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Notizie brevi 04/05/2011

Strade dissestate è di nuovo polemica

L’associazione amici polizia stradale rende nota un’inchiesta: "Percorsi di guerra fra buche, inadeguate barriere di protezione, segnaletica carente
Dagli automobilisti 60 miliardi fra tasse, imposte e accise (più le multe), ma i tagli alla manutenzione aumentano il rischio sicurezza"
 

 

Nuova polemica sulle condizioni delle strade. Stavolta è l’Asaps, amici polizia stradale, a scendere in campo che spiega come "sia decisamente imbarazzante constatare lo stato delle strade in un Paese che è diretto erede di quella civiltà dei romani che sulle strade e sui ponti aveva gettato le basi per il suo sviluppo. Gli oltre 450.000 Km della rete primaria nazionale, dove circolano oltre 42 milioni di veicoli,  sono in molti tratti ampiamente sotto al limite non solo della sicurezza, ma anche di una normale mobilità".

Le situazione della nostra rete stradale è in effetti in continuo peggioramento e ogni giorno migliaia di automobilisti devono fare i conti con strade-colabrodo che mettono a repentaglio la sicurezza delle persone e dei veicoli. Non c’è bisogno di percorrere strade in località remote per accorgersi del problema poiché buche e voragini sono diventate ormai una consuetudine anche nella rete viaria urbana e con le piogge il fenomeno diventa ancora più insidioso poiché l’acqua ricopre le buche e diventa ancora più difficile evitarle.

Ma a destare preoccupazione non è solo la situazione del manto stradale, l’Asaps infatti evidenzia lo stato di alcune statali e superstrade che sono in condizioni disastrate anche per quanto riguarda la segnaletica orizzontale e verticale e lo stato delle gallerie.

Al monitoraggio dell’Asaps si aggiunge l’aumento delle segnalazioni che giungono all’associazione da parte di numerosi operatori della sicurezza,
che sulla strada ci lavorano, che denunciano l’aumento dei rischi anche su importanti strade di collegamento come la E45 Orte-Ravenna, la SS 309 Romea, la Strada Regionale 148 Pontina, la SS 106 Ionica e tante statali della Calabria e della Campania.

Il quadro è ampio e preoccupante e coinvolge tutte le categorie degli utenti della strada, come sottolineano all’Asaps: "Il sistema di protezione delle strade soprattutto per i guard rail e le barriere di protezione in generale è tale da contribuire più che al contenimento a volte all’aumento della gravità degli effetti degli incidenti, in modo particolare per i motociclisti che stanno diventando in assoluto la prima categoria a rischio sulle strade, pagando assurdi costi: 14.329 morti e 869.930 lesioni in 10 anni (Istat 1999 -2009),  e migliaia di amputazioni".

Possibile che nessuno prenda qualche decisione? Possibile e folle, "anche se - continuano all’Asaps - la situazione sta degenerando verso un abbattimento qualitativo della mobilità con conseguenze evidenti e pesanti per l’economia e per il turismo, in un paese nel quale viaggia su gomma  il 90% del traffico interno viaggiatori e il 62% di quello merci complessivo. Eppure gli automobilisti e autotrasportatori fra tasse, imposte e accise pagano già allo Stato e agli enti territoriali locali una cifra vicina a 60 miliardi di euro l’anno, ai quali si devono aggiungere diversi miliardi di euro derivanti dalle multe. Possibile che proprio chi paga tanto non abbia un adeguato e decente ritorno di investimenti per la messa in sicurezza delle strade? I tagli all’Anas ormai sono tali da non garantire nemmeno parametri minimi di ordinaria manutenzione, per non parlare delle strade comunali e provinciali, in tanti casi veri percorsi di guerra.  Per altro con gli ulteriori tagli che si prospettano, fra alcuni anni le strade  attuali saranno considerate addirittura un sogno".

L’Associazione infine lamenta che nonostante la gravità della situazione, nei programmi e negli interventi pubblici dei candidati alle prossime elezioni amministrative, non c’è traccia di soluzioni in grado di contrastare efficacemente il fenomeno.

Ecco allora la provocazione (nemmeno troppo azzardata...) con cui l’Asaps conclude la sua denuncia: "Speriamo che ora dopo che si utilizzano i ’Gratta e vincì per finanziare di tutto e di più non occorra anche una lotteria per migliorare le strade, magari, vista l’impressionante espansione ed estensione delle buche un ’Tappa e vinci’"... (m.r.)

da Repubblica.it/motori

 

 

 

Mercoledì, 04 Maggio 2011
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