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Editoriali 14/05/2011

Ciao Vittorio

Il saluto dell’Asaps al suo Consigiere Nazionale

Vittorio Mirolla con la moto - Senigallia 1966

(Asaps) Ieri col vice presidente Franco Corvino ho partecipato alle tue esequie a Verbania. Sono sinceramente un po’ arrabbiato perché il signore poteva darti almeno il tempo per festeggiare il nostro 20° anniversario il prossimo 28 maggio a Forlì. Ma ha voluto così e noi ci inchiniamo alla sua decisione.
Abbiamo sentito forte il dovere di venirti a salutare noi, per una volta, nella tua Verbania dopo che tu per tanti anni sei venuto a Forlì con tua moglie Elena alle riunioni del nostro consiglio nazionale.
Arrivavi sempre col tuo contagioso buon umore e quando ci vedevi stanchi e un po’ mosci con una pacca sulle spalle e una battuta ci rincuoravi.
Quando parlavo ai consiglieri cercavo spesso il tuo viso perché mi dava energia positiva, perché brillava della tua forte condivisione per i nostri ideali.
Ho visto tanta gente al tuo funerale a Verbania ho visto l’abbraccio intenso ai tuoi familiari, signora Elena, i tuoi figli Alex (che porta la tua stessa divisa) e Francesco. Ho sentito una omelia bellissima del tuo sacerdote che ti ha fotografato con una istantanea irripetibile. Con quel tuo rapporto conflittuale modello Don Camillo e Peppone. Ma parlava di te spesso con la voce incrinata. Il "tuo" prete ha detto tante cose che avrei voluto dire io.
Ho visto i tuoi figli fieri di averti avuto come padre, ho visto i tuoi colleghi dell’ANPS schierati con la divisa fiammante dell’associazione, ho visto i tuoi motociclisti della Stradale, quelli che ti hanno avuto come comandante all’allora Distaccamento di Verbania, che smontati dal turno di notte, hanno voluto essere ancora al tuo fianco per l’ultimo viaggio.
Noi come Asaps possiamo solo dirti grazie sapendo di avere perso troppo presto un vero amico. Per altro sei il primo consigliere nazionale che ci ha lasciato in questi 20 anni.
Ho saputo da tua moglie che hai voluto indossare la maglietta dell’Asaps in ospedale fino agli ultimi giorni. Grazie Vittorio anche di questo.
Ora speriamo che comunque tu dia una mano da lassù alla tua cara famiglia, signora Elena, Alex, Francesco e i nipotini. Poi magari se ti avanza un po’ di tempo sono sicuro che darai una mano anche a noi che siamo rimasti per ora al piano basso per tribolare, combattendo però col tuo stile per una migliore sicurezza stradale.
Il Signore ti apra le sue porte, il motociclista Vittorio Mirolla con la sua Guzzi fa rientro alla Casa Madre.

Giordano Biserni
Presidente Asaps
© asaps.it
Sabato, 14 Maggio 2011
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