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Francia, risultati eccesionali sul fronte della sicurezza. Arriva il plauso di Chirac: "i francesi bevono meno, vanno più piano e indossano la cintura. Ora si pensi ai giovani ed ai motociclisti".

Francia, risultati eccesionali sul fronte della sicurezza. Arriva il plauso di Chirac: "i francesi bevono meno, vanno più piano e indossano la cintura. Ora si pensi ai giovani ed ai motociclisti".

(ASAPS) PARIGI – I progressi in materia di sicurezza stradale, in Francia, sono da considerarsi eccezionali, soprattutto negli ultimi tre anni. Merito di una serie di iniziative trasversali, condivise da tutti: cittadini (salvo sparute ma inascoltate minoranze), politici bipartisan (che quando si parla di sécurité routière non si azzardano a mettere in discussione la vita per una manciata di voti), e forze di polizia (che ormai da tempo hanno adottato la linea operativa della tolleranza zero). Tutto nacque, si dice in Francia, quando il presidente Jacques Chirac definì indegno di un paese civile il bollettino nero della sinistrosità francese di qualche anno fa. Una dichiarazione di guerra, più che un richiamo del primo cittadino francese, sottoscritta da tutti: che sia di destra o di sinistra, il governo ha quella priorità, punto. E ora, con un bilancio così eccezionale, Chirac applaude compiaciuto. E severo, se è vero che dall’Eliseo ha raccomandato al consiglio dei ministri di non “abbassare la guardia”. Come dire: “bravi, ma si deve continuare. Niente allori”.
“I progressi – ha detto agli uomini di Raffarin – sono sempre possibili e dobbiamo tendere ad equiparare i risultati dei nostri migliori vicini, e qui parlo di giovani e motociclisti”. Quest’ultime due categorie, le uniche le cui vittime continuano ad essere in numero molto alto. E mentre Raffarin ascolta l’elogio del presidente, guarda compiaciuto Gilles De Robien, ministro dei trasporti e grande trascinatore della serie di riforme, papà dei radar e della nuova patente a punti. “Tre anni fa – ha aggiunto Chirac – avevamo assistito ad una preoccupante crescita dei morti, che sfiorava il +50%. Dal 2002, invece, abbiamo salvato la vita a 5.800 persone e più di 100mila hanno evitato ferite gravi. Questo successo lo dobbiamo soprattutto alle donne ed agli uomini francesi, che hanno imparato a viaggiare più piano, ad allacciare la cintura, a non guidare dopo aver bevuto. Di questo, ringrazio loro e il governo intero, che con la sua azione ha ispirato l’intera Europa”. Dopo tanti elogi, Gilles De Robien è tornato al lavoro: in cantiere una massiccia campagna mediatica per la sicurezza dei centauri. Costituiscono l’1% del traffico, ma il 15,6% delle vittime. (ASAPS).
 

Lunedì, 30 Maggio 2005
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