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Rassegna alcol e guida del 30 gennaio 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

CORRIERE DELLA SERA
I media latinoamericani contro gli atteggiamenti goliardici a due passi dalle vittime
Medici ubriachi e in posa con il mitra Scandalo sui soccorritori di Haiti (*)
La squadra è originaria del Portorico, le foto pubblicate su Facebook (poi rimosse) creano imbarazzo nel Paese

MILANO 30 gennaio 2010 - A pochi passi da loro probabilmente si respira ancora l’odore della morte. Dopo il terribile terremoto che ha sconvolto Haiti è scattata la solidarietà internazionale e squadre di soccorso sono partite alla volta dell’isola caraibica. Tra queste c’era anche la loro, quella di un gruppo di medici portoricani accorsi per dare manforte ai colleghi che abitualmente operano nel Paese. Fin qui nulla di male. Se non fosse che, forse per stemperare la tensione, a margine dei loro interventi a favore dei feriti hanno trovato anche il modo di brindare, scherzare e perfino di assumere atteggiamenti goliardici mettendosi sorridenti in posa per alcune foto ricordo con fucili e mitra prestati loro dai soldati che presidiano il territorio. Una situazione al limite del buon gusto, tanto più che quegli scatti sono poi stati pubblicati su Facebook. Dalla messa online delle immagini all’esplosione di un vero e proprio scandalo il passo è stato davvero breve.
«INSENSIBILITA’ INCREDIBILE» - Le foto non sono passate inosservate e sono state subito riprese da quasi tutti i media latinoamericani. Grande eco hanno avuto anche negli Stati Uniti, dove la notizia risulta la più cliccata tra quelle del portale della Cnn. In patria, a Portorico, la cosa ha creato notevole imbarazzo, soprattutto negli ambienti istituzionali. «Quelle immagini sono di una crudezza ed insensibilità incredibile», ha reagito il presidente del senato portoricano, Thomas Rivera, che ha assicurato ad una radio locale che verranno prese le misure del caso.
SCATTI IMBARAZZANTI - Le foto mostrano vari medici che, ridendo, bevono, fumano, brandiscono armi prestate loro da soldati dominicani e perfino una sega, presumibilmente per amputare arti. Altre foto mostrano haitiani seminudi con arti amputati. Secondo la denuncia di una giornalista locale, le immagini, almeno un migliaio, sono state postate su Facebook dal gruppo ’Salvemos a Haiti (Senado de Puerto Rico)’. Dopo lo scandalo che ne è seguito, fanno sapere i media latinoamericani, sarebbero state ritirate. Sono però tuttora presenti sui siti web di molti blog e siti informativi online.
Redazione Ondine

(*) Nota: dalle numerose foto pubblicate online non si deduce affatto che i sanitari siano ubriachi. Farsi fotografare con delle bottiglie in mano non vuol dire che si sia bevuto, così come esibire delle armi non significa che si ha intenzione di usarle. Il fatto stesso che abbiano messo le foto in rete, sarà pure discutibile, ma attesta, in fondo, la loro buona fede. Meglio limitarsi a giudicare il loro operato dall’aiuto che hanno portato piuttosto che da alcune foto.  



LA REPUBBLICA
IL RAPPORTO EURISPES
L’Italia beve sempre di più. La prima volta è a dieci anni
Secondo l’Eurispes gli italiani bevono di più e iniziano sempre prima. Preoccupa anche lo stato delle tossicodipendenze: l’1,6% della popolazione tra i 16 e i 64 anni ha fatto uso di eroina, il 7% di cocaina, il 32% di cannabis, il 3,8% di stimolanti e il 3,5% di allucinogeni
Gennaio 29, 2010 - Si comincia sempre prima e si beve di più. L’alcol piace agli italiani che si attestano come consumatori ’quasi abituali’. Sette su dieci dichiarano di consumare drink (70,9%), cinque li considerano un’abitudine saltuaria (55,7%) e una persona soltanto dice di vere spesso. Ma il dato che preoccupa di più riguarda i giovani: il primo approccio con il bicchiere avviene tra i 14 e 17 anni di età (44,3%). E ancora, un ragazzo su dieci (10,7%) inizia tra gli 11 e 13 anni; il 3,8% ancora prima dei 10 anni; il 22,7% ha iniziato a tra i 18 e i 20 anni e l’11,5% dopo i vent’anni d’età.
Iniziano a bere prima dei dieci anni soprattutto i maschi, per le donne il primo approccio è tra i 18 e i 20 anni. A fotografare le abitudini degli italiani è il rapporto Eurispes 2010 che, oltre rilevare i numeri sul consumo di alcolici, parla anche dello stato delle tossicodipendenze in Italia. L’1,6% della popolazione tra i 16 e i 64 anni ha fatto uso, almeno una volta nella vita, di eroina, il 7% di cocaina, il 32% di cannabis, il 3,8% di stimolanti e il 3,5% di allucinogeni.
L’identikit del bevitore
È un uomo, vive al Sud, ha tra i 45 e i 64 anni e beve tutti i giorni. Questo è l’identikit di chi consuma alcolici in Italia. Le donne invece bevono solo qualche volta, le over 65 ancora meno. L’area geografica dove più si dichiara di bere spesso è il Nord-Ovest (32,1%), mentre un’abitudine quotidiana si riscontra soprattutto al Sud (30,6%).
I rischi della dipendenza
Secondo uno studio internazionale, rileva ancora l’Eurispes, l’alcol sarà la terza causa di disabilità, mortalità e morbilità nei prossimi anni. L’alcol è oggi all’origine del 25% della mortalità giovanile dei ragazzi e del 10% di quella delle ragazze. Senza parlare delle morti sulle strade, correlate al consumo di alcolici: si stima che siano il 30% e il 50% del totale di tutti gli incidenti. Anche li Servizio sanitario nazionale ne risente: sono oltre 60.000 i soggetti alcol dipendenti presi in carico dai 455 Servizi alcologici territoriali del Ssn, con circa 5.000 nuovi alcoldipendenti all’anno. Le regioni con il maggior numero di assistiti sono la Lombardia e il Veneto.
Droghe, le più amate dai giovani
Secondo diverse organizzazioni internazionali destano preoccupazione: l’aumento delle farmacie online che vendono medicinali senza prescrizione medica (su 100 farmacie online individuate su Google nel Regno Unito, l’82% non richiede alcuna prescrizione medica) e l’incremento di negozi che vendono, sempre via web, sia sostanze psicoattive sia sostanze controllate (Lsd, ecstasy e cannabis).
In Italia invece preoccupa il dato che riguarda la popolazione studentesca: il 31,5% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni ammette di aver fatto uso almeno una volta di cannabis, il 2,1% di eroina, il 5,9% di cocaina e il 4,7% di stimolanti e allucinogeni. Il policonsumo, ossia l’associazione di più droghe o l’utilizzo di mix potenti di sostanze, alcol e tabacco, è una pratica ormai diffusa. Tra i consumatori di cannabis il 12,7% fa uso anche di cocaina e il 3,1% di eroina. Fra i ’cocainomani’, l’84,8% fa uso anche di cannabis e il 14,6% di eroina. I consumatori di eroina nel 76,8% dei casi utilizzano anche cannabis, mentre il 51,8% cocaina.


BRESCIA OGGI
Dipendenze, la rete dei servizi affronta l’emergenza alcol
Scarcella ha annunciato le novità in occasione dell’inaugurazione del «Mago di Oz» Concesio apre un centro moderno Addio ai Sert di Leno e Sarezzo
REZZATO, 30/01/2010 - È l’alcol la nuova emergenza nel campo delle dipendenze. Lo ha evidenziato il direttore generale dell’Asl di Brescia Carmelo Scarcella nel corso del convegno promosso in occasione dell’inaugurazione del Servizio multidisciplinare per il trattamento delle dipendenze «Mago di Oz» di Rezzato. I dati sugli sulle persone schiave della bottiglia in carico ai servizi pubblici non lasciano del resto spazio a interpretazioni: nel 2009 hanno raggiunto la cifra record di 1.067, contro i 744 del 2008 e i 410 del 2001, pari ormai al 25% di tutti i tossicodipendenti in carico (nel 2009 erano 4.110). I servizi pubblici offerti ora anche in sinergia con i privati, vanno dunque calibrati e riorganizzati sulla scorta di uno scenario profondamente mutato. Entro la fine dell’anno sarà attivato un primariato per di Alcologia («il primo in Lombardia» ha sottolinea Scarcella) e che coordinerà il Noa di Brescia e gli altri tre nuclei operativi per l’alcologia previsti a Leno, Salò e Sarezzo.
Il centro cittadino sarà presto arricchito da un servizio per il trattamento specifico dei cocainomani «socialmente inseriti», cioè con vita lavorativa e familiare apparentemente normale. «In tutti i Noa - aggiunge Scarcella - verranno creati anche nuovi servizi specifici per la disassuefazione dal fumo». Sulle orme del «Mago di OZ» nascerà a Concesio un terzo Smi convenzionato gestito dalla cooperativa sociale Gli Acrobati «che - sottolinea Scarcella - di fatto sostituirà il Sert di Zanano, destinato alla chiusura. Non solo, ci stiamo adoperando affinchè una coop sociale apra un quarto Smi convenzionato anche nell’hinterland sud di Brescia, verso la Bassa, visto che anche il Sert di Leno è destinato alla chiusura». Resteranno invece attivi tutti gli altri Sert: Montichiari, Rovato, Brescia (via Lamarmora) e Salò, mentre verrà chiusa l’unità di prevenzione tossicodipendenze di Palazzolo. «Riteniamo più proficuo fare prevenzione direttamente nelle sedi operative, anziché in un unico centro». Saranno mantenute anche l’unità operativa carcere e l’unità di strada di Brescia.
P.TE.


IL GAZZETTINO (Padova)
Divertimento con moderazione e un "conducente destinato" che non tocca alcol
"Bevo ma non guido" con i comici di Zelig
CAMPODARSEGO Sabato 30 Gennaio 2010 - Hanno tra i venti e i quarant’anni, insomma giovani e meno giovani. A unirli la voglia di divertimento, di conoscere sempre nuove persone e, perchè no, anche di un bicchiere in più. Consapevoli che i giovani amano comunque ritrovarsi nel tempo libero, ma altrettanto convinti del valore della vita, hanno dato vita al gruppo "Drink but not drive" ossia "Bevo ma non guido".
I ragazzi del gruppo, la scorsa estate, hanno promosso una serie di iniziative che vogliono riproporre anche a partire dalla prossima primavera. «Abbiamo organizzato serate a Lignano Sabbiadoro e Desenzano sul Garda - spiegano i promotori di "Bevo ma non guido" - A fine serata, dopo la cena e quattro salti in discoteca, abbiamo fatto trovare dei dei pullman cosicchè i partecipanti potessero tranquillamente tornare a casa, senza rischiare colpi di sonno, incidenti più o meno gravi o comunque il ritiro della patente per guida sotto l’effetto dell’alcol».
Insomma bere si può, ma va fatto con moderazione. «E quando si sa che si beve, meglio andare sul sicuro - proseguono - Tra le possibilità: l’organizzazione di pullman o la scelta del "guidatore destinato" ossia colui che, tra il gruppo, decide quella sera di non bere e di mettersi alla guida».
Per sensibilizzare l’opinione pubblica l’associazione ha promosso alcune serate di cabaret. La stagione 2010 comincia stasera alle 21 al teatro Aurora di Campodarsego. Ospiti alcuni comici di Zelig, tra cui Marco Della Noce (il noto meccanico della Ferrari) e ancora Gianni Cinelli e Matteo Juliani. «Speriamo che veicolare l’energia e il divertimento in ambiti creativi e artistici - concludono - possa essere un buon investimento nelle nuove generazioni». Insomma serata da non perdere. 


GIORNAL.IT
Guidi tu? Ma sei sicuro?!
30/1/2010 - Sensibilizzare i giovani riguardo alle problematiche legate all’abuso dell’alcool, per questo motivo nei giorni scorsi è stato avviato il progetto Guidi tu? Ma sei sicuro?! promosso dall’Associazione Familiari e Vittime della Strada, con referente locale Ezio Bressan, in collaborazione con il SeRT di Alessandria.
L’iniziativa coinvolge le nove classi dell’obbligo di istruzione del Centro Servizi Formativi Enaip di Alessandria e prevede interventi da parte della Polizia Municipale, della Polizia Provinciale e del 118, oltre a lezioni, laboratori, visione di film, dibattiti e produzione di materiali informativi.
Nei mesi di gennaio e febbraio sono previsti quattro incontri, da marzo a maggio, invece, è prevista l’attivazione di almeno due laboratori pomeridiani di approfondimento.


QUOTIDIANODELNORD
’Binge drinking’ e ’Alcolpops’: come difendersi? Una guida della questura di Firenze
(Sesto Potere) - Firenze - 30 gennaio 2010 - ’Binge Drinking’?, ’Alcolpops’? Dietro questi strani neologismi inglesi si nascondono due fenomeni che interessano da vicino le serate dei nostri giovani. L’assunzione eccessiva di bevande alcoliche a feste e luoghi di ritrovo, il cosiddetto ’binge drinking’ ma anche la ormai vasta diffusione di bevande dal gusto dolciastro, ’alcolpops’, che nascondono però una discreta gradazione alcolica (tra i 4 e i 7 gradi) sono pericoli da cui mettere in guardia. Per questo, la questura di Firenze ha realizzato una guida, curata dall’Ufficio minori della Divisione anticrimine, per la prevenzione dell’abuso di sostanze alcoliche nella quale, in maniera semplice e sintetica, si spiega ai più giovani la pericolosità di alcune abitudini che possono sembrare innocue ma che possono portare a conseguenze anche gravi, (*) l’alcool alla guida, infatti, rappresenta la prima causa di morte tra i giovani. La guida fa parte di una campagna di prevenzione che coinvolgerà le scuole portando anche il personale dell’Ufficio Minori ad intervenire direttamente in incontri tematici con gli studenti per illustrare le strategie e le azioni per conoscere i rischi legati all’alcol.

(*) Nota: creare attenzione e allarme per il “binge drinking” e gli “alcolpops” e non per gli alcolici in generale, significa rafforzare l’idea che le modalità di consumo di alcolici più diffuse: vino e birra, non siano rischiose. Una attività di prevenzione è tanto più efficace, tanto più riesce a mettere in discussione il proprio bere. La non consapevolezza dei rischi del proprio bere è uno dei principali fattori di rischio.  


APCOM
Toscana/ Firenze, giochi proibiti ’pro alcol’ nei disco pub
Polizia chiude due locali, sanzioni per 13mila euro
Roma, 30 gen. (Apcom) - ’Cinque shots a 5 euro’, ’un shot o una coppa di champagne’ in omaggio, gare di ’beer pong’. Sono solo alcune delle iniziative ludiche, pro alcol, scoperte dagli agenti della questura di Firenze che hanno passato al setaccio i locali notturni e i disco pub del centro. Due le licenze sospese a locali in zona Piazza del Mercato Centrale e via degli Orti Cellari. Per uno dei due gestori è scattata anche la denuncia per somministrazione di alcolici a persone in stato di manifesta ubriachezza. Oltre 13mila euro di sanzioni amministrative comminate. Oltre alle campagne promozionali del tipo "5 shots a 5 euro", o ancora "1 shot o una coppa di champagne" in omaggio in occasione di serate a tema per studenti o ragazze, sono emerse ulteriori iniziative di alcuni gestori. Tra queste, il "Beer pong": gioco che consiste nel tentare di centrare con una pallina da ping pong una brocca piena di birra, che viene messa in palio per l’abile vincitore. In alcuni locali, durante le serate, si organizzano competizioni tra gli avventori che siedono ai tavoli, e che consistono nel realizzare la torre più alta con i bicchieri degli shots vuoti. Iniziative pro-alcol, ha accertato la polizia, anche per alcuni market del centro storico. In uno di questi, in via dell’Agnolo, il gestore dava in omaggio uno stappa bottiglie per ogni bottiglia di alcolici acquistata. Per lui e per il titolare di un altro market di via Verdi sono scattate le sanzioni da 5mila euro.


IL GAZZETTINO (Treviso)
Quattordicenne finisce in coma etilico dopo una festa
Festini della domenica pomeriggio a base di alcol e sesso. A denunciare la situazione è stata la mamma di una ragazzina 14enne che, con i coetanei, aveva partecipato ad uno dei ritrovi.
CONEGLIANO Sabato 30 Gennaio 2010 - La vicenda risale ad alcune settimane fa, dopo che la studentessa aveva preso parte a quella che sembrava una tranquilla festicciola tra amici in una casa del coneglianese. I retroscena verranno a galla in un secondo momento. La ragazza chiede di andare ad una festa di compleanno tra studenti delle scuole superiori; mamme e papà concedono ai figli di partecipare alla festa della domenica pomeriggio. Orario, luogo e partecipanti li tranquillizzano.
Conclusa la festa, la ragazza si avvia verso la stazione delle corriere per rincasare. Nel sangue ha una quantità d’alcol di circa due grammi per litro, il doppio del limite consentito per chi deve mettersi alla guida. Non riesce a reggersi in piedi e per questo interviene la madre, avvisata della situazione. A quel punto l’adolescente racconta i retroscena: quel pomeriggio si era consumato tra bicchieri di alcolici e rapporti sessuali. E non era la prima volta. La madre preoccupata porta la figlia al Pronto soccorso e denuncia l’accaduto: il caso viene segnalato a medici, commissariato e servizi sociali che da settimane, nel più stretto riserbo, stanno seguendo la vicenda per aiutare la ragazza ad uscirne.
Nulla di penalmente perseguibile, ma di certo l’accaduto accaduto apre le porte su uno scenario inquietante, quando per uccidere il tempo e le domeniche pomeriggio gli adolescenti si rifugiano nello sballo.
er.be.

IL TEMPO
Via dei Giubbonari Identificati dai carabinieri i due aggressori di un cameriere
Pugnalato da quindicenne per rimprovero
Sono stati identificati gli autori dell’accoltellamento di un dipendente di una rosticceria del centro storico, avvenuta nella tarda serata di domenica scorsa.Home Roma
Si tratta di due giovani romani, un pregiudicato minorenne di 15 anni ed un pluripregiudicato di 21, quest’ultimo già sottoposto all’avviso orale, che sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di lesioni personali aggravate in concorso. I carabinieri della Stazione di piazza Farnese sono riusciti ad individuarli grazie alle testimonianze raccolte subito dopo il ferimento della vittima avvenuto in via dei Giubbonari, la cui unica colpa era stata quella di riprendere verbalmente più volte i due giovani che, ubriachi, stavano infastidendo gli altri avventori del locale. Pochi minuti dopo i pregiudicati hanno voluto «saldare il conto» con quel cameriere picchiandolo e rifilandogli una coltellata al fianco sinistro. Già dieci giorni prima i due pregiudicati erano stati arrestati dopo aver preso parte ad una violenta rissa.


LA SICILIA
Arrestato per lesioni e violenza  
In manette Vincenzo Casto nell’ambito di una vasta operazione del territorio
È finito in manette in flagranza di reato un quarantacinquenne, accusato di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Vincenzo Casto, già noto alle forze dell’ordine locali, in evidente stato di ubriachezza, con un bastone cercava di danneggiare le auto in sosta in contrada Zupparda, a Noto. Alla vista dei carabinieri e degli agenti di polizia intervenuti, l’uomo ha dato in escandescenze, minacciando di morte i militari e ai poliziotti e causando loro lievi lesioni per opporsi all’arresto. Questo arresto è stato eseguito nell’ambito di un più vasto servizio di controllo del territorio compiuto dai carabinieri di tutta la provincia. In tutti i comuni a sud del territorio aretuseo, sono stati emessi provvedimenti, di vario genere. Per l’esattezza, sono stati denunciate in stato di libertà A. W., netino di 47 anni con precedenti penali, accusato di violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale cui è sottoposto; F. R., 30, al momento domiciliato alla comunità terapeutica «Incontro» di Noto, che dovrà rispondere di evasione dagli arresti domiciliari imposti dal giudice. Ad Avola invece sono stati deferiti a piede libero B. M., trentasettenne, accusato di lesioni personali aggravate nei confronti di una sua vicina di casa; G. F., 23 anni, per minacce e ingiuria nei confronti del proprio padre; T. S., 34, già noto alle forze dell’ordine locali, che non ha rispettato gli obblighi della sorveglianza speciale cui è sottoposto; e M. V., 19 anni, di origine straniera, per guida senza patente perché mai conseguita.
Roberta Mammino


LATINA24
AGGREDISCE LA COMPAGNA CON UN TUBO DI FERRO: ARRESTATO 
Sabato 30 Gennaio 2010 - Ha aggredito la sua convivente con un tubo di ferro accusandola di avergli sottratto del denaro. Un uomo di 50 anni di nazionalità rumena residente a Latina, M.C., è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio. Lo straniero, che vive in una roulotte in via dei Fenici a Latina, in preda ai fumi dell’alcool ha aggredito la donna dopo una lite colpendola alla testa con un tubo di ferro per poi tentare di strozzarla con una sciarpa. Alla scena hanno assistito alcuni connazionali dei due che hanno avvisato la polizia. La donna è ricoverata al Goretti in gravi condizioni.


IL GAZZETTINO (Padova)
TREBASELEGHE
Ubriaco alla guida dell’auto: trentaduenne denunciato
Sabato 30 Gennaio 2010 - (M.C.) I carabinieri di Trebaseleghe hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza, E.T., 32 anni, di Camposampiero e M.M., 18 anni di Trebaseleghe, alla guida di un auto con falsa assicurazione e privo di patente, mai conseguita. A San Martino di Lupari ordine carcerazione con contestuale liberazione, per Dario Bacchin, 47 anni, 2 anni per un sinistro stradale e a Cittadella per Erminio Scalco, 61 anni, 9 mesi per violazione di sigilli e Fabio Crestani, 35 anni, di Fontaniva, 20 giorni per furto.
CORRIERE ADRIATICO
Campagna di un’associazione americana
Dona sangue e ricevi birra
Roma - “Dona una pinta di sangue, ricevi una pinta di birra”. E’ questo il messaggio di una curiosa iniziativa lanciata da Cascade Regional Blood Services, associazione no-profit di Washington, per invogliare nuovi donatori. Pr ora solo il venerdì, unità mobili di questa associazione stazionano vicino a locali e pub, offrendo a coloro che decidono di donare il sangue un buono per una birra nei bar limitrofi. Lauren Buchholz, della Cascade Regional Blood Services, ha spiegato che l’iniziativa vuole essere un modo per sensibilizzare nuovi target.

IO GIORNALE
Londra, il segreto della Lady di ferro: una dieta da 28 uova alla settimana
di Redazione
Nel 1979 la Lady di ferro si sottopose a una dieta severissima per dimagrire dieci chili in due settimane senza perdere le energie
Londra - Uova, uova e ancora uova. Il grande amore della Lady di Ferro. Solole uova le facevano perdere la testa. Il 1979, l’anno in cui Margaret Thatcher si insediò a Downing Street, fu questa la dieta seguita dal primo ministro britannico. Ventotto uova la settimana e un pò di carne - rivelano le carte private della statista britannica, che da oggi sono pubbliche - dovevano bastare a farle perdere dieci chili in due settimane, senza soffrire in termini di carica energetica. Unico trasgressione consentita, in quella che a quei tempi era chiamata la "Dieta della clinica Mayo": il whisky, permesso solo nei giorni in cui la Thatcher non mangiava carne.
Unico vizio: un bicchiere di whisky La colazione è la stessa per tutti i giorni: succo di pompelmo, una o due uova, caffè nero o té a scelta; se il triste succo di pompelmo rispunta il lunedì a pranzo e cena, le due uova si ripetono nei pranzi dei gironi feriali e nelle cene di lunedì e giovedì, per un totale di 14 mancati pulcini a settimana. Salvo qualche sporadica apparizione di cotolette d’agnello e bistecchina, la vera epifania gastronomica si registra nei fine settimana: il pranzo di sabato prevede infatti insalata di frutta ("mettete dentro qualsiasi cosa") a volontà, seguita a cena da "tanta carne", ortaggi e un bel caffè; la domenica è il turno del pollo con pomodori, carote, cavoli e l’onnipresente succo di pompelmo, mentre la cena si chiude in gloria con il pollo freddo (forse perché avanzato), altri pomodori e come no, il succo. Da notare che la dieta non prevede assolutamente alcool, con l’eccezione a prima vista incongrua di un whisky ammesso nei giorni in cui il menù preveda carne: se il collegamento scientifico fra cibo e bevanda appare incerto, certo è che alla Thatcher il whisky piaceva, e tanto basta.


L’UNIONE SARDA
Ubriaco aggredisce i militari

IL RESTO DEL CARLINO
Ubriaco, ha minacciato con una bottiglia di vetro una coppia in via del Pratello. 


Lunedì, 01 Febbraio 2010
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