L’ANGOLO DEI FURBETTI E VORREBBERO FARCI CREDERE IN UNA SERATA DI SENSIBILIZZAZIONE: ALTRO CHE SENSIBILIZZAZIONE!!! QUESTA E’ UNA AUTENTICA CAMPAGNA PUBBLICITARIA. MA COME SI FA AD ESSERE COSI’ SFRONTATI! IL GAZZETTINO Una serata all’insegna del bere responsabile. Sabato 7 Maggio 2011, PIEVE DI SOLIGO - Lo scorso 7 marzo una 15enne aveva rischiato il coma etilico per abuso di alcolici dopo una festa di carnevale al Mixer. A distanza di qualche settimana, l’amministrazione comunale aveva sanzionato il locale per abbandono di bicchieri da parte dei clienti nel parco Vela e per intrattenimento musicale non autorizzato, mentre sulla somministrazione di alcolici a minori di 16anni si pronuncerà il giudice. A distanza di due mesi, il locale di via degli Alpini ospita una serata all’insegna del bere responsabile. Questa sera dalle 19 in poi, prenderà il via il «Divino party» organizzato dalla storica cantina Perlage in collaborazione con il Mixer e il consorzio del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. «Abbiamo un obiettivo: informare e formare i ragazzi in tema di bere responsabile e relazione con il proprio territorio» spiegazione Ivo Nardi, amministratore delegato dell’azienda Perlage. Per questo nel corso della serata verranno serviti solamente dei vini e prodotti analcolici, che saranno accompagnati da un piattino di porchetta con la spiegazione della necessità di mangiare con il bere. A servire i vini saranno dei baristi sottoposti ad un’intensa formazione sui prodotti, così da poter fornire ai ragazzi tutte le informazioni necessarie. All’entrata nel locale verranno controllate le carte d’identità dei clienti e ai maggiori di 16 anni verrà consegnato un braccialetto colorato in plastica per accedere alla degustazione del vino. Ci sarà anche una postazione «alcoltest» con due esperti che daranno la possibilità ai ragazzi di testare il loro grado alcolico, dando informazioni sugli effetti dell’alcol sul fisico umano. Ad ogni ragazzo verrà consegnata una tesserina tascabile con il «Decalogo diVino» con i dieci punti principali da seguire per un consumo responsabile. «Mettendo a disposizione le nostre conoscenze e i nostri mezzi - conclude Nardi - speriamo di poter almeno dare un primo segnale della volontà sia delle cantine che delle istituzioni di tutelare i giovani». Erica Bet INIZIATIVE DI PREVENZIONE ED INFORMAZIONE LAMEZIAWEB Prevenzione dall’alcol, settimana di incontri Sabato, 7 Maggio 111 PIANOPOLI - L’Associazione recupero alcolisti (Ara) presieduta da Giacobbe Perri, in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Pianopoli guidata dal sindaco Gianluca Cuda, promuove una settimana dedicata all’informazione e alla prevenzione dall’etilismo. Da lunedì a venerdì prossimi cinque scuole, in rappresentanza delle province calabresi, si alterneranno in attività di studio e confronto sulla tematica dell’alcolismo, delle dipendenze e dei loro fattori correlati. Obiettivo dell’iniziativa è quello di diffondere dati e competenze, che permettano di fare un quadro completo del fenomeno e di conoscere la malattia e i mezzi per combatterla. I ragazzi invitati e i loro accompagnatori saranno ospiti dell’Ara che provvederà alle loro esigenze di viaggio e permanenza. Ogni giornata della settimana sarà dedicata ad una provincia della Regione Calabria. Le giornate di studio e di dibattito si avvarranno della presenza di esperti del settore che illustreranno gli argomenti trattati e risponderanno ai quesiti degli studenti. L’Associazione recupero alcolisti ospiterà i convenuti nella sala convegni del ristorante albergo "Hotel 2000"- a Pianopoli. L’Ara, operativa sul territorio lametino, è un’associazione di promozione culturale e socio-assistenziale. Nei numerosi anni di attività, il sodalizio ha organizzato attività di vario genere per sensibilizzare la comunità sugli effetti nocivi dell’etilismo. LA GAZZETTA DI MODENA L’Ausl premia fiabe e fotografie 06 maggio 2011 — pagina 29 sezione: Provincia GUIGLIA. Sono fissate per stasera alla sala degli specchi del castello di Guiglia, alle 20,30, le premiazioni di due concorsi rivolti ai giovani, l’edizione 2011 di “Poesiamo e raccontiamo” e di “Alcol non sei uno di famiglia”, con fiabe, poesie e fotografie. Ci saranno il sindaco Monica Amici, l’assessore alle politiche giovanili, per la famiglia e l’immigrazione dell’Unione Terre di Castelli. Prevista la lettura di brani a cura di Emilio Rentocchini. A seguire, un dialogo con le famiglie sull’argomento “Bere bene si può?... Raccontiamolo”, con Angelo Vezzosi, Renzo Marzola, Emanuela Ridolfi, Fabio Venturelli. Poi premiazioni dei ragazzi che si sono piazzati meglio nei concorsi, con letture di Franca Lovino e l’esposizione delle fotografie vincitrici. LA GAZZETTA DI REGGIO Allarme alcolici per i 15enni «Il 25% di loro si ubriaca» 06 maggio 2011 — pagina 27 sezione: Provincia CORREGGIO. Informazione ed azioni di sensibilizzazione possono essere un grande aiuto per i giovani nella prevenzione dell’abuso di bevande alcoliche. Già dagli 11 anni i ragazzi hanno un rapporto alterato con l’alcol. A ubriacarsi sono per lo più i 15enni (25%) e sempre a quell’età crescono i casi di consumo giornaliero. I dati, resi disponibili dalla Hbsc (Healt behaviour in school-aged children), si riferiscono a un’indagine regionale del 2010. Di questa situazione si è discusso durante il convegno «Alcol e stili di consumi fra i giovani» che per tutta la giornata di ieri, nella sede del convitto «Corso», ha tenuto occupati i ragazzi delle scuole superiori correggesi in un dibattito con esperti, autorità e docenti. Una tavola rotonda che fa parte di un piano più ampio, quello di «Alla tua salute», il progetto pilota promosso dalla Regione Emilia-Romagna, «Luoghi di prevenzione» e dal Comune di Correggio, che aspira a creare una vera «rete» capace di attuare politiche di prevenzione alla salute, oltre a effettuare sorveglianza e interventi di comunità. Per i ragazzi, è proprio la collettività, il coinvolgimento di tutti gli enti, del Comune e delle associazioni, la chiave per migliorare una situazione così critica che li riguarda da vicino. Partendo proprio da loro, dai 1500 ragazzi che hanno partecipato al progetto, si è andato via via costruendo un piano di responsabilizzazione, con un’azione continuativa e trasversale, capace di uscire anche dalle aule di scuola. Al convegno hanno partecipato, oltre al sindaco Marzio Iotti, Giuliana Turci, direttrice del distretto Ausl di Correggio, Antonio Vezzani, rettore del Convitto, e Mila Ferri, dirigente della Regione Emilia-Romagna. Silvia Parmeggiani ECO DEL MOLISE Convegno Droga e Alcol 07 / 05 / 2011 ISERNIA - Si terrà martedì, 10 maggio, alle ore 9.30, il convegno dal titolo “Droga e Alcol”, promosso dalla Fondazione Neuromed, rivolto agli studenti delle scuole medie superiori di Isernia. Il convegno si inserisce nell’ambito della campagna di prevenzione e informazione sui danni causati dall’uso e dalla dipendenza da sostanze come alcol e droga, il cui consumo rappresenta un enorme problema socioeconomico che coinvolge le famiglie, le scuole, le comunità, le università, il sistema sanitario nazionale, il sistema giudiziario, le forze di pubblica sicurezza e il governo. Le persone che fanno abuso di alcol, infatti, hanno una probabilità maggiore di diventare tossicodipendenti e le persone che fanno abuso di sostanze stupefacenti hanno una probabilità maggiore di diventare alcolisti. I soggetti con problemi legati all’abuso di tali sostanze hanno, inoltre, una percentuale maggiore di sviluppare malattie psichiatriche come disturbi della personalità, aggressività e disturbi del tono dell’umore (ansia, depressione e suicidio). Il convegno si pone l’obiettivo di entrare nel merito di questi temi attraverso le testimonianze di esperti, che si rivolgeranno al pubblico maggiormente a rischio: quello giovanile. Vi prenderanno parte il dott. Luigi Mazzuto, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Isernia, il Prefetto Marcello Palmieri, Presidente della Fondazione Neuromed, il dott. Michele Iorio, Presidente della Regione Molise, il dott. Antonio Montaquila, dirigente scolastico provinciale di Isernia. La relazione principale, a cura del Prof. Ferdinando Nicoletti, Responsabile Laboratorio di Neurofarmacologia dell’IRCCS Neuromed e Ordinario di Farmacologia dell’Università La Sapienza di Roma, verrà introdotta dal dott. Maurizio Taglialatela, Ordinario di Farmacologia e Preside della Facoltà di Scienze del Benessere dell’Università degli Studi del Molise DAI SERT TOSCANI IL TIRRENO La nuova moda: cocaina insieme all’alcol 06 maggio 2011 — pagina 13 sezione: Toscana Quasi 15mila utenti in cura, con un costante incremento negli anni e un afflusso di quasi trecento nuovi pazienti al mese. La radiografia degli utenti dei Sert toscani fa impressione, visto che in vent’anni sono raddoppiati, ma non rappresenta che una fotografia molto approssimata per difetto del mondo della dipendenza. L’incidenza percentuale più forte di utenti dei Sert, pari all’1,2% della popolazione compresa tra 15 e 64 anni, è in provincia di Pisa, seguita da Massa e Livorno. Aumentano i soggetti a rischio, si ingrossano le leve dei giovanissimi, ma soprattutto cambia la tipologia dei tossicodipendenti e il modo di consumare alcol e droghe. «E’ in leggero aumento - spiega Paola Trotta, direttore del dipartimento delle dipendenze dell’Asl di Firenze - il numero dei giovanissimi che si avvicinano alle nostre strutture o che vengono convinti dalle famiglie a mettersi in cura, ma abbiamo anche diversi ultrasessantenni nei nostri centri». A determinare l’impennata delle dipendenze è soprattutto l’alcol e, tra le sostanze illegali, la cocaina. «Un terzo dei nostri utenti - aggiunge Paola Trotta - sono alle prese con problemi di alcolismo, mentre nel campo delle droghe la parte del leone la fa l’eroina, anche perché un eroinomane in genere rimane in trattamento nelle nostre strutture molto più a lungo di un altro utente». Una statistica dell’Agenzia regionale di sanità indica che la sostanza primaria che viene più utilizzata resta l’eroina con il 77% dei casi, seguita dalla cocaina con l’11 e dalla cannabis con il 9, mentre ecstasy, altre anfetamine e allucinogeni hanno un’incidenza ancora trascurabile. Queste proporzioni, però non rispecchiano la realtà del mondo della droga: se per i consumatori di eroina si stima che uno su tre sia in cura, nel caso della cocaina questa proporzione scende considerevolmente, anche sotto il rapporto di uno a dieci. Come sostanza secondaria, invece, è molto diffuso l’uso dei cannabinoidi (33,8%) e della cocaina (26), anche se una fetta importante di tossicodipendenti utilizza anche l’alcol. «In questi anni - spiega Trotta - è cambiato molto il modo di assumere le droghe e adesso si deve parlare soprattutto di poliuso e polidipendenza. Sempre più spesso, infatti, si usano più sostanze contemporaneamente e si diventa dipendenti anche senza che ciò sia percepibile facilmente dall’esterno». Si privilegia sempre più spesso l’uso di sostanze eccitanti, come cocaina o anfetamine, insieme a sostanze sedative, come alcol o cannabis, anche se, spiegano gli esperti, gli effetti di questi cocktail possono essere devastanti, come nel caso del mix cocaina-alcol: «L’alcol - aggiunge - viene utilizato per ridurre l’eccesso di tensione provocato dalla cocaina, ma non ci si rende conto che nell’organismo si produce una sostanza, il cocaetilene, che ha effetti estremamente dannosi per il fegato». Nel caso dei giovanissimi, l’alcol ha ormai soppiantato la cannabis come sostanza di ingresso nel mondo delle dipendenze. Birre e superalcolici costano meno, sono più facilmente reperibili e, soprattutto, sono ritenute più «trasgressive» rispetto ai cannabinoidi che anche dagli adolescenti vengono considerati alla stregua di droga da ragazzini. «Il ricorso all’alcol - conclude Paola Trotta - è in forte aumento anche perché la soglia di attenzione e di allarme delle famiglie è molto bassa. Se un adolescente si ubriaca, la famiglia reagisce in genere in maniera più blanda rispetto a quanto può accadere se il ragazzo viene sorpreso a usare droga. L’altro fattore che ne favorisce l’espansione dell’uso riguarda la diffusione di modelli culturali anglosassoni che hanno contibuito a affermare l’uso della sbronza del venerdì sera». - Carlo Batoli UN FILM CHE POTREBBE ESSERE INTERESSANTE http://it.paperblog.com/far-east-film-festival-13-wandering-home-di-higashi-yoichi-372653/ FAR EAST FILM FESTIVAL 13: “Wandering home” di Higashi Yoichi Higashi Yoichi approda al Far East Film Festival con un lavoro ostico nell’accogliere lo spettatore all’interno della finzione scenica, ma che rivela uno sguardo sensibile e onesto a chi ha la pazienza di restare a guardare. Il cineasta nipponico è un esploratore di generi difficile da inquadrare in una categoria, non ha mai conquistato la fama mondiale, nonostante i riconoscimenti ricevuti (tra cui l’Orso d’Argento a Berlino nel 1996 per Village of Dreams). Con Wandering home Higashi esplora l’alcolismo sotto una luce diversa, si concentra sulla quotidianità e l’intimità di chi ne è vittima per firmare un ritratto personale, pacato e riflessivo, privo di colpi di scena drammaticamente esasperati. Il film si ispira al romanzo autobiografico dello scrittore e fotografo Kamoshida Yutaka, morto all’età di 42 anni per un cancro al fegato. Il senso realistico che pervade tutto il film – intervallato da brevi incursioni in stile surreale – ci introduce alla vita di Tsukahara Yasuyuki (Asano Tadanobu), ex fotografo di guerra caduto nella spirale dell’alcol. Tsukahara beve fino allo svenimento e, una volta giunto a casa, vomita sangue. La crudezza di questi primi istanti è accompagnata dalla naturalezza con cui la madre (Kayama Yoshiko) e la ex moglie (Nagasaku Hiromi) gestiscono il problema. La salute di Tsukahara è gravemente compromessa, corpo e mente hanno bisogno di un’intensa riabilitazione, per cui la guarigione dalla dipendenza è solo il primo passo verso il pieno recupero. Il ricovero in un ospedale psichiatrico prima e per alcolisti poi segnano i passaggi obbligati a cui il protagonista deve sottoporsi per rileggere la sua vita e i suoi turbamenti al fine di individuarne i punti di rottura e ritrovare la felicità perduta. La rappresentazione del tema è coraggiosamente non convenzionale. Intenzionalmente sottotono rispetto ai canoni, il film osserva le zone grigie dell’alcolismo, esplora le reazioni di un uomo a cui viene chiesto di confrontarsi col suo demone e di liberarsene. Tsukahara accetta di iniziare un viaggio nel suo rovinoso passato segnato dalla vista di condizioni umane estreme e da un’atmosfera famigliare compromessa dall’alcolismo del padre. Tenue e delicato nei colori, così come nello stile narrativo, il dramma dell’uomo è alleggerito, in alcuni momenti, da scelte comiche che danno respiro agli attori e, insieme, allo spettatore. Il percorso iniziatico teso verso la consapevolezza e la guarigione è scandito da divertenti scene legate al cibo, elemento strettamente connesso alla quotidianità ricercata e mostrata in ogni istante a cui viene iniettata una dose di ilarità squisita. Tra risate e lacrime, Higashi punta la macchina da presa sulla semplicità dei gesti che accompagnano le fatiche della lotta contro la dipendenza di un uomo dignitoso nell’accettazione, e agitato da un tumulto di emozioni irrisolte, mostrando inoltre un circondario fatto non solo di affetti tenaci e di solidarietà ma anche di ostilità e distacco IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE LA TRIBUNA DI TREVISO Alcol ai ragazzini, stangato un locale 06 maggio 2011 — pagina 24 sezione: Cronaca MASERADA. Stangato un locale di Maserada dai vigili, per aver violato le norme che vietano la somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni. Inoltre alcuni avventori sono stati multati per aver parcheggiato in moto improprio o per schiamazzi notturni. Sono alcune delle multe comminate dalla polizia locale di Maserada, che rientrano nel programma di monitoraggio, prevenzione e repressione di violazioni che interessano i locali pubblici. I controlli relativi alla scorsa estate, sono emersi durante la presentazione del consuntivo 2010 in consiglio comunale a Maserada. «Questi controlli saranno riproposti anche la prossima estate - ha spiegato il vicesindaco Diego Cappelletto - avevamo avuto delle segnalazioni nell’ambito del progetto giovani, che c’erano delle situazioni illegittime, che interessano i locali pubblici. Per questo abbiamo disposto i controlli». In consiglio sono stati presentati anche gli importi relativi alle sanzioni amministrative comminate dalla polizia locale, che comprendono sia le violazioni dei locali pubblici ma anche quelle relative al codice della strada. Nel 2010, le sanzioni hanno raggiunto la somma di 97.271,83 euro, a fronte dei 85.768,32 euro del 2009 e dei 77.406,65 del 2008. Il vicesindaco Diego Cappelletto in consiglio ha presentato i compiti che la polizia locale svolge anche a riguardo del controllo del divieto della somministrazione delle bevande alcoliche ai minori. «L’amministrazione ha voluto disporre anche per questa estate i pattugliamenti relativi al monitoraggio della vendita e somministrazione di alcolici a minori, aumentando così i controlli, con l’intento di combattere il fenomeno - ha spiegato Cappelletto - la scorsa estate ci sono stati controlli sia durante le feste che di sera. Abbiamo chiesto ai vigili di monitorare pure i parcheggi e i locali». - Alessandro Viezzer JIULIE NEWS SOSPESA LICENZA AD UN PUB Benevento: controlli nei locali notturni del centro storico 7.5.11 - BENEVENTO - Controlli dei Carabinieri della Stazione e dell’Ispettorato del Lavoro di Benevento nei locali di Piazza Vari e di Piazza piano di Corte. Oltre alle attività di controllo rivolte agli utenti della movida del fine settimana nel centro storico di Benevento, effettuate dai Militari dell’Arma con la finalità di contrastare l’uso di stupefacenti e l’abuso di sostanze alcoliche, sono stati effettuati specifici controlli alle attività commerciali della zona, con particolare attenzione a pub e birrerie, per verificare il rispetto della normativa sul lavoro. Al termine delle verifiche, i militari hanno proceduto alla sospensione delle attività di un pub all’interno del quale era stata rilevata la presenza di un lavoratore la cui posizione lavorativa non era stata regolarizzata. Per il datore di lavoro, oltre all’interruzione delle attività, una sanzione salata e l’obbligo di regolarizzare la posizione lavorativa e contributiva del dipendente. di Rosario Scavetta ABBRUZZOWEB DROGA E ALCOL ALLA GUIDA: ARRESTI E DENUNCE NEL TERAMANO 6.5.11 TERAMO - Settimana all’insegna delle sanzioni stradali lungo la S.S.16 tra Giulianova e Pineto (Teramo). Lo scorso martedì sono stati denunciati ai sensi dell’articolo 187 del Codice della Strada due neopatentati, sopresi alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Mercoledì è stato fermato un altro neopatentato con un tasso alcolico pari a 0,94 g/l, mentre nella notte di giovedì un ventenne è stato sorpreso alla guida di un veicolo dopo aver assunto sostanze stupefacenti, con in tasca un grammo di marijuana e 1,5 grammi di hashish. Nello stesso pomeriggio, gli agenti della Polizia stradale hanno arrestato un ventiseienne di Isola del Gran Sasso (Teramo), Roberto Vitali, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’alt della pattuglia, l’uomo non si è fermato e ha tentato di darsi alla fuga. Dopo un breve inseguimento, gli agenti lo hanno bloccato e hanno rinvenuto, nascosti in un pacchetto di sigarett 2 involucri di cellophane contenenti 6 grammi di eroina e 0.5 grammi di cocaina. A casa il giovane aveva la strumentazione idonea per la preparazione delle dosi ai fini dello spaccio. CORRIERE ADRIATICO Soccorso dopo fuori strada La polizia lo scopre ubriaco 7.5.11 - Fano Sono intervenuti per soccorrere un’autovettura che era finita in un fossato ed hanno trovato il conducente totalmente ubriaco. E’ successo la scorsa notte intorno all’una agli agenti della Polizia stradale di Fano ai quali dei passanti hanno chiesto di intervenire immediatamente lungo la strada statale Flaminia, all’altezza di Rosciano, dove una macchina era finita in un fossato. Da una prima ricostruzione sembra che l’automobilista nel tentativo di eseguire una manovra abbia perso il controllo dell’autovettura. Una volta che gli agenti della polizia sono arrivati sul posto, dopo aver soccorso il conducente che non ha riportato particolari conseguenze, si sono immediatamente accorti che l’uomo, un 49enne residente a Fano ma originario del sud Italia, A. I. le sue iniziali, era in un evidente stato di ubriachezza. I poliziotti hanno così subito proceduto ad effettuare il test dell’etilometro e il 49enne è risultato positivo con un tasso alcolemico di 3,42 g/l, quasi sette volte il limite massimo consentito che è di 0,50 grammi/litro. Proprio per aver alzato troppo il gomito evidentemente l’uomo non è riuscito nella manovra ed è finito nel fossato. Il conducente è stato denunciato, il mezzo sequestrato, mentre la patente gli verrà ritirata per almeno un anno. Inoltre verrà emessa una sanzione amministrativa fra i 1.500 e i 6.000 euro. Fortunatamente il conducente non ha provocato danni ad altre persone ed autovetture durante la manovra. E’ l’ennesima patente ritirata dagli agenti della Polizia stradale di Fano che mai però avevano constatato un tasso alcolemico così alto. CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI LA PROVINCIA PAVESE Guidava ubriaco, due mesi al lavoro Per un 24enne scatta la pena alternativa 06 maggio 2011 — pagina 22 sezione: Cronaca MONTICELLI PAVESE. Fermato nel Lodigiano al volante della sua auto quasi nuova con un tasso di alcol nel sangue di 2,06 grammi per litro (4 volte il limite di legge) un 24enne di Castelsangiovanni, S.C., è stato condannato a 64 giornate di lavori socialmente utili a favore del Comune di Monticelli Pavese. La misura, sostitutiva della pena a due mesi di carcere e mille euro di multa inflitta dal giudice Manuela Scudieri, dovrà essere attuata non appena il verdetto diventerà definitivo e a vigilare sul rispetto dell’obbligo saranno i carabinieri. Per il tribunale di Lodi è la prima applicazione, in dibattimento, del principio delle attività di utilità sociale invece dei provvedimenti classici. Il giovane era incappato in un posto di controllo il 31 ottobre del 2009, a Borghetto Lodigiano. Il suo alito e il modo di scandire le frasi tradivano l’assunzione di alcol. La pattuglia però non aveva l’etilometro e così l’automobilista era stato accompagnato all’ospedale di Codogno per l’esame tossicologico del sangue. Che, con precisione decimale, aveva contestato l’ubriachezza. Così, oltre a subire il ritiro immediato della patente e il sequestro dell’auto è andato a processo. L’avvocato difensore ha deciso di concordare la pena con il pm, in un patteggiamento. Ed è scattata la conversione. La pena imposta prevede lavori di pubblica utilità per 4 ore al giorno, per un totale di 2 giorni lavorativi a settimana, in tutto 64 giorni, per un impegno complessivo di 32 settimane a favore del comune di Monticelli, da lui scelto perché vicino alla sua residenza. L’auto invece, come prevede la legge, è stata confiscata e verrà battuta a un’asta giudiziaria. - Chiara Riffeser LA NUOVA DI VENEZIA Rissa davanti alla stazione Tre stranieri in manette 06 maggio 2011 — pagina 23 sezione: Cronaca Dopo gli arresti per la rissa di domenica scorsa, i carabinieri hanno arrestato altre tre persone la scorsa notte per una violenta lite davanti alla stazione ferroviaria di Mestre. In manette due cittadini rumeni e uno marocchino. L’allarme è scattato all’una e mezza di ieri davanti alla stazione ferroviaria, dopo le segnalazioni di cittadini e tassisti. La rissa, violenta, ha coinvolto tre cittadini, due rumeni e un marocchino, che se le sono date di santa ragione. Calci e pugni inferti con violenza e pure un cestino metallico dei rifiuti, estirpato da terra e impugnato come un’arma per colpire. I militari del Nucleo Operativo Radiomobile hanno dovuto faticare per riportare alla ragione i tre uomini, che anche dopo l’intervento dei carabinieri, hanno continuato a più riprese a cercare di riaggredirsi. E’ stato necessario l’invio di rinforzi, inviati dalla centrale operativa della Compagnia di via miranese, per riportare la calma davanti alla stazione di Mestre. Uno dei tre ha anche cercato di fuggire verso via Ca’ Marcello ma è stato bloccato dopo qualche metro. I tre sono stati identificati per B.C. rumeno di 31 anni, C.S. connazionale 46enne e il cittadino di origine marocchina H.A. di 36 anni. Uno dei due rumeni è stato condotto al Pronto Soccorso per essere medicato, nella violenta rissa ha riportato ferite guaribili in dieci giorni. Secondo gli accertamenti dei carabinieri la lite sarebbe scoppiata per motivi futili e acuita dall’alcol che i tre avevano bevuto nella serata. Le cause comunque sono ancora in via di accertamento. Per i tre stranieri comunque sono scattate le manette per i reati di rissa, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. I servizi di monitoraggio in tutto il quartiere Piave e nella zona della stazione ferroviaria, fanno sapere dall’Arma, vengono intensificati in questi giorni. - Mitia Chiarin LA PROVINCIA PAVESE Rapina una prostituta, arrestato 06 maggio 2011 — pagina 22 sezione: Cronaca GIUSSAGO. Ha rapinato una prostituta nigeriana ma è stato arrestato dai carabinieri. Protagonista della vicenda è Cristian Busetti, un operaio di 42 anni, residente a Giussago. L’uomo aveva anche alzato troppo il gomito ed è stato trovato positivo al test dell’etilometro. Gli è stato riscontrato un tasso alcolico di 1.77 e i carabinieri gli hanno anche sequestrato il furgone, visto l’alto livello di alcol. E’ stato accusato di rapina e di guida in stato di ebbrezza. La vicenda è avvenuta la scorsa notte tra Binasco e Giussago. Ecco una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Pavia. Cristian Busetti era al volante del suo furgone Daily. Ha imboccato la ex statale 35 ed è arrivato sino a Binasco. Qui si è diretto verso la strada provinciale 40 Binasco-Melegnano dove ha visto una giovane prostituta nigeriana. L’ha invitata a salire con la scusa di consumare un rapporto sessuale ma le sue intenzioni erano ben altre. Lui, secondo la prima ricostruzione della vicenda, voleva solamente rapinare quella donna che sembrava indifesa. Ha fatto finta di accordarsi con lei e l’ha invitata a salire sul furgone. La prostituta ha accettato ma si è subito accorta che il cliente non stava andando verso il posto che gli era stato indicato ma ha imboccato la strada che porta verso la provincia di Pavia. Cristian Busetti avrebbe estratto un coltello (la lama era lunga circa trenta centimetri) e avrebbe minacciato la donna. «Dammi i soldi», avrebbe detto con tono molto deciso. La nigeriana gli ha consegnato la borsa ma all’interno non c’era il denaro. Le prostitute infatti non tengono quasi mai i soldi nella borsa proprio per evitare che diventi preda di rapinatori improvvisati. L’operaio l’ha portata dalle sue parti, nelle campagne di Giussago, dove la donna è stata scaraventata fuori dal furgone. Poi si è allontanato pensando di averla fatta franca. Ma non è stato così. La prostituta ha infatti lanciato l’allarme con il telefono cellulare e sembra sia riuscito a descrivere con precisione il furgone utilizzato dal finto cliente. I carabinieri si sono messi subito alla caccia del rapinatore e l’hanno intercettato a Giussago, vicino a casa. Cristian Busetti è stato fermato e perquisito. Aveva ancora addosso il coltello usato per minacciare la prostituta. E’ stata recuperata anche la borsa della vittima. I militari hanno anche perquisito l’abitazione dell’operaio e lo hanno sottoposto all’alcoltest perchè sembrava ubriaco. E l’esame ha avuto un risultato positivo. L’operaio è stato arrestato e, forse già questa mattina, sarà accompagnato davanti al giudice per la convalida del provvedimento. Cristian Busetti non ha mai avuto problemi con la giustizia ed è quindi probabile che gli vengano concessi gli arresti domiciliari. - Adriano Agatti ROMAGNAOGGI Lugo, scorre l’alcol tra gli automobilisti: due incidente e ritiro di patente 7 Maggio 2011 - 15.47 (Ultima Modifica: 07 Maggio 2011) LUGO - E’ presumibilmente l’alcol all’origine di un incidente stradale avvenuto a Lugo. La conducente, una quarantenne italiana, che non ha riportato lesioni, è risultata positiva al test dell’etilometro con un tasso di 2,10 grammi per litro, oltre quattro volte il limite fissato dalla legge in 0,50. Per questo motivo i militari, oltre a ritirarle la patente, hanno provveduto a denunciarla in stato di libertà per guida in stato d’ebbrezza. A Bagnacavallo i militari della stazione di Traversara, hanno denunciato un settantenne per guida in stato d’ebbrezza dopo un incidente con feriti. L’uomo è risultato positivo con 1,90 grammi per litro. In successione i militari hanno sanzionato amministrativamente un italiano sorpreso alla guida della propria vettura con valori stimati in 0,80 g/l accertati a mezzo etilometro e per tale motivazione veniva ritirata la patente di guida. IL GAZZETTINO Diciottenne neopatentato ubriaco alla guida sabato 7 Maggio 2011, Diciottenne neopatentato ubriaco alla guida dell’auto si gioca tutti i punti della patente. Per lui anche una sanzione salata di 5mila 500euro. I fatti avvengono nella notte tra giovedì e venerdì quando poco dopo l’una i carabinieri del nucleo Radiomobile di Conegliano, nel corso dei controlli predisposti dall’Arma per contrastare l’abuso di alcolici e sostanze stupefacenti e prevenire l’insorgere di incidenti causati proprio dal consumo di alcol e sostanze, hanno intimato l’alt alla Mercedes classe A condotta dal giovane. Il ragazzo che viaggiava lungo la Ss13 Pontebbana stava facendo ritorno a casa assieme ad un amico dopo la serata di festa infrasettimanale. Sottoposto ad alcoltest, il 18enne italiano sanfiorese è risultato positivo con un valore pari a 0,92 g/l contro il massimo concesso dal Codice della strada di 0,5g/l. Per il ragazzo neopatentato dallo scorso gennaio, sono scattate una serie di contravvenzioni e provvedimenti, aggravati dal fatto di aver conseguito la patente da appena quattro mesi e dall’essere stato pizzicato, ubriaco, alla guida del mezzo dopo le 22 di notte. Per questo allo studente sono stati tolti tutti i venti punti della patente, i dieci previsti per essere stato fermato alla guida in stato di ebbrezza raddoppiati perchè neopatentato, gli è stata comminata una sanzione amministrativa di 5mila 500euro ed è scattata immediata la sospensione della patente per un periodo da determinare tra gli otto e i diciotto mesi. L’automobile, che non era di sua proprietà, è stata portata via con il carro attrezzi. Impossibile infatti mettere alla guida l’amico del 18enne, dato che era troppo sbronzo per poter condurre l’automobile in sicurezza fino a casa. Ancora un giovanissimo fermato alla guida dell’auto in stato di ebbrezza: periodicamente infatti, i controlli dei militari dell’Arma permettono di intercettare i giovani che si mettono alla guida dell’automobile pur avendo bevuto troppo. Per loro, come previsto dal Codice della strada, scattano pesanti sanzioni. Rassegna alcol e guida del 8 maggio 2011 ANCORA SU APRILE MESE DELLA PREVENZIONE ALCOLOGICA LA GAZZETTA DI MODENA Alcol, a rischio il 24% degli adulti e la prima arma resta la prevenzione 07 maggio 2011 — pagina 22 sezione: Agenda e Lettere Con la premiazione del concorso di foto contro l’abuso di alcolici, vanno verso la conclusione le numerose iniziative dell’“Aprile mese della prevenzione alcologica 2011”. Iniziative che hanno fatto parte della campagna di prevenzione “Alcool non sei uno di famiglia: il consumo responsabile si insegna anche con il buon esempio”, che hanno visto protagoniste tutte le fasce d’età dei vari distretti dell’Ausl modenese. Le stime del rapporto Passi (sistema di sorveglianza sui comportamenti di salute) relative ai dati sul consumo di alcool nel nostro territorio, riportano che 325.000 persone fra i 18 e i 69 anni, pari al 69% della popolazione, assumono alcolici nella nostra provincia, mentre il 24% degli adulti può essere considerato consumatore a rischio. I più esposti sono i maschi giovani (il 50% fra i 18 e i 24 anni). I dati della nostra regione sull’uso di alcolici da parte di giovanissimi sono allarmanti: il 5% dei ragazzi ha cominciato ad avere un rapporto problematico con l’alcool a 11 anni di età, l’8% a 13 anni e il 25% dei quindicenni ha riferito di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta. Il direttore del distretto di Carpi, Vagnini e il primario del Sert area nord Bigarelli, nel sottolineare il passaggio dalla cultura del bere “mediterraneo” alla cultura del “bere separato” e come droga d’accesso hanno aggiunto altri dati preoccupanti. Il 6% dei quindicenni dichiara di assumere alcool quotidianamente. Il consumo smodato di alcool si associa alla giovane età (si passa dal 18% dei 18-24enni al 4% dei 50-69enni) e al sesso maschile (13% contro il 35 delle donne). Da ciò la necessità di sviluppare fin da bambini un atteggiamento nei confronti dell’alcool particolarmente attento e responsabile. Dai dati alle terapie di particolare interesse la partecipazione all’incontro promosso dalla casa di cura Villa Rosa, recentemente “venduta” al gruppo Kos, società che fa capo a De Benedetti, dove 7 posti letto appartenenti ad uno specifico modulo dedicato alla gestione dei pazienti con disturbi da uso di alcool sono a disposizione del Sert della nostra Ausl. Sei posti riservati ai ricoveri programmati dai Centri Alcologici e il settimo gestito su invio del medico di base o dello specialista. Alla proiezione del film di Ken Loach “My name is Joe”: la storia di Joe ex alcoolista e disoccupato, che allena una scalcinata squadra di calcio composta da improbabili atleti emarginati come lui, che si riabilita grazie ai gruppi di auto aiuto, hanno partecipato infatti pazienti, familiari, medici, operatori e soprattutto i gruppi di alcolisti anonimi e di centri alcolisti in trattamento. Gli interventi dei nuovi responsabili del gruppo Kos Pedretti, Barbieri, dell’a.d. Baraldi, in collaborazione con la psicologa del Sert e responsabile dei gruppi hanno sottolineato per l’ennesima volta che contro l’alcool in primo piano debba esserci sempre e comunque la prevenzione. psichiatra - Camillo Valgimigli * DAL MONDO DEI CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI (METODO HUDOLIN) IL GAZZETTINO Acat, percorso condiviso per uscire dall’alcolismo Domenica 8 Maggio 2011, SEDICO - Centinaia di persone sono arrivate a Sedico, nei giorni scorsi, per partecipare a "Camminando insieme", manifestazione per aiutare a uscire dal tunnel dell’alcolismo. Erano presenti i vari centri Acat che operano a Belluno, in Agordino, Cadore, Feltrino. Il tutto si è svolto in collaborazione con il Comune di Sedico e le Ulss 1 e 2. L’incontro si è tenuto nella palestra delle elementari. Gli Acat sono le associazioni dei club alcologici territoriali della provincia. Tra le autorità presenti c’erano il sindaco di Sedico Giovanni Piccoli, il presidente del Comitato d’intesa Giorgio Zampieri e il vicesindaco di Sospirolo Clara Da Rold. È intervenuto anche il parroco, nonché vicario foraneo di Sedico, don Cesare Larese. Relatore è stato il dottor Alfio De Sandre che in modo semplice e coinvolgente ha spiegato quello che è lo spirito dei Cat, ossia percorrere una nuova strada aiutandosi a vicenda. Molto importanti anche le testimonianze che si sono poi susseguite. Sono stati poi consegnati gli attestati di sobrietà a partire da quanti avevano condotto a termine il primo anno per arrivare a quanti erano già arrivati a 26 anni. Per finire vi è stato un rinfresco allietato dalla musica di Pako Mares che ha dato vita a un karaoke. (E.P.) UN’ ESPERIENZA DI EDUCATORI ALLA PARI (PEER LEADERS) TRENTINO «Troppi bar e negozi vendono alcol ai minori» 07 maggio 2011 — pagina 35 sezione: Provincia VAL DI FASSA. Alessandra, Chiara, Ilaria, Marta, Martina e Vanessa, studentesse del liceo di Pozza, sono le “Peer leaders” (educatori alla pari) che, il 3 maggio in un’affollata aula magna dell’Istituto Comprensivo della Scuola Ladina, hanno presentato ai genitori dei ragazzi di terza media e prima superiore di Fassa, i risultati del progetto 2010-2011 di Alcooperiamo, per la modifica delle abitudini di assunzione di alcol tra i giovani, che li ha visti protagonisti. Alle “peer leaders”, che hanno seguito corsi di formazione ad hoc sostenuti dalla scuola e con il tutor Sergio Valle hanno spiegato in 11 classi i rischi alcolcorrelati, i ragazzi hanno raccontato, come ad amiche più grandi, le loro “esperienze alcoliche”. Già perché molti adolescenti bevono. E conoscono anche molto bene i locali della Val di Fassa dove ottenere birra e liquori, senza che venga chiesta loro la carta d’identità, o i supermercati dove acquistarli (sebbene una legge provinciale vieti di somministrare e vendere alcol ai minori di 18 anni). Un fenomeno sconcertante e in crescita. «I ragazzi - hanno detto le “peer leaders” - sono stati sinceri. Le femmine hanno raccontato, anche tra le lacrime, il loro “incontro” con l’alcol. I maschi, forse perché per assurdo nella nostra società non sei un uomo se non ti ubriachi almeno una volta, si sono aperti meno e a volte hanno deriso le compagne». La serata è stata arricchita da video toccanti sui risvolti dell’uso anche moderato di alcol, dagli incidenti stradali che coinvolgono persone sobrie, ai cattivi esempi dati dai genitori e riproposti con naturalezza dai figli. «La sobrietà - ha affermato Claudio Zorzi, responsabile del Servizio alcologia di Fiemme e Fassa, che ha affiancato le ragazze nella serata - è l’alternativa da proporre ai giovani. I genitori devono avere il coraggio di cambiare i loro comportamenti, diffondendo un messaggio di consapevolezza sul consumo di alcol». Una “provocazione” questa che ha suscitato un vivace dibattito tra genitori, ragazzi ed esperti, sottolineando la necessità di confronto sul tema. Ora, l’appuntamento è il 14 maggio al tendone di Pozza con la festa di Alcooperiamo per i giovani di terza media e prima superiore di Fassa e Fiemme a cui sono invitati anche i genitori. Elisa Salvi ALCOL E GIOVANI SBRONZE RECORD IL GAZZETTINO Diffusi i dati dei consumi registrati nell’ultimo anno La percentuale di chi si ubriaca è cresciuta del 200% Domenica 8 Maggio 2011, PORDENONE - Secondo la Relazione 2010 al Parlamento sull’uso delle sostanze stupefacenti in Italia, a fronte di una diminuzione generale dei trend di consumo delle sostanze illegali, si registrano dati preoccupanti relativi al consumo e abuso di alcol. Crescono sia la percentuale dell’assunzione quotidiana - dal 2007 al 2010 del 18,2% - sia un incremento percentuale delle ubriacature (oltre 40 volte nella vita) che è stato del 200%, passando da una prevalenza dell’1% nel 2007 al 3% del 2010. I dati degli utenti in carico al Dipartimento per le Dipendenze dell’Ass Friuli Occidentale sono coerenti con i numeri nazionali e indicano come circa metà degli utenti seguiti utilizzi più di una sostanza, e che circa un terzo dei pazienti ha un’età inferiore ai 29 anni. Altri dati preoccupanti sono la tendenza al policonsumo di sostanze - che nella popolazione studentesca vede una forte associazione soprattutto con l’alcol, la cannabis e il tabacco - e l’arrivo più tardivo ai servizi sanitari, con un tempo medio di latenza stimato tra inizio uso e richiesta di primo trattamento di 5,5 anni. Le nuove modalità di uso e abuso di sostanze, unita alla loro diffusione nella popolazione giovanile, ha motivato una sempre più stretta collaborazione tra Servizi per le Dipendenze e genitori/familiari dei giovani consumatori. Da alcuni anni il Dipartimento per le Dipendenze dell’Ass propone dei percorsi educativo/formativi ai familiari degli utenti in carico; da quest’anno quest’offerta è estesa a tutti coloro che sono interessati a saperne di più sull’argomento, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul tema e di favorire una intercettazione precoce del problema. L’ANGOLO DEI FURBETTI CORRIERE DI COMO Ubriaco al volante, assolto dal giudice per lo sciroppo(*) DOMENICA 08 MAGGIO 2011 Il caso Il giovane, risultato positivo al test, aveva assunto più volte un farmaco contro l’asma, contenente alcol, che gli era stato prescritto dal suo medico Un 24enne di Capiago Intimiano, alla guida di un’auto con i fari spenti, era stato fermato in via per Muggiò (m.rom.) Ubriaco lo era per davvero quella sera, quando guidava la sua auto a fari spenti in via per Muggiò, a Como, e i carabinieri gli hanno intimato l’alt. Ma alla fine il giudice l’ha assolto perché il giovane, oltre a una birra, aveva più volte assunto uno sciroppo contenente alcol e regolarmente prescritto dal suo medico per combattere l’asma. L’iniziale impressione, avvalorata dal test dell’etilometro, che il 24enne, residente a Capiago Intimiano, fosse in forte stato di ebbrezza è stata smentita dalla sentenza del giudice monocratico di Como, Gianluca Ortore. Il magistrato, accogliendo la richiesta dell’avvocato Massimo Di Marco, difensore del giovane, l’ha infatti assolto. Eppure, lo stato di ebbrezza, come scrive nelle motivazioni lo stesso giudice, era evidente ed è stato poi confermato dall’etilometro a cui il 24enne è stato sottoposto una volta portato in caserma. Ma c’è un dettaglio, tutt’altro che irrilevante, che l’avvocato è riuscito a far risaltare durante la discussione in aula. Il giovane, quella sera, non aveva assunto una dose eccessiva di bevande alcoliche come ipotizzato dai militari. O, meglio, una birra e una bevanda energetica le aveva sì bevute, ma aveva anche più volte assunto lo sciroppo Aminomal che il suo medico gli aveva prescritto per combattere l’asma, patologia che il 24enne soffre in particolare nei locali chiusi e affollati. In quello sciroppo, in effetti, è contenuto come eccipiente anche l’alcol. Ecco, dunque, perché al momento del controllo dei carabinieri, il giovane è risultato avere l’alito «pesante e vinoso» come rilevato nel verbale. Ed ecco perché l’etilometro ha dato esito positivo segnalando, alla prima rilevazione, un valore di 1,65 grammi al litro (il limite è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue) e di 1,86 al test eseguito pochi minuti dopo. Essendo i risultati superiori al triplo del limite consentito, le conseguenze sarebbero state pesanti: in tali casi, infatti, scattano multe salatissime e sono previsti l’arresto, la sospensione della patente e la confisca dell’auto. L’alcol, insomma, c’era, ma era anche dovuto al medicinale. Che lui aveva assunto sia prima di andare in una pizzeria, temendo che fosse affollata, sia quando è rientrato a casa per cambiarsi e poi recarsi in discoteca, sia altre tre volte nello stesso locale notturno. Una serie di “sorsate” che hanno contribuito a far salire il tasso di alcol nel suo sangue. Il legale del giovane si è battuto in Tribunale per far capire che non si era trattato di una serata sfrenata a base di alcolici e che sarebbe invece stato il farmaco a far salire i valori in modo notevole. Il giudice, alla fine, ha assolto il 24enne, ritenendo che non fosse possibile dimostrare con certezza che avesse un tasso alcolico superiore a 0,8 grammi, segnalando comunque la sua posizione al Prefetto perché aveva in ogni caso superato la soglia minima di 0,5 grammi, fatto che prevede la sospensione della patente. (*)Nota: se non mi sbaglio, il Codice della Strada parla di guida in stato di ebbrezza e non specifica se intenzionale o accidentale. L’alcol di una birra o di uno sciroppo sono uguali e provoca le stesse conseguenze. Non capisco il ragionamento di certi giudici! CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI IL TIRRENO La moglie di Santarelli: «Serve un miracolo, ma io ci credo» Aggressione di Pasquetta Marino verso le dimissioni SIENA, 08 MAGGIO 2011. Potrebbe essere dimesso dall’ospedale la prossima settimana Domenico Marino, 34 anni, uno dei due carabinieri aggrediti a Sorano il giorno di Pasquetta da quattro giovani fermati per un controllo stradale, mentre rimangono, invece, molto gravi le condizioni dell’appuntato Antonio Santarelli, 43 anni, colpito violentemente alla testa prima con un bastone e poi con una torcia e ora sempre ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Le Scotte. È quanto emerge dopo una visita fatta ieri pomeriggio ai due carabinieri dai sindaci di Sorano e Pitigliano, rispettivamente Pierandrea Vanni e Dino Seccarecci. Marino, che fu colpito al volto, rischia ancora molto per le lesioni subite ad un occhio mentre Santarelli continua a rimanere in condizioni gravissime. «Per mio marito ci vuole un miracolo, solo un miracolo - ha detto la moglie Claudia Santarelli - Io credo e chiedo il miracolo. Per lui pregano in tanti - ha proseguito - e ho saputo che anche Matteo (uno degli aggressori ndr) prega, me lo ha detto il cappellano del carcere di Grosseto». Ai due sindaci la moglie dell’appuntato ha anche detto: Mi raccomando, fate tutto il possibile perchè non cada il silenzio su questa vicenda». Anche per non far cadere l’aggressione nel silenzio ma tratteggiare meglio dinamica e responsabilità, nei giorni scorsi lo stesso Marino è stato ascoltato dai colleghi in qualità di testimone e di vittima. Il verbale del suo racconto è stato spedito dagli uomini del nucleo investigativo sia sulla scrivania dei due pubblici ministeri che indagano sull’aggresione di Pasquetta, Giuseppe Coniglio e il collega fiorentino Vilfredo Marziani che si occupa della posizioni dei tre minori coivolti. Tutti e quattro i giovani sono ancora in carcere con l’accusa di tentato omicidio e rapina. IL TIRRENO Alticcio alla guida Si schianta sul rondò DOMENICA, 08 MAGGIO 2011 GROSSETO. Chi ha visto l’Audi A6 dopo l’impatto con il rondò parla di un miracolo quando racconta che il conducente è uscito illeso dopo l’impatto. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 di notte all’incrocio tra piazza Barsanti, via Mascagni e via Tito Speri. Secondo quanto hanno potuto ricostruire gli agenti della polstrada di Massa Marittima, il trentacinquenne, molto conosciuto per lavorare nei locali come buttafuori, avrebbe perso il controllo della sua auto mentre percorreva via Mascagni. Non è chiaro se si sia trattato di un colpo di sonno o di un errore, fatto sta che la macchina è salita sul rondò distruggendo il verde per poi fermarsi su via Tito Speri. «Per fortuna che a quell’ora non passava nessuno», sospirano dalla Questura. Quando il trentaciquenne è stato sottoposto all’alcoltest il suo tasso alcolemico è risultato superiore a quello consentito. «Si è fermato - spiegano dalla polstrada - nella fascia che va da 0,80 a 1,50 grammi per litro». Un livello che prevede la sospensione della patente ma non il sequestro dell’auto. In ogni caso la macchina ha subito danni per migliaia di euro. E non è escluso che il Comune chieda al conducente sbadato di ripagare i danni al verde della rotatoria. IL TIRRENO Guida in stato di ebbrezza Patente ritirata e auto sequestrata a una giovane donna DOMENICA, 08 MAGGIO 2011 LUCCA. È stata bloccata da una pattuglia della polizia mentre alle 5 del mattino stava guidando a zig zag con un tasso alcolemico nel sangue quattro volte superiore al livello consentito. Patente ritirata a una giovane donna di 27 anni che si trovava alla guida di una Smart. Gli agenti hanno constatato che l’automobilista, una volta scesa dalla macchina, si reggeva in piedi a mala pena, aveva difficoltà nei movimenti e un alito che non lasciava molti dubbi sul suo stato di ebbrezza alcolica. Sottoposta alla prova dell’etilometro è risultato un valore di 2,09 grammi litro. Nei suoi confronti quindi è scattato l’immediato ritiro della patente e il sequestro del veicolo. I controlli sono stati intensificati per contrastare il fenomeno delle «stragi del sabato sera». ROMAGNAOGGI Lugo, scorre l’alcol tra gli automobilisti: due incidente e ritiro di patente 7 Maggio 2011 - LUGO - E’ presumibilmente l’alcol all’origine di un incidente stradale avvenuto a Lugo. La conducente, una quarantenne italiana, che non ha riportato lesioni, è risultata positiva al test dell’etilometro con un tasso di 2,10 grammi per litro, oltre quattro volte il limite fissato dalla legge in 0,50. Per questo motivo i militari, oltre a ritirarle la patente, hanno provveduto a denunciarla in stato di libertà per guida in stato d’ebbrezza. A Bagnacavallo i militari della stazione di Traversara, hanno denunciato un settantenne per guida in stato d’ebbrezza dopo un incidente con feriti. L’uomo è risultato positivo con 1,90 grammi per litro. In successione i militari hanno sanzionato amministrativamente un italiano sorpreso alla guida della propria vettura con valori stimati in 0,80 g/l accertati a mezzo etilometro e per tale motivazione veniva ritirata la patente di guida. IGV.IT Finale, violento pestaggio davanti al “Clipper”: in tre investono e picchiano un senegalese 7.5.11 Finale L. Sono state descritte come “scene da film” quelle avvenute stanotte, intorno alle 3, davanti al “Clipper Cafè” di Finale Ligure. Fuori dal locale sarebbe andato in scena un vero e proprio pestaggio in piena regola. Vittima dell’aggressione un senegalese 40enne, molto conosciuto nel comune rivierasco, che da anni è in Italia, contro il quale si sono scagliati tre uomini, tutti quarentenni, originari di Peschiera del Garda. Sembra che la lite si sia scatenata per futili motivi complice l’alcol. I tre veneti hanno bevuto qualche drink nel locale e, da quanto raccontano alcuni avventori, avevano già cercato di “attaccare briga”, ma nessuno gli aveva dato corda. Quando il gruppo si trovava già all’esterno del locale, in macchina, il senegalese è uscito per andare a casa ed è stato preso di mira. A quel punto (secondo il racconto di alcuni testimoni che però vogliono restare anonimi), non è chiaro per quale ragione, forse l’extracomunitario ha risposto con tono troppo “acceso”, i tre lo hanno investito con la macchina e poi hanno iniziato a colpirlo con calci. Sembra che per aiutare il senegalese altri avventori del locale abbiano lanciato delle bottiglie. Il pestaggio è durato qualche minuto e poi gli aggressori, visibilmente alterati dall’alcol, si sono allontanati, lasciando il 40enne stordito e ferito a terra. Il senegalese se l’è cavata con numerose botte e contusioni in varie parti del corpo, in particolare ad una gamba. Non è chiaro se l’uomo abbia sporto denuncia per l’episodio. Chi ha assistito alla scena racconta che era molto spaventato e che, forse, avrebbe preferito non denunciare l’episodio per chiudere lì la storia. ANCHE QUESTI COMPORTAMENTI SONO CONSEGUENZA DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI IL TIRRENO Notte di movida vandalica Piazza della Resistenza: dopo i danni alle auto, un raduno alcolico nato su Internet I residenti: «Siamo esasperati, vogliamo più controlli» FRANCESCO ALBONETTI DOMENICA, 08 MAGGIO 2011 PISTOIA. Lo chiamano “il bottiglione” ed è una specie di raduno a chiamata che passa attraverso i blog e i socialnetwork di internet. In pratica, uno lancia l’idea dando l’appuntamento per una data ora in un dato posto e chi risponde all’appello si porta dietro una bottiglia dal non precisato contenuto alcolico. La notte fra sabato e domenica meta del gioco, in voga tra i giovani, è stata piazza della Resistenza, o meglio il giardino all’interno, adiacente alla fortezza di Santa Barbara. Non si può dire che il raduno sia passato inosservato, anzi il bilancio è stato piuttosto pesante per i residenti: bottiglie e lattine ovunque nel giardino, tantissimi i vetri rotti, cestini dell’immondizia divelti e gettati per terra o addirittura nel laghetto al centro del parco. Nella piazza, spostate le fioriere e buttate per terra tutte le biciclette parcheggiate, danneggiate alcune auto parcheggiate. Sono intervenuti vigili urbani e polizia e stamattina una ditta per conto di Publiambiente ha dato una ripulita ai giardini, ma i danni erano ben visibili anche dopo, quando il parco si è riempito di bambini piccoli accompagnati dai loro genitori e da anziani. Una movida notturna che segue di pochi giorni il raid vandalico e di furti ai danni di alcune auto in sosta nel parcheggio che si trova sul lato opposto della piazza, davanti alla Fortezza. I residenti sono esasperati. «Ho sentito rumore e non mi è riuscito dormire fino alle 4 - dice Luciana Parenti dalla finestra di un appartamento sul lato di viale Arcadia -. Ma qui è sempre così soprattutto l’estate». «Il problema è che mancano i controlli - incalza la signora Anna Maria, che non abita nella zona ma la frequenta perché ha i parenti in viale Arcadia -. Fino a pochi anni fa vigili e forze dell’ordine passavano sempre, ora non si vede più nessuno». I problemi segnalati dai residenti sono variegati: i pub che stanno aperti fino a tardi, il giardino poco controllato dove, nonostante i divieti indicati dai cartelli a chiare lettere, molti portano il cane e i bisogni non vengono raccolti. E poi le telecamere: ci sono, ma la piazza vera e propria ne è sprovvista. Il più arrabbiato è Amelio Tosi, già protagonista negli anni scorsi di altre iniziative, come la petizione con 500 firme raccolte e consegnate in Comune. «E’ stata una nottata di inferno, ma non è la prima volta. A me hanno danneggiato l’antenna e forzato la serratura dell’auto, ma nell’arco di un anno cose del genere accadono almeno dieci volte. Io sono anziano e non m’importa del giardino, ma i bambini vengono qui a giocare, dove li dobbiamo portare?» Tosi indica un punto pieno di vetri rotti di bottiglia, proprio accanto a una panchina. «Succede tutto di notte, come escono dai pub e bevono, iniziano a far confusione. C’è una telecamera nel parcheggio della Fortezza, ma hanno rubato lo stesso nelle auto. E ce ne sono altre nel giardino, ma la piazza non è protetta e le auto in sosta vengono ripetutamente danneggiate». «Mi sono accorto della notte brava quando sono arrivato in pasticceria intorno alle 4 e mezzo - dice Nicola Bonfiglio della Casa del dolce -. C’erano i vasi ribaltati, le biciclette per terra. Quelli che abitano in via dei Campi (vicolo che si affaccia sulla piazza D’Armi n.d.r.) hanno trascorso la notte in bianco». IL TIRREN Movida con danni e furto di bici Spaccate le cassette della posta di un condominio. La rabbia dei residenti È successo in via Garibaldi: «Ormai è quasi normale che facciano baccano fino a tarda notte. Ma così hanno esagerato» SABATO, 07 MAGGIO 2011 GROSSETO. Cassette della posta spaccate, una bicicletta rubata, vomito ovunque, pezzi di vetro in strada: è pesante il bilancio della prima delle sere di questo week end nelle vie “calde” del centro storico. Giovedì notte i soliti vandali hanno preso di mira un condominio in via Garibaldi, a metà strada fra via Montanara e via Fanti. Hanno aperto la porta d’ingresso, forse a spallate, poi all’interno hanno sfondato le cassette della posta. Quella all’esterno, invece, l’hanno completamente spaccata. All’interno c’era anche una bicletta, una “citybike” di pregio che è stata rubata. E poi gli stessi hanno lasciato “ricordini” ovunque, numerose tracce di vomito che non hanno risparmiato neppure la vetrina del negozio Fashion 2002, proprio a fianco. «Ci siamo alzati con i carabinieri - racconta Enrico Scandroglio, uno dei residenti nel condominio -. Sono stati fatti danni alle cassette della posta ed è sparita una bicicletta. Poche centinaia di euro in tutto, per carità, ma non si capisce perché, in questa stagione, quattro sere alla settimana, da giovedì a domenica, dobbiamo convivere con questa situazione e non dormire fino a tarda notte. Fra l’altro stamani (ieri mattina, ndr) via Garibaldi era piena di vetri rotti». C’è preoccupazione fra i residenti della zona: «In questa occasione c’è stata anche violazione di domicilio. Siamo preoccupati, perché come sono entrati dal portone possono anche salire ai piani superiori. E io non me la sento proprio di affrontarli: sono in tanti e sono spesso alterati dall’alcol. Insomma, ci dovrebbero essere maggiori controlli». Sulla stessa linea, ma con qualche distinguo, Manuela Ciaffarafà del negozio Fashion 2002: «In effetti ho dovuto pulire un po’ di schif Lunedì, 09 Maggio 2011
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