con la presidenza dell’attuale presidente onorario, Gugliemo Marangon, ha lavorato molto bene e intensamente, facendosi promotrice, a fianco delle istituzioni pubbliche e del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 19, di diverse iniziative per sensibilizzare ed informare correttamente i cittadini sui costi sociali, sanitari e umani legati all’uso degli alcolici. In sala Europa a Taglio di Po, a chiusura del progetto "Cinedipendenze", organizzato dall’Acat Bassopolesine in collaborazione con il Servizio Dipendenze dell’Ulss 19 di Adria e il patrocinio del Comune di Taglio di Po, assessorato alle Politiche sociali, è stata effettuata la proiezione del film "My Zinc Bed" di Anthony Pager Al termine della proiezione, hanno ringraziato le molte persone presenti e la riuscita dell’iniziativa, sia il direttore del Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 19, Andrea Finessi che la collaboratrice, Caterina Forza. lnfine l’assessore Giorgia Zanardi, oltre a portare i saluti dell’Amministrazione e del sindaco, Marco Ferro, ha ringraziato tutte quelle persone qualificate e motivate che, con il loro impegno e la loro costante presenza, promuovono la salute nel nostro territorio e nella nostra comunità. «La salute - ha detto l’assessore Zanardi - va intesa come risorsa a disposizione di tutti e che tutti possono contribuire a migliorare. La famiglia, la scuola, la società tutta è chiamata ad affrontare il problema individuando modalità operative finalizzate alla limitazione dei danni». L’assessore Zanardi ha concluso ringraziando il direttore del Dipartimento, Finessi e la collaboratrice, Forza, la dirigente Ivana Stimamiglio, la presidente dell’Acat Bassopolesine, Marta Silimbani, tutte le famiglie Cat e le famiglie dei due gruppi di «Auto mutuo aiuto azzardo». Giannino DianIL GAZZETTINO (Venezia) VENEZIA Preoccupazione per la festa a S. Margherita "Rave" alcolico, il Comune rimanda a questore e prefetto Conto alla rovescia per l’appuntamento veneziano con il "bottellòn", la festa di piazza autogestita di origine spagnola che il 4 maggio potrebbe portare in campo Santa Margherita diverse centinaia di giovani. E se i residenti tremano e i benpensanti storcono il naso, il Comune di Venezia di fatto alza bandiera bianca di fronte a un evento per il quale nessuno ha chiesto autorizzazioni, e che quindi ufficialmente non esiste. Senza contare che le competenze sulle questioni di pubblica sicurezza non sono dell’amministrazione ma afferiscono alle forze dell’ordine. Lo ribadisce il direttore generale ed ex comandante della polizia municipale Marco Agostini, che a chi chiede a gran voce che CA’ Farsetti intervenga risponde snocciolando gli articoli di legge che attribuiscono le competenze del caso a questura e prefettura. E pensare che, su Facebook, gli organizzatori invitano addirittura i partecipanti «ad automunirsi di sacchi della spazzatura per i propri rifiuti».IL GAZZETTINO (Pordenone) Volevano solo invitarli ad abbassare… Cristina Antonutti Volevano solo invitarli ad abbassare il volume della musica. Sono stati aggrediti, presi a bottigliate, a testate, morsicati a una gamba e una mano. Tre poliziotti ieri notte sono finiti in ospedale per un banale intervento al condominio Omicron di via San Giuliano 2 a Pordenone. All’1.20 la sala operativa del 113 aveva classificato l’intervento della pattuglia come "disturbo della quiete pubblica", ordinaria amministrazione per la Squadra Volante che di notte vigila sulla città. Invece, in via San Giuliano, si è scatenato un putiferio che ha portato all’arresto di due persone. Per Graham Richard, 30 anni, sudanese senza fissa dimora, non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati ipotizzati i reati di resistenza, lesioni aggravate a pubblico ufficiale, disturbo alle occupazioni e riposo delle persone e procurata evasione. Le stesse contestazioni - unica eccezione l’evasione, di cui è stato il protagonista - valgono per Gordon Bernard, 31 anni, anche lui africano, permesso di soggiorno regolare, che per sfuggire alla cattura si è lanciato dal secondo piano con un polso ammanettato. La polizia era stata chiamata perchè la musica del karaoke e i canti di tre immigrati alloggiati al secondo piano del civico 2 avevano svegliato quasi tutti i condomini. Quando i poliziotti hanno bussato, nell’appartamento c’erano tre persone. Inizialmente non riuscivano a farsi aprire. Poi, uno dei tre ha aperto e sbattuto la porta in faccia alle forze dell’ordine. Musica, canti e urla sovrastavano la voce degli agenti, finchè Bernard non ha aperto la porta cominciando a inveire. Improvvisamente ha colpito un agente con una testata. Sono stati chiesti rinforzi, anche perchè i due africani erano in evidente stato di ebbrezza. In via San Giuliano è arrivata un’altra pattuglia, ma la situazione era diventata ingestibile. I due hanno affrontato i poliziotti tirandogli delle bottiglie di vetro vuote, minacciandoli poi con un cacciavite. I problemi sono continuati anche nel momento in cui i due sono stati ammanettati. Bernard, un polso già ammanettato, con l’aiuto di Graham Richard è riuscito a divincolarsi ferendo gli agenti. Con un balzo si è lanciato dalla finestra del secondo piano cadendo su un ballatoio. Da lì è saltato sul largo cornicione della farmacia Zardo. Un altro salto e ha guadagnato la fuga. Anche il sudanese ha tentato di saltare, ma è stato bloccato. La polizia, che nel frattempo aveva allertato i colleghi della Polstrada, ha fatto terra bruciata attorno a Bernard, tanto che ieri mattina, alle 10.05, compreso che non avrebbe avuto scampo, per non peggiorare la sua situazione si è costituito in Questura. I due sono ora in carcere, in attesa che il pm Daniela Bartolucci valuti la loro posizione. A Bernard è stato nominato d’ufficio l’avvocato Luca Malacart, Richard ha di fiducia l’avvocato Carla Panizzi.IL TEMPO (Abruzzo) Arrestato il marito «padrone», un romeno che negli ultimi tempi faceva abuso di alcool Segregata in casa e picchiata Vittima La giovane donna minacciata con un coltello puntato alla gola Ha segregato in casa la propria moglie, minacciandola, picchiandola, privandola di ogni dignità. Dopo mesi trascorsi nella paura e a curarsi da sola le ferite lasciate dal marito violento, una giovane donna di Catignano ha trovato la forza e il coraggio di dire basta. Suo marito, D.V., romeno di 32 anni è finito in manette. Si è concluso per lei l’incubo che ha visto come scenario proprio il nido familiare. Quelle quattro pareti, in pieno centro a Catignano, si erano trasformate in un ring all’ultimo respiro. La coppia si è sposata qualche anno fa, ma i problemi sono sorti quasi subito, poco dopo la nascita della figlioletta che ha coinciso anche con i primi disagi lavorativi dell’uomo. Il nervoso e la rabbia, hanno allora preso il sopravvento e la donna, che lo aspettava con affetto ogni giorno a casa, si è trasformata come unica valvola di sfogo per il suo rancore. Alla rabbia, poi, ci si è aggiunto anche l’abuso di alcol. L’ultimo episodio si è verificato lo scorso 22 aprile: in preda a uno scatto di ira mista ad ebbrezza alcolica, il trentaduenne ha aggredito la moglie e poi, puntandole un coltello alla gola, l’ha segregata in camera per paura che potesse rivolgersi a qualcuno (carabinieri compresi). Ma a questo punto ogni limite è stato superato e la donna ha detto "basta". Grazie a un familiare dell’uomo e alla stessa vittima, i carabinieri della Compagnia di Penne, coordinati dal capitano Massimiliano di Pietro, hanno raccolto elementi sufficienti per ottenere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. A.P.VARESENEWS Varese Il presidente della commissione trasporti prende il caffè con Fabio D’Aula Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera e presidente nazionale dei Club della Libertà sarà ospite di un incontro don il candidato e assessore, al caffè Zamberletti La campagna elettorale di Fabio D’Aula, assessore della città Giardino e candidato alle prossime amministrative di Varese nelle liste del Popolo della Libertà, prosegue con una “serata in sicurezza”, in programma lunedì 2 maggio dalle 18,45 presso il Caffè Zamberletti di Corso Matteotti alla presenza dell’onorevole Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera nonché presidente nazionale dei Club della Libertà. Nello storico locale del centro di Varese si parlerà di sicurezza stradale, tema molto caro a D’Aula, che in questi anni si è adoperato con efficacia in iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, in piena sintonia con le forze dell’ordine impegnate sul campo. Nell’occasione il parlamentare azzurro avanzerà la proposta di introdurre il reato di “omicidio e strage stradale” e illustrerà le finalità di un provvedimento volto a garantire la certezza della pena e a tutelare i cittadini. «Chi si mette alla guida di un automezzo in stato di ebbrezza (ipotizziamo un livello superiore a 1.5 mg per litro di sangue) o addirittura sotto l’uso di sostanze stupefacenti - spiega Valducci - avrà una condanna di almeno 15 anni e di 25 anni in caso di più persone uccise». Dopo l’intervento dei due relatori, a tutti i presenti sarà offerto un aperitivo. (*) Per consultare il programma elettorale completo del candidato basta collegarsi al sito internet www.daula.it . (*) Nota: speriamo che sia analcolico, perché dubito che i presenti tornino poi tutti a casa loro a piedi.IL GAZZETTINO (Treviso) Pedalata in beneficenza per i malati oncologici PORTOBUFFOLÈ - (an.fr.) Si concluderà nell’affascinante città medievale la «San Cassiano Pedala». A conclusione della Festa del Vino domenica svolge un’edizione speciale di questa pedalata, giunta alla 30. edizione. L’organizzazione ha pensato a due sorprese: l’abbinamento con il Museo del ciclismo di Portobuffolè che aprirà le porte ai partecipanti, e la presenza, come testimonial d’eccezione, del ciclista professionista della Liquigas-Cannondale Davide Cimolai. Partenza alle 9.30, dal parco festeggiamenti di San Cassiano, al suono delle campane. Attraversati Villa Varda, Calderano, Albina e Campomolino alle 10.10 si approda a Portobuffolè per il ristoro con il benvenuto del sindaco Diego De Marchi. Alle 10.40 si riparte per località Talmasson, Maron, zona industriale di Brugnera, Brugnera e ritorno a San Cassiano per le 12 con pastasciuttata finale. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Biasotto per il trasporto dei malati oncologici alle case di cura. (*) (*) Nota: nessuno nota la contraddizione insita nell’organizzare una festa nel nome di una importante causa di cancro e raccogliervi soldi in favore dei malati oncologici? A quando una “Festa dello scambio di siringhe” per raccogliere fondi destinati a malati di epatite?IL GAZZETTINO (Pordenone) Formula Driver a San Vito PORDENONE - (dm) Rombano i motori nel giorno della Festa del lavoro. Domani si terrà la 10. edizione della gara sul circuito realizzato nella Zipr di San Vito. La corsa, valida come 3. prova del Campionato italiano Formula driver Uisp e del Campionato Triveneto e 2. prova del Trofeo Friuli Memorial Stefano Zorzetto si disputerà in concomitanza con la Sagra del vino di Casarsa: il via alle 10 con le premiazioni alle 19. L’organizzazione è affidata, come al solito, al Team Francesco Colonna. Spettacolare il tracciato: un chilometro e mezzo con un’affascinante "S" naturale senza marciapiede. Il tutto nella più totale sicurezza, come è nello stile del motto che contraddistingue il Team Colonna: «Ama la vita: corri in pista, non per strada». (*) Nelle varie categorie, i partecipanti iscritti sono giù più di 60. I prossimi appuntamenti il 5 giugno ad Aviano e l’11 settembre ad Azzano. (*) Nota: ama la vita: non organizzare feste nel nome di bevande alcoliche, tra le principali cause della strage stradale che affligge le nostre comunità.GIORNALE DI SONDRIO Torna Vininfesta, con concorso e convegno LA PROVINCIA PAVESE due ubriachi in coma etilico notte di paura per cinque giovani IL CENTRO contro l’abuso di alcol ecco amii stewart L’UNIONE SARDA Carbonia LOTTA ALL’ALCOLISMO, INDAGINE DELLA ASL 7 SUI RISULTATI ... GIORNALE DI BRESCIA «Binge drinking», quando l’alcol serve a cancellare ansia e solitudine IL CITTADINO Preso alla guida dopo aver bevuto dovrà restare in carcere 15 giorni CORRIERE DEL MEZZOGIORNO «2406» , il corroborante nocino del 24 giugno RASSEGNA STAMPA DEL 1 MAGGIO 2011 VIRGILIO NOTIZIE
IL TIRRENO DOMENICA, 01 MAGGIO 2011 Investe una giovane e fugge Era ubriaco. Un testimone lo insegue e lo fa arrestare Ieri il ventenne è stato rimesso in libertà in attesa del processo CLAUDIO VECOLI TORRE DEL LAGO. Ubriaco al volante della sua macchina, venerdì notte ha travolto una ragazza albanese sul viale Kennedy a Torre del Lago. Ma invece di fermarsi a soccorrerla, ha premuto sull’acceleratore ed è fuggito. Alcuni testimoni hanno appuntato la targa dell’auto pirata. E uno di loro che ha inseguito la vettura ha segnalato per telefono al 113 dove si trovava, permettendo dapprima l’individuazione e successivamente l’arresto per omissione di soccorso di Andrea Micheletta, ventitré anni, pisano. L’episodio è avvenuto intorno alle 3,40 di notte, poco distante dal “Priscilla”. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, Andrea Micheletta era uscito da poco da un locale della Marina di Torre del Lago in evidente stato di ubriachezza. Malgrado le condizioni psicofisiche a dir poco alterate (al controllo dell’alcoltest è risultato con un tasso di alcol nel sangue tre volte superiore a quello permesso dal codice della strada), il giovane pisano si è messo ugualmente alla guida della sua Ford Fiesta di colore nero. Non lontano dal “Priscilla”, sul viale Kennedy, ha travolto una ragazza albanese residente a Pisa che nell’impatto ha rimediato un trauma cranico, una ferita alla testa e la frattura di un dente. Andrea Micheletta - che già nel 2009 era stato denunciato per guida in stato di ebbrezza - non si è fatto scrupoli. E anziché fermarsi per soccorrere la ragazza, ha deciso di fuggire via. Ma alcuni giovani che avevano assistito alla scena si sono subito messi in moto. Alcuni sono riusciti ad appuntarsi il numero di targa. Un altro è invece salito a bordo della sua auto per inseguirlo. Ed è riuscito a raggiungerlo non distante dal luogo dell’incidente, dove il giovane sembra si fosse fermato in un bar. Grazie anche alle indicazioni dei testimoni, una volante del commissariato di Viareggio è riuscita ad intercettare il pirata della strada, che è stato subito accompagnato in commissariato. Qui per lui è scattato l’arresto con l’accusa di omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Ieri mattina Micheletta si è presentato in Tribunale per essere sottoposto alla direttissima, ma l’avvocato difensore ha chiesto (ed ottenuto) i termini a difesa. Il processo è così slittato al 17 maggio. L’automobilista-pirata è stato così rimesso in libertà, anche se è stato sottoposto all’obbligo di firma. Nel frattempo gli è stata sospesa la patente di guida. IL TIRRENO DOMENICA, 01 MAGGIO 2011 L’INCIDENTE Ubriaco alla guida finisce fuori strada FOLLONICA. È uscito fuori strada all’altezza di Pratoranieri, mentre viaggiava sulla vecchia Aurelia a bordo della sua Alfa Romeo Coupé. Un uomo di 35 anni di Donoratico è rimasto ferito nella sua auto finita fuori strada ed è stato portato all’ospedale di Grosseto. L’incidente è successo venrdì notte, quando ormai erano già le 4,15. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Massa Marittima per i rilievi dell’incidente. L’uomo è stato sottoposto all’alcoltes e al test per l’uso delle sostanze stupefacenti. Era positivo ad entrambi. Nel sangue, un tasso alcolemico di 1,72 e la positività alla cannabis. L’uomo è stato denunciato dai carabinieri per guida in stato d’ebbrezza e per guida sotto effetto di stupefacenti. IL TIRRENO DOMENICA, 01 MAGGIO 2011 Per un 47enne di Follonica anche patente sospesa Rifiuto dell’alcoltest, condanna a 5mila euro FOLLONICA. Quando era stato identificato dai carabinieri dopo un incidente stradale, si era rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. Un rifiuto che gli era costato prima un decreto penale di condanna da 2.140 di ammenda, cui si era opposto, e poi - al termine del dibattimento - una condanna da 4.480 euro di ammenda (di cui 2.280 in sostituzione della pena detentiva). Patente sospesa per 1 anno dal giudice Compagnucci. Salvatore Marchionne, 47 anni, abitante a Follonica, era stato controllato dai carabinieri del radiomobile di Massa Marittima intorno alle 22 del 23 dicembre 2006, in via della Pace, mentre era alla guida di una Volkswagen Golf. I militari avevano sospettato un presunto abuso di alcolici, in base alle condizioni psico-fisiche di Marchionne. CORRIERE ADRIATICO Ubriaco entra in casa e la picchia, lei finisce all’ospedale Massacra la ex di botte, arrestato Gabicce Mare Forse non era la prima volta che subiva la violenza del suo convivente, ma l’altra notte la violenza è diventata un massacro e lei per la prima volta ha deciso di denunciare il compagno e chiedere aiuto ai carabinieri. Era l’una di notte di sabato quando i carabinieri di cattolica, chiamati dalla vittima, hanno bussato alla porta dell’abitazione di San Giovanni in Marignano mettendo direttamente le manette ai polsi di G.S. 50 anni, nato a Gradara e residente a Gabicce Mare. Di mestiere autotrasportatore, già noto alle forze dell’ordine, questa volta è stato arrestato con l’accusa di le di lesioni personali gravi. L’intervento dei carabinieri è scattato intorno alle 23.30: nell’abitazione della donna malmenata, le cui iniziali sono P.P. i militari hanno trovato tutti i segni di una brutale aggressione. La stessa vittima, nata a Torino 56 anni fa ma da tempo residente in Romagna, ha raccontato di essere stata aggredita e picchiata per futili motivi dal suo ex convivente, entrato nella sua abitazione chiaramente alterato dall’eccesso di alcol consumato. Di quanto era accaduto è stato facile individuare i segni in particolare sul voto tumefatto della donna. Prontamente soccorsa P.P: è stata trasportata all’ospedale di Cattolica e sottoposti ai necessari accertamenti. Inequivocabile il referto stilato dai medici del pronto soccorso: frattura delle ossa nasali, trauma cranico con ferite lacero contuse nella parte posteriore e inferiore del cranio, trauma indiretto del rachide cervicale. per tutto questo la donna è stata giudicata guaribile in 30 giorni salvo complicazioni e successivamente dimessa dalla struttura ospedaliera. Viste la gravità dei danni provocati all’ex compagna per G.S. si sono spalancate le porte del carcere. Infatti intorno all’una della stessa notte, i militari della tenenza di Cattolica si sono presentati nell’abitazione di Gabicce Mare dell’autotrasportatore e lo hanno arrestato. Rinchiuso nelle camere di sicurezza della stazione dei carabinieri è in attesa del rito direttissimo innanzi al Tribunale di Rimini. IL GAZZETTINO Bolzano. Denunciato 22enne: vagava ubriaco in una galleria ferroviaria Il giovane nei guai per interruzione di pubblico ufficio: treni fermi finché non è stato recuperato e messo in salvo BOLZANO - Ubriaco vagava all’interno di una galleria ferroviaria nei pressi di Bolzano. Per questo un 22enne è stato denunciato dalla polizia ferroviaria per interruzione di pubblico servizio. A segnalare il fatto è stato, la notte scorsa, il macchinista di un treno merci che aveva visto il giovane barcollare lungo la massicciata ferroviaria. Immediatamente è stato disposto il blocco dei transiti ed a bordo di un locomotore il personale si è recato sul posto per recuperare l’ubriaco, che ha dichiarato agli agenti di essere sceso da un treno e di avere imboccato la galleria per giungere più presto a casa. IL GIORNALE Ubriaco sbaglia casa e va in bagno: denunciato di Paola Fucilieri Sembrava fosse successo chissà cosa venerdì pomeriggio in corso Garibaldi 50. Un’intera famiglia spaventata, la polizia in forze nello stabile, un sostanzioso gruppo di curiosi con le facce rivolte all’insù, verso gli ultimi piani. Tutto per un uomo sbronzo. Che, credendo di entrare nell’appartamento di una sua amica si era invece introdotto nell’abitazione al piano di sotto dove vive una coppia di genitori con un bimbo di tre anni e che avevano lasciato la porta aperta. Una volta dentro l’uomo si era tranquillamente accomodato in bagno, piazzandosi sul water con grande naturalezza. Ad accorgersi di lui era stato proprio il bambino. Entrato in bagno il piccolo, infatti, è stato mandato fuori dall’intruso. «Per favore, esci, non vedi che ho da fare?» gli ha detto lo sconosciuto, che più tardi la polizia ha scoperto essere un argentino di 28 anni con il vizio di alzare un po’ troppo il gomito. Il bambino se n’è andato, ma è corso dal padre a raccontare tutto. Quando l’adulto è andato a controllare cosa stava succedendo nel suo bagno, l’argentino lo ha ignorato, salvo ripetere anche a lui che voleva essere lasciato in pace. Il padre del bimbo, allora, ha chiuso la porta a chiave e ha chiamato la polizia. «Venite, c’è un ladro in casa mia, l’ho chiuso nel bagno». Ma il sudamericano non voleva rubare nulla, voleva solo starsene tranquillo sul water. Così è stato denunciato per violazione di domicilio e ubriachezza molesta. IL TIRRENO Beve vodka e si denuda per strada L’episodio in pieno giorno alla Migliarina: denunciato 21enne VIAREGGIO Completamente ubriaco, ieri pomeriggio si è calato pantaloni e mutande in mezzo alla strada e si è mostrato nudo ai passanti. Almeno fino a quando carabinieri e polizia sono intervenuti e lo hanno fatto portare in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale «Versilia». Protagonista dell’episodio - avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in via Monte Cavallo alla Migliarina, proprio di fronte al patronato Inac e a pochi metri dal commissariato di polizia - un ventunenne nato e residente a Pisa. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il giovane avrebbe bevuto una bottiglia intera di vodka. Poi, completamente ubriaco, avrebbe cominciato il suo show calandosi pantaloni e mutande e poi mostrandosi a tutti i passanti. La scena, ovviamente, non è passata inosservata. E così sono partite le prime telefonate per segnalare quanto stava avvenendo. Nel giro di qualche minuto, sul posto sono arrivati sia i carabinieri che la polizia, che hanno costretto il giovane a rivestirsi. Poco dopo è arrivata anche una ambulanza della Croce Verde di Viareggio che - viste le condizioni psicofisiche a dir poco precarie - ha caricato il ventunenne e lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale «Versilia». Nei suoi confronti è scattata anche una denuncia a piede libero per atti osceni. CLA.VE. CORRIERE ADRIATICO Controlli, la polizia ritira undici patenti Porto San Giorgio Dopo il weekend di Pasqua la polizia è tornata in modo massiccio instrada per dei nuovi controlli contro le stragi del sabato sera. Tra venerdì e sabato in particolare il personale del distaccamento di Amandola ha provveduto al controllo di oltre 100 conducenti per la guida in stato di ebbrezza, nella zona compresa tra Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Si tratta del tratto di costa fermana più battuto dal grande traffico del popolo del weekend diretto per tutta la notte solitamente nei luoghi di più alta concentrazione tra locali notturni e discoteche in genere. Mano dura dunque della polizia allo scopo di porre un freno ai pericoli della strada che troppo spesso comportano un sacrificio notevole di sangue soprattutto da parte dei giovani al volante. Sono state riscontrate in tutto 11 violazioni all’articolo 186 del codice della strada per la guida in stato di ebbrezza, di queste cinque di carattere penale e sei di fascia m Lunedì, 02 Maggio 2011
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