Foto di repertorio dalla rete (ASAPS), 6 maggio 2011- Con la sentenza n.9683 depositata il 3 maggio 2011, la Terza Sezione civile della Corte di Cassazione, ha stabilito che è responsabile l’automobilista che, dopo lo scatto del verde, parte a razzo al semaforo e investe il pedone anche se questo sta attraversando con il rosso. Il caso fa riferimento alla vicenda processuale di una signora urtata da un’auto ad un incrocio di via Togliatti a Roma. La luce verde del semaforo era appena scattata e la donna stava per giungere allo spartitraffico quando venne travolta da un’automobilista che dichiarò di essere partita rapidamente, ma solo dopo aver visto il semaforo verde. Il sinistro venne discusso con le rispettive assicurazioni e in un primo momento al pedone vennero addebitate le spese processuali. La signora ricorre in tribunale ma i giudici confermano la sentenza di primo grado. La diatriba non accenna ad esaurirsi e si arriva fino alla Cassazione dove, a sorpresa, i giudici della Terza Sezione civile accolgono il ricorso del pedone stabilendo che il conducente è comunque sempre obbligato a mantenere una condotta di guida prudente, tale da potere prevenire eventuali incidenti. In sostanza secondo il parere degli “Ermellini” il pedone va tutelato anche se attraversa con il rosso se questo avviene in maniera tale da lasciare il tempo all’automobilista di osservare i suoi movimenti. (ASAPS)
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