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(ASAPS)
MADRID – La Direzione Generale del Traffico (DGT), non si
è fatta attendere. Già sulle pagine del nostro sito,
all’indomani del terribile incidente di Siguenza, nel quale
avevano perso la vita 7 persone (4 bambini, senza cintura di sicurezza)
avevamo annunciato l’intenzione dell’Istituto di prendere
provvedimenti, ed oggi, a nemmeno una settimana dal tragico evento,
è già pronto il pacchetto di iniziative. A partire
dal 15 giugno, fino al prossimo ottobre, comincerà la diffusione
via tv, via radio e sui principali giornali, di una massiccia
campagna mediatica, così come subito proposto dal capo
dell’organizzazione governativa, Pere Navarra. Proprio lui,
nella seduta del parlamento dello scorso 14 marzo, aveva già
presentato una parte di questa iniziativa, rivista in chiave diversa
dopo la sciagura della N-101.
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Il
manifesto della campagna sull’uso del casco: nel filmato,
la stessa donna accarezza una foto del figlio perduto
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Oltre a quella specifica per le cinture, ne partiranno di altre,
dedicate alla velocità, al telefonino ed all’abuso
di alcol. Una, in particolare, è nel pieno del proprio
slancio e riguarda l’uso del casco. Il titolo è derivato
da uno specimen già utilizzato per sensibilizzare i conducenti
ad una minore velocità e ad una maggiore attenzione: “non
podemos ponernos al casco por ti”. L’effetto è
stato di grande impatto: del resto, nel solo 2004, la DGT ha registrato
415 decessi di persone che, in sella a motoveicoli, non indossavano
il casco al momento dell’incidente. Per questa ed altre campagne
– compresa quella per l’uso della cintura di sicurezza
– saranno spesi quasi 17 milioni di euro: 5 serviranno a
informare gli utenti iberici sulla nuovissima patente a punti,
in procinto di entrare in vigore, visto che manca l’ultimo
ok del parlamento alla parte normativa riservata al regolamento
d’esecuzione. Tornando alla cintura di sicurezza, la DGT
ha reso noto che nel 2004, il 38.17% delle vittime registrate
sulle strade, non indossava la cintura di sicurezza. Una cifra
inaccettabile, tornata sinistramente alle cronache dopo il fatto
di Siguenza. “Tutti gli spagnoli devono sapere – ha
detto il Difensore dei Minori di Madrid, Pedro Núñez
Morgades – che i 4 ragazzini rimasti uccisi la passata domenica,
non indossavano le cinture”. (ASAPS).
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