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Francia - Francia, fari di giorno: due ruote contro. La Federazione dei motociclisti in collera, sostiene che la misura – ancora sperimentale e volontaria – è snobbata dagli automobilisti.

Francia, fari di giorno: due ruote contro. La Federazione dei motociclisti in collera, sostiene che la misura – ancora sperimentale e volontaria – è snobbata dagli automobilisti.

Francia, manifestazione dei Motociclisti in Collera… sono davvero tanti...

(ASAPS) PARIGI – La Federazione Francese dei Motociclisti in Collera (FFMC), che Oltralpe raccoglie migliaia di associati, continua a criticare aspramente la misura che il Governo di Raffarin – ora decaduto dopo il “no” alla costituzione europea – aveva richiesto di adottare da parte di tutto gli utenti della strada, motociclisti esclusi, in quanto già soggetti all’obbligo da molti anni. Il partito dei centauri ha anche inscenato vivaci (ma comunque pacifiche) proteste, in occasione di alcune verifiche per saggiare il gradimento della misura – definita “ridicola” – sulle strade del dipartimento della Loira Atlantica. In questa regione, secondo gli accaniti avversari del ministro Gilles De Robien, nel mese di aprile solo il 6% degli automobilisti adottava la misura, mentre in maggio la percentuale sarebbe scesa addirittura al 2%. La questione – lo ricordiamo – verte sulla sperimentazione in termini di benefici di sicurezza stradale, derivanti dall’adozione dell’obbligo per tutti di tenere i fari accesi. Da una parte il governo, che snocciola dati di altri paesi (come l’Italia), e dall’altra loro, i dueruotisti arrabbiatissimi, perché sostengono che una delle poche tutele che li aveva protetti in questi anni era stata proprio la distinzione del “faro acceso”, una sorta di biglietto da visita visibile a lunga distanza. “Noi – dicono les Motards – ringraziamo tutti quegli automobilisti che sanno tener conto delle condizioni meteorologiche e di luminosità per accendere i fari”. In autunno il governo di De Villepin, che ha raccolto il testimone di Raffarin, sarà chiamati a decidere se rendere la misura obbligatoria o archiviarla come “esperimento fallito”. Nel frattempo, i motociclisti hanno cominciato una petizione e 165mila firme sono già in cassaforte. (ASAPS).


 

Venerdì, 03 Giugno 2005
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