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(ASAPS), 5 maggio 2011- Un automobilista furbetto ha denunciato la clonazione della targa della propria vettura per non pagare le multe che si era visto addebitare grazie al sistema di rilevamento e controllo della velocità, tutor.
L’imbroglio è stato però smascherato dalla Polstrada e dai Carabinieri e ora l’uomo rischia una denuncia per truffa e per simulazione di reato. Tutto ha avuto inizio lungo due autostrade la A26, Genova Voltri-Alessandria e l’A8 presso Varese, dove tra febbraio e luglio 2010, il conducente, alla guida di un’auto di grossa cilindrata, venne ripetutamente sanzionato dal sistema tutor per aver superato i limiti di velocità. Le tre multe si erano rivelate piuttosto salate e così l’automobilista, per evitare di pagare i circa 450 euro di sanzione, aveva pensato di contestare le contravvenzioni per clonazione di targhe. Le indagini condotte dagli agenti della Polstrada, realizzate di concerto con i Militari dell’Arma, hanno però portato alla luce un’altra verità e ora il conducente dall’acceleratore facile, non solo dovrà pagare le sanzioni e subire la decurtazione dei punti, ma sarà anche chiamato a rispondere di truffa e simulazione di reato. (ASAPS)
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