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Rassegna alcol e guida del 4 maggio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

RIPRENDO UNA NOTIZIA DEI GIORNI SCORSI PERCHE’ C’E’ UN INTERESSANTE COMMENTO
 
ASAPS
Alcol
Esperti di diritto o di rovescio?
L’avvocato "trova una falla" sui centesimi del valore alcolemico e fa assolvere il cliente che aveva 0,57 g/l
Il giudice abbocca
Nessuno dei due sapeva che la "falla" era stata già "tappata" dalla Cassazione?
4.5.11 - A Padova un avvocato efficiente rileva una falla nel sistema contabile della legge sul calcolo dell’alcolemia. Il concetto avanzato è il solito e semplice: poiché il valore alcolemico privisto dalla legge è 0,5 g/l il conducente che viene sorpreso con 0,57 deve essere assolto perché per superare il valore alcolemico in decimali bisogna arrivare almeno a 0,6 g/l.
«Se il legislatore — sostiene il legale — avesse inteso ricomprendere nella fattispecie vietata anche tutte quelle condotte riconducibili ad un accertamento del tasso compreso tra lo 0,51 e lo 0,59 l’avrebbe detto. Avrebbe scritto: 0,50. C’è una bella differenza. Così stando le cose, invece, la prima condotta punibile è 0,6».
Purtroppo un Giudice di Pace abbocca e assolve.
Di fronte a questa obiezione di principio - dice il Corriere del Veneto - il giudice non ha potuto fare altro (Non ha potuto far altro???) che dare ragione al ricorrente. «Il ricorso è fondato e va accolto — scrive il giudice di pace nelle motivazioni, che sono state depositate lo scorso 15 aprile —. Il legislatore infatti ha indicato tassativamente le fasce di tasso alcolemico che implicano lo stato di ebbrezza e i valori di soglia con esclusivo riferimento ai decimi, e non anche ai centesimi di litro. Ragion per cui si deve ritenere che i centesimi di litro non abbiano rilievo e che, pertanto, nella fattispecie in esame, poiché nessuna delle due misurazioni fatte raggiungeva il valore riferito alla condotta punibile di 0,6 grammi per litro il fatto non doveva essere qualificato».
Eppure bastava una piccola ricerca per scoprere che la Cassazione, sez. IV aprile 2010 n.12904 si era già pronunciata in proposito e aveva "chiuso la falla" con una pietra tombale sostenendo che per la guida in stato di ebbrezza la rilevazione dell’alcolemia tiene conto anche dei centesimi.
Infatti i giudici della Suprema Corte hanno sottolineato la totale assenza di elementi espliciti a supporto dell’interpretazione che vede nell’assenza della seconda cifra decimale l’intenzione del legislatore di chiudere un occhio sui centesimi.
Secondo le considerazioni dei giudici di legittimità, infatti, escludere la rilevanza dei centesimi nella determinazione del tasso alcolemico è errato in quanto prendere in considerazione solamente i decimi comporta un innalzamento della soglia di un decimo di grammo/litro (ammettendo in tal modo tassi fino a 1,59). O nel caso specifico a 0,59.
Il legislatore invece conosceva perfettamente l’esattezza degli strumenti di rilevazione del tasso alcolemico nel sangue e la mancata indicazione dei centesimi non indica la volontà di escludere i centesimi.
In assenza di elementi espliciti da cui possa desumersi una volontà contraria, deve, quindi, affermarsi che l’omessa indicazione della seconda cifra decimale (nel caso, peraltro, coincidente con lo zero, cifra da considerarsi non significativa tra i decimali) nulla abbia a che vedere con la volontà di approssimare ai soli decimi di grammo/litro gli accertamenti più corretti, puntuali e precisi forniti dalla strumentazione disponibile.
Insomma caro giudice di Padova prima di dar retta al primo avvocato specialista in calcoli e decimali dia una scorsa alle sentenze della Cassazione. Basta fare una ricerchina su internet come abbiamo fatto noi (può scorrere le sentenze anche nel sito dell’Asaps). Altrimenti qui si eleva di fatto la soglia dell’alcolemia e non ci pare ce ne sia proprio bisogno.
Qualcuno impugnerà la sentenza? O ci dovranno pensare come al solito i posteri trovandola ardua?
Giordano Biserni


LA REPUBBLICA LANCIA UN ALLARME…
 
REPUBBLICA

Quell’esercito di baby bevitori di cui nessuno parla
L’ultima in ordine di tempo è una teenager vip, Tallulah Belle, figlia diciassettenne di Bruce Willis e Demi Moore, fermata ieri dalla polizia mentre scendeva da un’auto ubriaca fradicia e con due bottiglie di superalcolici in mano. Ma il problema dei baby bevitori sta diventando un’emergenza in tutto il mondo occidentale, Italia compresa, dove le statistiche segnalano un aumento esponenziale del “binge drinking”, e un abbassamento progressivo dell’età del primo bicchiere. Ma al di là dei ciclici allarmi, nel nostro Paese non si parla più né di alcol né di droga, se non per lanciare improduttive campagne contro lo “spinello killer” facendo finta di non vedere che l’eroina ha di nuovo invaso il mercato, così come la pubblicità giovanilista e cool di alcolici e superalcolici continua a dominare martellante siti e Tv. Eppure già in molti paesi, Francia e Germania ad esempio, i ministeri della Sanità hanno messo il freno a spot dannosi per la salute dei giovanissimi, a cominciare, addirittura, dalle merendine. Da noi invece è iniziata la campagna estiva dei chioschi a ridosso delle scuole: birre a metà prezzo e “shottini” tre per due.
 … SEGUITA DAL DEPUTATO DEL POPOLO DELLA LIBERTA’ ANNAGRAZIA CALABRIA!
 
AGENPARL

GIOVANI: CALABRIA (PDL), DROGA E ALCOL TROPPO DIFFUSI
Scritto da  com/gvc
Roma, 03 mag – "Il recente caso della giovane vita stroncata a Ponsacco, dopo una serata di “sballo” in discoteca, dovrebbe non solo far riflettere le Istituzioni circa un intervento ancor maggiore sul tema della prevenzione e del controllo dell’uso di alcool e droghe, ma soprattutto richiamare la responsabilità di ciascuno, a partire dalle famiglie e da chi ha il compito di educare, affinché la società in cui viviamo sia palestra di vita e non di morte. Soprattutto va combattuto il disagio giovanile, disagio che è interclassista, frutto di istanze e di bisogni troppo a lungo negati. L’uso di droghe e di alcol purtroppo molto diffuso tra i giovani provoca la morte soprattutto nei fine settimana, quando per un ingannevole desiderio di evasione, frutto di una sempre più’ accresciuta condizione di disagio tra le giovani generazioni, si mette a grave rischio la vita propria e quella altrui. Non è sufficiente infatti, da parte del legislatore proibire la somministrazione di alcolici tra le 3 e le 6 del mattino, se poi con facilità si possono eludere le regole, avvalendosi magari di adulti compiacenti che con il loro comportamento gravemente irresponsabile favoriscono l’accadimento di vere e proprie tragedie".
Lo dichiara il deputato del Popolo della Libertà, Annagrazia Calabria, coordinatrice nazionale della Giovane Italia.
INIZIATIVE DEL SINDACO
 
IL GAZZETTINO

Crociata del sindaco contro l’alcol ai minori
Il Comune di San Stino propone un documento per vietarne la consumazione nei luoghi pubblici
Mercoledì 4 Maggio 2011,
Un’ordinanza per contrastare l’abuso di alcol da parte dei minorenni.
Il sindaco di San Stino di Livenza, Luigino Moro, ha inviato alla Conferenza dei sindaci la bozza di un’ordinanza chiedendo un’azione coordinata di tutte le amministrazioni comunali del Veneto Orientale perché il problema molto diffuso sia oggetto di confronto e discussione nel territorio.
«Da più parti - spiega Luigino Moro - si invocano interventi per contrastare il fenomeno, purtroppo crescente, che vede giovani e giovanissimi consumare bevande alcoliche in modo incontrollato e con eccessiva frequenza. Sebbene l’ordinamento giuridico preveda già specifici divieti e relative sanzioni - prosegue il primo cittadino sanstinese - sono convinto che è necessario un intervento mirato di amministrazioni comunali, servizi sociali, aziende sanitarie locali e del coinvolgimento diretto dei genitori del minore».
A questo proposito, il punto 7 dell’ordinanza emanata dal sindaco Moro recita che «quando una persona minore di 16 anni è colta nell’atto di consumare alcolici, ovvero un minore di 18 anni è colto in stato di alterazione alcolica, l’organo accertatore trasmette la documentazione al sindaco, questi dà impulso ai servizi comunali preposti che provvedono a convocare i genitori e le figure assimilate per segnalare gli illeciti accertati, la gravità e i danni che possono derivare, informandoli della disponibilità dell’amministrazione comunale a definire interventi di appoggio ritenuti necessari anche mediante coinvolgimento dell’Azienda sanitaria locale».
Adesso la parola definitiva passa ai sindaci del Veneto Orientale.
LA SOFFERENZA DI DUE INCREDULI GENITORI CHE HANNO PERSO IL FIGLIO IN DISCOTECA
 
IL TIRRENO

«Era a ballare e non lo sapevamo»
03 maggio 2011 —   pagina 07   sezione: Toscana
PONSACCO.«Era in quella discoteca, a centinaia di chilometri da casa e noi non lo sapevamo. Non sapevamo neppure dove fosse Ponsacco». Stefano Pallotto ha poco più di cinquant’anni. Fa l’operaio. Lui e la moglie Gloria, custode scolastica, parlano con voce meccanica, quasi assente: è il segno della loro disperazione. Sono travolti dalla tragedia.
Da poche ore hanno perso l’unico figlio, Aldo, vent’anni, morto per un cocktail di droga e alcol all’Insomnia (oggi Dress Code). Stentano a credere alla drammatica realtà: vedranno Aldo tornare a casa, soltanto chiuso in una bara.
Due mondi vicini e lontanissimi. Quello della vittima, quello della sua famiglia. Aldo aveva annunciato al suo mondo, attraverso il suo profilo su Facebook, che era riuscito a conquistarsi la possibilità di andare alla festa dello sballo, alle Melorie di Ponsacco. «È fatta, finalmente vado all’Insomnia». Ma al tempo stesso non ne aveva fatto parola con i genitori. Quando le forze dell’ordine hanno spiegato al padre per telefono che Aldo era stato ricoverato all’ospedale “Lotti” per loro è stato il vuoto. «Mio figlio era tranquillo, un bonaccione, forse anche troppo. Qualche volta ci siamo chiesti se fumasse spinelli, niente di più. Mai un segnale, un sospetto», riesce a dire il padre, confermando le prime impressioni. Poi un attimo di silenzio.
«Non sapevamo che Aldo era a Ponsacco nella discoteca dove poi è stato soccorso - ripetono - e ancora non abbiamo capito chi c’era con lui». Gloria era sempre in contatto con il figlio. «Si scrivevano tanti messaggi, era sempre informata di tutto altrimenti stava in pensiero», dice il marito. Nel giorno della tragedia, non ha notizie del ragazzo. Così contatta gli amici del figlio. La donna fa mille domande, cerca di saperne di più su quel maledetto pomeriggio di sabato quando il ragazzo è partito, forse con due amiche di Genova. Forse con uno dei bus partito dalla città ligure. Oggi Stefano è disorientato. E in mezzo allo strazio spunta una convinzione. «Qualcuno - dice - si è approfittato di nostro figlio, lui è troppo buono». Dice proprio così, “è”, parlando al presente.
«Ora - continua - siamo al buio. Sappiamo che un’altra ragazza di Genova è stata portata all’ospedale, la polizia la cercherà, proveranno a chiederle se sa qualcosa, cosa hanno fatto l’altra notte. La cercheremo anche noi». Non conoscono neppure la compagnia scelta dal figlio - da poco tempo aveva iniziato a fare il manovale - per il tour in discoteca. «Aldo frequentava sempre le discoteche, come tanti ragazzi della sua età - continua il padre, sempre più angosciato - Partiva la sera e tornava la mattina all’alba o anche alle 9 e le 10. Ma non ci dava problemi, quando andava in un locale lontano da casa ce lo diceva. A noi tutto questo non sembra ancora vero».
Aldo, andando in una discoteva di Genova, aveva conosciuto due ragazze - così risulta almeno dai primi racconti - con le quali avrebbe deciso di venire a Ponsacco. «Gli amici di sempre, quelli che vedeva abitualmente, con i quali andava in una discoteca a Brescia o era stato a Amsterdam, non c’erano a quella festa a Ponsacco - aggiunge il padre - e anche loro dicono di saperne poco. A questo punto pensiamo che avesse cambiato giro di amicizie, ci stiamo facendo mille domande. Il fatto è che nostro figlio non c’è più».
 Sabato pomeriggio è partito alle 19 da casa. «A volte partiva anche alle 15, se andava in un locale che gli piaceva lontano dalla Liguria». Aveva parlato di discoteca, senza spiegare quale; così, i genitori pensavano fosse rimasto a Genova. All’alba non è rientrato, ma non era la prima volta. Poi la telefonata arrivata da Pontedera. «E dove si trova questa discoteca?», hanno chiesto i genitori. Ed è cominciato un calvario. In ospedale a Pontedera dove il figlio era arrivato in coma etilico alle 6.30 del primo maggio e dove poi è morto. Infine al commissariato di polizia, per aiutare a capire chi frequentava la vittima, quali erano le sue abitudini. «Con mia moglie siamo tornati a casa - conclude il padre - là non conosciamo nessuno, eravamo soli. Eravamo disperati». E con tanti perché senza risposta. - Sabrina Chiellini
L’ANGOLO DELLA GIUSTIZIA UMANA
 
CORRIERE DI AREZZO

Causò incidente mortale, 4 anni di reclusione.
Guidava in stato di ebbrezza: nell’impatto perse la vita un uomo di 40 anni.
PERUGIA 04.05.2011
(AleBor) Quattro anni e sei mesi di pena detentiva per omicidio colposo. E’ la condanna inflitta dal giudice Claudia Matteini (il pm chiedeva quattro anni) a un romeno che lo scorso 10 luglio provocò un incidente risultato mortale per un uomo originario di Pierantonio. Per l’imputato, cui si contestavano omicidio e lesioni colpose, provocati guidando senza patente, in stato di ebbrezza e transitando a velocità non moderata, il giudice ha previsto anche una multa di 1400 euro e il pagamento delle spese processuali, il tutto dopo aver ammesso il rito abbreviato chiesto dal difensore Annalisa Campagnacci. I familiari dell’uomo rimasto ucciso si erano costituiti parte civile con gli avvocati Roberto Quirini e Simone Moriconi. Il romeno, il 10 luglio 2010, stava guidando un furgone lungo la Tiberina Nord, andando da Ramazzano verso Resina, ma nell’abitato di Casa del Diavolo ha invaso l’altra carreggiata. In quel momento - erano circa le 22 - dalla direzione opposta sopraggiungeva l’auto guidata da un quarantenne originario di Pierantonio con a bordo anche la moglie e la figlioletta di cinque anni. Inevitabile lo scontro frontale, un impatto terribile in cui il quarantenne è rimasto ucciso sul colpo. La moglie e la figlia hanno riportato lesioni. Per entrambe, portate all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dopo l’incidente, la prognosi risultò riservata. La donna, in particolare, ricoverata in ortopedia, riportò una frattura del femore e andò incontro a un lungo ricovero, seguito anche da cure in un centro fisioterapico. La bimba ricominciò a respirare autonomamente due giorni dopo il sinistro. Il romeno fu sottoposto subito al test dell’etilometro, risultando positivo. I valori erano di gran lunga superiori al consentito. Per lui scattò anche l’arresto. Le numerose violazioni di norme del codice della strada in questo caso hanno funzionato come aggravante
FINALMENTE QUALCUNO VIENE PIZZICATO
 
IL CORRIERE DELLE ALPI

Minori ubriachi, barista nei guai
03 maggio 2011 —   pagina 03   sezione: Provincia
BELLUNO. Minori ubriachi allo «schiuma party» e barista nei guai: secondo le testimonianze raccolte dalla polizia una donna da dietro il banco della festa, continuava a dar da bere alle persone già ubriache.
L’operazione della polizia, condotta nella notte tra sabato e il primo maggio, non è terminata con i controlli nei locali pubblici di tutta la provincia e la denuncia (depenalizzata) di 2 minori e un maggiorenne ubriachi. La barista del locale dove si stava celebrando lo «schiuma party» è già stata individuata e presto sarà identificata formalmente. Per lei si profila l’ipotesi di una denuncia penale per somministrazione di alcolici a persone già ubriache.
Chi pagherà invece una multa di poco superiore ai cento euro saranno i giovani pizzicati brilli nei locali: un 14enne ha rischiato il coma etilico. Il quattordicenne triestino, insieme con un amico della stessa città, alloggia al convitto di Falcade. Entrambi hanno passato la sera nei locali: uno dei due s’è addirittura sentito male e gli agenti hanno dovuto portarlo al pronto soccorso perchè aveva bevuto troppo.
Smaltita la sbornia, se la caverà con la ramanzina dei genitori ai quali è stato riaffidato; stessa sorte per l’amico che è di fatto sparito di casa per un giorno.
Il compagno di convitto, infatti, dev’essersi spaventato e ha deciso di spegnere il cellulare con il risultato che i genitori non riuscivano più a contattarlo: preoccupati del suo mancato rientro in convitto, hanno deciso di chiamare la polizia e di denunciarne la scomparsa. Il ragazzino è stato rintracciato alla stazione ferroviaria di Belluno il giorno dopo: «Sono stato allo schiuma party» avrebbe dichiarato agli agenti delle volanti che lo hanno rintracciato.
I controlli nella notte tra sabato e domenica sono stati disposti dal questore Vita ma altri ne erano stati condotti anche prima di Pasqua. Due le direzioni di intervento delegate alla polizia amministrativa e immigrazione (diretta dal primo dirigente Luca Migliorini) e all’ufficio volanti (dove è fresco di nomina il commissario capo Giovanni Modica): controlli nei locali pubblici per contrastare il fenomeno delle «sbronze minorili» soprattutto, e il commercio di giochi pericolosi o tossici (nei giorni di Pasqua).
In generale, la polizia di Stato ha identificato 173 persone delle quali 45 minori e 39 stranieri. Cinque i locali pubblici «visitati»: oltre Belluno città, le «pantere» si sono spinte a Vas, Foen, Feltre e Santa Giustina. Le verifiche sono state condotte insieme con l’ufficio del lavoro e miravano anche alla regolarità di contratti e assunzioni. «I controlli hanno riguardato la somministrazione di bevande alcoliche a persone sotto i 16 anni» spiega Migliorini «alla somministrazione delle stesse dopo le 3 di notte, alla messa in regola dei locali e personale e a verificare se vi fossero clandestini. L’ufficio del lavoro ha trovato una serie di irregolarità riguardo le forme contrattuali e per questo sono state elevate sanzioni. Quanto all’eventuale abuso di alcol da parte dei minori, cerchiamo di combattere il fenomeno: i casi sono tanti e vedere ragazzi che iniziano a bere a quella età, effettivamente fa male». Controlli anche su strada con l’etilometro «per verificare in che stato arrivavano o uscivano dai locali» spiega Modica. Qualche contravvenzione ma a nessuno sarebbe saltata la patente. - Cristina Contento
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE
 
LA GAZZETTA DI LUCCA

Nuovo ospedale di Lucca: lotta all’alcol fin dalla costruzione
martedì, 3 maggio 2011, 10:52
Niente alcol sul cantiere né, tanto meno, sui luoghi di lavoro. Un sogno? Un augurio? Una realtà? Un po’ tutte e tre le cose insieme. Dall’aprile 2008, su decisione della direzione aziendale, non vengono più distribuite bevande alcoliche nelle mense dell’azienda USL 2, né nei bar o spacci interni ai presidi ospedalieri. L’azienda sanitaria lucchese, inoltre, da anni attua iniziative di sensibilizzazione sui rischi da alcol nei luoghi di lavoro.
In continuità con questa linea, anche nel cantiere del nuovo ospedale a San Filippo l’unità operativa di Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro ed il SERT di Lucca stanno attuando un progetto sull’alcol in collaborazione con l’Inail di Lucca. E’ infatti in atto un corso per medici competenti sull’argomento e mercoledì 4 maggio inizia l’intervento sulle aziende operanti nel cantiere ed i loro RLS, medici competenti e lavoratori.
Il progetto, che è stato adeguato nei contenuti anche alla luce delle nuove normative sulla sicurezza sul lavoro,  prevede incontri di sensibilizzazione con i lavoratori e l’assistenza alle aziende per l’adozione di una politica aziendale trasparente e condivisa sulla problematica dell’alcol. Si tratta di iniziative che vengono messe in atto in tutti e quattro i cantieri dei nuovi ospedali toscani (Apuane, Lucca, Pistoia e Prato) e che fanno parte di un progetto più ampio, che sta vedendo il coinvolgimento anche delle cave e di altre ditte del territorio dell’Azienda USL 2.
Tutte le aziende che desiderano aderire possono rivolgersi allo sportello unico della prevenzione della USL 2 (telefono: 0583-449224-449234; mail: suplu@usl2.toscana.it).
IL QUOTIDIANO

“Peer Education: alcol e guida sicura” promosso dai comuni dell’ambito territoriale sociale 21
03/05/2011
San Benedetto del Tronto | Giovedì 5 Maggio, dalle ore 9,00, presso l’Auditorium Comunale, si svolgerà la giornata conclusiva del progetto "Peer Education: alcol e guida sicura".
Il progetto, promosso dai Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale 21, in collaborazione con l’Asur ZT 12, 13 e l’ATS22, si è posto come obiettivi quelli di ridurre il consumo di alcol tra i ragazzi e contenere i comportamenti a rischio, anche in relazione alla guida sicura.
I protagonisti della giornata saranno i peer educators (educatori alla pari) dell’Ipsia, dell’Ipssar "Buscami", del Liceo Scientifico "Rosetti" e dell’Iss "Fazzini-Mercantini". I giovani, selezionati per motivazione e capacità di leadership, hanno seguito un corso di formazione su competenze comunicative, abilità prosociali e conoscenze scientifiche, sociali e normative rispetto all’alcol. Terminato il corso, i ragazzi hanno ideato e organizzato delle attività rivolte ai loro coetanei, al fine di promuovere scelte consapevoli e ridurre i rischi legati all’uso e abuso di alcol.
Durante la giornata conclusiva i peer educators presenteranno i lavori creativi prodotti insieme alle loro classi, come video, fumetti, slogan, con messaggi critici sull’utilizzo dell’alcol. Interverranno all’incontro il Coordinatore dell’Unità di Strada dott. Roberto Giostra, la Responsabile dell’U.O Peas Asur ZT 13 dott.ssa Maria Grazia Mercatili, il Direttore del STDP Asur ZT 12 dott. Claudio Cacaci, la Responsabile della Formazione Asur ZT 12 dott.ssa Anna Mandolini e la Responsabile del Servizio Risposte Alcologiche del Comune di San Benedetto del Tronto dott.ssa Sabrina Vici.
IL TIRRENO

Stress e alcolismo summit di scienziati sul Colle
03 maggio 2011 —   pagina 06   sezione: Pontedera
VOLTERRA. Alcolismo e stress, da oggi fino a sabato convegno internazionale a Volterra. Si intitola: “Alcoholism and Stress: A Framework for Future Treatment Strategies” e dietro all’organizzazione della 3 giorni al centro studi Santa Maria Maddalena c’è la ricercatrice a cinque stelle Marisa Roberto di Volterra, la cervellona volterrana che ormai da anni lavora negli States insieme a George Koob di San Diego. Sul Colle arriveranno piu’ di 150 scienziati proveniente da tutto il mondo.
L’alcolismo rappresenta una grossa piaga mondiale ed e’ uno dei problemi medici e socio-economici piu’ imponenti della nostra societa’. L’alcolismo comprende molti comportamenti complessi in cui l’individuo diventa sempre piu’ ansioso nella ricerca dell’alcol fino ad arrivare ad una perdita completa del controllo nell’assunzione con conseguente sviluppo della tolleranza, dipendenza e spesso perdita delle funzioni sociali e lavorative.
L’acolismo è un disordine eziologicamente e clinicamente eterogeneo di cui i sintomi principali sono la ricerca e l’uso compulsivi dell’alcol. Avere dosponibilita’ di alcol e’ necessariamente una una pre-condizione.
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI
 
IL QUOTIDIANO

Provoca l’incidente a Cariati
perchè guidava ubriaco, arrestato
Nell’incidente, ha perso la vita un dipendente dell’Enel Filippo Valente, 52 anni di Bocchigliero che ha lasciato la moglie e tre figli
04/05/2011 Aveva nel sangue una concentrazione d’alcol del 2,92%, quasi 6 volte la soglia minima prescritta dalla legge (0,5%) Pasquale Covello, uno degli uomini coinvolti nell’incidente di Cariati che lunedì è costato la vita a Filippo Valente, 52 anni di Bocchigliero. Per Covello, quindi sono scattati gli arresti: per lui l’accusa è di omicidio colposo aggravato dalla circostanza di guida in stato di ebbrezza e ora rischia una condanna dai 3 ai 10 anni di carcere. Adesso si trova piantonato dalla squadra mobile di Cosenza, nell’ospedale dell’Annunziata. Nello scontro ha infatti riportato gravi ferite, tanto che per recuperarlo dall’autovettura sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e poi, per trasferirlo in ospedale è stato necessario l’elisoccorso.
Per Filippo Valente, invece, non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Sulla sua auto viaggiava anche un collega di lavoro che non ha riportato ferite gravi. I due, operai Enel presso l’ufficio decentrato di Cariati, erano a bordo dell’auto di servizio, una Fiat Punto quando all’altezza del chilometro 315 della famigerata statale 106 proseguendo ad andatura ridotta, secondo testimoni che operavano nella zona hanno impattato frontalmente contro la Citroen Picasso di Covello che sembra aver invaso la corsia opposta.
IL TIRRENO

Ubriachi e molesti un doppio arresto
Vicopisano, intervengono i carabinieri
MERCOLEDÌ, 04 MAGGIO 2011
VICOPISANO. Ubriachi e scalmanati. Si è chiuso con l’arresto il Primo maggio alcolico di due uomini.
Sono dovuti intervenire per due volte i carabinieri della stazione di San Giovanni alla Vena e quelli del nucleo radiomobile di Pontedera per riportare la calma nel centro vicarese. Gli uomini dell’Arma hanno arrestato con le accuse di oltraggio, violenza e resistenza un 44enne di Calcinaia e un 39enne di Vicopisano. I due uomini in preda ai fumi dell’alcol stavano infastidendo gli avventori di due locali pubblici di Vicopisano.
Non è stato facile fermare le intemperanze del 39enne di vicopisano. L’arresto è costato a un militare dell’Arma la frattura di un dito della mano.
LA SICILIA

Aggredito autista Amat
arrestato 40enne ubriaco
Mercoledì 04 Maggio 2011 Palermo
Aggredito l’autista di un bus dell’Amat. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia al termine di un movimentato intervento. In manette è finito un palermitano che, visibilmente ubriaco, ha aggredito il conducente del mezzo pubblico mentre percorreva la via Libertà. L’aggressore, il 40enne Antonino C., deve rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico servizio. L’uomo, mentre si trovava da solo a bordo di un autobus della linea «106», ha raggiunto la testa della vettura affiancando l’autista, che ha iniziato ad insultare. Successivamente l’autista è stato aggredito senza alcun apparente motivo e si è buscato anche qualche pugno.
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
 
IL MATTINO DI PADOVA

Sorvegliato speciale in giro con la moto: fa un incidente lo scoprono e torna in galera
03 maggio 2011 —   pagina 28   sezione: Provincia
PIAZZOLA. Sorvegliato speciale fugge in moto senza assicurazione, fa un incidente e finisce all’ospedale. Torna in carcere Ugo Zanchin (nella foto), 58 anni, di Vigonza: i carabinieri di Piazzola lo hanno arrestato per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, provvedimento che prevede tra l’altro di non uscire dal Comune, in questo caso Vigonza. Verso le 11 di domenica, in sella alla sua moto, è stato coinvolto in un incidente con un’auto; per lui 30 giorni di prognosi. Dagli accertamenti dei militari emergeva che era sprovvisto della patente perché revocata nell’aprile 2010; il motociclo non era assicurato; era fuori dal Comune di Vigonza dove aveva l’obbligo di soggiornare. L’uomo è stato arrestato, multato e il mezzo gli è stato sequestrato. A Campo San Martino i militari del luogotenente Pietro Ligorio hanno rintracciato e arrestato Mitica Bararu, 40 anni, rumeno domiciliato a Curtarolo, colpito da un ordine d’arresto provvisorio per estradizione emesso dal tribunale di Galati (Romania) nel 1996: lo straniero, in concorso con altri complici, aveva commesso un furto nel 1994. Durante i controlli i carabinieri hanno ritirato anche tre patenti per guida in stato di ebbrezza nei confronti di M.R., 22 anni, di Fontaniva, che guidava la sua Alfa 147 con un tasso di 0,89; R.B., 28 anni, di Loreggia, alle 4.40 guidava la sua Audi A4 con 1,47. G.T., 41 anni, residente a Loreggia, verso l’1.30 è stato beccato alla guida della sua Fiat Punto con 1,72 di alcol nel sangue: mezzo sequestrato e autista denunciato. (s.b.)
LA SICILIA

Positivi all’alcoltest
in 70 multati ad aprile
Mercoledì 04 Maggio 2011 Catania
Durante lo scorso mese di aprile la Polizia stradale del compartimento di Catania ha individuato e multato in tutta la Sicilia orientale ben 70 automobilisti sorpresi al volante con un tasso alcolico oltre i limiti consentiti. Quasi cinquemila gli alcoltest effettuati nel corso del mese in esame.
Ancora una volta la Stradale ha constatato che sui veicoli guidati da questi automobilisti "su di giri" viaggiavano pure parenti e amici. A questi accompagnatori si raccomanda di fare molta attenzione su chi si mette al volante. Di mezzo c’è anche la loro vita.
Intanto, sempre in aprile, la Polstrada ha elevato 6.665 contravvenzioni delle quali ben 964 per eccesso di velocità. Nello stesso periodo la Polstrada ha prestato 659 assistenze, rilevando 170 incidenti, il cui bilancio è stato di 3 morti e 148 feriti. Agatino Zizzo
ANCHE I VIP HANNO PROBLEMI DI ALCOL
 
TGCOM

Desperate Housewives, arrestato Carlos Solis
L’attore Ricardo Chavira è stato fermato per guida in stato di ebbrezza
4.5.2011
12:04 - E’ finito dietro le sbarre, per i soliti problemi di alcol che da sempre attanagliano le star americane. Nella rete ci è cascato anche Ricardo Chavira, il Carlos Solis di "Desperate Housewives". Secondo il sito "Tmz" l’attore 39enne è stato fermato in auto per un controllo di routine, ma si sarebbe rifiutato di sottoporsi alle analisi del sangue e per questo è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza.
Quando gli agenti di polizia lo hanno fermato, hanno subito capito che Chavira aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. L’odore di alcol era forte così gli hanno chiesto di sottoporsi agli esami dell’alito e del sangue.
Ma l’attore ha aggravato la sua posizione rifiutandosi e così è finito in manette per Dui (Driving under the influence of alcohol). La disavventura in carcere però è durata solo una notte, Ricardo infatti ha pagato una cauzione di 25 mila dollari e ha lasciato le sbarre. La fedina penale, però, ormai è macchiata.
ADUNATA DEGLI ALPINI: SEMBRA CHE LA PIU’ GRANDE PREOCCUPAZIONE SIA IL COSTO DELLE BEVANDE ALCOLICHE.
PER PREVENIRE DISAGI, PROBLEMI E DISORDINE PUBBLICO SAREBBE OPPORTUNO AUMENTARE I PREZZI INVECE DI DIMINUIRLI!!!
 
CRONACA QUI

Torino: prezzi speciali per le penne nere, nei bar un bicchiere a 1,30 euro
04 Maggio 2011, ore 09:56
Non è una convenzione, piuttosto è una «proposta» che l’Associazione nazionale alpini ha fatta a bar e ristoranti in vista dell’adunata che tra venerdì e domenica porterà sotto la Mole mezzo milione di penne nere. Per il momento hanno già risposto circa 150 locali, tutti «Amici degli alpini» che hanno accettato il menù a prezzi calmierati proposto dall’Ana. Nulla a che fare con il clichè un po’ logoro, e sicuramente poco amato, del militare in congedo con il vizietto di alzare troppo il gomito. Piuttosto, un rodato metodo per fare incontrare la domanda e l’offerta, per altro già adottato durante i raduni di Bergamo e Cuneo. E allora, per tre giorni bere un bicchiere di rosso nei locali convenzionati costerà un euro e trenta centesimi, con qualcuno che propone anche l’offerta speciale di cinque bicchieri a cinque euro. Per un boccale di birra, invece, saranno sufficienti due euro e mezzo. Stesso prezzo anche per i panini, con un occhio di riguardo per la tradizione: salame, prosciutto cotto, acciughe al verde e peperoni. Infine, un buon digestivo - ovviamente grappa - offerto a due euro.
«Per il momento - spiegano dalla caserma di via Asti, cuore pulsante dei preparativi dell’adunata - abbiamo riscontrato più interesse da parte dei bar del centro che di quelli della periferia. Ma abbiamo ancora qualche giorno per allargare il numero dei locali convenzionati. Ovviamente nei giorni dell’adunata i prezzi calmierati varranno per tutti, alpini o semplici curiosi. E anche i ristoranti offriranno menù speciali, con un prezzo medio che oscillerà tra i 7 euro e cinquanta della periferia e i 12 euro del centro. Un pasto popolare ma completo, con una pastasciutta, un secondo di carne con contorno e una bottiglia d’acqua, o in alternativa un bicchiere di vino».
Del resto, per tre giorni Torino sarà invasa da un esercito di penne nere in congedo. Un esercito che, per quanto pacifico, avrà bisogno di bere e di mangiare. Per questo motivo, il Comune ha concesso ai locali che solitamente offrono birra alla spina di sistemare le proprie macchine per la spillatura direttamente sul fronte strada. Tanto che a San Salvario, di fronte alle stazioni e in zona Gran Madre sono già apparsi enormi fusti con le scritte Moretti - birra ufficiale dell’adunata - e Heineken. E per i soli alpini, sarà attiva per tutta la durata dell’adunata sarà attiva la mensa allestita all’interno della caserma di via Asti: una cucina e un forno per la pizza che sforneranno piatti (molti dei quali in ossequio alla tradizione culinaria piemontese) per rinfrancare le centinaia di volontari che hanno trovato posto nelle ex camerate della La Marmora.
p.var.
ECCOLO GIA’ PRONTO PER UN’ALTRA SBORNIA!!!
 
IL GAZZETTINO

L’automobilista ubriaco rivede l’auto
Scontata la pena con lavori socialmente utili nel Comune di Ponzano. Primo caso in Italia
Mercoledì 4 Maggio 2011,
PONZANO - (Ro) Noé Zanatta, 39 anni, di Paese, fu il primo automobilista italiano che, beccato al volante annebbiato dall’alcol (170 g/l), chiese e ottenne di scontare la pena con i lavori socialmente utili (in base nuovo Codice della Strada) nel Comune di Ponzano. Al posto degli 11mila 250 euro di multa che gli erano stati inflitti con il decreto penale ha infatti lavorato gratis per 45 giorni (250 euro al giorno) nel Comune di Ponzano. Azzerati anche i 18 mesi di ritiro della patente, mentre l’auto è rimasta sotto sequestro. Proprio in queste ore l’avvocato Fabio Capraro, che assiste Zanatta, ha ricevuto la comunicazione con la quale il sindaco Giorgio Granello ha attestato che l’automobilista "ebbro" ha svolto regolarmente e con diligenza i lavori socialmente utili. «A questo punto - ha puntualizzato l’avvocato Capraro - chiederò al giudice Angelo Mascolo di fissare un’ulteriore udienza durante la quale, grazie alla lusinghiera lettera del sindaco di Ponzano, chiederò la riabilitazione del cliente e la restituzione della Golf che gli era stata sequestrata l’8 marzo 2010 a Paese quando Noé Zanatta venne fermato dalla Stradale mentre guidava la propria Golf con la mente annebbiata dall’alcol. Era stato così denunciato per guida in stato d’ebbrezza, con ritiro della patente e sequestro della Golf. Il giudice, sulla base della relazione della Stradale».
Nel periodo di lavoro nel Comune di Ponzano Zanatta si è occupato di manutenzione strade e parco automezzi.
 
 

 

 

Giovedì, 05 Maggio 2011
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